Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Stasera per la prima volta non commento per scaramanzia i dati della protezione civile
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Ho atteso con discreta tensione questi dati per tirare poi un sospiro di sollievo.
Forse ci siamo !
Forse non mi sono sbagliato sulla data precisa del picco di contagio.
Ma c'e' poco da esultare perche' purtroppo abbiamo ancora un prezzo salatissimo da pagare prima di venirne fuori del tutto. Prima che quella maledetta curva si possa appiattire.
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Un dato riconfermato oggi 24 marzo dello stesso Trend allora ci autorizzerebbe a dire che abbiamo azzeccata la previsione.
Speriamo che al Centro Sud tutti abbiano compresa la lezione impartita al Nord.
Andra' tutto bene e grazie ai colleghi e infermieri in trincea
Continuo a ricevere numerose mail private di pazienti che mi citano studi scientifici sull'interazione di alcuni farmaci e coronavirus.
E' evidente che ci sia una gran confusione perche' non ci puo' essere alcuno studio valido scientificamente perche' siamo di fronte una malattia nuova.
Tutto quello che si sta provando non ha nulla a che vedere con gli studi scientifici che devono seguire una trafila severissima prima di essere considerati tali.
Quindi non parliamo di studi validati ma solo di
come si sta facendo o si sta per fare ad esempio con il farmaco giapponese sul quale lo stesso produttore non e' sicuro che possa avere effetti sul coronavirus
Se siete curiose su quello che puo' essere definito uno studio scientifico su un farmaco e quale trafila debba superare per essere poi approvato per la pratica clinica e quanti anni occorrono per la stessa..............
Per vostra curiosita' e per chi volesse leggerselo ho riesumato un mio approfondimento del 2018
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Va benissimo il problema impostato cosi' .
Non va bene leggere ogni giorno informazioni che hanno scarsa utilita' pratica
Sperimentazione appena iniziata vuol dire che i primi risultati saranno pronti tra un anno e mezzo e poi fra tre anni e poi fra cinque anni.
Fidatevi delle prescrizioni degli oncologi che saranno freddi e poco empatici ma nessun dubbio che vi curino con farmaci al top dello stato dell'arte.
Non andate a caccia di MIRACOLI prima che se ne dimostri la loro efficacia
Per fortuna ogni farmaco viene validato attraverso una procedura complicatissima prima di essere applicato su larga scala
Come nasce un farmaco
Un farmaco è una sostanza o un'associazione di sostanze impiegata per curare o prevenire una specifica malattia.
Ma come si valuta se un medicinale è davvero efficace e, soprattutto, non arreca danni alla salute?
Per comprendere le sue proprietà, quantificare il rapporto tra gli eventuali rischi e i benefici che se ne traggono dalla sua assunzione, la molecola chimica che aspira a diventare un farmaco è sottoposta a una lunga serie di studi, condotti prima in laboratorio e su animali e poi sull'uomo. Queste ricerche, la cui durata oscilla in genere tra i sette e i dieci anni, sono a carico del "proprietario" del farmaco (il più delle volte un'industria farmaceutica) e si articolano in diverse fasi: studi "in vitro" e "in vivo" sugli animali (sperimentazione preclinica) e studi cosiddetti di fase 1, di fase 2 e di fase 3 eseguiti sull'uomo (sperimentazione clinica).
La sperimentazione preclinica
Questa fase della sperimentazione è utile per osservare come si comporta e qual è il livello di tossicità della molecola su un organismo vivente complesso: quale è la via di somministrazione, come viene assorbita e successivamente eliminata.
Inizialmente sono eseguiti gli studi "in vitro" al fine di comprendere le caratteristiche della molecola chimica da cui si ritiene di poter ricavare un farmaco. In pratica, la sostanza viene messa in provetta insieme a colture cellulari o a microrganismi e sottoposta a una serie di test. Questi esperimenti vengono eseguiti in laboratori altamente specializzati.
Soltanto quando si è appurato in laboratorio che la molecola possiede potenziali effetti terapeutici si può passare alla sperimentazione sugli animali (studi "in vivo").
La sperimentazione clinica
Fase 1
Ha inizio con lo studio di fase 1 la sperimentazione del principio attivo sull'uomo che ha lo scopo di fornire una prima valutazione della sicurezza e tollerabilità del medicinale.
Se il farmaco dimostra di avere un livello di tossicità accettabile rispetto al beneficio previsto (profilo beneficio/rischio) allora può passare alle successive fasi della sperimentazione.
Fase 2
Nello studio di fase 2 (definito anche terapeutico-esplorativo) comincia ad essere indagata l'attività terapeutica del potenziale farmaco, cioè la sua capacità di produrre sull'organismo umano gli effetti curativi desiderati. Questa fase serve inoltre a comprendere quale sarà la dose migliore da sperimentare nelle fasi successive, e determinare l'effetto del farmaco in relazione ad alcuni parametri (come, ad esempio, la pressione sanguigna) considerati indicatori della salute del paziente.
Questa seconda fase è utile quindi a dimostrare la non tossicità e l'attività del nuovo principio attivo sperimentale.
Ci sono però ancora altri quesiti a cui bisogna dare una risposta: ma il farmaco quanto è efficace? Ha qualche beneficio in più rispetto a farmaci simili già in commercio? E qual è il rapporto tra rischio e beneficio?
Fase 3
A tutte queste domande si risponde con lo studio di fase 3 (o terapeutico-confermatorio). In questo caso non sono più poche decine i pazienti "arruolati", ma centinaia o migliaia. L'efficacia del farmaco sui sintomi, sulla qualità della vita o sulla sopravvivenza è confrontata con un placebo (sostanza priva di efficacia terapeutica), con altri farmaci già in uso, o con nessun trattamento.
Autorizzazione all'immissione al commercio
Quando infine il nuovo farmaco ha dimostrato di avere un'efficacia sufficiente in rapporto agli eventuali rischi (rapporto rischio/beneficio), tutti i dati derivati dalle valutazioni precliniche e cliniche sono raccolti in un dossier che viene sottoposto all'autorità competente (per l'Italia l'AIFA), per richiederne la registrazione e l'autorizzazione alla commercializzazione.
Purtroppo i media devono vendere e pubblicando queste informazioni ingenerano la falsa convinzioni che sia gia' PRONTA LA CURA PER CURARE IL TUMORE SENZA CHEMIOTERAPIA.
Ho voluto spiegare nei dettagli cosa accade prima di mettere sul mercato un farmaco come un chemioterapico. Quante precauzioni vengono usate perche' il rapporto benefici/rischi sia sempre a vantaggio del primo.
Lo ribadisco perche' se consultate Internet la rete e' piena di false notizie complottiste
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Chiedere a Stella !!
Comunque mi chiamo Federica
posto nuovamente il mio messaggio "oggi ho saputo che molto probabilmente per colpa del Covid 19 chiuderanno le sale operatorie spostando di un mesetto o poco più il mio intervento chirurgico.
La mia domanda è : mica questa attesa porta a cambiare la mia situazione? Il referto della biopsia è il seguente
"carcinoma duttale in situ di grado intermedio con necrosi e microcalcificazioni intraluminali "?
Mica in questo slittamento può portare il carcinoma a crescere e diffondersi? Anche perché non essendo ferrata sull'argomento non so in quanto tempo un "carcinoma in situ" può trasformarsi in "infiltrante" ..
Grazie in anticipo per la sua risposta, sono molto preoccupata.."
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....Federica
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Da quanto allega puo' stare assolutamente tranquilla. E trattandosi di una situazione in cui puo' aspettare serenamente addiritura questo differimento puo' esserle utile perche' la tiene fuori da percorsi che in questo momento si mescolano tra quelli Covid e quelli No Covid
Il carcinoma in situ se non ha focolai di infiltrazione non puo' essere neanche considerato un CARCINOMA! vero.
Quelli che qui sbandierano il loro carcinoma in situ non c'entrano nulla con le altre che hanno un carcinoma invasivo
Il carcinoma in situ, traduciamo dal medichese, e' un segnale di un rischio elevato in fatto di recidive o nuovi tumori .
In tal senso va trattato.
[Quanto tempo passa in genere per trasformarsi da in situ ad infiltrante?
E chi lo dice che il carcinoma in situ debba trasformarsi sempre in carcinoma invasivo ?
1) Quando accade possono trascorrere anni
2) Oppure non si trasformera' mai ed averlo scoperto in molti casi lo possiamo considerare un danno-beffa per la paziente perche' abbiamo sovratrattato una patologia innocua.
C'e' una annosa polemica sostenuta da alcune scuole di pensiero autorevoli che demonizzano la mammografia perche' responsabile di tanti sovratrattamenti inutili.
Io non condivido perche' la mammografia consente di individuare anche patologie tumorali il cui trattamento e' necessario.
Quanto sia esagerata la percezione della pericolosita' del carcinoma in situ lo dimostra uno studio illuminante, secondo il quale il sottoscritto senza alcun dubbio ha altissime probabilita' di avere un carcinoma, spero solo in situ, alla prostata., magari piu' grande di quello di quello suo
Legga per riflettere
http://www.senosalvo.com/tutti_abbiamo_un_tumore.htm
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Ne ho sentite e lette di fake ...un tanto al chilo ( 3 minuti....9 giorni, che bisogna tenere le finestre chiuse, le scarpe sul pianerottolo...)
I virus hanno bisogno di abitare in un organismo per sopravvivere . Fuori da questo sono destinati a morire in breve tempo. Cosa si intende ? Quanto tempo ?
Ne sappiamo poco trattandosi di un virus poco studiato e tutte le cose che abbiamo letto si riferiscono ad altri virus.
L'unico esperimento condotto e che si puo' considerare serio su coronavirus e' quello pubblicato e condotto da un istituto di malattie infettive americano i cui risultati sono stati riportati sulla rivista piu' prestigiosa al mondo
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il 17 marzo cioe' 5 giorni fa.
Il virus sopravvive nelle goccioline sino a tre ore
Sulle superfici dipende dal materiale di quella superficie. L'esperimento americano ha preso in considerazione 4 superfici di
* rame : durata massima 4 ore
* plastica e acciaio inossidabile : 3 giorni max
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*cartone : 1 giorno
Non e' chiaro perche' il virus trovi una superficie piu' ostile di altre e gli esperimenti
sono stati condotti a temperatura ambiente perche' la soglia di durata max e' in relazione alla temperatura.
Si spera infatti nella stagione estiva per rendere piu' difficile la vita al virus
Se il clima e' freddo (quindi attenzione all'abbassamento delle temperature di questi giorni) , la durata tende ad aumentare. Il sole e' un suo nemico.
Riguardo alla temperatura il suo comportamento non sembra essere diverso dal virus influenzale.
Vedremo cosa ci comunichera' sull'andamento dell'epidemia Lasimo che in Australia vive a temperature in questo momento ancora elevate .
Ma questi dati non ci devono preoccupare eccessivamente nel senso che e' vero che il virus possa essere presente dopo 4 ore sul pulsante dell'ascensore (guanti) ,
ma in generale la virulenza del virus tende a diminuire in tempi relativamente rapidi : su tutte le superfici (quindi anche sulle mascherine) si dimezza in poche ore.
Quindi presenza del virus non necessariamente vuol dire che sia ancora infettante.
La diminuizione piu' rapida avviene all'aria , dove la quantita' di particelle si dimezza in circa un'ora.
Vuol dire che se andiamo a passeggiare in una zona dove non ci sono altre persone e' inutile tenere la mascherina.
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QUINDI IL CONSIGLIO PRATICO CHE NE DERIVA
e' quello dell'aria , dove si pensava (non ci posso credere ......alla irresponsabilita' delle informazioni false che circolano sulla rete e attraverso canali televisivi) che il virus si dileguasse in tempi piu' rapidi (qualche minuto).
Invece non e' cosi' e da qui deriva la pericolosita' degli assembramenti dove si registrano alte concentrazioni del virus e soprattutto occorre fare attenzione agli ambienti chiusi (mascherina...io dico doppia mascherina) come mezzi pubblici, taxi, macchine di conoscenti, negozi.....
La trasmissione attraverso l'aria resta molto piu' importante di quella attraverso gli oggetti (soldi, pulsanti, maniglie,...). Per I soldi ci pensano i guanti monouso.
In Cina pensavano di doverle disinfettare poi ci hanno rinunciato.
A casa metteteli all'aria e poi lavatevi le mani .
Non ci sono studi sulla durata del virus sulle banconote. Meglio usare bancomat e carta di credito per quasi tutto cosi' si evitano continui scambi di oggetti di dubbia pericolosita'.
Se una persona infetta respira l'aria in un certo tempo in ambiente chiuso, e supermercati e sale d'attesa lo sono, l'aria se ne riempira' inevitabilmente anche senza tosse e starnuti.
Sarebbe buona norma , il contrario di quel che si legge su Watsapp, aprire spesso o chiedere di aprire spesso (uffici) le finestre.
Quelli che vanno a lavorare stampatevi questo commento e mostratelo ai vostri responsabili.
Non lo dice Salvo Catania ma il New England of Medicine.
Maggiore cautela negli ambienti chiusi dove il ricambio di aria e' scarso come gli ascensori : andate a piedi cosi' associate una utilissima attivita' fisica.
Eviterete la concentrazione elevata del virus e anche evitate di toccare i pulsanti.
GUANTI, guanti, guanti DI QUALSIASI TIPO , meglio se usa e getta.
Poiche' questi dati di laboratorio sono in realta' una simulazione artificiale e' difficile poi tradurli in raccomandazioni pratiche ( quanti minuti si puo' stare in ascensore ? ad esempio ) e le perplessita' vanno superate da un eccesso di precauzioni : guanti e mascherina.
Ripeto per non indurvi al suicidio di massa : La via respiratoria e' la piu' pericolosa, poi vengono le mani che inevitabilmente vanno a toccare il viso pero', ma abbiamo la mascherina che si frappone tra il viso e le mani.
Ma se e' agghiacciante che il virus possa sopravvivere su una superficie fino a tre giorni non vuol dire che sia contagioso per tre giorni, perche' man mano perde la sua virulenza, perche' dopo 1-2 giorni la capacita' di contagiare del virus risulta mille volte inferiore rispetto a quella di partenza in cui e' stato emesso dalle vie respiratorie.
Viste le incertezze va da se' quindi che occorre, ma tutti lo facevano gia', lavare le verdure, insalata e cibi crudi perche' facendo la spesa e' facile toccare alimenti contaminati. Ma per questi e' sufficiente lasciarli immersi in acqua che scorre per pochi minuti senza necessita' di usare disinfettanti (qualcuno ha scritto che lo fa).
Il virus nell'acqua trova un ambiente ostile e quindi non servono precauzioni aggiuntive igieniche rispetto a quelle consigliate da sempre.
Scrivete qui se sono riuscito a spiegare chiaramente le cose essenziali
Chiarissimo Dott. Catania.
Grazie!!!
Buonanotte blog!
[bDott. Catania [/b] grazie di tutte le preziose informazioni! Anch'io tiroidite di Hashimoto .... e mi pare anche altre RFS, speriamo bene!
Ho letto del calo
di vittime.. e di contagi, saranno anche buone notizie ma quanto dolore, niente sara' piu' come prima.
Stanotte ci e' arrivata un po' di roba da mangiare, siamo piu' tranquilli, i supermercati hanno poca merce, le cose piu' necessarie non si trovano.
Trump ha mandato una nave ospedale in previsione dei contagi.... siamo in attesa del disastro eppure la gente passeggia tranquillamente senza mascherina, lo specchio di quello che sta succendendo in Italia sembra non spaventare ....
Speranza sono contenta dell'esito della risonanza! Fili colorati x la visita di oggi!
Buon risveglio e buona giornata a tutti!
Mascherina chirurgica e sopra FFP2 .
La FFP2 LA LAVI E LA METTA AD ASCIUGARE ALL'ARIA
Quella chirurgica se ne ha poche non tocchi la parte interna e la metta ad asciugare per giorni all'aria !
Piu' avanti in caso di necessita' si puo' riciclare senza problemi.
Chissa' quanto sapone ed arance vi saranno arrivati !!
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Non ho letto l'evoluzione dei singoli stati.
Da voi in California come e' la situazione.
Che temperatura avete in questo periodo ?
Che temperatura avete in questo periodo ?
Sto seguendo l'andamento di Los Angeles county oggi siamo a 510 contagi e 7 vittime. Il cognato di mia figlia e' andato in ospedale perche' da alcuni giorni ha spossatezza febbre e tosse ma non gli hanno fatto il tampone. Lui e' convinto di aver preso il virus ma fanno il tampone solo se si aggravano i sintomi perche' non li hanno. Mascherine non ci sono nemmeno per i medici... spero si attrezzeranno alla svelta. Quindi non si sa come sta andando...
Abbiamo avuto una settimana insolita di pioggia, le temperature si aggirano sui 17 gradi ma e' previsto un aumento. Speriamo che questo blocchi un po' il diffondersi del virus.
Buone notizie per i dati, ma a che prezzo
Sanità pubblica | Redazione DottNet | 23/03/2020 20:56
Contagiati 4824 sanitari, il doppio della Cina
Infettivologi, medici ospedalieri, medici di famiglia, ma anche camici bianchi in pensione ritornati in servizio proprio per dare una mano in questo momento di emergenza.
Sono 24 i medici italiani deceduti ad oggi per l'epidemia di Covid-19, segnala la Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo), mentre il numero dei contagi tra gli operatori sanitari ha raggiunto quota 4.824.
Si tratta del doppio di contagi rispetto a quelli registrati tra i sanitari in Cina.
Numeri che continuano a crescere e che rappresentano una 'emergenza nell'emergenza',
Caffè per tutti in arrivo

Forza, giorno nuovo, animo nuovo
Buongiorno Marina

Benvenuta fra noi Fede64love
