Vaccino e adiuvante

mariocorcelli
Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista

Vi sono molti pregiudizi sui vaccini e in particolare su adiuvanti e conservati in essi contenuti; purtroppo, non è ancora stato inventato un vaccino contro le "bufale".

Che cos’è un “adiuvante”?

E' una sostanza che:

a) potenzia la risposta immunitaria;

b) permette di utilizzare un quantitativo ridotto di antigene, perciò consente di fabbricare un numero maggiore di vaccini da destinare al terzo mondo;

c) promuove risposte anche di protezione crociata verso virus simili. Ha buoni livelli di sicurezza.

 

Adiuvante MF59.

L’adiuvante contenuto nel vaccino dell’influenza suina Focetria (MF59) è già stato usato in Italia e nel mondo fin dal 1997; da fonti EMEA è ritenuto sicuro. Questo adiuvante contiene: SQUALENE, polisorbato, sorbin trioleato.

Secondo alcune correnti di pensiero che corrono sul web, tale adiuvante sarebbe causa di malattie immunitarie e di malattie rare, come la sindrome di Guillain-Barrè.

L’OMS nega qualsiasi rapporto fra i casi di sindrome di Guillain-Barrè insorti nel 1976 negli USA e la campagna vaccinale dell’epoca. Non vi sono a tutt’oggi evidenze scientifiche che provino l’insorgenza di malattie a carattere immunitario in soggetti che hanno fatto uso di vaccini con qualsiasi tipo di adiuvante, squalene compreso. Al contrario, è stata segnalata l’associazione tra l’influenza e altre malattie infettive con questa sindrome, non con la vaccinazione; perciò, solo per cautela, la vaccinazione non è consigliata ai pazienti affetti da sindrome di Guillain-Barrè.

Uno studio pubblicato su New England Journal of Medicina (NEJM) ha coinvolto 175 adulti dai 18 ai 50 anni di età per verificare le reazioni avverse del vaccino pandemico 2009-2010; il campione è stato diviso con criterio random in due gruppi, quelli con vaccino con adiuvante e quelli con vaccino senza adiuvante; la risposta protettiva del vaccino è stata superiore nei soggetti vaccinati con l’adiuvante; per il resto, le reazioni avverse sono state dolore nel sito di iniezione e dolori muscolari diffusi, due casi di febbre.

Peraltro, lo squalene è una sostanza presente in natura, si trova in molti alimenti e circola normalmente nel sangue umano; viene estratto dall’olio di fegato di squalo (di qui il suo nome). Come adiuvante nel vaccino, ha l’effetto di potenziare la risposta immunitaria; fino ad oggi i vaccini contenenti squalene non hanno registrato reazioni avverse superiori a quelle dei vaccini senza squalene; perciò, l’uso dello squalene non rappresenta un significativo rischio.

Quanto alla cosiddetta sindrome del Golfo insorta tra i veterani di guerra USA, era stato pubblicato un report che sospettava la formazione di anticorpi anti-squalene indotti dallo squalene contenuto nel vaccino anti-antrace; molti studi successivi hanno criticato gli errori di quel report, anche perché non è sicuro che in quel vaccino fosse contenuto squalene né è stata trovata correlazione causale tra anticorpi antisqualene e sindrome del Golfo.

La sindrome del Golfo, che è stata caratterizzata da alterazione del sistema immunitario, pare, piuttosto, la conseguenza di molteplici fattori, quali i prodotti della combustione di armi chimiche e dei pozzi petroliferi, parassiti, forse anche armi chimiche. Vero è che il governo USA ha impedito un accurato studio epidemiologico sulla questione.

 

Adiuvante AS03.

E’ contenuto nel vaccino pandemico Pandemrix. Anche questo è base di squalene, ma contiene anche altre sostanze, come il TIOMERSALE.

Il Tiomersale non è un adiuvante, ma un composto antimicrobico con funzioni di conservante; è a base di mercurio organico. Anche sul Tiomersale si è scatenata nel web un vera e propria campagna-contro, che parte dal presupposto che il mercurio (è questo è vero) provoca danni neurologici. Se il presupposto è fondato, le conclusioni, tuttavia, sono discutibili. Infatti, i danni neurologici causati dal mercurio sono dose-dipendenti; studi epidemiologici non hanno mostrato alcuna relazione fra vaccini con tiomersale e disturbi del neurosviluppo, tra cui l’autismo; la forma di mercurio contenuta nel tiomersale, che è l’etilmercurio, è escreta con molta rapidità.

Il problema del Tiomersale ha riguardato soprattutto gli USA, dove esiste un diverso calendario vaccinale, comportante un accumulo di dosi, soprattutto nei bambini, perché hanno un peso corporeo più basso rispetto alla quantità di Tiomersale. Perciò, si sconsiglia l’uso di vaccini contenenti Tiomersale nei neonati e nei bambini al di sotto dei 6 mesi.

Quello del Tiomersale è un falso problema; assumiamo molto più mercurio mangiando pesce, cosa che facciamo spesso, che vaccinandoci poche meno volte nella vita; eppure, mangiare pesce non è controindicato (e sarebbe assurdo se lo fosse), in quanto il mercurio eventualmente con esso assunto viene poi escreto abbastanza facilmente dall’organismo e non si arriva all’effetto cumulo.

Diversa è la questione del mercurio che una volta era contenuto nell’amalgama delle otturazioni dentarie; qui il mercurio veniva lentamente liberato sotto forma di vapore, che andava direttamente nei recettori olfattivi della mucosa nasale e di qui direttamente nel sistema nervoso centrale, provocando disturbi di tipo neuropsichico.

In ogni caso, l’EMEA, per non ravvisando nel Tiomersale sicuri effetti dannosi, ha raccomandato che venga gradualmente ridotto dai vaccini, fino ad essere completamente eliminato.

 

Per la produzione di vaccini viene utilizzata anche la FORMALDEIDE, che ha lo scopo di “inattivare” il virus. Anche su questi eccipienti si è scatenata una ridda di voci contro nel web, assumendo come motivo che la formaldeide è cancerogena.

La formaldeide è chiamata anche formalina o formolo. E’ vero, la formaldeide è cancerogena; la cancerogenicità della formaldeide è legata, però, alla continuità di esposizione e al dosaggio. Anche comuni detersivi in commercio, lacche, vernici, isolanti, persino alcuni alimenti conservati contengono formaldeide.

Gli studi epidemiologici, finora, hanno dimostrato una correlazione certa fra formaldeide e tumori solo nelle persone esposte in ambienti di lavoro ad alte dosi.

E’ corretto fare campagne che mirano alla riduzione nell’ambiente di questa sostanza, che è presente dappertutto, perché è un inquinante”ubiquitario” e il suo effetto tossico perdurante nel tempo anche a bassi dosaggi potrebbe essere sottovalutato.

Tuttavia, nell’uso che viene fatto per la produzione di vaccini, anche quello della formaldeide è veramente un falso problema.

In conclusione, la ridda di voci diffuse nel web per contestare le vaccinazioni in generale non si basano su dati scientifici e generano disinformazione nella gente.

In particolare, la disinformazione su vaccinazioni importanti, come quella contro l’epatite B, il morbillo, la poliomielite, è assai pericolosa per la salute pubblica.

E’ criminale che qualcuno arrivi a sostenere incredibilmente che “alcuni virus”, come quello dell’AIDS e quello dell’epatite B, “non esistono”, come se tutta la comunità scientifica mondiale fosse al servizio dell’industria farmaceutica per l’interesse a vendere vaccini.

 

Approfondimenti:

Per la vaccinazione antinfluenzale, si rimanda al relativo Minforma: "Vaccinarsi contro l'influenza: si o no?".

 

Link utili:

http://www.ministerosalute.it/influenza/influenza.jsp

http://www.ministerosalute.it/influenza/paginaInternaInfluenza.jsp?id=685&lingua=italiano&menu=virus

http://www.ministerosalute.it/influenza/paginaMenuInfluenza.jsp?menu=vaccinazione&lingua=italiano

Fonti: OMS, EMEA, Ministero Lavoro-Salute-Politiche Sociali.

Data pubblicazione: 12 aprile 2010

Autore

mariocorcelli
Dr. Mario Corcelli Medico legale, Medico igienista

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1974 presso Università di Milano.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Milano tesserino n° 15857.

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