Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo

Per completezza ho visto che Medicitalia ha anche aperto un profilo su Faceebock

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Sabrina
Sabrina

Grazie Stefy, buona notte e buona domenica a tutti.
Sabrina

rosawlavita
rosawlavita

Didi
Se possibile, per quello che puoi, attraversa questo momento di incertezza, sensazioni tristi e paura con la consapevolezza che questa è un parte di te. E' una parte cui è giusto dare voce, ma anche con la consapevolezza che Didi è anche altro, sei molto altro. Sono certa che una altra parte di te riesce a condividere (come fai sul blog o magari con qualche amica) ad avere desideri, a volersi muovere,uscire nonostante tutto.A preparare magari un buon pranzo per te e qualcuno che ti viene a trovare.
Lo scorso anno il cancrone è ritornato e non riuscivo a camminare. Per alzarmi dal letto ci mettevo dieci minuti e tutta la giornata era lenta e scandita dalla terapia del dolore che mi intontiva, la radioterapia, il sonno che mi prendeva, i dolori. Ricordo però, che pur in quella situazione delicata, in cui non sapevo come sarebbero andati i mesi successivi, le giornate erano "anche" belle: più amiche sono venute a trovarmi, il tempo era prezioso e stavo bene con loro, quando riuscivo ad alzarmi e mettere il busto anche il giro sotto casa mi smbrava stupendo, sognaar dopo la chemio e la radio di trascorrere se fosse stato possibile, qualche giorno in un posto bello. Un giorno mia figlia mi ha visto piangere, mentre in un caldo pomeriggio ero sdraiata a letto ed è rimasta smarrita perché non avevo mai pianto. "Non ti preoccupare Andrea, oggi mi sento un po' fragile, anche i grandi a volte sono tristi sai". Ecco, aono risucita anche con lei a esprimere ciò che attraversavo. Qualche giorno dopo sono stata meglio e abbiamo preso un bel gelato insieme.
Era incerto il mio futuro, neanche l'oncologo sapeva se la nuova terapia che mi aveva dato avrebbe funzionato. Eppure orA sono ancora qui e ne sono felice. Non aver timore di avere timore, ne hai diritto. Se puoi non farti immobilizzare dal dolore e dal timore. Camminaci accanto. Noi siamo qui

Giulia
Se puoi, quando puoi, scrivi, non ti isolare.
Per gli ansiolitici ti comprendo sai, come dice Lori attraversiamo tutti momenti di fragilità. Poi ciascuno si fa aiutare come può.
Anni fa anche io per un periodo assunsi farmaci tipo i tuoi e io mi sentivo come te. Mi furono di aiuto e mi fecero pensare le parole di un amico medico che mi disse " a volte assumere certi farmaci è un dovere verso la vita". E noi vogliamo vivere bene vero?


Lori
Cara Lori mi spiace tanto per la tua mano. Non so se è la prima volta che ti capita e se hai appena assunto lo zoometa. Voglio dirti che una volta,dopo aver asunto i bifosfonati, mi si è gonfiato il braccio per due settimana, molto gonfio. Ho fatto tanti controlli e tac ma nulla.. poi è tornata posto e anche il oncologia non si spiegavano cos fosse accaduto. Potrebbe essere anche per te un episodio isolato?

Grazie per la ricetta del pane, la proverò!

Intanto vi abbraccio con tenerezza. Ciao
Rosa

Ex utente
Ex utente

Cara Rosa
Ho letto ora le tue belle parole e ne farò tesoro, tu sei una donna forte e positiva che sa accettare e reagire lo dimostra la tua storia
Io probabilmente ora sto attraversando un periodo un po' delicato iniziato con cefalee che non si sono risolte, sono diminuite, poi il polmone e da un paio di giorni quando mi alzo barcollo per i giramenti di testa tutto unito da un malessere generale a cui non so dare una spiegazione, uscire non avendo una stabilità sicura mi frena quindi rimango in casa e penso penso ....
Questo stato fa aumentare la tristezza e non riesco a trovare un pensiero positivo che mi possa aiutare spero davvero che qualcosa si risolva per riuscire di nuovo a sentirmi un po' meglio e a non farmi immobilizzare dal timore ma a camminarci accanto (come tu hai scritto)

Grazie ancora Rosa

Didi

Lori Fiduciaria
Lori Fiduciaria

Bene Bene meglio l'Inter che la Juve ! Scusate ma non ho ancora digerito la partita di venerdì.

Rosellina spero proprio che tu abbia ragione alcuni problemi passano da soli però sai che finchè non faccio la PET i pensieri tornano a disturbarci, troppe cose mi stanno accadendo e allora....diamo colpa alle primavere sic e risic (direbbe il dott. Catania) e ANDIAMO AVANTI. Il tuo esempio è per me e per tutte un toccasana.

Didi
Con questo freddo è meglio rintanarsi in letargo poi risorgeremo ! Alle volte improvvisare qualche cosa in casa per la gioia di chi ci sta intorno può non farci pensare, oggi ho preso l'idea di Stafy67 e ho fatto il pane, c'era un profumo in casa di cose buone però Stefy io uso il Moulinex Uno con gli stessi ingredienti e magari aggiungo farina di kamut, di riso insomma di quello che ho. Fa tutto lui per un kg ci mette 309 minuti però ..............che profumo! Dai Didì un passetto alla volta. Un abbraccio

Lori

Spuzzi83
Spuzzi83

Buonasera a tutte,
ritorno dopo una lunga assenza forzata causa perdita della password.......ho letto sempre anche se come dice il dottor Catania ho scritto poco forse anche perché il mio ruolo di caregiver a volte mi fa sentire inadatta a dare consigli.
Questa è settimana dei primi controlli per mia madre, quei controlli che dieci anni fa come oggi mi fanno trattenere il fiato e dormire male. La paura è quella di risprofondare nel buio dopo che con forza stiamo ritornando a vivere giorno dopo giorno. Didi mi dispiace tanto del momento che stai attraversando ma credo che la forza per reagire tu ce l'abbia devi solo farla uscire. Magari come dice Lori parti da cose semplici e da fare in casa in modo che tu non abbia problemi dovuti ai giramenti di testa e poi vedrai che il più è fatto.
Un bacio grande
Faby

- Modificato da Spuzzi83
MARINA
MARINA

Cara Rosa, leggo sempre con ammirazione i tuoi interventi, la semplicita' delle tue parole e il modo con cui affronti la vita che certo non ti ha risparmiato momenti difficili e' di esempio per tutte noi ...... e' stato un onore conoscerti, te lo dico dal profondo del cuore, ti voglio bene.
Marina

Antonia fiduciaria
Antonia fiduciaria

Arianna benvenuta tra noi, io credo che la paura del ritorno della malattia rimanga sempre, nel mio caso dopo la prima il granchio è tornato altre due volte, e si possa con-vivere con lei, come facciamo con altre paure.

Didi mi dispiace per il periodo negativo che spero finisca presto. Anch'io ho sofferto di attacchi di vertigini, e quindi capisco quanto sia destabilizzante, un paio di volte hanno dovuto portarmi al pronto soccorso in ambulanza e mi hanno fatto flebo di farmaco a base di levosulpride; dopo gli episodi mi ci è voluto circa un mese per stabilizzarmi e comunque porto sempre con me il farmaco in gocce da prendere al bisogno.

Lori, spero che anche il tuo problema si risolva, un abbraccio! Mi sembra di sentire il profumo di pane!

Ringrazio tutte/i per i racconti, le foto, gli interventi sul secondo convegno RSF, fisicamente non ero presente ma c'ero anch'io! E GRAZIE AL DR. CATANIA CHE HA RESO POSSIBILE TUTTO QUESTO.

Un caro saluto a tutte e a tutti.

Antonia

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Lori Fiduciaria:
Bene Bene meglio l'Inter che la Juve ! Scusate ma non ho ancora digerito la partita di venerdì.

sagge parole !
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Antonia fiduciaria:
Ringrazio tutte/i per i racconti, le foto, gli interventi sul secondo convegno RSF, fisicamente non ero presente ma c'ero anch'io! E GRAZIE AL DR. CATANIA CHE HA RESO POSSIBILE TUTTO QUESTO.

Antonia, lo sa anche Lei...che c'era!!!
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
465525 ROSA:
Lo scorso anno il cancrone è ritornato e non riuscivo a camminare. Per alzarmi dal letto ci mettevo dieci minuti e tutta la giornata era lenta e scandita dalla terapia del dolore che mi intontiva, la radioterapia, il sonno che mi prendeva, i dolori. Ricordo però, che pur in quella situazione delicata, in cui non sapevo come sarebbero andati i mesi successivi, le giornate erano "anche" belle: più amiche sono venute a trovarmi, il tempo era prezioso e stavo bene con loro, quando riuscivo ad alzarmi e mettere il busto anche il giro sotto casa mi smbrava stupendo, sognaar dopo la chemio e la radio di trascorrere se fosse stato possibile, qualche giorno in un posto bello

Cio' dimostra, se ce ne fosse bisogno CHE LA SOCIALIZZAZIONE" salva la vita, come abbiamo sottolineato piu' volte al Convegno.
Socializzando con chiunque: amici , familiari, sconosciuti, ma e' molto piu' efficace la CONdivisione con le compagne di avventura, perche' I nostri amici o familiari sono piu' spaventati di noi e pertanto il contatto sociale e' parzialmente filtrato dalla necessita' di "non spaventare" le persone cui vogliamo bene.

Su questo tema cercheremo di battere...sino alla noia....
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
456760 FABY:
ritorno dopo una lunga assenza forzata causa perdita della password.......ho letto sempre anche se come dice il dottor Catania ho scritto poco forse anche perché il mio ruolo di caregiver a volte mi fa sentire inadatta a dare consigli.

Faby, qui non ci sono registri delle presenze, ne' valutazioni su repliche piu' o meno intelligenti.
Anche il contributo dei caregivers e' preziosissimo !

A questo proposito mi piacerebbe un approfondimento sul Convegno da parte di

SONICA, unica caregiver presente, se ricordo bene
f.bellizzi
f.bellizziPsicologo

I pensieri negativi sono sempre negativi?
Partiamo dal fatto che parliamo di pensieri (1) e che negativo o positivo (2) sono aggettivi. Quindi da una parte abbiamo un pensiero, un'idea, ed una connotazione che dipende dall'interpretazione che diamo a quel pensiero.
Come lo leggiamo, e soprattutto, cosa suscita in noi.
Quel che conta alla fine è la nostra reazione\risposta. Cioè, quel determinato pensiero negativo che reazione suscita in noi?
Cosa ci facciamo con quel determinato pensiero? A che ci serve.

Certo, è difficile definire bene i tempi e le modalità, anche perché il più delle volte ci troviamo in un flusso di coscienza in cui è arbitrario definire bene i tempi (prima o dopo, cosa?) e le situazioni e dare un significato a queste. Cioè, in determinato momento un evento può essere negativo ed un momento dopo può essere positivo. E non sempre possiamo sapere se qualcosa, al di là d quello che sembra, sarà positivo o negativo.
Cioè, gli eventi sono eventi, quel che cambia è il nostro atteggiamento verso gli eventi ed il significato che attribuiamo loro, anche in base alle informazioni che abbiamo.

E la questione si complica tanto, quando uno stesso evento è ambivalente; cioè quando abbiamo aspetti positivi ed aspetti negativi in numero pari, per cui a momenti lo momenti lo vediamo in un modo ed un attimo dopo lo vediamo in un altro modo.



Non c'è notte che non veda giorno.
E nel cuore della notte devo aspettare per vedere la luce.

Vedere gli aspetti negativi, mi permette anche di preparare una strategia, un'azione, una risposta. Se non vedessi la situazione presente, non potrei neanche pianificare un futuro. Delle volte pianificare è difficile, ed allora devo solo aspettare.

E mentre vedo gli aspetti negativi, posso pure essere triste, sentire rabbia, delusione e quant'altro possa io sperimentare e sentire.
E delle volte l'isolamento è anche una risorsa, che mi permette di elaborare, riflettere e decidere, nel silenzio e nella compagnia di me stesso. Il silenzio interiore verso il caos esterno. E quell'isolamento diventa anche un momento per stare da soli con se stessi.

E se questo isolamento è una risorsa, ben venga, se è qualcosa che amplifica il dolore e mi danneggia allora devo rompere quell'isolamento!

E, in una sorta di relativismo, quell'isolamento può essere problematico e risorsa allo stesso tempo.

Sonica
Sonica

Buonasera,
Sono stata chiamata in causa, ed eccomi qui
Che dire di più..il convegno è stato molto utile "egoisticamente" più a me che a mia mamma, che oltre alla fifa prima dei controlli, continua la sua esistenza tutto sommato,senza dare troppo peso alla sua malattia, tranne alcuni momenti di stanchezza tutto sommato lei va'...sono più io ad aver bisogno dopo la mattonata sulla testa che mi sono presa. Ed al convegno l'aria che si respirava era di condivisione ed accoglienza, e mi ha fatto bene, in un certo senso mi ha aiutata ad elaborare la situazione con la giusta calma. Quell'elaborazione che ti puoi permettere solo fuori dal quotidiano.Come ho già detto, sapere che c'è un posto così, ti da' forza. Quella forza che serve a me, per me, e per mia mamma di conseguenza.

- Modificato da Sonica
Spuzzi83
Spuzzi83
Sonica ti capisco quasi totalmente......alla fine loro, forse perché vivono in prima linea la malattia o non so per quale altro motivo continuano la loro vita. Io come figlia vivo momenti di forte ansia prima dei controlli o anche semplicemente quando vedo mia madre più stanca del normale. Questa settimana dovrà fare i controlli di routine ed io già vedo nero......speriamo bene.
La condivisione con persone che affrontano un cammino simile al nostro è fondamentale perché permette di sentirsi meno solo ma soprattutto capiti.
Fabiana

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