Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Juventina Fiduciaria
Juventina Fiduciaria

Ciao Lauren,
È per questo che le persone che sanno del mio problema si contano sulle dita di una mano ... io ho deciso di nn dire niente a nessuno e tenermi tutto dentro ( meno male che ci siete voi!!!).
Se faccio bene o male sarà solo il tempo a dirlo...
Juventina

Stefania Fiduciaria
Stefania Fiduciaria

Buongiorno bellezze, la riflessione di oggi è che purtroppo/per fortuna non siamo sole. Il nostro tumore ha cristallizzato la nostra dimensione spaziotemporale, ma intorno a noi vivono persone che ...continuano a vivere normalmente (per fortuna). Pensando al bambino di Onde che ha fatto i capricci extra .... Ieri mia mamma(quasi 80 anni) ha avuto un attacco di labirintite e una crisi d'ansia: 4 ore al P.S., con lei mio papà ottantenne, mio marito, mia sorella, fin quasi all'una di notte. Io ammetto di essermi arrabbiata dentro me con mamma: cavolo, io ho un tumore e proprio adesso ti fai venire gli attacchi! Inoltre la dirigente del mio ufficio mi ha ufficialmente richiesto 'quando penso di tornare al lavoro'? senza chiedere se sto bene/male, come va la convalescenza, ecc. Dobbiamo, come donne e mamme e mogli e sorelle e lavoratrici, trovare anche le energie, lo spazio, il tempo, di pensare e badare ed accudire e rispondere a chi è intorno a noi. Non sempre si riesce ... ma forse invece SI.

Robertina
Robertina

Buon pomeriggio a tutti!
Oggi son andata in ospedale per centratura radioterapia e ho trovato infermiere/tecnico bravissimo, mi ha spiegato con gentilezza e con qualche battuta simpatica tutto quello che dovrò affrontare con la radio. È bello trovare persone che ti danno fiducia, che si rapportino con te in modo gentile e non superficiale e che soprattutto non ti considerano un numero, ma una persona!

Robertina
Robertina

Rispondo al questionario:
1) Si
2) iniezione di decapepityl da aprile 2016 e da gennaio 2018 iniezione di fulvestrant
3) vampate, aumento di peso e da quando son ricresciuti i capelli peluria in viso.

Isadora
Isadora

È stata proprio la consapevolezza che la nostra malattia ci porta a rischiare la vita che ho comunque seguito la terapia ormonale mi è pesato ma l'ho fatto è lo rifarò... Mi rendo poi conto che il lavoro dei medici sia complicato e mi sento di dire che finora (a parte uno... due) ho incontrato medici ma anche i tecnici e gli infermieri davvero speciali!!! Dai mettiamocela tutta! un abbraccio

Lauren
Lauren

Juventina mia cara abbiamo parecchie cose in comune: il cane, la passione per la juve e adesso scopro il desiderio di riservatezza.
La mia volontà sin dall' inizio è stata quella di non divulgare non per vergogna ma per mantenere la normalità fino a quando la salute me lo avesse permesso..
Purtroppo non è andata cosi.
Mio padre ha lavorato una vita in ospedale e quando è andato per presentare la richiesta dello 048 la notizia si è diffusa.
Mia cognata all' inizio mi accompagnava alle visite e ne parlava con tutti anche perché per lei il CANCRO fa" figo".
Sono andata a visita dal medico competente e la notizia si è diffusa anche a lavoro..
Abito in un paese e quindi tutti sanno tutto di tutti.
Stanca di essere sotto gli occhi di tutti adesso vorrei starmene per i fatti miei e agire liberamente.
Ecco perché secondo me non è corretto parlare di isolamento...

Lauren

Daniela Sicilia
Daniela Sicilia
Lauren
Ciao su questo hai ragione..quando i colleghi hanno saputo che ho avuto un tumore mi trattavano da disabile..
Un giorno mi sono arrabbiata e ho detto chiaramente a tutti loro minkia mi manca una mammella ok ma non x questo sono diversa da voi..
Da allora le cose a lavoro sono cambiate in meglio..
X quando riguarda amici e parenti pochi lo sanno ed è meglio xché a volte chi lo ha saputo mi guardava stile extraterrestre..
E poi un amica che mi diceva sempre forza e coraggio..sta frase una rottura di ......
Un abbraccio
Pat_
Pat_

Buongiorno Dott. Catania, stamattina ho fatto la visita con oncologa. E' stata una mattina pesa...e sono tornata a casa un pò sottosopra. Lei mi ha detto di fare prima un paio di esami ( pet e ecocardiogramma) e poi secondo lei sarebbe meglio fare 4 cicli di antracicline, per avere un 3% per eventuali recidive . Mi ha parlato anche di taxani, ma lei dice che sarebbe meglio le antracicline. Questi trattamenti sono stati definiti " adiuvanti". Quindi sono io che devo scegliere , naturalmente dopo esiti degli esami prescritti, se fare la chemio o no. Naturalmente la radio, 5 settimane, sarà da fare, come anche la terapia ormonale, visto che il tumore è 98% ormoneresponsivo. grado 2 attività proliferativa 12%. Il problema è il linfonodo sentinella che risultato positivo, è per questo che l'oncologa suggerisce una chemio.
E' la percentuale solo del 3% sulle recidive che mi lascia l'amaro in bocca, pensavo che la terapia potesse fare qualcosa in più.
Ci siamo prese del tempo, non tantissimo, ma dovrò decidere il da farsi.
E' dura, mi sento frastornata e come se davvero non stesse succedendo a me.
Le chiedo un parere.
Grazie
Patty

Daniela Sicilia
Daniela Sicilia
Pat_
Ciao ma che vuoi dire ?
' la percentuale solo del 3% sulle recidive che mi lascia l'amaro in bocca, pensavo che la terapia potesse fare qualcosa in più.non capisco questa tua frase??
À me avevano detto con l oncotype rischio di recidive del 6%E già x me è ottimo..se si può dire cosi..un abbraccio e scusa l invadenza
Pat_
Pat_

Daniela , guarda lei ha detto che la chemio, nel mio caso ovviamente, è solo adiuvante, cioè non serve per curare il tumore, ma per evitare un eventuale recidiva. E quando ho chiesto che percentuale mi dà in più, mi ha detto il 3%. Al che io ho detto che è una piccola percentuale. Lei ha parlato di studio in percentuale. Poi non so ...forse non ho capito una cippa io .

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Pat_:
E' la percentuale solo del 3% sulle recidive che mi lascia l'amaro in bocca, pensavo che la terapia potesse fare qualcosa in più.

Faccia la finta tonta ....e ridiscuta di questo !


E'' tanto il 3% o pochissimo ? Dovete discutere del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto . Ma soprattutto del rapporto benefici/svantaggi suoi....non della letteratura..

In altre parole della bottiglia dovete discutere non del bicchiere



E in questi casi occorre porre la domanda in modo ineludibile senza staccare lo sguardo mai dagli occhi del medico, e costringendolo a calarsi nei vostri panni

" dottore o dr..ssa , lasci perdere le statistiche e parliamo di me. Se io fossi sua sorella, sua figlia, sua mamma ...cosa mi consiglierebbe di fare ? Me lo dica molto francamente !"
- Modificato da salvocatania
Lauren
Lauren

Daniela Sicilia:

La frase coraggio......l' ho sentita tante volte in questi ultimi mesi...

Niente male anche il consiglio " di al dottore voglio vivere"...
Mai pronunciata una cosa del genere.....penso che il dottore lo sappia che preferisco vivere altrimenti per quale ragione mi farei somministrare chemioterapici, sopporterei ogni forma di trasformazione fisica: capelli uguale a zero, viso gonfio, dolori sparsi e tutti gli effetti collaterali della chemio non di certo per poi morire...

Vabbè fan nulla supereremo tutto questo.

Il mondo è bello perché vario ed anche un po' avariato!

Lauren

Francesca fiduciaria
Francesca fiduciaria

Cara Lauren ti risp con un po' di ore di ritardo, scusami. Anche la mia prima pet evidenziava cose che a me parevano giganti e la mia onco invece non ha dato la minima importanza. Io non credo che un medico se ha anche l'ombra del dubbio possa subito passare all'operazione senza fare ulteriori esami ma se questi dubbi ti fanno star male io sentirei il dott nagari scrivendogli e mail specificando che e' una tua paura che ti tormenta.
Sul fatto di sentirsi non piu' la stessa persona e non piu' indipendenti quasi incapaci.. Mi ricordo chr era la cosa che piu' mi dava fastidio ma vedrai ti riprenderai tutto e con gli interessi.

Francesca

Pat_
Pat_
salvocatania
Dottore veramente avevo accennato un " se lei fosse al mio posto cosa farebbe", ma la dottoressa ha cercato di glissare la risposta...
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Pat_:
. Poi non so ...forse non ho capito una cippa io .

Non so se a Modena nella sua citta' , ma da noi a livello NAZIONALE ESISTE UN OBBLIGO DI LEGGE che si chiama CONSENSO INFORMATO e prima di qualsiasi atto terapeutico o diagnostico invasivo il medico e' obbligato a verificare se il soggetto cui e' stata proposta una terapia abbia ben compreso.. Questo vale per ogni atto medico anche semplice



e a maggior ragione per prescrizioni invasive (interventi, e la chemio....rientra in questa categoria) ...e il medico in assenza di questo puo' essere chiamato a risponderne

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