Dall'ecografia fattami si evince un varicocele di iii grado bilaterale che ha intenzione di

Buona sera dottori,
volevo sottoporvi il mio caso per capire se l'andrologo al quale mi sono rivolto mi sta curando in modo corretto.
Dall'ecografia fattami si evince un varicocele di III grado bilaterale che ha intenzione di operarmi con l'operazione:

"L'intervento avviene per via scrotale e si
provvede a resecare sino alla radice del funicolo spermatico la tonaca
vagnale, oltre a legare o coagulare le eventuali vene varicose che fossero presenti"

Poi la coltura del secreto prostatito ha dato i seguenti risultati

26/05/05: Stafilococco Ep. a alta crescita e E. Coli a bassa crescita (S: norfloxacina, ciprofloxacina)

per i quali mi è stato prescritto:

Ciproxin cps da 750 mg
due volte al giorno per quattro giorni, 21 giorni di pausa,ripetendo il ciclo per quattro volte



inoltre lo spermiogramma ha evidenziato i seguenti risultati, cosa significano?
spermigramma:
Spermiogramma (23/02/05)

volume = 3.0 ml
astinenza 2 gg
analisi a 30’ dall’ejaculazione
aspetto: normale – liquefazione: normale; viscosità: normale
WBC: 150/l
spermatozoi: 7 milioni/ml di cui 11% con mobilità progressiva e 15% con morfologia normale (parametri WHO)
MSC (concentrazione di spermatozoi mobili) = 0.7 mil/ml
FSC ( concentrazione di spermatozoi funzionali) = 0.5 mil/ml
SMI (indice di motilità spermatica – parametri WHO) = 29 (v.n. > 160)


Ringraziando anticipatamente per la vostra disponibilità
saluto cordialmente
[#1]
Dr. Enrico Guarino Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo toracico 70
Dagli eami a cui Lei è stato sottoposto sicuramente il quadro di varicocele è passibile di intervento chirurgico soprattutto se ci si trova di fornte ad un quasro sintomatologico o in persona giovane in età fertile. lo sermiogramma è comunque ancora soddiscacente. in relazione alla sua prostatite sicuramente il collega ha prescirtto la terapia più idonea sulla linea data dallo coltura del secreto prostatico. in conclusione unica piccola obiezione, personalmente la farei sulla metodica che io preferisco fare con legatura dei vasi in uscita dal peritoneo con tecnica di Jvanisevic che ha sicuramente una percentuale di recidiva molto + bassa. Ma ripeto è una pura opinione personale
cordiali saluti

enrico guarino
medico chirurgo
dr.enricoguarino@gmail.com

[#2]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile utente,
credo senz'altro debba esserci un equivoco. Lei descrive la presenza di un varicocele di III grado bilaterale ma l'intervento a cui vorrebbero sottoporla è quello tipico per idrocele??? Credo ci sia davvero stato un errore di interpretazione.
L'esame del liquido seminale non è assolutamente brillante, anzi, e le anomalie riguardano sia il numero che la qualità degli spermatozoi presenti.
Ovviamente, al di là degli errori di interpretazione, assolutamente possibili quando si usa un mezzo di comunicazione come la rete, Le consiglio di sottoporsi al più presto all'intervento di correzione bilaterale del varicocele di cui Lei è portatore. Se proprio vogliamo parlare di tecniche chirurgiche, credo che la cosa più giusta da fare sia affidarsi alle consuetudini del chirurgo che Lei si è scelto per l'intervento. Io personalmente pratico una legatura molto bassa delle vene dilatate, praticamente quasi all'origine della borsa scrotale. L'intervento è quello secondo Dubin e Amelar, che ho modificato con variante personale: risulta poco più lungo di altri e senza dubbio un pò più delicato, ma offre grandi soddisfazioni sia all'operatore che al paziente.
Dopo aver, nel corso di molti anni, provato tecniche diverse, sia chiaro tutte EXTRAPERITONEALI (Ivanissevich, Palomo), mi sono convinto che questa è la tecnica operatoria che mi garantisce i migliori risultati sia chirurgici (terapia del varicocele funicolare ed extrafunicolare), che estetici. Il miglioramento del liquido seminale, vero obbiettivo dell'intervento, è sensibile, valido e duraturo nel tempo.
Non mi resta che farLe i migliori auguri di pronta risoluzione del Suo problema.
Cordiali saluti
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it