Biopsia dopo risonanza multiparametrica: quanto urgente?

Buongiorno, ho settantaquattro anni, PSA 3.68, 15%, volume prostata 38 cc, LUTS in trattamento con silodosina e fitofarmaco da qualche anno.

Conclusioni della risonanza multiparametrica: alterazione focale ad elevato rischio a livello della regione periferica apicale sinistra a cavallo tra i settori anteriore e postero-laterale (categoria 5 nel sistema di punteggio PI-RADS v 2.1).

Quale potrebbe essere un intervallo di tempo massimo ragionevole prima di eseguire la biopsia fusion?

Grazie
Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Un paio di mesi.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Dr. Alessandro Sciarra Urologo 742 41
Buongiorno,
la risonanza magnetica multiparametrica e' un esame, se eseguito da un operatore esperto, molto attendibile nell'indicare il rischio di una neoplasia prostatica. Il grado di rischio e' espresso attraverso una scala detto PIRADS dove un PIRADS 4 o 5 impone l'esecuzione di una biopsia mirata per confermare la diagnosi neoplastica. In particolare il PIRADS 5 indica un rischio massimo ed una lesione di dimensioni superiori a 1 cm. inoltre nel referto mostrato, la lesione sospetta e' localizzata nella zona periferica dell'apice prostatico, posizione più' a rischio per estensione extraprostatica.
Di conseguenza il suggerimento e' di eseguire una biopsia prostatica quanto prima, considerando anche i tempi di attesa che saranno necessari per avere il risultato dell'esame istologico e, in caso di conferma per neoplasia della prostata, i possibili tempi di attesa per iniziare una terapia.
Come in tutti i tumori, la precocità' della diagnosi in una fase ancora confinata alla prostata di un eventuale tumore, determina il passaggio fra la possibilità' di cura e la possibilità' solo di controllo.
La biopsia deve essere eseguita in un centro ad alta esperienza e con una moderna metodica di fusione d'immagine dove le immagini della risonanza vengono fuse con quelle ecografie permettendo la precisa localizzazione dell'ago sulla zona target e perilesionale ( eseguendo prelievi multipli in queste posizioni.

un cordiale saluto

Prof Alessandro Sciarra
Professore Prima Fascia Urologia
Chirurgia Robotica
Coordinatore Gruppo Multidisciplinare Tumore della Prostata
Università' Sapienza di Roma

Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it

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Utente
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Buongiorno,
in realtà ero rimasto molto perplesso quando alla visita urologica ambulatoriale successiva alla risonanza mi era stata consegnata una impegnativa per biopsia fusion senza alcuna priorità e conseguentemente fissato un appuntamento a quasi quattro mesi. E questo in un centro non tra gli ultimi.

Alla mia successiva richiesta di chiarimento è sembrato che la cosa fosse di prassi data la mia età e la presumibile lenta evoluzione del probabile tumore.

Purtroppo non ho insistito e mi sono deciso tardi a chiedere un Vostro parere Staremo a vedere

Intanto ringrazio e mi congratulo per il servizio che fornite.
Cordiali saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Pensiamo che se possibile si debba sempre cercare di mediare in qualche modo a favore delle aspettative psicologiche del paziente.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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