Neuromodulazione sacrale senza diagnosi

Egregio Dott. Piana, utente 75703.
Ho effettuato una visita urologica privata presso un urologo esperto in neuromodulazione sacrale con esame urodinamico. Il referto ha riportato: Iperattività detrusoriale a bassa pressione detrusoriale in paziente in fascia equivoca per ostruzione o contrattilità detrusoriale ridotta.
Prima di procedere all’intervento di neuromodulazione sacrale, lo specialista ritiene opportuno iniziare con un percorso di rieducazione del pavimento pelvico.
Come già accennato in precedenti post, il tutto ha avuto inizio all’età di 17 anni, circa due settimane dopo un rapporto sessuale completo che si concluse con una perdita improvvisa dell’erezione.
Da quel momento iniziai a masturbarmi con frequenza, forse nel tentativo inconscio di rassicurarmi.
Spesso, però, nel momento dell’eiaculazione, tendevo a trattenere la fuoriuscita dello sperma.
N. B.: Il primo sintomo evidente fu una poliuria significativa (circa 2 litri e mezzo al giorno), indipendentemente dall’assunzione di liquidi, dalla dieta o dallo stile di vita. Il tutto accadeva in pieno agosto e, tra l’altro, io ho sempre bevuto poco. Non avevo né bruciore, né dolori.
Tutti gli esami fino al 1990 (urodinamica, flussometria, cistoscopia rigida e visite urologiche) risultarono negativi.
L’unico dato clinico alterato fu una positività al batterio Staphylococcus epidermidis nel secreto prostatico, trattato con antibiotici durante ricovero ospedaliero. Negli anni avvenire su eiaculato una volta miceti, poi clamidia, poi ne miceti ne clamidia. Mi scuso se ho ripreso aspetti già trattati, ma ho sentito il bisogno di riportarli per sottoporle alcune domande che, purtroppo, non vengono affrontate con attenzione o ritenute degne di approfondimento.
Riguardanti la mia storia clinica condivide le mie ipotesi? :
1. Dopo quel rapporto sessuale, è possibile che ci sia stata una contaminazione batterica che abbia innescato una prostatite cronica, che mi porto dietro ancora oggi?
2. Il trattenere l’eiaculazione (comportamento reiterato per qualche mese) può aver causato una congestione prostatica o delle vescichette seminali?
3. Le onde di poliuria persistente di natura non determinata (n. n. d.) : possono aver causato, nel tempo, un’alterazione funzionale della vescica? In altre parole, una vescica che si riempie troppo rapidamente potrebbe non adattarsi correttamente e sviluppare una forma di ipersensibilità o instabilità detrusoriale?
4. Nel 2012 sono stato operato di TUIP e nel 2017 ho subito interventi di TURP.
Non so se, a seguito di queste condizioni "sclerosi collo vescicale e IPB", la vescica abbia sviluppato una forma di iperattività da sforzo o sia stata danneggiata a causa delle crisi di iperdiuresi nel tempo,
4) Le chiedo se è realistico intraprendere un trattamento chirurgico, se a oggi non ho mai ricevuto una diagnosi chiara e definitiva?
5) Perché flusso più debole dopo esame urodinamico, ritornati bruciori uretrali costanti e fastidio/dolore soprapubico in fase di riempimento e per la prima volta, oggi, al risveglio, ritenzione urinaria importante (mi sono svuotato in due tempi),
Cordiali saluti,
Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Pensiamo che rinvangare oggi episodi di quasi 50 anni fa non abbia ragionevolmente alcun valore. Maggiore significato si può dare all'abitudine di trattenere l'eiaculazione, che può aver contribuito ad indurre una congestione cronica della prostata. Abbiamo scritto - contribuito - a ragion veduta, poiché questa non può certamente essere l'unica causa. Dopo i decenni trascorsi è gli interventi eseguiti è molto difficile oggi definire una diagnosi precisa, lei è seguito da un nostro Collega che ha specifiche competenze nei disturbi funzionali, qundi senz'altro può tranquillamente rimetters al suo giudizio. Riteniamo comunque abbastanza difficile che si confermino le indicazioni all'impianto di un neuro-modulatore sacrale.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Egr. Dr. Piana, la ringrazio di aver preso in considerazione il post. L' urologo durante la visita ha precisato che se la rieducazione del pavimento pelvico non dovesse avere un minimo di risultato, deciderá per la neuromodilazione sacrale. Mentre dalla sua risposta ho capito che nel mio caso non é indicato l' intervento. Ho capito bene. Cordialmente
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Attendiamo i risultati della fisioterapia.

Paolo Piana
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Egregio Dott. Piana, la ringrazio per la sua pazienza.
Oggi l’urologo mi ha consigliato categoricamente di assumere Solifenacina 5 mg, nonostante gli abbia riferito che in passato l’ho già assunta con scarsi benefici, così come altri farmaci (Betmiga, Toviaz, Mictonorm, ecc.). Ha tuttavia ribadito che l’associazione tra Solifenacina e rieducazione del pavimento pelvico potrebbe portare a dei benefici.
Purtroppo, l’unico farmaco che mi dà qualche lieve sollievo è Urivesc (1/2 compressa al giorno), e quando mi trovo fuori sede assumo 20 mg. Non posso però aumentare la dose, poiché il flusso urinario diventa molto debole.

Vorrei chiederle:

Pur rispettando l’opinione dell’urologo, è possibile assumere Solifenacina quotidianamente (nonostante i limitati benefici) e utilizzare Urivesc da 20 mg solo quando sono fuori sede?

Ho letto su una rivista autorevole che il Trospio Cloruro può causare effetti collaterali importanti a livello gastrico: è vero?

Cordialmente,
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
I farmaci parasimpatico-litici utilizzati nell'iper-attività vescicale condividono un'efficacia ed effetti collaterali tutto sommato simili, con uns certa imprevedibile variabilità tra soggetto e soggetto: Pertanto, l'approccio è generalmente empirico, si va per tentativi successivi.

Paolo Piana
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Chiaro il concetto, Dr.Piana, però gentilmente mi potrebbe indicare se è corretto il comportamento al primo quesito. Cordialmente
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Sostanzialmente le abiamo già risposto che, date le indicazioni, con i farmaci parasimpatico-litici se la può giocare come si trova a maggiore agio.

Paolo Piana
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Ok grazie di cuore Dr. Piana. Se lo ritiene opportuno la terrò informata sul proseguo.
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Se lo desidera lei, noi siamo qui.

Paolo Piana
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Egregio Dr. Piana, utente 75703
Oggi pomeriggio, mentre ero a letto per il riposo, ho avvertito uno stimolo minzionale anomalo: non il classico stimolo fisiologico, ma piuttosto una sensazione fastidiosa con poco stimolo, come se dovessi urinare senza però avvertire un vera urgenza.
Mi sono alzato e, con mio stupore, ho notato una difficoltà allo svuotamento vescicale. Nonostante lo stimolo fosse presente, sedendomi sul water si è verificato solo un gocciolamento continuo (volume stimato 50 60 cc). Solo spingendo come per defecare è fuoriuscita ulteriore urina con flusso più evidente (circa 20 cc).
Un altro caso anomalo, mai successo prima e che il 5 ottobre 2025 ho urinato in due tempi ma il volume espulso era intorno ai 260cc.

Ipotesi che prendo in considerazione:

dissinergia tra detrusore e sfintere, affaticamento cronico, progressivo indebolimento del detrusore, aumento della sensibilità vescicale.
Dal 9 ottobre sto eseguendo neuromodulazione tibiale posteriore, quotidianamente a domicilio.

Sintesi dell’esame urodinamico

Fase di riempimento Cistometria

Primo desiderio minzionale: 75 ml

Desiderio minzionale normale: 175 ml

Compliance vescicale: 17 ml/cmH O

Contrazioni involontarie del detrusore: presenti

Sensazione soggettiva: aumentata

Fase di svuotamento Studio pressione/flusso

Qmax (flusso massimo): 4.8 ml/s

Pdet@Qmax: 36.4 cmH O

Residuo post-minzionale: 130 ml

BCI: 61

BOOI: 27

Nota:

Cistoscopie flessibili dal 2019 al 2023: nessuna ostruzione, stenosi o sclerosi.
Nel 2024: catetere 16Ch introdotto senza difficoltà, uretra pervia e collo vescicale attraversabile.

Le chiedo gentilmente se ritiene anticipare la visita specialistica di controllo, alla luce del peggioramento recente e dei sintomi riferiti.
Purtroppo temo:
1)una possibile ritenzione improvvisa
2)di dover affrontare viaggi con uno stimolo minzionale incompleto, che mi metterebbe in seria difficoltà.

Ricordo che a ottobre 2024 ho già avuto un episodio di ritenzione urinaria con svuotamento di 240 cc, risolto con cateterismo per poche ore (all’epoca fu ipotizzata un’infezione). Cordialmenete
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Dr. Paolo Piana Urologo 49.7k 2k
Come abbiamo già scritto in passato, la sua situazione funzionale è piuttosto complessa e difficile da correggere con le terapie abituali. In prima battuta viene da pensare che questo accenno alla ritenzione possa essere un effetto paradosso della neurostimolazione che sta attuando. È per noi però impossibile a distanza esprimere un giudizio preciso, pertanto è indispensabile che si esprima il Collega che la sta seguendo direttamente e che le ha consigliato questo approccio terapeutico.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Grazie di cuore Dr. Piana per i suoi consigli, anticiperò la visita. Cordialmente
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Prostata

La prostata è la ghiandola dell'apparato genitale maschile responsabile della produzione di liquido seminale: funzioni, patologie, prevenzione della salute prostatica.

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