Stimolo minzione provenire dal glande

Buonasera Dottori,
Ringrazio anticipatamente per qualsiasi informazione utile saprete fornirmi per il mio disturbo: da circa un mese e mezzo, in concomitanza con una brutta influenza, avverto stimolo ad urinare più frequente del solito.
La sensazione è come se lo stimolo fosse concentrato nel glande.
Non avverto particolari bruciori durante e dopo la minzione ma, dopo aver urinato, questa sensazione ritorna dopo poco tempo.
Non ho urgenza di correre in bagno ma diciamo che almeno ogni ora e mezza/due devo andarci (a volte più, a volte meno); di notte capita solo qualche volta di svegliarmi per urinare.
Non avverto fastidio durante l' eiaculazione se non un lieve bruciore dopo.
Avverto anche come una sorta di tensione nella zona pelvica e ogni tanto leggero fastidio ai testicoli (principalmente il sinistro).
Il medico di base mi ha dato solo degli integratori a base di D-Mannosio che mi hanno alleviato lievemente i sintomi ma il disturbo non passa.
Mi ha prescritto urinocoltura (negativa) e ecografia apparato urinario (tutto nella norma).
A fine gennaio ho anche fatto visita alla prostata in occasione di una giornata di prevenzione dove tutto risultava nella norma.
Secondo il suo parere non serve fare nient'altro, mi ha chiesto solo se fossi una persona particolarmente ansiosa perché anche l' ansia può dare origine a questi disturbi.
Io ammetto di esserlo e ho anche fatto uso di ansiolitici per un breve periodo qualche anno fa, ma al momento della comparsa dei sintomi ero in un periodo abbastanza tranquillo quindi faccio fatica a credere a questa ipotesi.
Vorrei chiedervi: può solo l' ansia innescare questo tipo di sintomi?
È corretto che il medico di base non mi abbia fatto fare ulteriori esami (almeno una visita specialistica urologica)?
Sinceramente, mi sembra di essere stato liquidato con un po' dì superficialità e sono un po' in confusione sul da farsi.
Vi ringrazio ancora per il vs tempo e la disponibilità.
Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Si tratta di segni e sintomi abbastanza tipici per una lieve congestione/infiammazione della prostata, che talora insorge in corso od in seguito alle sindromi influenzali più intense ed anche al COVID. La causa non è infettiva, pertanto la terapia antibiotica è inutile. La situazione merita comunque un inquadramento specialistico, pertanto le consigliamo la visita diretta di un nostro Collega

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Buonasera Dott. Piana,
Innanzitutto ci tengo a ringraziarla per la tempestività della risposta e per il suo consiglio nonché della sua disponibilità. A questo punto sono contento di aver avuto il beneficio del dubbio e di non essermi soffermato alle conclusioni del medico di base. Per lieve congestione/infiammazione della prostata lei intende quindi una possibile prostatite di origine non batterica? Glielo chiedo perché ho letto che queste ultime sono abbastanza complicate da curare e che i sintomi possono protrarsi per periodi di tempo anche lunghi. La ringrazio ancora per la disponibilità.
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Sì è così.

Paolo Piana
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Buonasera Dottore,
Ho effettuato la visita urologica: il medico ha diagnosticato un quadro di prostatite non batterica in base a descrizione sintomi, visione esami svolti (urinocoltura e ecg apparato urinario, esami sangue e urine) e digitopressione rettale alla quale la prostata è risultata un po' molle e dolente. Al momento sto seguendo una terapia a base di Topster (1 al giorno per una settimana e integratori per vie urinarie e prostata) Mi ha inoltre dato delle indicazioni a livello alimentare da seguire. Volevo chiederle, in base alla sua esperienza, è corretto che non mi abbia fatto fare ulteriori indagini e analisi?
Inoltre, al quarto gg di Topster sto iniziando ad avvertire qualche disagio gastrointestinale? Può essere un effetto collaterale normale del farmaco? La ringrazio per il suo tempo.
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Di questo prodotto e delle sue reali indicazioni abbiamo già parlato moltissime volte in questa sede. Se le causa più disturbo che vantaggio, ovviamente è meglio non insistere.

Paolo Piana
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Buonasera Dottore,
Dopo aver informato l'urologo che mi ha visitato, mi ha detto di interrompere il Topster e continuare solo con gli integratori. Come dovrei procedere secondo lei? Possibile continuare una cura solo con integratori? Allo stato attuale (dopo più di 2 mesi) la sintomatologia più fastidiosa resta la minzione più frequente: dopo la prima minzione ( quella del mattino appena svegli) inizio a bere acqua in ufficio e sto anche 2/3 ore prima di andare in bagno ma poi (dopo aver urinato a seguito dello stimolo dovuto all' acqua) questo si ripresenta dopo poco e devo andare ad urinare almeno una volta ogni 45/60 min. Invece nel pomeriggio la situazione sembra un pochino affievolirsi. Durante la notte almeno una volta mi sto alzando. Per quanto riguarda invece la sensazione di urina nel glande, questo sintomo sembra andare migliorando così come la tensione nella zona pelvica. La ringrazio ancora per qualsiasi consiglio/informazione potrà fornirmi.
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
I disturbi riferiti sono assolutamente tipici della congestione prostatica, con causa non infettiva. Come sempre scriviamo in questa sede, più che su costosi integratori dall'efficacia variabile ed imprevedibile, il maggiore vantaggio deriva dalle attenzioni allo stile di vita. Alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale devono essere indirizati ad una ragonevole regolarità.

Paolo Piana
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Gentile Dottore,
Ma secondo lei è ragionevole pensare che, con i dovuti accorgimenti, nel tempo possa andare migliorando questo fastidioso stimolo di andare ad urinare molto più frequentemente del solito? Nessuna terapia farmacologica può in qualche modo essere d'aiuto? Per quanto non sia uno sintomo "pericoloso" potrà comprendere come comunque possa influenzare la quotidianità sia nel lavoro che nella vita privata. La ringrazio ancora molto.
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Le abbiamo già descritto quale sia dal nostro punto di vista la chiave del miglioramento, cui va aggiunta molta pazienza. Per queste situazioni non esistono terapie specifiche di sicura efficacia.

Paolo Piana
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Prostata

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