Neuromodulazione sacrale senza diagnosi
Ho effettuato una visita urologica privata presso un urologo esperto in neuromodulazione sacrale con esame urodinamico. Il referto ha riportato: Iperattività detrusoriale a bassa pressione detrusoriale in paziente in fascia equivoca per ostruzione o contrattilità detrusoriale ridotta.
Prima di procedere all’intervento di neuromodulazione sacrale, lo specialista ritiene opportuno iniziare con un percorso di rieducazione del pavimento pelvico.
Come già accennato in precedenti post, il tutto ha avuto inizio all’età di 17 anni, circa due settimane dopo un rapporto sessuale completo che si concluse con una perdita improvvisa dell’erezione.
Da quel momento iniziai a masturbarmi con frequenza, forse nel tentativo inconscio di rassicurarmi.
Spesso, però, nel momento dell’eiaculazione, tendevo a trattenere la fuoriuscita dello sperma.
N. B.: Il primo sintomo evidente fu una poliuria significativa (circa 2 litri e mezzo al giorno), indipendentemente dall’assunzione di liquidi, dalla dieta o dallo stile di vita. Il tutto accadeva in pieno agosto e, tra l’altro, io ho sempre bevuto poco. Non avevo né bruciore, né dolori.
Tutti gli esami fino al 1990 (urodinamica, flussometria, cistoscopia rigida e visite urologiche) risultarono negativi.
L’unico dato clinico alterato fu una positività al batterio Staphylococcus epidermidis nel secreto prostatico, trattato con antibiotici durante ricovero ospedaliero. Negli anni avvenire su eiaculato una volta miceti, poi clamidia, poi ne miceti ne clamidia. Mi scuso se ho ripreso aspetti già trattati, ma ho sentito il bisogno di riportarli per sottoporle alcune domande che, purtroppo, non vengono affrontate con attenzione o ritenute degne di approfondimento.
Riguardanti la mia storia clinica condivide le mie ipotesi? :
1. Dopo quel rapporto sessuale, è possibile che ci sia stata una contaminazione batterica che abbia innescato una prostatite cronica, che mi porto dietro ancora oggi?
2. Il trattenere l’eiaculazione (comportamento reiterato per qualche mese) può aver causato una congestione prostatica o delle vescichette seminali?
3. Le onde di poliuria persistente di natura non determinata (n. n. d.) : possono aver causato, nel tempo, un’alterazione funzionale della vescica? In altre parole, una vescica che si riempie troppo rapidamente potrebbe non adattarsi correttamente e sviluppare una forma di ipersensibilità o instabilità detrusoriale?
4. Nel 2012 sono stato operato di TUIP e nel 2017 ho subito interventi di TURP.
Non so se, a seguito di queste condizioni "sclerosi collo vescicale e IPB", la vescica abbia sviluppato una forma di iperattività da sforzo o sia stata danneggiata a causa delle crisi di iperdiuresi nel tempo,
4) Le chiedo se è realistico intraprendere un trattamento chirurgico, se a oggi non ho mai ricevuto una diagnosi chiara e definitiva?
5) Perché flusso più debole dopo esame urodinamico, ritornati bruciori uretrali costanti e fastidio/dolore soprapubico in fase di riempimento e per la prima volta, oggi, al risveglio, ritenzione urinaria importante (mi sono svuotato in due tempi),
Cordiali saluti,
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/
Paolo Piana
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Oggi l’urologo mi ha consigliato categoricamente di assumere Solifenacina 5 mg, nonostante gli abbia riferito che in passato l’ho già assunta con scarsi benefici, così come altri farmaci (Betmiga, Toviaz, Mictonorm, ecc.). Ha tuttavia ribadito che l’associazione tra Solifenacina e rieducazione del pavimento pelvico potrebbe portare a dei benefici.
Purtroppo, l’unico farmaco che mi dà qualche lieve sollievo è Urivesc (1/2 compressa al giorno), e quando mi trovo fuori sede assumo 20 mg. Non posso però aumentare la dose, poiché il flusso urinario diventa molto debole.
Vorrei chiederle:
Pur rispettando l’opinione dell’urologo, è possibile assumere Solifenacina quotidianamente (nonostante i limitati benefici) e utilizzare Urivesc da 20 mg solo quando sono fuori sede?
Ho letto su una rivista autorevole che il Trospio Cloruro può causare effetti collaterali importanti a livello gastrico: è vero?
Cordialmente,
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Paolo Piana
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Paolo Piana
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Oggi pomeriggio, mentre ero a letto per il riposo, ho avvertito uno stimolo minzionale anomalo: non il classico stimolo fisiologico, ma piuttosto una sensazione fastidiosa con poco stimolo, come se dovessi urinare senza però avvertire un vera urgenza.
Mi sono alzato e, con mio stupore, ho notato una difficoltà allo svuotamento vescicale. Nonostante lo stimolo fosse presente, sedendomi sul water si è verificato solo un gocciolamento continuo (volume stimato 50 60 cc). Solo spingendo come per defecare è fuoriuscita ulteriore urina con flusso più evidente (circa 20 cc).
Un altro caso anomalo, mai successo prima e che il 5 ottobre 2025 ho urinato in due tempi ma il volume espulso era intorno ai 260cc.
Ipotesi che prendo in considerazione:
dissinergia tra detrusore e sfintere, affaticamento cronico, progressivo indebolimento del detrusore, aumento della sensibilità vescicale.
Dal 9 ottobre sto eseguendo neuromodulazione tibiale posteriore, quotidianamente a domicilio.
Sintesi dell’esame urodinamico
Fase di riempimento Cistometria
Primo desiderio minzionale: 75 ml
Desiderio minzionale normale: 175 ml
Compliance vescicale: 17 ml/cmH O
Contrazioni involontarie del detrusore: presenti
Sensazione soggettiva: aumentata
Fase di svuotamento Studio pressione/flusso
Qmax (flusso massimo): 4.8 ml/s
Pdet@Qmax: 36.4 cmH O
Residuo post-minzionale: 130 ml
BCI: 61
BOOI: 27
Nota:
Cistoscopie flessibili dal 2019 al 2023: nessuna ostruzione, stenosi o sclerosi.
Nel 2024: catetere 16Ch introdotto senza difficoltà, uretra pervia e collo vescicale attraversabile.
Le chiedo gentilmente se ritiene anticipare la visita specialistica di controllo, alla luce del peggioramento recente e dei sintomi riferiti.
Purtroppo temo:
1)una possibile ritenzione improvvisa
2)di dover affrontare viaggi con uno stimolo minzionale incompleto, che mi metterebbe in seria difficoltà.
Ricordo che a ottobre 2024 ho già avuto un episodio di ritenzione urinaria con svuotamento di 240 cc, risolto con cateterismo per poche ore (all’epoca fu ipotizzata un’infezione). Cordialmenete
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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