Pieloplastica robotica: stato attuale, dolori residui e attività fisica

Buongiorno
sono stato operato nel luglio 2025 e mi trovo nella fase di convalescenza post pieloplastica robotica dove mi è stato estratto un calcolo di circa 2cm che era adagiato nella sede del giunto.
A settembre sii refertava:

"Dopo a rimozione dello stent riferito benessere soggettivo.
Riferisce espulsione di alcuni frammenti litiasici che, portati ad analizzare, risultano essere 100% acido urico.
Al controllo ecografico si evidenzia dilatazione pielica destra compatibile con intervento chirurgico.
Si consiglia visita di controllo fra 3 mesi e assunzione Zyrolic 300mg 1/2 cpr die.

Ripetuto il controllo come consigliato a 3 mesi (5 mesi circa dall'intervento) e analisi del sangue e urine con questo rreferto:

"Malattia del giunto pielo-ureterale a destra operato con pieloplastica robotica.

Attualmente è presente un quadro di risoluzione completa senza idronefrosi, nè calcolosi recidiva o renella residua.
Ecografia regolare.
Lieve diminuzione spessore parenchimale che allo stato attuale misura circa 13 mm.
Esami amatochimici elettrolitici e metabolici nella norma.
Acido urico 4. 5 creatinina 0. 85 egFR 95.
Analisi urine nella norma urinocoltura negativa"

In una visita nefrologica effettuata a febbraio (circa 4/5 mesi prima dell'intervento si riportava spessore parenchimale di circa 18 mm a destra e 19 mm a sinistra

Nei primi mesi ho sofferto di dolore al fianco/schiena spesso a destra cosa che si è molto attenuato nelle ultime settimane e appare sporadicamente se sto molto seduto o in posizioni strane o molto in auto.
Scompare del tutto o non è presente se durante la giornata sto in piedi mi muovo o cammino.
Oltre al dato delle analisi la diuresi sembra buona con urine piu o meno diluire e regolari in base al grado di idratazione giornaliero.
Il medico curante mi ha rassicurato che il decorso rimane ottimo e che tutto sta andando nel verso giusto che i dolori residui potrebbero essere derivanti dal recupero muscolo/neurologico e che ci vorra tempo per una riduzione significativa o la scomparsa quasi totale (segnalo che anche se non avevo mai effettuato operazioni chirurgiche prima durante la pieloplastica mi sono state riscontrate diverse aderenze addominali forse a causa di esiti flogistici pregressi).

Ho chiesto anche se è necessaria un urotc con mdc o altro tipo di esame e mi è stato detto che non c'è, con questo quadro nessuna urgenza, e nel caso "per completezza" mi posso mettere in lista di attesa per l'esame "senza fretta" anche considerando i tempi di attesa.

Volevo chiedere la Vostra opinione in merito e se il fatto della diminuzione del parenchima possa destare preoccupazione o sia un campanello di allarme.
Sulla necessità della urotc, suii residui delle manifestazioni dolorose e se possa riprendere un attività fisica un po piu attiva (pesi o esercizi ginnici) senza problemi e in sicurezza.
In ultimo se potrebbe essere utile un aiuto fisioterapeutico per la gestione e risoluzione dei dolori residui.

Vi ringrazio anticipatamente
Dr. Paolo Piana Urologo 49.9k 2k
I dolori lombari e dorsali che si modificano con la posizione ed il movimento sono assai più probabilmente legati alla colonna vertebrale. I reni sono organi molto profondi nell'addome ed eventuali dolori compaiono indipendentemente da tutto. Può ovviamente riprendere qualsiasi attività fisica, tranne la pesistica a carichi elevati. Il rene continuerà a portare questi segni di lieve sofferenza, pur mantenendo una funzione accettabile. Non vi è per ora alcuna necessità di eseguire la TAC, il monitoraggio può continuare con la sola ecografia.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
https://paolopianaurologo.it/

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