Un urologo, che mi ha diagnosticato una prostatite batterica

Gent.mi Dottori, vi scrivo per un problema che mi affligge ormai da 8 anni, quando, in seguito ad una peritonite acuta fui operato d'urgenza e mi venne introdotto il catetere. Da lì in poi cominciò il mio calvario: quando mi venne tolto il catetere avevo difficoltà ad urinare e provavo un fortissimo bruciore: riuscivo solo a fare poche gocce. La situazione migliorò dopo qualche giorno, ma comparvero alcuni sintomi come arrosamento del glande e del prepuzio e senso di "slip stretto". Il dermatologo cui mi rivolsi inizialmente mi consigliò di fare alcuni esami colturali delle urine e dello sperma: quest'ultimo risultò positivo per E.coli e Klebsiella. Mi è stato consigliato di rivolgermi ad un urologo, che mi ha diagnosticato una prostatite batterica. Non vi dico quanti medici ho girato e quante cure con antibiotici, finora del tutto vane. Ho anche fatto una uretrocistografia retrogada e minzionale al Careggi di Firenze che ha escluso la presenza di una stenosi. Ho praticamente fatto tutti gli antibiotici, ciproxin, noroxin, tetracicline....solo queste ultime, Bassado e minocin per 12 giorni, mi diedero qualche segnale di ripresa e di sollievo, nel senso che finalmente sembrava riacquistata la perdita di sensibilità sul glande, il senso di pesantezza e di irritazione alla minzione. Tuttavia sospesa la cura (forse troppo breve) i fastidi tornarono come e peggio di prima. Ho anche fatto delle infiltrazioni intraprostatiche (qualche mese fa), previa ecografia prostatica transrettale che ha messo in evidenza alcune calcificazioni (serbatoi batterici intraprostatici, così mi è stato detto, la prostata era di dimensioni normali): le infiltrazioni si sono rivelate del tutto inutili, in quanto il bruciore alla minzione spariva e con esso anche la fastidiosissima sensazione di non riuscire a svuotare completamente la vescica, ma dopo qualche giorno dall'infiltrazione ricomparivano puntuali. A questi si associa lo sgocciolamento post-minzionale, il senso di slip stretto molto più forte dopo il rapporto sessuale; ho inoltre notato che dopo ogni eiaculazione, provando ad urinare( e a volte devo aspettare diversi minuti per fare solo poche gocce) dal prepuzio esce un liquido trasparente e viscoso....potrebbe essere sintomo della Clamidia (che finora è sempre risultata negativa ai test?) Ho anche un fastido perineale che diventa a volte insopportabile...aggiungo che non fumo e non bevo alcolici, poco caffè e quasi niente cibi piaccanti....Spero che qualcuno possa aiutarmi perchè non so davvero come uscirne...
Distinti saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

purtroppo in presenza di questi casi clinici complessi e particolari, senza una valutazione clinica diretta, è impossibile formulare una risposta corretta, cioè capire la reale causa del suo problema e dare quindi una indicazione su quali precisi passi successivi fare sia a livello diagnostico ma soprattutto terapeutico.

Se comunque desidera avere altre notizie più dettagliate su tali problematiche urologiche ed andrologiche a livello della ghiandola prostatica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sempre sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html,

https://www.medicitalia.it/salute/urologia/7-prostata.html .

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

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dopo
Utente
Utente
Gent.mo Dott.,
grazie per la sua risposta...ho consultato i siti come da Lei consigliato, molte cose le conoscevo già....ma cosa mi consiglia di fare? Dovrei rivolgermi ad un altro urologo e a chi? Dovrei fare altri esami? Sono confuso mi creda ne ho girati tanti mi sembra un problema infinito....

Distinti saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Dovrebbe in primis risentire il suo urologo od andrologo.

Ad esempio è stato fatto uno studio urodinamico per valutare come svuota la vescica o, più semplicemente, un uroflussogramma registrato?

Una valutazione citologica sulle urine ed una colturale su terreni selettivi per ricerca del Bacillo di Koch?

Poi molte altre possono essere le indicazioni diagnostiche da seguire ma qui solo la valutazione clinica diretta con urologo esperto ci può guidare verso indagini mirate e verso eventuali e successive terapie che possono clinicamente esserle utili.

Cordiali saluti.
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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta velocissima,
in effetti l'uroflussogramma registrato è stato eseguito, ne ho una copia conservata.
Non ho mai fatto invece l'esame colturale per le ricerca del Bacillo di Koch, mi suona completamente nuovo...chissà che non fosse la volta buona! Mi stranizza che finora non me ne ha mai parlato nessuno, comunque ne parlerò al mio medico.
Grazie infinite, se ci sono novità in positivo le farò sapere!
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Bene, qua siamo ci aggiorni, se lo desidera.
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