Urorec 8 mg-collo vescicale ostruente

Gentili Medici

La mia scellerata abitudine di ritardare sistematicamente l'eiaculazione anche di ore mi ha provocato continue congestioni e infiammazioni prostatiche accompagnate da dolori anche lancinanti nel testicolo destro,interno coscia con fitte fino alla pianta del piede.Risultava impossibile stare seduti,guidare e talvolta nemmeno steso sul letto riuscivo a trovare sollievo.Oltre alle visite urologiche ho eseguito delle ecografie che evidenziavano sempre una forte infiammazione a livello dell'epididimo destro.
A questo calvario ha fatto seguito un vero e proprio inferno,ossìa i problemi urinari.Non ho mai fatto un'uroflussometria perché non riesco ad urinare se non a casa mia e si è reso così necessario fare una cistoscopia.
L'importante sintomatologia caratterizzata soprattutto da gocciolamento terminale(come un rubinetto lasciato aperto praticamente), che mi costringeva a stare in bagno anche 2 ore(!) per fare "l'ultima goccia" lasciava pochi dubbi sulla diagnosi.Il collo vescicale è ostruente e sonopresenti diverse substenosi uretrali.L'urologo ha detto che le substenosi non costituiscono un problema e che è il collo vescicale il responsabile di questi fastidiosissimi sintomi. Visto il perfetto stato della vescica il medico ha detto che secondo lui potrei andare avanti così fino all'età anziana.

Dopo la cistoscopia ho cominciato ad urinare molto meglio,ma è sicuramente presente un residuo vescicale che prima della cistoscopia quando era presente anche una forte componente infiammatoria risultò essere di 80 ml con volume iniziale pari a 370 ml.
Vorrei farvi delle domande,ossìa:

Bisogna sempre cercare di "buttare fuori" tutta l'urina oppure questo sforzo danneggia la vescica?Di solito succede che una buona parte esca fuori in pochi secondi dopodiché riesco ad espellerne altra con qualke sforzo e poi una parte resti. Riesco anche a bere prima di andare a letto e a dormire 8 ore senza dovermi alzare.

Il medico mi ha lasciato ampia scelta sull'uso degli alfa litici. visto il fallimento dell'alfuzosina e i relativi miglioramenti per circa un anno non ho assunto nulla ma temendo di procurare un danno alla vescica ho da poco iniziato ad assumere Urorec 8 mg. Non riesco comunque ad espelelre tutta l'urina ma qualche minimo sollievo me lo dà ovvero riesco a trovare sollievo e quindi ad uscire dal bagno prima anche se non svuoto completamente la vescica.
Mentre con alfuzosina non osservavo riduzioni dell'eiaculato,con Urorec è totale.Perchè se il collo vescicale resta aperto non ottengo benefici significativi?

Nota positiva: Anche se da tempo grazie ad una vita sana fatta di tanto sport i dolori al testicolo si erano ridotti moltissimo ma mai spariti,noto che da quando assumo urorec,dopo un'eiaculazione posso anche sedermi e non si sviluppa più quel calore intenso nell'area. come si spiega ciò?

Il fatto che urorec mi provoci un'eiaculazione retrograda praticamente totale lascia prevedere un simile risultato in caso d'intervento?
Grazie
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 642 1
Caro utente,
La terapia medica, in particolare con la solidodosina, permette un maggior rilassamento del collo vescicale e della muscolatura intraprostata che le permette un miglior svuotamento vescicale e un miglioramento dei sintomi dolorosi grazie alla conseguente decongestiona prostatica.
L'intervento, specie in considerazione di questo miglioramento, glielo sconsiglio, dato che l'eiaculazione retrograda, reversibile con la sospensione farmacologica, è irreversibile in caso di intervento chirurgico.
Va da se che risulta fondamentale un periodico controllo urologico con valutazione ecografia del Residuo Post Minzionale.
Cordialità

Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottor Izzo la ringrazio per l'intervento e per la spiegazione ma una cosa ancora non mi è chiara e cioè: perché se il collo vescicale si rilassa a tal punto da comportare un'eiaculazione retrograda totale la vescica non si svuota del tutto? Non è che parte del collo è sclerotica e quindi i recettori non ci sono mentre un' altra parte del collo non lo è ancora diventata?
Il problema dell'eiaculazione retrograda è effettivamente un grosso problema che va ben oltre l'aspetto della fertilità ma è anche vero che quella permanenza prolungata in bagno è snervante. Le provo tutte per cercare di rilassarmi,a volte un ampio sorriso o intonare una canzone o un massaggio lungo la schiena mi aiutano ma almeno un quarto d'ora lo perdo e quando sono fuori casa è un problema.

Con una semplice ecografia sovrapubica si riesce ad apprezzare bene lo stato delle pareti vescicali?Continuo a chiedermi se quel disperato tentativo di espellere l'urina residua danneggi la vescica oppure no ,potrebbe chiarirmi quest'aspetto? Cos'è che danneggia di più la vescica,questi "Sforzi",l'uso del torchio addominale per esempio, oppure proprio un elevato residuo minzionale?
Oltre a favorire infezioni, un elevato residuo minzionale è veramente associato a patologie gravi che non ho nemmeno il coraggio di scrivere?

Per me è piuttosto difficile far fronte a questa situazione e il fatto di essersi procurato un danno del genere con le proprie mani rende la situazione molto più difficile.
Faccio tanto sport e questo mi aiuta molto, mi distrae anche ma resta il fatto che mi sono rovinato la vita con le mie mani e questo faccio molta fatica ad accetarlo per cui ogni suggerimento e consiglio che possano apportare qualche beneficio sarebbe per me importante.

Grazie ancora per la sua disponibilità.

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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 642 1
Caro utente,
il residuo è il risultato di uno scompenso della muscolatura vescicale, quando c'è un ostruzione cronica al flusso urinario, la vescica si ipertrofizza per far fronte all aumento di pressione.... essendo un meccanismo compensatorio, evolve verso lo scompenso e, pertanto, la vescica non si svuota più al 100%.
C'è tuttavia da sottolineare che nel suo caso andrebbe ripetuta ecografia e flussimetria, dato che, se ho capito bene, non le ha ripetute dopo aver iniziato terapia con solidisina.
Pertanto, non è lo sforzo che lei fa per svuotare la vescica la noxa patogena, ma l'ostruzione al flusso urinario.
Nel suo caso è indispensabile un periodico controllo uro-andrologico.
Cordialità