Idrocele,varicocele,epididimite

Gentili dottori, sono un ragazzo di 22 anni con un annoso problema che ormai mi affligge ad intervalli più o meno regolari dal 1998.
Iniziò tutto una sera quando accusavo dei forti dolori tra inguine sx e basso ventre, in realtà col passare delle ore il dolore si concentrava sul testicolo sx. Andai all'ospedale e mi diagnosticarono sub-torsione testicolare e epididimite. Il tutto venne curato con 1 settimana di Glazidim e i dolori sparirono in una 10ina di giorni. Dall'ecografia risultava un lieve idrocele a sinistra e un varicocele di 1° grado.
99 e 2000 a cadenza piu o meno annuale nuovamente si ripresentavano i dolori curati sempre allo stesso modo con il glazidim per l'epididimite. Nel frattempo uno spermiogramma scongiurava che il varicocele potesse influire sulla fertilità essendoci 200 milioni di spermatozoi con 90% forme mobili e 80% forme tipiche.
Per qualche anno i dolori non si sono piu presentati.. fino a che nel dicembre 2005 dopo un lavoro in cui ero stato parecchio tempo piegato ho iniziato a sentire il fastidio prima nella parte bassa della schiena, poi si irradiava alla gamba per poi nelle ore successive concentrarsi sul testicolo sinistro.
Quando i dolori erano abbastanza persistenti sono andato in visita dall'urologo che mi ha dato Zariviz,Flaminase e Mictasone, lui sospettava potesse essere anche una prostatite. Intanto il testicolo si gonfiava e col proseguire della cura e dei giorni il dolore passava. Mi sono state prescritte delle analisi: SpermioColtura,Spermiogramma,UrinoColtura, Analisi urine ed Eco testicolare.
I risultati sono stati i seguenti:
La spermiocoltura ha evidenziato la presenza di Enterococcus Faecalis.
Urinocoltura analisi urine e spermiogramma OK.

La eco testicolare riferisce il seguente:
"L'esame ecografico dello scroto, eseguito con sonda ad alta definizione da 10-13MHz anche mediante utilizzo dell'armonica tissutale e del power doppler direzionale, ha visualizzato la presenza di moderato(20cc) idrocele sinistro in presenza di alcuni scrotoliti esito di pregressa flogosi. Nella norma l'epididimo destro. Il sinistro appare disomogeneo anche per la presenza di precipitati calcifici quale esito di pregressa flogosi.
I didimi risultano ecostrutturalmente e morfovolumetricamente nella norma.Regolarita delle tuniche sierose. Lo studio vascolare eseguito mediante approfondimento Doppler pulsato e color-power Doppler ha documentato una moderata ectasia del plesso pampiniforme anteriore in sede inguinale sinistra in presenza di modesto reflusso alla valutazione power Doppler in particolare durante la manovra del Valsalva.
Il quadro è compatibile con varicocele di II grado (su V gradi) a sinistra in assenza di alterazioni del comparto destro. Nella norma le regioni inguinali bilateralmente."

Non convinto della prostatite sono andato da un altro urologo che mi ha dato una cura di Augmentin per l'enterococcus e a seguire una cura di monuril per garantire una pulizia delle vie urinarie e ha escluso la prostatite.
Il rigonfiamento, che da ecografia era notevole (20cc di versamento di liquido) nel termine di 1 mese e mezzo si è riassorbito.

Sembrava tutto risolversi quando ai primi di Aprile ho fatto una gita abbastanza lunga con lo scooterone durante la quale sono stato piegato per molto tempo a causa del vento. Scendendo dallo scooterone ho avvertito il solito fastidio che parte dalla parte bassa della schiena, per poi irradiarsi sulla gamba sinistra(che era anche abbastanza fredda) per poi concentrarsi sul testicolo sinistro. Questa volta ho deciso di non intraprendere la classica cura antibiotica(perche mi sono fatto l'idea che in realta non ho infezioni, anche perche in tutte queste volte non ho mai avuto un decimo di febbre) e infatti dopo una settimana il dolore è pressoche sparito lasciando un bel testicolo gonfio che ho tuttora.

Ho scelto di rivolgermi a questo sito perche posso sentire il parere di piu medici e magari possiate indicarmi la strada da seguire.

Secondo voi tutto ciò potrebbe essere determinato dal varicocele?

Intervenendo sul varicocele e magari anche sull'idrocele potrei risolvere il problema?

Se dovessi intraprendere un intervento di varicocele mi consigliereste la via chirurgica o meglio andare sulla sclero embolizzazione?

Grazie per la paziente attenzione,buona serata a tutti.
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Attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
“forti dolori tra inguine sx e basso ventre, fastidio che parte dalla parte bassa della schiena, per poi irradiarsi sulla gamba sinistra(che era anche abbastanza fredda) per poi concentrarsi sul testicolo sinistro.” Il problema comincia dalla parte bassa della schiena, per poi irradiarsi verso il basso, lungo tutto l’apparato urogenitale, quindi il problema non è solamente del testicolo, ma di tutto l’apparato. Gli agenti patogeni potrebbero essersi infilati nel rene e da qui spargersi, con sintomatologia prevalente al testicolo. Molti sono gli agenti che possono agire in questo modo, e che non sono stati cercati, soprattutto la Chlamidia, intracellulare, di difficile riscontro nei secreti, e il Papilloma virus. In medicina convenzionale, non esiste nessuna metodica per poterli rilevare, per cui quello che non si trova non esiste, ma spesso non è così. Solo metodi indiretti possono rilevare l’incontro dell’organismo con gli agenti esterni, produzione di anticorpi, ma la presenza attuale si può eseguire slamente con la PCR, troppo costosa per essere usata di routine. Per questo motivo, in studio ho esami strumentali di medicina quantica, biologica, convenzionale, che mi forniscono informazioni per poter guidare il ragionamento diagnostico, così in breve tempo, una/due ore, posso dare risposte precise sullo stato generale, zone di infiammazione subclinica, composizione corporea.Infatti potrebbe avere una zona di infiammazione subclinica che mantiene la presenza dell’agente patogeno, senza dare segno di sè, ma solo in condizioni particolari, scooterone, lavoro, eccessi dietetici, si manifesta nella zona di minore resistenza, l’apparato urogenitale. Le ricerche si concentrano sul testicolo, che effettivamente ha problemi, senza andare a cercare effettivamente la causa principale, in questo gli esami che ho accennato prima, ci aiutano notevolmente, senza i quli effettivamente è estremamente difficile fare una diagnosi accurata.Ad esempio un piccolo granuloma dentale, silente, infiammazione intestinale, possono essere la causa. Lei riferisce solamente una anamnesi concentrata sul testicolo, giustamente, perchè il suo problema è lì, ma altre notizie anamnestiche potrebbero essere preziose. Quindi, anamnesi accurata, esame obiettivo generale, esami strumentali idonei, possono guidare alla soluzione del problema. Ma questo iter deve servire per tute le patologie che si presentano.
Saluti
[#2]
dopo
Utente
Utente
Effettivamente un test per la Clamidia non l'ho mai fatto, e ha ragione a dire che dovrei farlo. Però i dolori nelle zone circostanti il testicolo sinistro non potrebbero essere solo dei dolori riferiti che sono in realtà provocati dalla infiammazione del testicolo?
Secondo lei il varicocele non centra niente? Ho letto da diverse fonti che puo anche essere dolente e non mi stupirebbe se lo fosse dato che in famiglia ci sono episodi di vene varicose e emorroidi(anche se non ci sono altri episodi di varicocele).
Per chiarezza devo inoltre dire che i dolori e i fastidi li ho avuti solo nella zona sx del corpo.
Mi sono inoltre dimenticato di dire che a pochi mesi dalla mia nascita sono stato operato per ernia inguinale sx e per "sicurezza" si fece l'intervento bilaterale.
Ciò che piu mi assilla e che non riesco a trovare la soluzione al problema, quindi secondo il suo parere fare un intervento non mi gioverebbe a nulla, dato che l'eventuale infezione rimarrebbe. E' pero possibile che con queste infezioni che a suo dire sarebbero abbastanza gravi, non ho debolezza e non ho febbre?
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Dr. Andrea Scardigli Andrologo, Urologo 8
caro amico, penso che in tutta la tua problematica ci siano due aspetti che sono stati tralasciati:
- l' esecuzione di un test di Meares-Stamey (urinocoltura pre e post massaggio prostatico) che è l' unico test veramente dirimente nella diagnostica della prostatite cronica batterica, che effettivamente potrebbe essere in causa nella genesi della tua sintomatologia - l' assenza di segni clinici generali di infezione è tipica in questi casi - ; e lo studio del rachide lombo-sacrale, che potrebbe essere causa di nevralgie del n. genito-femorale, che mimano spesso l' epididimite, causando anche una contrattura del muscolo cremastere, che dà la sensazione che il testicolo sia "contratto e retratto".
Secondo me una bella visita fisiatrica non guasterebbe.
tanti cari auguri e cordiali saluti.

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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
condivido il parere del Collega Scardigli solo per quanto riguarda il consiglio di una visita fisiatrica.
Di certo sarebbe necessario uno studio accurato del tratto lombo-sacrale della colonna vertebrale (TC o RMN), ma di qusto credo si occuperà il Collega Specialista dopo averLa correttamente valutata dal punto di vista clinico. I segni ed i sintomi a carico dell'apparato genitale andrebbero riconsiderati alla luce delle risultanze di quanto sopra. Tengo a precisare una cosa: cambiare specialista senza una valida motivazione, ma solo per confrontare una diagnosi o una terapia, non comporta alcun reale beneficio...alla Sua salute e meno che meno alle Sue tasche.
Tutto il resto, a mio parere ovvio, è molto ma molto ma molto opinabile.
Affettuosi auguri e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

[#5]
Dr. Giuseppe Benedetto Urologo, Andrologo 2.7k 15
concordo con il prof Martino

dr Giuseppe Benedetto
www.giuseppebenedetto.netfirms.com

[#6]
dopo
Utente
Utente
Sono daccordo con voi medici che dite che cambiare specialista non è una pratica molto ortodossa, il fatto è che quando una persona ha un minimo di cultura e si rende conto che lo specialista sta prendendo un abbaglio e rischia solo di nuocerti alla salute dandoti medicinali che magari non ti servono a niente forse è il caso di cambiarlo.
Voglio dire, non è normale che ogni qualvolta mi venivano questi dolori lo specialista precedente mi imbottiva di glazidim, infatti ho fatto la prova a non prenderlo e dopo una settimana i dolori van via comunque.
Fossi medico mi verrebbe qualche dubbio a dare quest'antibiotico ad oltranza alla comparsa dei dolori. Anche perche come avete detto voi potrebbe trattarsi di altre cose, ad esempio una nevralgia.

L'idrocele che ho tutt'ora è scomodo e a volte anche fastidioso.

Lo specialista dal quale sono in cura attualmente mi ha chiesto di fare diversi esami:
Ecocolordoppler Scrotale
VES BHCG e AlfaFetop
Analisi Urine
Urinocoltura
Spermiogramma
Spermiocoltura con ricerca Clamidia

Lui mi ha detto (dall'incontro avuto con lui il 22/4)
che si potrebbe trattare di un semplice idrocele,magari alimentato da un filo d'ernia, se gli esami confermeranno che non c'è infezione mi ha proposto di operarmi e levare l'idrocele e il varicocele.
Secondo voi potrei risolvere?
[#7]
Attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
L'infiammazione in quella zona non la può trovare, soprattutto se proviene da una zona lontana, inoltre può essere determinata da virus, batteri intracellulari. In medicina convenzionale, non esiste nessun esame che riesca a rilevare la presenza di virus, eccetto la PCR, che non viene fatta perchè troppo costosa. Tutte le metodiche sono indirette sulla dimostrazione della presenza degli anticorpi. Anche la Chlamydia è un batterio intracellulare, difficilmente si può ritrovare nei secreti.
Anche la nevralgia è una infiammazione, non viene così, c'è sempre una causa, che va accertata.
saluti
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
non sono del tutto d'accordo con quello che Lei scrive..
Mi chiedo infatti come fa una "persona che ha un minimo di cultura" (ma anche fosse Laureato in Ingegneria aerospaziale, Filosofia ed honoris causa in Storia Medioevale), ma che Medico non è, a rendersi conto che un Laureato in Medicina e Chirurgia, Specialista in Urologia, con anni di studio, lavoro ed esperienza alle spalle, sta "prendendo un abbaglio"? O che addirittura la terapia che ha prescritto "sta nuocendo alla salute"?
Il Medico che ognumo di noi si sceglie propone una diagnosi e prescrive una terapia. Il paziente ha l'obbligo morale di metterla in pratica. Non dovrebbe modificarla, sospenderla, decidere che non "serve a niente". Certo, potrebbe non arrecare i benefici sperati. Allora si torna con FIDUCIA dal Medico e si espongono i problemi sopraggiunti. Toccherà al Collega prendere i provvedimenti del caso. E si ricomincia.
Se viene meno questa Fiducia, allora si cambia lo Specialista. In altri termini, non è che non ci si fida della terapia (che potrebbe essere correttissima, come nel Suo caso), ma di chi la prescrive.
Ecco perche dico sempre che il problema della scelta del Medico è fondamentale. Quindi non condivido i termini in cui Lei mette il problema. Io Le potrei dire che il secondo specialista che Lei ha consultato, a mio parere, è fuori strada completamente. Al momento non credo che Lei possa risolvere la sintomatologia che riferisce operandosi per varicocele o idrocele...alimentato "da un filo di ernia"...ma che significa ...un filo di ernia?
L'ernia o c'è o non c'è. L'idrocele o c'è o non c'è. Lo stesso per il varicocele. Non esite dire un pizzico di idrocele, con un filo di ernia ed un tocchetto di varicocele.
Ma visto quello che sopra ho scritto, credo che Lei faccia benissimo a seguire le indicazioni dello Specialista che più desta la Sua fiducia.
Auguri affettuosi per la risoluzione del Suo problema e cordialisiimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
[#9]
dopo
Utente
Utente
E' vero che non sono un medico, e non intendo prenderne le veci perche non ne avrei le competenze. E' anche vero però che fare una settimana di Glazidim ogni volta che avverto i dolori senza pensare che magari non è il rimedio più azzeccato (e infatti anche senza nessun antibiotico mi sono passati lo stesso) mi fa pensare che lo specialista possa aver sbagliato(anche lo specialista è un essere umano). Se io ho il dubbio che il medico che mi ha in cura stia sbagliando(e il dubbio è alimentato da un riscontro fisico che io ho sulla mia persona), è giusto che mi rivolga ad un altro almeno per un riscontro del mio dubbio. Quando si ha a che fare con la salute e si sbaglia, le conseguenze possono essere anche gravi.Il fatto è che la medicina è si basa il più delle volte sull'empirismo, andare dal medico non è come andare dal matematico e chiedergli il teorema di pitagora. La medicina volendo è quasi un'arte. Se i medici fossero infallibili, ce ne sarebbero molti di meno.

Ad ogni modo, io l'idrocele ce l'ho ed è stato anche misurato (20cc),anche il varicocele ce l'ho ed è di 2°grado (su 5). In base ai sani principi che il buon vecchio Galileo e Leonardo prima di lui ci hanno tramandato(nei diversi campi della scienza, il mio è l'elettronica per esempio) levarli entrambi non mi pare una mossa sbagliata, dato che dagli esami svolti sono l'unica mia patologia evidente.

Io mi rivolgo ora a voi medici per capire se levare idrocele e varicocele possa essere una soluzione o no e in caso contrario capire se c'e' un'alternativa valida da seguire.

Nel frattempo oggi ho ritirato i risultati degli esami del sangue (sono pronti solo questi) con i seguenti risultati:
VES(1^ora)= 3mm
BHCG Assente
AlfaFETOP 3.13ng/ml
per quanto riguarda l'emocromo riporto gli unici dati evidenziati con l'asterisco
Neutrofili 41.40%
Eosinofili 6.30%
Monociti 10.20%
su un totale di Globuli Bianchi: 4700/uL

Grazie per la pazienza e scusate per il filo di polemica.
Buona giornata.
[#10]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
nessuna polemica. Era solo per chiarire. Ed è bene parlare di questi aspetti della Medicina, perchè il difficile rapporto medico-paziente è basilare nella riuscita dell'obbiettivo terapeutico.
Se vuole il mio parere, ribadisco che i Suoi segni e sintomi clinici non trarrebbero sicuro beneficio dagli interventi cui Lei vorrebbe essere sottoporsi. Quindi io non la opererei per "quella tipologia" di disturbi che Lei lamenta.
Naturalmente, questo è un parere personale di cui, se Lei fosse un mio paziente "reale" mi assumerei tutta la responsabilità. Ma così, per fortuna o sfortuna faccia Lei, non è.
Troverà invece, confrontando questo mio parere dove e con chi preferisce, un 50% di Colleghi che lo condividono ed un altro 50% che non sarebbero d'accordo. E allora che si fa?
Ma la disparita di vedute, diagnostiche e terapeutiche, dipende proprio dal fatto che Lei sottolineava nell'ultima mail e cioè che la Medicina tutto è tranne che una scienza esatta, non è un programma per PC. In questo siamo d'accordo. Dipende proprio ed essenzialmente dal Medico che uno si sceglie e quindi dalla fiducia che in questo Medico si ripone, indispensabile per farsi portare in sala operatoria, con tutti i rischi generici e specifici connessi.
Non penso di dover aggiungere altro, se non farLe i miei più affettuosi auguri per la risoluzione rapidissima del Suo problema. Ancora un cordiale saluto.
Prof. Giovanni MARTINO
[#11]
Attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
Bisogna sempre andare all'origine di chi può provocare il problema, che perdura da tanto tempo 1998. infatti lei presenta:
Neutrofili 41.40%
Eosinofili 6.30%
Monociti 10.20%
su un totale di Globuli Bianchi: 4700/uL
che dimostrano una infezione persistente, i monociti auentati possono indicare il virus di Epstein-Barr, virus particolarmente fetente e molto sottovalutato, che può favorire l'ingresso di molti agenti aptogeni.
SAluti

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