Intervento di cervicotomia laser

ho 72 anni e sono stato operato di TURP nel 2013.Ho sempre avuto problemi di urinare tre volte per notte e qualche volta anchequattro,non durante il giorno che è normale.Ho fatto una uretrocistoscopia con esito."uretra anteriore pervia,loggia prostatica con esiti regolari di TURP,collo vescicale pervio allo strumento ma rigido e sclerotico.Vescica trabecolata senza lesioni aggettanti.mEATI IN SEDE;ho fatto anche uroflussometria esito con residuo ml100-Mi è stato chiesto se volessi operarmi in dyospital con una spesa non idifferente,per le mie tasche.Chiedo a voi cortesemente se è il caso di operarmi o se posso benissimo rimandare.Ho letto anche in che cosa consiste l'intervento,ma quello che mi preoccupa maggiormente e il dover prendere gli antibiotici dopo, per il catedere che dovrò portare, come mi hanno detto xtre giorni:al momento sto prendendo degli antibiotici per debellare una infezione urinaria, enterobacter coacle,che non riesco ad eliminare.Altri antibiotici e sono veramente stanco Immaginate che ho preso anche antibiotici perH elicobacter pylori.Vi ringrazio per la vostra disponibilità.
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Dr. Paolo Piana Urologo 37.7k 1.7k 16
In quanto ci riferisce vi sonomalcuni aspetti difficili da comprendere.
1) Dalla cistoscopia si rivelerebbe comunque una avvenuta disostruzione (collo vescicale pervio), pertanto non è immediatamente deducibile che i suoi disturbi residui siano davvero legati a codesta "rigidità". Vi sono anche altri fattori che potrebbero contribuire, ad esempio alla sua età è comunque comune che i reni producano molta più urina durante il,sonno che nelle ore diurne.
2) La oresenza di enterobacter (batterio gram-positivo) innassenza di sintomatologia infettiva conclamata con febbre,mè sempre da sospettare che sia dovuta a contaminazione delle urine, piuttosto che da vera infezione. In questo caso si dovrebbe riscontrare all'eesame delle urine abbondante presenza di globuli bianchi (leucociti), Se si confermasse questa ipotesi, la,somministrazione di antibiotici sarebbe inutile e, se particolarmente prolungata, addirittura controproducente.
3) L'ipotetico intervento,,qualora si rendese necessario, potrebbe essere eseguito a pagamento solo se lei lomdesidera, poiché tutte le strutture pubbliche di urologia sarebbero in grado di provvedere per le vie assolutamente normali del servizio sanitario nazionale.
In Conclusione, diremmo che la sua situazione meriti un approfondimento diagnostico ulteriore, consistente nel l'esecuzione di uno studio funzionale delle basse vie urinarie (indagine urodinamica). Marginalmente, ci chiederemmo se lei sia diabetico, ovvero assuma farmaci differenti per altri motivi.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto per la sua disponibilità.Volevo comunicarLe che non sofffro di altre malattie se si esculde una gastrite atrofica per la quale prendo degli esomoprazolo.Le diverse eco addome che ho fa nel tempo non hanno mai evidenziato alcunchè se si eccettua sempre il residuo fisso di 100-150ml.esame ultimo23/9/2016 di uroflussometria:flusso massimo 8.1;volume svuotamento 147;durata svuotamento 36;tempo di flusso 35;velocità media di flusso 4.2;tempo al flusso mass.8;volume al flusso massimo 40;residuo ml100.Questo problema comunque di alzarmi tre o quattro volte di notte l'ho avuto,diciamo, da circa 15anni e i vari medici nulla mi hanno consigliato in merito,se si eccettua qualche prodotto come Serenova repens.Poi sono stato operato di TURP.Secondo Lei corro il rischio di bloccarmi e quindi sarò costretto ad un ricovero urgente?Dimenticavo ho preso ultimamente anche Detrusitol.La ringrazio ancora e Le porgo cordiali saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 37.7k 1.7k 16
La presenza di un flusso urinario ridotto e patologico, a fronte di una avvenuta disostruzione endoscopica impone l'approfondimento diagnostico con l'indagine urodinamica, poiché potrebbe trattarsi anche di una scarsa contrazione della vescica, piuttosto che una ostruzione residua del collo vescicale.