Fastidio perineo e defecazione

Salve dottori!
Vi scrivo perché da 4-5 mesi soffro di un fastidio (non parlerei di dolore, anche se alla lunga è sfiancante) alla zona del perineo. In particolare, avverto una situazione di pesantezza in tutto l'apparato genitale. Il medico di famiglia, a cui mi sono rivolto perché il fenomeno si è manifestato per la prima volta in concomitanza con emorroidi, ha rintracciato le cause di questo problema nella mancanza di regolarità intestinale e nella durezza delle feci (non ho ben capito il nesso ma mi sono fidato). Dopo che mi aveva prescritto uno sciroppo per ammorbidire le feci, non avvertendo alcun beneficio, mi sono rivolto ad un urologo. Tramite esame rettale mi ha riscontrato una lievissima prostatite e sintomi del basso tratto urinario (LUTS). Mi ha prescritto l'orinocoltura e la spermiocoltura con antibiogramma. Non mi è stata rintracciata la presenza di alcun tipo di batterio. Ho fatto una cura basata su antibiotico (10gg), supposte topster e un altro medicinale di cui non ricordo il nome che mi provocava eiculazione retrograda. Risultato: nessun miglioramento. La cosa che ho notato è che non è un fastidio costante: mi prendo ogni 2-3 settimane e nel giro di qualche giorno va via. Anche durante l'arco della giornata non è costante: ho appurato che si manifesta quando non ho regolarità (ad esempio non vado al bagno al mattino perché non ho stimolo). Una volta evacuato (ad esempio nel pomeriggio), mi aumenta di intensità per qualche ora e poi scompare. Vorrei cosa mi consigliate e cosa potrebbe effettivamente essere, perché inizio ad essere un po' preoccupato.
Riassumo i sintomi:
- fastidio al perineo
- sensazione di mancato svuotamento della vescica, voglia di urinare accompagnata da una quantità di urine minori rispetto allo stimolo avvertito e anche voglia di eiaculare, come se inconsciamente pensassi di "liberarmi"
- durante la notte nessun bisogno di andare in bagno
- nessuna difficoltà e nessun dolore a urinare
- nessuna difficoltà e nessun dolore a eiaculare
- aumento della sensibilità del glande e lieve arrossamento
Grazie di cuore per la pazienza,

Saluti!
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
A prima vista parrebbe proprio che il suo disturbo sia maggiormente correlato al retto-ano e comunque all'intestino, piuttosto che all'apparto uro-genitale. Pptrebbe essere ancora eseguita una ecografia dell'addome per escludere ogni ulteriore dubbio, ma abbiamo idea che più che a ni dovrebbe forse riferirsi ad un proctologo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
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Dottore, la ringrazio per il consiglio. Prenderò un appuntamento dal proctologo il prima possibile.