Idronefrosi

Buon giorno a Voi tutti, mia moglie di anni 30 all'età di 28 anni ha scoperto di essere affetta da stenosi del giunto pieloureterale del rene sx con conseguente idronefrosi di 3° dovuta da vaso anomalo .Il 4/11/2009 e stata effettuata una correzione chirurgica del giunto e rimodellamento delle pelvi esuberanti con tecnica laparoscopica. Dopo 4 mesi è stato rimosso lo Stent jj ma la situazione non è migliorata anzi da quel giorno mia moglie senza stent non può stare per l'insorgere di infezioni e febbre urosettica molto alta. Visto l'insuccesso del tentativo laparoscopico è stata effettuata una endopielotomia laser retrograda e posizionamento di stent jj per tentare di correggere l'anomalia recidiva. Rimosso lo stent il risultato è stato il medesimo del precedente. In data 29/10/2010 la mia consorte veniva sottoposta ad un nuovo intervento chirurgico open con tecnica secondo Anderson Hines per cercare di ridurre questa fastidiosissima idronefrosi. Purtroppo dopo 4 settimane è stato rimosso lo stent jj ed il quadro clinico, ancorchè leggermente migliorato, presenta sempre un'idronefrosi di 2° grado e non più di 3°.Gli urologi presso cui stiamo in cura ci hanno spiegato che è stato appena tolto lo stent ed è normale un rigonfiamento delle pelvi in quanto il riassorbimento dell'edema causato dall'intervento abbisogna di tempo e ci hanno consigliato di ripetere una nuova ecografia fra circa 20 gg. Premetto che da una scintigrafia effettuata in data 28/08/2010 è risultato che il rene sx non abbia perso funzionalità renali e che in presenza di stent jj lo svuotamento delle pelvi avveniva completamente. Le mie domande gentili dottori sarebbero innumerevoli ma mi limito ad effettuarne solo alcune.Quanto ancora dovrà penare mia moglie per poter vedere scritta la parola fine su questa triste vicenda, anche in considerazione del fatto che abbiamo un bimbo di 3 anni e vorremmo regalargli un fratellino/sorellina? Può l'idronefrosi attuale (almeno 2° grado)diminuire con il passare dei giorni? In caso contrario cosa si prospetta per questo benedetto rene? Sicuro di una gentile risposta cordialmente saluto Voi tutti e vi ringrazio per il tempo che dedicate a noi utenti, spesso disperati.
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Dr. Mauro Seveso Urologo 1.2k 60 25
Gentile Signore,
la correzione della sindrome del giunto pieloureterale non comporta la scomparsa dell'idronefrosi ma solo dell'ostacolo al deflusso di urina dal bacineto renale all'uretere. La pelvi ed i calici rimarrano sempre dilatati essendo una malformazione congenita. E' invece importante che non ci siano disturbi e che venga dimostrata (mediante uno studio scintigrafico renale con carico diuretico) la risoluzione dell'ostruzione .
cordiali saluti

Dott. Mauro Seveso
Responsabile Unità Operativa di Urologia
Istituto Clinico Città Studi , Milano

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Utente
Utente
Gentile Dott., prima di tutto la ringrazio vivamente per la Sua risposta così rapida. Approfittando della sua gentilezza volevo chiederle se può rientrare nella normale prassi post rimozione dello stent jj un senso di pesantezza al rene operato. Può essere l'urina che giace nel bacinetto (idronefrosi di 2°) a creare questo senso di pesantezza? Diminuirà questo disturbo?
La ringrazio anticipatamente e le invio cordiali saluti.
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Dr. Mauro Seveso Urologo 1.2k 60 25
Gentile Signore, tale disturbo da Lei lamentato deve sparire nell'arco di alcune settimane
In caso contrario, confermo l'indicazione alla esecuzione di una scintigrafia rebnale con carico diuretico
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Gentile Dott., ringraziandola, abuso ancora della Sua cortese pazienza e volevo chiedergli se è normale che, a distanza di un mese dall'operazione per via open secondo Anderson Hynes, possa essere presente un rigonfiamento della fascia addominale nella zona a fianco l'ombelico seguendo la scia del taglio? Mia moglie pensa che sia il rene gonfio che preme sulla parete addominale, ma a me, profanamente, pare assurdo.
La ringrazio vivamente e le invio cordiali saluti.
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Dr. Mauro Seveso Urologo 1.2k 60 25
gentile Signore, dalla sua descrizione penso più ad un minimo cedimento della fascia muscolare ( lombocele) Indossi una fascia addominale e ne parli comunque con il suo chirurgo
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Grazie infinitamente Dott. per le sue risposte tempestive ed esaurienti. Non appena in possesso della scintigrafia renale sequenziale con test al lasix che effettueremo nel prossimo futuro, tornerò dinuovo a disturbarla, abusando della sua gentilezza, per aggiornare la situazione clinica della mia consorte e probabilmente per porle altri quesiti.
Cordiali saluti e Buon Natale, se non la disturberò prima.
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Utente
Utente
buon giorno dottore, dopo circa 4 mesi volevo aggiornare la situazione clinica di mia moglie e volevo porre una domanda. Premetto che questo sabato faremo la scintigrafia renale per verificare se questo benedetto rene funziona e scarica urina. Gli urologi sembrano ottimisti poichè le varie ecografie fatte evidenziano si una idronefrosi compresa tra il 1° e il 2° grado, ma sempre leggeremente più sgonfia ad ogni controllo successivo e la mia consorte dopo la rimozione dello stent non ha più avvertito dolori o fastidi che potessero far pensare a qualcosa di negativo. Tuttavia abbiamo riscontrato un alzamento dei valori pressori rispetto ai valori che aveva precedentemente ai vari interventi subiti. I valori attuali si aggirano intorno ai 135/85 di media con picchi a volte più alti e a volte più bassi, mentre prima di scoprire questa patologia delle alte vie urinarie la sua pressione si aggirava di norma intorno ai 110/60. Questo alzamento dei valori pressori può essere dovuta dal rene e quandi da un inizio di insufficienza renale? La scintigrafia effettuata con lo stent a novembre evidenziava una funzionalità renale comunque conservata. Può essere variata questa funzionalità dopo l'ultimo intervento?
Ringraziando anticipatamente, porgo i miei più cordiali saluti.