Sgocciolamento e flusso anomalo

Gentili Dottori,

sono un ragazzo di 23 anni. Vi scrivo per chiederVi un parere.
L'anno scorso sono stato operato di postectomia+frenulotomia (intervento riuscito alla perfezione), mentre ieri, dopo essermi sottoposto ad una visita accurata e dopo aver svolto gli opportuni esami (spermiogramma ed ecocolordoppler scrotale) in un Centro specializzato di Milano, mi è stato diagnosticato pure un varicocele di III grado, patologia per la quale mi è stato proposto l'intervento chirurgico. Durante la visita andrologica, ho colto l'occasione per chiedere al dottore un parere riguardo ad alcuni problemi urologici che mi assillano da circa due anni e che ho sottovalutato: spesso mi capita di "sgocciolare" (in particolare quando faccio dei movimenti un po' bruschi, tipo alzarmi/sedermi oppure quando faccio gli addominali), in diversi momenti della giornata, sia prima che dopo la minzione. Inoltre, gli ho spiegato che il flusso di urina è alquanto irregolare: durante la minzione il getto non è omogeneo, ma ad "ombrello" (tipo un rubinetto rotto che fa schizzare l'acqua dappertutto) e l'urina, a volte, scorre ad intermittenza. Da diverso tempo non posso più urinare stando in piedi, altrimenti rischio di far schizzare l'urina ovunque. Lo stimolo ad urinare e la frequenza della minzione sono regolari (ovviamente, a seconda di quanto bevo).
L'andrologo mi ha consigliato di sottopormi a visita urologica e ad ecografia subpubica (se non erro) e ad uroflussometria. Cosa ne pensate? Che patologia potrebbe essere, considerata la mia giovane età? Preciso di essere un ragazzo sano, che beve anche due litri di acqua/the al giorno e che non ha mai sofferto di patologie di carattere urologico. Vi ringrazio tantissimo per le Vostre risposte, anche perchè sono parecchio preoccupato. Mi auguro di non dovermi sottoporre ad altri interventi...Grazie di cuore.
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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173 12
caro utente la sintomatologia da lei descritta potrebbe fare pensare ad una prostatite, cioè un infiammazione della prostata.
Ovvimente per confermare tale diagnosi è consigliabile una visita urologica

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

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dopo
Attivo dal 2007 al 2011
Ex utente
La ringrazio, dott. Quarto per la Sua rapidissima risposta. Le chiedo un'ultima cosa: è grave non aver curato una prostatite per due anni, cioè da quando si sono manifestati i sintomi? Se fosse confermata tale diagnosi, a quali cure dovrò sottopormi (orientativamente)? Può, una prostatite trascurata, aver alterato i valori dello spermiogramma (davvero bassi, soffro di una seria oligoastenoteratospermia)? Grazie ancora.
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dopo
Attivo dal 2007 al 2011
Ex utente
Preciso, inoltre, che i problemi urologici descritti si sono manifestati molto prima dell'intervento di postectomia+frenulotomia. All'epoca, infatti, credevo che le mie difficoltà ad urinare (soffrivo anche di bruciori al pene dopo la minzione) fossero tutte ricollegabili alla fimosi e al prepuzio esuberante...
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dopo
Attivo dal 2007 al 2011
Ex utente
Gentili dottori,

sono appena tornato dalla visita urologica. Il medico mi ha fatto un'ecografia, nel corso della quale non ha rilevato nulla di anomalo. Mi ha controllato anche la prostata e, anche in questo caso, non ha riscontrato problemi. Mi ha prescritto l'uretro-cistoscopia per accertare una eventuale stenosi uretrale. Ha aggiunto che, nel caso in cui il dottore, facendomi tale esame, non dovesse diagnosticare patologie, saranno necessari esami urodinamici. Mi ha poi detto che l'uroflussometria, al momento, non serve e che, inoltre, non poteva escludere pure problemi del collo della vescica. Nei prossimi giorni mi sottoporrò a questo accertamento (spero non sia troppo invasivo). Nel caso in cui mi venisse diagnosticata la stenosi, a quale tipo di intervento dovrò andare incontro? Si svolgerà in anestesia totale oppure no? Vi chiedo un Vostro parere, perchè sono un po' sconfortato...prima la postectomia+frenulotomia, poi il varicocele di III°grado, infine la stenosi...sono un po' abbattuto.
Grazie per le Vostre risposte e buon pomeriggio!
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dopo
Attivo dal 2007 al 2011
Ex utente
Gentili dottori,

due ore fa mi sono sottoposto a "cistoscopia flessibile", con il seguente esito:

"Introduzione agevole dello strumento in uretra.
Uretra regolare.
Osti ureterali in sede bilateralmente.
Vescica con mucosa regolare.
Non lesioni produttive o sospette in atto".

Per il medico che ha eseguito l'esame non c'è niente. Alla mia domanda: "Da cosa potrebbe dipendere il problema?", lui mi ha risposto: "Ah, non lo so io...", lasciandomi un po' perplesso.
Avrei bisogno di un Vostro consiglio, se possibile. Cosa posso fare? Grazie mille.
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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173 12
caro utente, mi sembra strano che lei sia seguito da più persone ( chi ha fatto la visita, che l'ha operata e chi le ha fatto la cistoscpia) penso che la cosa più saggia sia rivolgersi ad un unica persona che sappia fare tutto (basta un urologo ) in modo da fare ul punto della situazione e capire bene che ha
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dopo
Attivo dal 2007 al 2011
Ex utente
Gentile dott. Quarto,

forse mi sono espresso male io. Cerco di chiarirLe meglio l'intera situazione. Nel Gennaio 2007 mi sottopongo a visita andrologica presso un Centro specializzato in Andrologia di Milano. In quella circostanza mi vengono diagnosticati le seguenti patologie: fimosi, prepuzio esuberante e varicocele (per quest'ultimo problema, il dottore mi prescrive gli opportuni accertamenti: ecocolordoppler scrotale e spermiogramma). Nel febbraio 2007 vengo sottoposto a postectomia+frenulotomia presso il medesimo Centro (il medico che mi ha operato era diverso da quello che mi aveva visitato il mese precedente). L'intervento riesce alla perfezione (me l'hanno ripetuto diversi medici, tra cui il mio medico di base) e infatti sono rimasto pienamente soddisfatto del risultato. Una settimana fa (dopo un anno dall'intervento) mi sottopongo agli altri esami per il varicocele, sempre nello stesso Centro. Tuttavia, il medico che mi ha fatto l'ecocolordoppler scrotale ed esaminato lo spermiogramma era diverso dai precedenti (ma la cosa non mi ha creato problemi). Proprio in questa occasione, spiego all'andrologo il problema del flusso e dello sgocciolamento. Il dottore mi spiega che si tratta di un problema urologico e non andrologico e per questo mi consiglia di consultare un urologo. Mi sono fatto visitare da un urologo della mia città (che non è Milano...a Milano mi trovo spesso per motivi di studio, ragion per cui mi sono fatto curare lì i problemi andrologici). L'urologo che mi ha visitato (presso un ambulatorio del servizio pubblico) mi ha prescritto l'uretrocistoscopia, esame che ho eseguito in ospedale (ovviamenente, il medico che mi ha fatto l'esame era un altro ancora). Nel pomeriggio conto di ritornare dall'urologo dell'ambulatorio per sapere che mi dice. Spero di essermi spiegato: per i problemi andrologici mi sono rivolto ad una Struttura qualificata di Milano (e mi sono trovato molto bene), per i problemi urologici ho consultato medici (urologici, non andrologi) della mia città. La ringrazio intanto per l'attenzione, buona giornata!
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dopo
Attivo dal 2007 al 2011
Ex utente
Gentili dottori,

ieri l'urologo mi ha prescritto Urodie 2mg (metà pastiglia da assumere al mattino) per una ventina di giorni. Al termine del trattamento mi ha invitato a ripresentarmi da lui per aggiornarlo sulla situazione. Il dottore sospetta un piccolo problema al collo della vescica e confida che questo farmaco contribuisca ad un suo rilassamento. Leggendo il foglietto illustrativo, però, ho notato che l'Urodie è indicato nel trattamento dei "disturbi funzionali della prima fase dell'ipertrofia prostatica benigna" e la cosa mi ha lasciato un po' perplesso. L'urologo mi ha detto che il farmaco è molto usato e che il dosaggio da lui prescritto è molto basso, a tal punto da essere considerato "quasi acqua fresca" (parole sue). Avreste un consiglio da darmi? Grazie ancora e scusate il disturbo.
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