Intervento tuip

Salve,
sono stato sottoposto ad incisione del collo vescicale e della prostata
con ansa di Collins a partire dal meato uretrale destro sino a raggiungere il margine laterale sinistro del collicolo seminale. Al termine il collo vescicale risulta ampio.
Ad un mese dall'intervento riferisco ancora un frequente bisogno a minzionare dettato dal solito dolore perineale al di sotto della sacca dello scroto minzioni che soprattutto al mattino dopo qualche ora di sonno risultano effettivamente migliorate nel getto, nicturia (3x notte in media) e sensazione di non svuotamento della vescica.
Da alcuni giorni inoltre ho dei saltuari dolori al funicolo spermatico del testicolo sinistro dove
ero stato operato nel dicembre del 2012 con legatura delle vene spermatiche
causa varicocele.
Ad ecocolordoppler scrotale eseguito 6 mesi dopo l’intervento diagnosticarono
un lieve idrocele che in quanto tale non andava trattato ma solo al bisogno assumendo del paracetamolo. Poco prima dell’intervento per la sclerosi del collo mi dissero che il dolore era dovuto proprio al reflusso (vescico uretrale) di urina nell’epididimo (e dovuto alla sclerosi ) che conseguentemente lo infiammava. Vale il medesimo discorso ancora oggi ad un mese dall'intervento?
A seguito dell'intervento mi è stata consigliata adeguata idratazione ed astensione da sforzi ed attività sessuale per 4 settimane.
Durante la degenza ospedaliera mi è stato detto che i sintomi potrebbero protrarsi per 4 settimane e che la riuscita dell'intervento non si valuta prima di un mese e mezzo dall'esecuzione tutta la sintomatologia è invariata.
Domando quindi se concordate con le tempistiche datemi e un minimo di spiegazione.
Insomma il tempo passa ed io non vedo ecclatanti miglioramenti. Da precedenti analisi quali studio neurologico del nervo pudendo, RMN lombo sacrale, potenziali evocati arti inferiori ed esame videourodinamico non si deponeva per alcuna alterazione neurologica.
Sono quindi a chiedere infine se un quadro di dolore pelvico cronico sia accostabile al mio caso e quindi magari vada trattato in quanto tale (a proposito sono già stato da un algologo e preso invano dei miorilassanti).

Attendo cortese riscontro.

Cordiali saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Già in altri consulti abbiamo avuto modo di discutere alcune incongruenza tra i suoi sintomi e l'esito dei vari accertamenti cui è stato giustamente sottoposto. In particolare, ci lasciò in dubbio il fatto che l'indagine urodinamica non dimostrasse segni d'ostruzione, in preenza di un flusso ridotto e di una ben visible rigidità del collo vescicale. Senz'altro i risultati dell'intervento non possono essere giudicati prima di un paio di mesi. In quel momento, se il risultato fosse ancora giudicato insoddisfacente, riterremmo opportuno ripetere un'ulteriore indagine urodinamica, magari altrove. Il disturbo funzionale non dovrebbe però essere collegato in alcun modo alla sindrome dolosa perineale, che andrebbe quindi trattata a parte in senso algologico.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio dell'ennesima risposta
sperando mi perdoni se sono petulante,
ma visto che la situazione non è a migliorare spero capisca.
A tal punto dovendo eseguire un uroflussimetria quale controllo al termine dei due mesi tanto vale effettuare una indagine urodinamica completa o sbaglio? E mi correggo urodinamica o videourodinamica (per me è un problema minzionare in presenza di persone pertanto, potendo scegliere opterei per la prima in cui nessuno è tenuto a schiacciare un pulsante al mio via per fare una lastra).
Infine le chiedo se lei consiglia una nuova indagine urodinamica (al pari di altri urologi contattati e che mi sconsigliavano l'intervento TURBN in quanto nella videourodinamica non era stato possibile registrare un studio pressione flusso e come da lei detto l'esame urodinamico non presentava segni di ostruzione) in quanto creda possa esserci un problema neurologico alla base? Altrimenti cosa intende per problema funzionale? Converrà con me che in queste condizioni non è facile tirare avanti e dopo un mese di mutua post-intervento dovrò anche tornare a lavoro,ma sinceramente mi chiederò come farò..

Saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Pensiamo che sia opportuno ripetere una buona indagine urodinamica, meglio ancora se video - (radio) - urodinamica.
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dopo
Utente
Utente
Salve,
sono a scriverle a due mesi esatti dall'intervento
in cui come da indicazioni nel post operatorio sono ad eseguire una flussimetria
per valutare la bontà della riuscita dello stesso o meno.
Le riporto brevemente quanto emerso da essa:
Volume svuotato 76 cc, Qmax 8 ml/sec, RPM 50 cc, curva irregolare con minzione a tratti.
Ora mi sono sentito dall'urologo di competenza che segue il caso e che ritiene che il volume svuotato è troppo poco per poter effettuare una valutazione e che se ne necessita intorno ai 200- 300cc.
Ma se io non sono mai riuscito ad urinare tanto in quanto il dolore mi spinge ad urinare prima che senso ha ripetere l'esame?
Cosa ne pensa lei?
Resta sempre dell'idea che sarebbe meglio effettuare una buona indagine urodinamica?
Attendo cortese riscontro.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
E' chiaro che questa uro-flussimetria non sia assolutamente attendibile. D'altro canto, non ci si puó certo arrendere al fatto che lei non riesca materialmente a riempire la vescica tanto da ottenere un risuktato accettabile. Pertanto:
- o le si riempie materialmente la vescica con un catetere e poi si valuta la minzione successiva;
oppure
- si esegue un buon studio urodinamico pressione/flusso, meglio se video-radio-urodinamico.
La seconda opzione è di gran lunga la preferibile.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Grazie della tempestiva risposta.
Capisco il suo corretto punto di vista ma sono ad informarla che durante
i precedenti studi urodinamici video e non il massimo volume di riempimento raggiunto è stato di 90 cc in quanto a causa del dolore provato e con esso intendo urgenza a minzionare chiedevo di poter svuotare la vescica anzitempo. C'è chi parlava di vescica a ridotta capacità contenitiva..
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Allora questa condizione di vescica a scarsa capacità dovrebbe essere opportunamente ed ulteriormente indagata. Potrebbe sostanzialmente essere questa la causa prima dei suoi disturbi, al di là dell'ostruzione del collo vescicale. Comprendiamo che si tratti di una situazione complessa e delicata, considerando anche la sua giovane età. Merita quindi di essere affrontata da un nostro Collega con elevate e specifiche competenze nell'urologia funzionale e neuro-urologia. Solo una diagnosi il piú possibile precisa puó condurre ad un risultato terapeutico positivo.
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dopo
Utente
Utente
Rieccomi ancora.
Ho appena eseguito eco addome completo con tale esito :
"Reni in sede, nella norma per forma, dimensioni, spessore corticale e differenzazione corticomidollare. L'ecostruttura è omogenea.
Le vie urinarie non sono dilatate.
Vescica ben distesa, contenuto preminzionale 110 ml , a carico delle pareti lievemente ispessite 4-5 m, non si apprezzano alterazioni ecostrutturali, Residuo post minzionale non presente."
Il radiologo seppure chiamandosi fuori per assenza di competenza ha notato come la vescica a 110 ml fosse ben distesa quasi a pienpo carico ipotizzando una vescica piccola. Ciò quindi sembrerebbe avvalorate la tesi precedente. Farò comunque come da lei consigliato rivolgendomi ad uno speciailsta in urologia funzionale.
Grazie ancora.