Prostatite o altro?
Soffro di prostatite da anni, inizialmente con sintomi lievi e sporadici (bruciore post-eiaculatorio solo 2-3 volte l’anno).
Tuttavia, da aprile 2024, dopo un’esplorazione rettale durante una visita urologica (effettuata per una crosticina post-rapporto orale, risolta da sola ritenuta non patologica), i sintomi sono peggiorati: bruciore prostatico, post-minzionale e gonfiore.
A maggio ho effettuato test di Stamey con doppio tampone uretrale, molto doloroso, che ha lasciato dolore alla punta del glande per 10 giorni.
Spermiocoltura, urinocoltura e ecografia risultano nella norma (prostata 23, RPM 6ml).
Mi viene prescritto antibiotico e supposte Topster: queste mi provocano forte infiammazione rettale, peggioramento dei sintomi urinari e riduzione del flusso.
Uroflussometria (Qmax 14.5 ml/s su 145 ml) porta il medico a evitare alfa-litici e puntare su stile di vita sano.
in quel momento avevo ansia e solitamente il flusso non era così scarsoI sintomi migliorano solo per 10 giorni.
A inizio luglio, per sospetta sindrome della cauda equina (lombalgia, parestesie, tenesmo, urgenza), vengo ricoverato: catetere da 18Ch non passa, e mi provoca dolori atroci ne viene posizionato uno da 16Ch con difficoltà.
Dopo la rimozione, sangue nelle urine e bruciore per giorni.
Risonanza negativa.
Successiva ecografia (prostata 20cc, RPM 10ml), conferma prostatite.
Prescritti di nuovo Topster, che rifiuto.
Sintomi migliorano altalenantemente, ma a settembre, dopo eiaculazioni ravvicinate (10 in 3 giorni), peggiorano nuovamente.
Esami di routine normali (solo rare emazie).
A ottobre visita proctologica (diagnosi: ragadi) peggiora i sintomi dopo stimolazione prostatica.
A dicembre, con 1 litro d’acqua al giorno, noto miglioramento.
A fine febbraio 2025, i sintomi tornano: bruciore costante, difficoltà a svuotare la vescica, emorroidi, ragadi.
Ecografia sovrapubica indica prostata 28.6cc con sospetta ipertrofia del terzo lobo.
Prescritti Orudis supposte e Xatral 10 mg a vita, ma non ho iniziato terapia per dolore anale e sanguinamento.
A metà aprile, nuova ecografia: prostata 12cc, struttura omogenea, senza RPM.
Oggi i sintomi più invalidanti sono: tenesmo vescicale H24 (anche notturno), bruciore urinario post-minzionale ed eiaculatorio costanti, eiaculazioni dolorose che mi costringono a letto, fuoriuscita spontanea di liquido preseminale doloroso dopo 2 giorni di astinenza, presenza di liquido bianco e schiuma nelle urine.
Chiedo:
1 È possibile far visionare online le ecografie a un altro urologo per valutare la reale presenza di ipertrofia del terzo lobo?
2 Quanti liquidi dovrei assumere al giorno per minimizzare i sintomi senza urinare 20 volte?
3.
è consigliabile evitare le eiaculazioni, considerando il dolore intenso, o mantenerne una frequenza minima?
4.
Da cosa dipende il tenesmo costante presente da oltre un mese?
È reversibile?
Ho solo 24 anni e questa condizione sta compromettendo fortemente la mia qualità di vita.
Ringrazio per l’attenzione.
Tuttavia, da aprile 2024, dopo un’esplorazione rettale durante una visita urologica (effettuata per una crosticina post-rapporto orale, risolta da sola ritenuta non patologica), i sintomi sono peggiorati: bruciore prostatico, post-minzionale e gonfiore.
A maggio ho effettuato test di Stamey con doppio tampone uretrale, molto doloroso, che ha lasciato dolore alla punta del glande per 10 giorni.
Spermiocoltura, urinocoltura e ecografia risultano nella norma (prostata 23, RPM 6ml).
Mi viene prescritto antibiotico e supposte Topster: queste mi provocano forte infiammazione rettale, peggioramento dei sintomi urinari e riduzione del flusso.
Uroflussometria (Qmax 14.5 ml/s su 145 ml) porta il medico a evitare alfa-litici e puntare su stile di vita sano.
in quel momento avevo ansia e solitamente il flusso non era così scarsoI sintomi migliorano solo per 10 giorni.
A inizio luglio, per sospetta sindrome della cauda equina (lombalgia, parestesie, tenesmo, urgenza), vengo ricoverato: catetere da 18Ch non passa, e mi provoca dolori atroci ne viene posizionato uno da 16Ch con difficoltà.
Dopo la rimozione, sangue nelle urine e bruciore per giorni.
Risonanza negativa.
Successiva ecografia (prostata 20cc, RPM 10ml), conferma prostatite.
Prescritti di nuovo Topster, che rifiuto.
Sintomi migliorano altalenantemente, ma a settembre, dopo eiaculazioni ravvicinate (10 in 3 giorni), peggiorano nuovamente.
Esami di routine normali (solo rare emazie).
A ottobre visita proctologica (diagnosi: ragadi) peggiora i sintomi dopo stimolazione prostatica.
A dicembre, con 1 litro d’acqua al giorno, noto miglioramento.
A fine febbraio 2025, i sintomi tornano: bruciore costante, difficoltà a svuotare la vescica, emorroidi, ragadi.
Ecografia sovrapubica indica prostata 28.6cc con sospetta ipertrofia del terzo lobo.
Prescritti Orudis supposte e Xatral 10 mg a vita, ma non ho iniziato terapia per dolore anale e sanguinamento.
A metà aprile, nuova ecografia: prostata 12cc, struttura omogenea, senza RPM.
Oggi i sintomi più invalidanti sono: tenesmo vescicale H24 (anche notturno), bruciore urinario post-minzionale ed eiaculatorio costanti, eiaculazioni dolorose che mi costringono a letto, fuoriuscita spontanea di liquido preseminale doloroso dopo 2 giorni di astinenza, presenza di liquido bianco e schiuma nelle urine.
Chiedo:
1 È possibile far visionare online le ecografie a un altro urologo per valutare la reale presenza di ipertrofia del terzo lobo?
2 Quanti liquidi dovrei assumere al giorno per minimizzare i sintomi senza urinare 20 volte?
3.
è consigliabile evitare le eiaculazioni, considerando il dolore intenso, o mantenerne una frequenza minima?
4.
Da cosa dipende il tenesmo costante presente da oltre un mese?
È reversibile?
Ho solo 24 anni e questa condizione sta compromettendo fortemente la mia qualità di vita.
Ringrazio per l’attenzione.
1. L'ecografia è un'indgine che non permette rivalutazioni a posteriori. Quanto viene descritto dall'ecografista è qello che viene osservato in tempo reale ed è condizionato dall'esperienza e dalla pazienza dell'operatore, oltre che dalla qualità dell'apparecchio utilizzato. Le forografie che vengono allegate al referto non hanno quasi mai un valore documentale e non possono essere utilizzate per formulare una diagnosi precisa.
2. Non vi è un riferimento preciso, anche perché molto dpende dalle perdite in sudorazione, che sono molto variabili. 1700 cc al giorno sono quanto si consiglia a tutti. indipendentemente dalla prostata.
3. Due-tre eiaculazioni la settimana (né più, né meno) sono considerate benefiche per la congestione della prostata. Questo ameno che sia l'eiaculazione stessa a causare un recrudescenza di eventuali disturbi.
4. l tenesmo vescicale è uno dei sintomi tipici della prostatite.
2. Non vi è un riferimento preciso, anche perché molto dpende dalle perdite in sudorazione, che sono molto variabili. 1700 cc al giorno sono quanto si consiglia a tutti. indipendentemente dalla prostata.
3. Due-tre eiaculazioni la settimana (né più, né meno) sono considerate benefiche per la congestione della prostata. Questo ameno che sia l'eiaculazione stessa a causare un recrudescenza di eventuali disturbi.
4. l tenesmo vescicale è uno dei sintomi tipici della prostatite.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Utente
Buongiorno Dottor. Piana, la ringrazio per la risposta.
Le riscrivo per chiederle, se possibile, alcune delucidazioni
In questi due mesi i sintomi sono pressoché peggiorati, ad oggi oltre il fastidioso bruciore post eiaculstorio e minzionale si è aggiunta una una sensazione di bruciore costante al glande, dolore ai testicoli e una sensazione di stimolo urinario costante. Anche se ho poca urina in vescica sento lo stimolo ( non implellente) e le mie minzioni difficilmente superano i 200cc. Inoltre non sento più lo stimolo normale ma avverto una sensazione di contrazione e pulsazione anale/al pube che mi fanno svegliare anche di notte ( 1-2-3 nicturie). Ieri ho effettuato una flussometria che ha dato come QMax 25.1, un QMed di 10,7 con un volume vuotato di 214.9, Rpm stimato in circa 5-10cc. Il grafico non ha il classico andamento a campana ma risulta seghettato e infatti l’urologo e l’assistente hanno riferito un uso modesto e minimo dell’addome ed hanno escluso ipotesi di ostruzione significativa imputandolo alla prostatite.
Nonostante non ci fosse rpm sentivo la necessità di svuotarmi nuovamente, a cosa è dovuta?
Inoltre mi è sorto un dubbio riguardo ad analisi di laboratorio: fin ora tutte le colture ( urina, sperma, stamey) sono risultate negative, comprese spermiocoltura e urinocolutura del 28/05. Rispettivamente, in data 18/06 e 19/06 ho eseguito un’esame delle urine che non ha dato particolari segni ( emazie e leucociti 0) e una spermiocoltura che ha dato positività a Streptococco agalactiae con carica 100.000.( in attesa di antibiogramma). L’esame delle urine è stato consegnato dopo 2 ore e mezza al laboratorio, e non è stato effettuato sulle prime urine del mattino a causa di un episodio di nicturia, ma comunque a distanza di più di 3 ore dall’ultima minzione (ho scartato il primi secondi di minzione non interrompendo il flusso).
Alla luce di ciò chiedo
1) Come giudica la mia uroflussometria? il modesto uso del torchio addominale può aver falsato di tanto il qMax di 25.1? Dovrei compungere insistere per avere una cistoscopia?un vecchio urologo parlava di ipertrofia (ecografia) del terzo lobo.
2) Questa infezione nello sperma è significativa?
Nonostante l’esame delle urine del giorno prima risulti ottimale e la spermiocoltura effettuata 3 settimane prima negativa? Ho delle leggere emorroidi che il proctologo ritiene non meritevoli di terapia medica e in questo periodo ho avuto leggeri disturbi gastrointestinali ( defecazioni che in alcuni giorni arrivano anche a 3 episodi, con feci pressoché normali se non in episodi di non formazione e feci filiformi). Può essere una contaminazione del campione pura ( ho comunque lavato il glande prima della raccolta e evitato contatti con il contenitore)o dovuta a questi lievi disturbi procto/gastroinestinali?
3) come mai oltre al bruciore si è aggiunta una situazione di stimolo pressoché costante, diverso e meno marcato dello stimolo normale ?
potrebbe esserci davvero ostruzione, problemi neurologici ( pudendo? disidratazione senza ernie in l5/s1) o difficoltà di contrazione della vescica? ( il primario di ieri ha escludo la necessità di un esame urodinamico ma io sento spasmi e contrazioni involontarie, da lui imputate alla prostatite). Il neurochirurgo da cui sono stato per una sciatalgia ha escluso ciò e la rm non evidenza ernie e radici cadua regolari ( solo, appunto, la disidratazione del disco.
4)Sono in attesa di una visita il 3 luglio per definire il punto della situazione e stabilire un ciclo di cura, nel frattempo mi conviene rieseguire le colture?
5) Da fine febbraio sono peggiorato tantissimo e da fine marzo non ho pressoché giorni in cui sto bene . Non prendo antibiotici da agosto scorso, e i vari cicli di FANS e integratori sono pressoché inutili.
Sono un ex obeso, ora ho uno stile di attento: astemio, mai fumato, attento a tavola con uno sgarro settimanale, 5/10 km di camminata al giorno, 2/3/4 eiaculazioni alla settimana ( no rapporti per il troppo dolore). Uniche pecche: Alcuni giorni li passo internamente sul divano a causa del dolore e ho ridotto l’apporto di acqua a 1/1.5 litri poiché se bevo di più urino anche 20 volte al giorno.
C’è speranza che io abbia i cosiddetti lunghi periodi di benessere tra una ricaduta e l’altra?
La ringrazio infinitamente se vorrà dedicarmi un po’ del suo tempo e mi scuso se sono stato prolisso.
Le riscrivo per chiederle, se possibile, alcune delucidazioni
In questi due mesi i sintomi sono pressoché peggiorati, ad oggi oltre il fastidioso bruciore post eiaculstorio e minzionale si è aggiunta una una sensazione di bruciore costante al glande, dolore ai testicoli e una sensazione di stimolo urinario costante. Anche se ho poca urina in vescica sento lo stimolo ( non implellente) e le mie minzioni difficilmente superano i 200cc. Inoltre non sento più lo stimolo normale ma avverto una sensazione di contrazione e pulsazione anale/al pube che mi fanno svegliare anche di notte ( 1-2-3 nicturie). Ieri ho effettuato una flussometria che ha dato come QMax 25.1, un QMed di 10,7 con un volume vuotato di 214.9, Rpm stimato in circa 5-10cc. Il grafico non ha il classico andamento a campana ma risulta seghettato e infatti l’urologo e l’assistente hanno riferito un uso modesto e minimo dell’addome ed hanno escluso ipotesi di ostruzione significativa imputandolo alla prostatite.
Nonostante non ci fosse rpm sentivo la necessità di svuotarmi nuovamente, a cosa è dovuta?
Inoltre mi è sorto un dubbio riguardo ad analisi di laboratorio: fin ora tutte le colture ( urina, sperma, stamey) sono risultate negative, comprese spermiocoltura e urinocolutura del 28/05. Rispettivamente, in data 18/06 e 19/06 ho eseguito un’esame delle urine che non ha dato particolari segni ( emazie e leucociti 0) e una spermiocoltura che ha dato positività a Streptococco agalactiae con carica 100.000.( in attesa di antibiogramma). L’esame delle urine è stato consegnato dopo 2 ore e mezza al laboratorio, e non è stato effettuato sulle prime urine del mattino a causa di un episodio di nicturia, ma comunque a distanza di più di 3 ore dall’ultima minzione (ho scartato il primi secondi di minzione non interrompendo il flusso).
Alla luce di ciò chiedo
1) Come giudica la mia uroflussometria? il modesto uso del torchio addominale può aver falsato di tanto il qMax di 25.1? Dovrei compungere insistere per avere una cistoscopia?un vecchio urologo parlava di ipertrofia (ecografia) del terzo lobo.
2) Questa infezione nello sperma è significativa?
Nonostante l’esame delle urine del giorno prima risulti ottimale e la spermiocoltura effettuata 3 settimane prima negativa? Ho delle leggere emorroidi che il proctologo ritiene non meritevoli di terapia medica e in questo periodo ho avuto leggeri disturbi gastrointestinali ( defecazioni che in alcuni giorni arrivano anche a 3 episodi, con feci pressoché normali se non in episodi di non formazione e feci filiformi). Può essere una contaminazione del campione pura ( ho comunque lavato il glande prima della raccolta e evitato contatti con il contenitore)o dovuta a questi lievi disturbi procto/gastroinestinali?
3) come mai oltre al bruciore si è aggiunta una situazione di stimolo pressoché costante, diverso e meno marcato dello stimolo normale ?
potrebbe esserci davvero ostruzione, problemi neurologici ( pudendo? disidratazione senza ernie in l5/s1) o difficoltà di contrazione della vescica? ( il primario di ieri ha escludo la necessità di un esame urodinamico ma io sento spasmi e contrazioni involontarie, da lui imputate alla prostatite). Il neurochirurgo da cui sono stato per una sciatalgia ha escluso ciò e la rm non evidenza ernie e radici cadua regolari ( solo, appunto, la disidratazione del disco.
4)Sono in attesa di una visita il 3 luglio per definire il punto della situazione e stabilire un ciclo di cura, nel frattempo mi conviene rieseguire le colture?
5) Da fine febbraio sono peggiorato tantissimo e da fine marzo non ho pressoché giorni in cui sto bene . Non prendo antibiotici da agosto scorso, e i vari cicli di FANS e integratori sono pressoché inutili.
Sono un ex obeso, ora ho uno stile di attento: astemio, mai fumato, attento a tavola con uno sgarro settimanale, 5/10 km di camminata al giorno, 2/3/4 eiaculazioni alla settimana ( no rapporti per il troppo dolore). Uniche pecche: Alcuni giorni li passo internamente sul divano a causa del dolore e ho ridotto l’apporto di acqua a 1/1.5 litri poiché se bevo di più urino anche 20 volte al giorno.
C’è speranza che io abbia i cosiddetti lunghi periodi di benessere tra una ricaduta e l’altra?
La ringrazio infinitamente se vorrà dedicarmi un po’ del suo tempo e mi scuso se sono stato prolisso.
1) Il flusso è normale. non vi è ostruzione.
2) La spemiocoltura è quasi certamente positiva per contaminazione. I disturbi intestinali e le emorroidi hanno probabilmente un ruolo significativo nel mantenimento dei suoi disturbi.
3) Concordiamo con le osservazioni del nostro Collega.
4) Non è indispensabile.
5) Come si suol dire, la speranza è l'ultima a -----
2) La spemiocoltura è quasi certamente positiva per contaminazione. I disturbi intestinali e le emorroidi hanno probabilmente un ruolo significativo nel mantenimento dei suoi disturbi.
3) Concordiamo con le osservazioni del nostro Collega.
4) Non è indispensabile.
5) Come si suol dire, la speranza è l'ultima a -----
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Utente
Gentile Dottor Piana, la ringrazio per la celere risposta.
Se mi permette, vorrei usufruire ancora un po’ della sua pazienza e soprattutto della sua competenza:
1) Esattamente 1 anno fa’ l’uroflussometria recitava un Qmax di 14.5 su 145ml vuotati, diagnosi siroki flusso leggermente ridotto per l’età e iniziai ad assumere sotto prescrizione del vecchio urologo xatral 10 e ominic poi sospesi dopo pochi giorni e mai più presi per un anno. Come mai queste discrepanze? Ad oggi sento difficoltà ad avviare la minzione e necessità di spingere quando la vescica non è troppo piena. Il grafico della flussometria di ieri ha l’aspetto di un grafico di un titolo azionario se permette una metafora. Se fossi ostruito, neanche con l’utilizzo più intenso dell’ordine avrei potuto raggiungere un Qmax di 25, giusto?
2) Mi è stato detto dal MMG che una carica di 100.000 non può essere contaminazione, e quindi c’è sicuramente infezione significativa. Può davvero questo batterio arrivare alla prostata o alle vie urinarie? Dovrei comunque effettuare la probabile terapia antibiotica che mi prescriverà post antibiogramma? Ho il consulto con l’urologo il 3 luglio, questi eventuali 10 giorni di attesa possono fare la differenza?
( so e mi fido ciecamente della vostra opposizione alla prescrizione empirica di antibiotici, ma il MMG mi ha spaventato reputando la carica alta)
3) mi sono dimenticato di dirle che se sto seduto a lungo la zona genitale e quella della sella perde di sensibilità, e il glande e i piedi si intorpidiscono. Inoltre a volte non sento sensibilità quando urino, può essere il pudendo/ pavimento pelvico contratto? Quale specialista è quello più indicato per indagare questo aspetto?
4) la mia ragazza ha episodi di cistite ricorrenti, non abbiamo rapporti penetrativi da diverso tempo. Un mese fa abbiamo avuto l’ultimo rapporto orale, può essere questa la causa della presenza di batteri? Inoltre mi è capitato circa 4 settimane fa di urinare due volte nei bagni chimici in un evento con circa 50.000 persone, la carica batterica può essere imputato a ciò?
Le rinnovo i miei ringraziamenti per la sua disponibilità
Se mi permette, vorrei usufruire ancora un po’ della sua pazienza e soprattutto della sua competenza:
1) Esattamente 1 anno fa’ l’uroflussometria recitava un Qmax di 14.5 su 145ml vuotati, diagnosi siroki flusso leggermente ridotto per l’età e iniziai ad assumere sotto prescrizione del vecchio urologo xatral 10 e ominic poi sospesi dopo pochi giorni e mai più presi per un anno. Come mai queste discrepanze? Ad oggi sento difficoltà ad avviare la minzione e necessità di spingere quando la vescica non è troppo piena. Il grafico della flussometria di ieri ha l’aspetto di un grafico di un titolo azionario se permette una metafora. Se fossi ostruito, neanche con l’utilizzo più intenso dell’ordine avrei potuto raggiungere un Qmax di 25, giusto?
2) Mi è stato detto dal MMG che una carica di 100.000 non può essere contaminazione, e quindi c’è sicuramente infezione significativa. Può davvero questo batterio arrivare alla prostata o alle vie urinarie? Dovrei comunque effettuare la probabile terapia antibiotica che mi prescriverà post antibiogramma? Ho il consulto con l’urologo il 3 luglio, questi eventuali 10 giorni di attesa possono fare la differenza?
( so e mi fido ciecamente della vostra opposizione alla prescrizione empirica di antibiotici, ma il MMG mi ha spaventato reputando la carica alta)
3) mi sono dimenticato di dirle che se sto seduto a lungo la zona genitale e quella della sella perde di sensibilità, e il glande e i piedi si intorpidiscono. Inoltre a volte non sento sensibilità quando urino, può essere il pudendo/ pavimento pelvico contratto? Quale specialista è quello più indicato per indagare questo aspetto?
4) la mia ragazza ha episodi di cistite ricorrenti, non abbiamo rapporti penetrativi da diverso tempo. Un mese fa abbiamo avuto l’ultimo rapporto orale, può essere questa la causa della presenza di batteri? Inoltre mi è capitato circa 4 settimane fa di urinare due volte nei bagni chimici in un evento con circa 50.000 persone, la carica batterica può essere imputato a ciò?
Le rinnovo i miei ringraziamenti per la sua disponibilità
Una flussometria con un volume vuotato di soli 145 ml non è attendibile in particolare se fornisce un risultato patologico. Non è tanto la quantità, ma il tipo di batteri e la loro evidente origine intestinale che ci fa pensare che si tratti di una contaminazione. Comunque ben sappiamo che prima o poi qualche nostro Collega non riuscirà a trattenersi dal prescrivere degli antibiotici (!) Non vogliamo farne una questione di principio, è sempre stato così. Comunque ricordi sempre che i provvedimenti più fruttuosi sono sempre quelli diretti allo stile di vita, di cui abbiamo già parlato.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 610 visite dal 04/05/2025.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Prostatite
La prostatite è un'infiammazione della prostata molto diffusa. Si manifesta con bruciore alla minzione, può essere acuta o cronica: tipologie, cause e cura.