Convalescenza uretroplastica

Gentili Dottori, circa un mese fa ho subito un intervento di uretroplastica bulbare con innesto di mucosa orale per risolvere in maniera definitiva una stenosi uretrale e visti gli infruttuosi risultati ottenuti con una precedente uretrotomia.
Malgrado una convalescenza senza particolari disturbi, ho dovuto rimettere il catetere per la presenza di una fistola.
Mi chiedo se questa complicanza sia dovuta a qualche negligenza da parte mia durante la convalescenza e quindi se posso adoperare qualche accorgimento per favorirne la scomparsa.
Inoltre dopo la nuova cateterizzazione noto a volte che sul meato ristagna una secrezione bianco-giallastra di consistenza gelatinosa...possibile che sia pus e che la cosa debba preoccuparmi?
In attesa di un vostro riscontro, vi ringrazio per il servizio reso e ci porgo distinti saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
La fistola può avere cause diverse, ma è ben difficile pensare che lei abbia avuto un ruolo nello sviluppo di questa complicazione. La secrezione che lei nota al meato è molto comune nei portatori di catetere a permanenza, non si tratta di pus, ma di semplice secrezione reattiva da corpo estraneo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dott. Piana, volevo aggiornarla sulla mia situazione a 42 giorni dall'intervento;
la fistola di cui le dicevo si è rimarginata come appreso in occasione del controllo sostenuto in data 09/11 ma la mia situazione attuale mi sembra nettamente peggiore di quella precedente all'intervento.
Noto una frequenza minzionale eccessiva (praticamente ogni ora o poco più) e che non si attenua nelle ore notturne, nonchè una sensazione di ostacolo e di scarso svuotamento della vescica.
Ricordo che anche dopo l'uretrotomia avvertii queste problematiche senza che la situazione sia completamente migliorata.
Sono molto deluso in quanto non riesco a risolvere il mio problema o almeno cosi sembra e tra l'altro l'antibiotico non mi sembra stia facendo i suoi effetti.
Può una cistite post catetere causare sintomi ancora più grandi di quelli per cui sono ricorso all'operazione?
Devo dubitare della riuscita dell'intervento nonostante i medici mi avessero rassicurato sulla corretta riuscita dello stesso?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Immaginiamo che i nostri Colleghi che l'hanno in cura, vista la persistenza di disturbi così intensi, le consiglieranno una valutazine radiologica (uretrografia) od endoscopica (uretroscopia). Impossibile dire di più a distanza.
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dopo
Utente
Utente
Gent.le Dottor Piana le volevo riferire che dopo aver contattato i medici presso cui avevo fatto l'uretroplastica per informarli dei sintomi infiammatori lamentati, mi sono stati prescritti:
- esame colturale delle urine (negativo)
- uroflussometria (19 ml/s per flusso massimo, 8 per quello medio)
- eco vescicale con valutazione del rpm (100ml di rpm per circa 200 di capacità vescicale)
Vedendo i risultati degli esami mi è stato detto che non c'era motivo di preoccuparsi e che l'urgenza minzionale ancora presente era normale poichè la vescica ha bisogno di riabituarsi; del resto i sintomi irritativi erano nettamente diminuiti in seguito all'assunzione di flogeril forte e nei i 3-4 giorni successivi urinavo 9-10 volte al giorno (solo un episodio di nicturia).
Da ieri sera noto un nuovo senso di difficoltà nello svuotamento della vescica più marcato rispetto ai giorni precedenti oltre a un senso di congestione prostatica (almeno secondo il mio incompetente parere).
E' possibile che ci sia una prostatite in corso non diagnosticata magari da prima dell'intervento?
Questa recrudescenza dei sintomi dopo giorni di relativo benessere possono essere dovuti all'assunzione di 2 tazze caffè, 2 sigarette fumate e 2 episodi di masturbazione nei giorni precedenti? (Cosa che effettivamente ho fatto).
Mi consiglia di stare tranquillo considerando il tutto come conseguenza dell'operazione o di approfondire la situazione?
I valori dell'uroflussometria eseguita potrebbero giustificare una congestione prostatica in corso?
Mi scuso per il disturbo e le auguro una buona giornata.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 17
Nessuno dei comportamenti di cui ci riferisce ci pare essere così chiaramente nocivo. Prima dare troppo valore a queste manifestazioni, le consiglieremmo magari di proseguire per qualche tempo la terapia che le era stata consigiata in precedenza e che pareva aver sortito un discreto effetto.
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