L'osteoma della coroide

L’osteoma della coroide è un tumore benigno che può manifestarsi all’interno dell’occhio

Descrizione

L’osteoma della coroide è un tumore benigno che può manifestarsi all’interno dell’occhio. Questi tumori, costituiti da tessuto osseo, si sviluppano nei vasi sanguigni costituenti lo strato coroideale situato al di sotto della retina. L’osteoma della coroide è solitamente localizzato nei pressi del nervo ottico e può portare ad una perdita di visione, in quanto esso ostacola il corretto afflusso di sangue verso la parte superiore della retina.

Sintomi

Un osteoma della coroide tende ad essere relativamente sottile (meno di 2 mm di spessore), ad avere i bordi marcati e sulla superficie dello stesso possono essere facilmente individuati pigmenti di colore nero e marrone. L’osteoma della coroide può essere collegato allo sviluppo di una neovascolarizzazione sottoretinica, specialmente nei pressi dei margini; pertanto, nei soggetti affetti da osteoma della coroide, è opportuno verificare periodicamente lo sviluppo di una eventuale neovascolarizzazione sottoretinica.

Diagnosi

L’osteoma della coroide è identificabile dalla presenza di tessuto osseo nello strato vascolare della coroide, all’interno dell’occhio. Tali depositi ossei sono localizzati solitamente nei pressi del nervo ottico.

Quando l’oculista osserva l’interno dell’occhio, l’osteoma della coroide appare come tumore sottoretinico di colore giallo, grazie ai pigmenti che ne ricoprono la superficie.

La neovascolarizzazione sottoretinica può essere accertata dalla presenza di un’emorragia nelle vicinanze dei bordi dell’osteoma della coroide.

La fotografia è spesso usata come strumento per documentare dimensioni e forma del tumore. Vengono, infatti, effettuate scansioni fotografiche che sono di supporto alla successiva valutazione della crescita del tumore e della neovascolarizzazione.

Fluorangiografia – Siccome un osteoma della coroide è costituito da tessuto osseo, quando il liquido fluorescente entra in circolo all’interno dell’occhio attraversa più lentamente il tessuto osseo. Una volta che il prodotto è penetrato nell’osteoma, incontra delle difficoltà nel fuoriuscire, accumulandosi nel tumore e permettendo al medico specialista la diagnosi.

Ecografia oculare – L’indagine effettuata mediante ultrasuoni su un occhio che presenta un osteoma della coroide mostrerà un’intensa riflettività nella zona tumorale ed un adombramento della zona posteriore. Gli ultrasuoni possono essere anche usati per misurare lo spessore dell’osteoma della coroide.

Tomografia Assiale Computerizzata (TAC) – La TAC può essere particolarmente utile per riscontrare la calcificazione dell’osteoma della coroide quando si presentano casi particolari.

 

Trattamenti

L’osteoma della coroide è un tumore benigno, perciò la maggior parte dei casi non vengono trattati, mentre la neovascolarizzazione sottoretinica che può talvolta presentarsi è solitamente trattata con il laser. La terapia può causare un piccolo punto cieco, necessario però per salvaguardare la visione centrale.

In conclusione, data la sua pericolosità, si ritiene che l’osteoma della coroide debba essere monitorato con esami specialistici periodici.

 

Data pubblicazione: 14 settembre 2010

Autore

antoniopascotto
Dr. Antonio Pascotto Oculista

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1994 presso Università degli Studi di Napoli.
Iscritto all'Ordine dei Medici di Napoli tesserino n° 27245.

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