Varicocele poi idrocele e epididimite

Buongiorno, Egregi dottori vorrei esporVi il mio caso con una breve cronistoria di quanto mi e’ accaduto, ho 35 anni e sono stato sottoposto a due interventi di varicocele sempre a sx, il primo nel 91 eseguito sull’addome con legatura della vena spermatica, avendo ancora disturbi a distanza di tempo mi sono sottoposto ad un’altra visita dove mi viene riscontrata una recidiva di varicocele quindi mi sottopongo ad un secondo intervento, questo nel 96, eseguito nella zona inguinale. Il problema varicocele sembra dopo l’ultimo intervento essersi risolto ma ho sempre lamentato dolore nella zona inferiore del testicolo, al tatto o al movimento in generale specie i “sobbalzi” . Faccio altre visite e mi viene riscontrato un “idrocele” inizialmente di modesta entita’ quindi non meritevole di soluzione chirurgica ma da tenere sotto controllo, dei punti dolenti al tatto non mi viene data spiegazione precisa solo consiglio di fare uno spermiogramma e un’ecografia scrotale (qui il mio errore perche’ non le faccio). Il giorno 06/02/2006 essendo aumentato notevolmente di volume il testicolo faccio ecografia scrotale con questo esito: “Ipoplasia armonica del testicolo di dx. Epididimo non alterato da questo lato. A sx modesto idrocele in presenza di dismogeneita’ alla testa dell’epididimo per note flogistiche croniche. Didimo indenne da lesioni focali.”. A distanza di 15 gg mi consulto nuovamente con il mio specialista che mi visita in ospedale facendomi un’altra ecografia dove l’idrocele risulta tutt’altro che modesto e decidiamo per l’intervento previa terapia antiflogistica per 15 gg. Il giorno 09/03/2006 mi viene fatto l’intervento, tutto bene viene pero’ notato l’epididimo ingrossato con sospetta epididimite. Mi viene prescritta terapia antibiotica per 15gg con Macladin 500mg 2 volte al giorno e ketoprofene 200mg 1 volta a giorni alterni, non mi viene suggerito nessun sospensorio, spermiogramma a distanza di un mese. Io nonostante la terapia continuo ad avere parecchio dolore al tatto e durante i movimenti, soprattutto nella zona alta del testicolo, cosa che non mi succede a riposo. Se utile vorrei segnalare che in seguito a trascorsi esami, in epoche diverse mi erano state diagnosticate infezioni da clamidya (tampone uretrale), escherichia coli ( urocoltura risolto con bactrim per 40 gg) e streptococcus faecalis (questo nel 92 con striscia uretrale). Ora vorrei chiederVi se potrebbero essere state anche queste infezioni ad avermi sempre causato il dolore perche ‘ non curate a dovere, se e' l'epididimite che mi causa dolore e soprattutto se il dolore si puo’ risolvere in modo che non invalidi i normali movimenti, la vita lavorativa e quella sessuale.
Vi ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
sembrano due problemi diversi e intersecantesi: l'idrocele (esito degli interventi chirurgici) e l'epididimite.
Ha risolto il primo, ora occorre seguire e risolvere il secondo.
Credo tutto si stia svolgendo in maniera corretta.
Segua i consigli del Suo Specialista di fiducia.
Affettuosi auguri e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

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dopo
Attivo dal 2006 al 2006
Ex utente
Gentile Prof. Martino intanto La ringrazio per la risposta e vorrei chiederVi ancora alcune cose per tranquillizzarmi di piu'. Questa mattina mi sono recato in ospedale in quanto mi sono accorto che la zona della ferita si e' saldata con il testicolo, il medico che mi ha visitato( non chi mi ha fatto l'intervento in quanto assente) mi ha detto che non e' un problema e che puo' succedere in quanto dopo l'eversione della vaginale non c'e' piu' l'albuginea quindi il testicolo puo' attacarsi in qualche punto dello scroto evidentemente nel mio caso le due ferite sono venute a contatto saldandosi ma comunque cio' non costituisce un problema e non serve intervenire con un distacco che potrebbe avvenire spontaneamente dopo la regressione dello stato infiammatorio, per il dolore che mi permane e che sembra essere attribuito ad una epididimite cronica mi e' stato detto che l'epididimo e' abbastanza difficile da trattare e comunque occorrono tempi lunghi di terapie e in taluni casi puo' rimanere comunque del dolore, quindi mi e' stato prescritto del Bactrim forte 2 compresse al di' per 2 settimane poi 1 compressa al di' per 1 mese e continuare con il ketoprofene 200mg per 8/10 gg in piu' io prendo anche dell'ananase. Volevo sapere se esistono delle terapie piu' mirate oppure alternative per risolvere questo dolore che risulta molto forte sia al tatto che al contatto con indumenti e al movimento in genere, se il fatto che lo scroto si sia saldato possa dare ulteriori fastidi, se l'eiaculazione e' consentita anche in previsione dello spermiogramma che dovro' fare tenendo conto che sono trascorsi solo 15 gg dall'intervento e infine se devo fare altri esami e quali visto che oltretutto il testicolo di dx risulta molto poco sviluppato.
Vi ringrazio in anticipo e scusate ma credo che la mia apprensione sia anche leggibile....
Cordiali saluti.
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
non vorrei turbare la sua tranquillità. Ma semmai spingerLa ad ulteriori controlli.
NON E' AFFATTO NORMALE che il testicolo si saldi allo scroto...ma che significa...ci mancherebbe altro.
E poi ancora gira questo intervento di "eversione"...
Non lo faccio da almeno 15 anni. Io pratico la "resezione" della vaginale.
In ogni caso, contatti il Chirurgo che L'ha operata. Non si aspetti che il testicolo si sganci dalle aderenze contratte con la borsa scrotale...anzi, passando ancora tempo queste aderenze diverranno più tenaci. E non è detto che almeno in parte i Suoi segni e/o sintomi non dipendano proprio da questo inconveniente.
Le mie, ovvio, sono solo precisazioni personalissime.
Auguri affettuosi e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
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dopo
Attivo dal 2006 al 2006
Ex utente
Gent.mo Prof.Martino intanto la ringrazio per la risposta, che comunque non mi ha turbato piu' di quanto non lo sia gia'quindi parecchio, mi sto gia' organizzando per alti consulti perche' l'unico mio desideri e' quello di risolvere questa situzione al piu' presto e spero proprio che non mi determini altri problemi, sono disposto a fare qualsiasi cosa ..... secondo lei si deve intervenire nuovamente con che tempi...rischio qualcosa? La prego mi aiuti indicandomi dove posso recarmi al piu' presto per risolvere questo problema in maniera seria e definitiva sono disposto a muovermi dappertutto....sto vivendo un'ansia pazzesca....
Grazie infinite resto in attesa quanto prima per una risposta capisce che vorrei muovermi senza perdere altro tempo.
Cordiali saluti.
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
comprendo e condivido il Suo stato di ansia. Di certo, come sempre, sarei portato ad indirizzarLa nuovamente presso il Chirurgo che L'ha operata. Mi sembrerebbe la cosa più ovvia e scontata. Se Lei scarta questa ipotesi...beh passeggiata a Torino, dove c'è uno dei Centri Universitari di Eccellenza italiani di Urologia ed Andrologia. Si trova all?Ospedale San Giovanni Battista (Molinette).
Sia chiaro, è una mia idea personalissima.
Auguri affettuosi per tutto e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
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dopo
Attivo dal 2006 al 2006
Ex utente
Gent.mo Prof Martino la ringrazio nuovamente per la risposta e l'interessamento, ho gia' provveduto a fissare un appuntamento con un'altro specialista , nel frattempo mi ha anche visitato il mio medico di famiglia il quale anche se mi ha detto di stare tranquillo mi ha maggiormente allarmato in quanto mi ha visitato e mi ha detto che c'e una orchiepididimite perche' il testicolo e' molto duro e dolente e di iniziare gia' da stasera con il bactrim forte. Non so piu' che fare.
Grazie ancora.
Cordiali saluti
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
non Le resta, anzi non ci resta, che adeguarci alla diagnosi "vera" posta in seguito ad una visita clinica "vera" fatta dal Collega di Sua fiducia.
Intanto risolva l'episodio di epididimite. POi si vedrà. Il Suo Medico non mi sembra uno sprovveduto.
Affettuosi auguri e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
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dopo
Attivo dal 2006 al 2006
Ex utente
Gentile Prof. Martino La ringrazio nuovamente e La terro' informata sui prossimi sviluppi.
Cordiali saluti.