Microematuria ancora senza diagnosi

Spett.le Dottore,

mi permetto di scrivere nel Forum in quanto residente al Moment in Germania e piuttost insicura sui responsi ricevti dai medici tedeschi.

Presento da oltre 2 mesi una microematria inizialmente trattata con antibiotico dal medico di famiglia.
La persistenza dell´ematuria ai test sia casalinghi che di laboratorio senza evidenza di infezione ha indotto il medico di famiglia a sggerire una visita specialista dall´urologo.

Dall´urologo:

1) cistografia ok
2) Ecografia dei reni ok (reni normali senza cisti o formazioni )
3) eseguo radiografia con mezzo di contrasto dei reni e dei canali renali -- tutto ok


L´urologo mi manda a casa dicendo di non preoccuparmi che ci sono persone che presntano microematuria senza cause.

Tttavia non riesco proprio a tranquillizzarmi.
Nella mia famiglia sono morti tutti di tumore ed io sono piuttosto spaventata.
Non ho mai sofferto di ematuria prima (ho avuto 2 recenti gravidanz ed il test delle rine era eseguito frequentemente senza che fosse mai stato alterato).

Ho sempre dolore persistente al fianco destro che l´urologo dichiara essere un problema alla schiena.


Quando la veschica e´piena ho spesso sensazione di bruciore o di non poter trattenere la pipi´.

Insomma non sono assolutamente convinta della risposta ricvuta.

Sarebbero opportuni altri esami? E´possibile una microematuria senza cause?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signora,
lei non ci quantifica l'entità di questa microematuria (quanti globuli rossi p.c.?). Al di sotto di 5 p.c. ogni accertamento è pratcamente inutile. Gli esami cui è stata sottoposta sono assai approfonditi ed escludono certamente la presenza di gravi alterazioni. Sotto questo punto di vista deve quindi stare tranquilla. Se vogliamo approfondire ulteriormente, dobbiamo cercare di capire se questi globuli rossi arrivano dai reni o dalle vie urinarie inferiori. Nel primo caso (in assenza di calcoli), potrebbe sorgere il dubbio di una lieve forma di una malattia di interesse nefrologico. Questo è comunque abbastanza raro. Più comune alla sua età potrebbe essere una blanda forma di irritazione vescicale, che può anche esere sorretta da uno squilibrio ormonale. Una certa influenza potrebbe anche essere portata da una funzione intestinale non buona, a cui lei non fa cenno.
In conclusione, posto che si tratti di una microematuria significativa (10-20 p.c ed oltre), il passo successivo sarebbe certamente quello di una endoscopia delle basse vie urinarie (cistoscopia) che nella donna è fattibile con minima invasività e disgio anche senza anestesia. Se lei fuma, sarebbe comunque opportuno eseguire tre esami citologici sulle urine in giorni successivi.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dott. Piana la ringrazio dei chiarimenti.

La cistoscopia e´stata effettuata dall´urologo e non ha evidenziato nulla (sebbene effettuata diciamo cosi´abbastanza di fretta).

Io non sono fumatrice e ho 43 anni. Ultima gravidanza ho avuta a 41 anni e ho presentato diversi problemi dopo il parto (cesareo) ed in particolare eruzioni cutaneo ed un linfonodo ingrossato sul collo destro che malgrado tutti gli accertamenti (TAC anche addome , RISONANZA) non e´stato possibile spiegare e che a distanza di oltre 1 anno e mezzo non e´rientrato. Unico risultato evidenziato e´stato che sembra abbia avuto una riattivazione della mononucleosi circa 1 anno fa. Da circa 2 mesi ho abbassato il dosaggio estrogenico della pillola a causa di piccoli problemi di dolore al seno. Sono tali elementi sebbene inerenti ad altri fattori in qualche modo associabili all´ematuria?

la mia funziona intestinale e´normale sebbene soffra spesso di aerofagia.

In che modo fattori ormonali o intestinali possono influire sull´ematuria ?

Volendo chiarire le origini di tale ematuria ed escludere un problema nefrologico, quali sarebbero i passi successivi?

Faccio presente che nella mia famiglia sono morti tutti di cancro i residenti di uno stesso stabile (si suppone per un inquinamento illegale delle falde acquifere) e che pertanto tendo ad essere molto scrupolosa sul fare accertamenti sulla mia salute visto che sono l´unica sopravvissuta.


La ringrazio infinite
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signora,
ancora lei non ci ha riferito l'entità di questa microematuria, poiché al di sotto di certi valori non è mai il caso nè di preoccuparsi, nè di andare a tutti i costi alla caccia di una diagnosi perlopiù impossibile da definire con certezza. D'ogni modo, sia un squilibrio ormonale sia una funzione intestinale irregolare possono essere causa di una modesta irritazione cronica della mucosa vescicale, che può da adito ad un lievissimo sanguinamento. Lei ci parla di qualche problema che si potrebbe ricondurre all'ipotesi ormonale. Sono situazioni non rare, ma sempre molto difficili da legare ad una situazione endoscopica specifica e pertanto è anche difficile indirizzare una terapia. Non è comunque cosa di interesse urologico, nella prescrizione della pillola solo il ginecologo può avere voce in capitolo. Se lei ha già eseguito la cistoscopia con esito negativo, diremmo che l'eccesso di scrupolo potrebbe completarsi comunque con l'esecuzione dell'esame citologico delle urine, ripetuto tre volte.

Saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Il medico non mi ha fornito copia dell´esame delle urine pero´il test con le striscie indicava un triplo +.

Ho effettuato un controllo con la mia ginecologa oggi. In effetti 2 mesi avevo iniziato un dosaggio estrogenico della piu´basso della pillola. Il medico mi ha confermato che cio´puo´provare n assottigliamento delle pareti della vescica e sanguinamenti.

Iniziero´oggi un dosaagio estrogenico + alto.

Mi ha tuttavia suggerito qualora in un mese la situazione non dovesse migliorare di eseguire una biopsia renale.

Posso pertanto ritenere possa essere un problema di livello di estrogeni?


Condivide la necessita´di una biopsia renale?

Grazie ancora infinite die pareri forniti
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signora,
l'azione degli estrogeni si manifesta eventualmente sulle basse vie urinarie, non sul rene. Prima di pensare ad una biopsia renale, a nostro parere, sarebbe necessario effettuare un esame microscopico "morfologico" dei globuli rossi presenti nel sedimento, in grado di differenziare cin una certa precisione se ne è sospetta l'origine renale, ovvero dalle vie urinarie più basse. Questa indagine viene correntemente eseguita solo nei laboratori delle strutture di nefrologia. Anche per questo motivo, non sarà mai l'urologo in prima persona a consigliare la biopsia renale,senza aver sentito il parere del nefrologo.

Saluti
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dopo
Utente
Utente
Gentilissimo dott. Piana,

la prego di scusare la mia insistenza ma avendo pareri discordanti tra i medici a cui mi sono rivolta vorrei riuscire ad orientarmi sul come procedere.

Un ultima domanda:

la ginecologa ha consigliato di attendere 2 mesi dall´assunzione del nuovo dosaggio estrogenico per verificare la permanenza dell´ematuria e solo dopo rivolgersi eventualmente ad un nefrologo per ulteriori accertamenti.
Condivide tale raccomandazione o suggerirebbe in ogni caso di rivolgersi ad un nefrologo subito?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signora,
concordiamo nell'indicazione ad attendere comunque un paio di mesi e ricontrollare prima di prendere ulteriori decisioni. La valutazione della microematuria espressa semplicemente con i "più" (+) è da considerarsi molto generica e di tipo meramente "qualitativo", come quando la presenza di tracce di sangue viene rilevata con le sole striscioline reattive. Sarebbe comunque opportuno in occasione dei prossimi controlli che l'esame del sedimento urinario venga effettuato in modo più convenzionale, o con l'osservazione microscopica (in cui si descrive il numero di globuli rossi "p.c." ovvero per campo microscopico) oppure l'analisi automatizzata, nel quale si ottiene un risultato numerico del totale dei globuli presenti nel campione.

Saluti
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dopo
Utente
Utente
Grazie infinite