Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Forum RFS: come stimare il rischio individuale di tumore al seno (modelli Gail/NSABP), fattori di rischio e indicazioni per una sorveglianza attiva e personalizzata.
Cle73
Ninni:
Non ho mai creduto che fosse arrivata la mia ora, ho sempre pensato che la cura giusta ci fosse anche per me e ho lottato con le unghie e con i denti anche quando sentivo i miei piangere al telefono con gli amici e dire che per me non c'era più nulla da fare. Non mi sono mai fermata a pensare a tutto questo perché ero concentrata ad andare avanti, oggi però è necessario per me farci i conti e parlarne anche con le mie figlie che ora che mi vedono meglio, non avendo mai parlato di come stavo, iniziano a somatizzare. Scusate per il messaggio super lungo ma avevo davvero bisogno di svuotare il bagaglio a mano che non mi ero resa conto fino a stanotte di quanto fosse pesante!!!

Grazie Ninni, sei una grande donna. Il tuo è un lodevole esempio per tutte noi.
Aspettavo che tu ci raccontassi e sapevo in un certo senso che avevi bisogno che arrivasse il momento..... quello giusto! Ora so che il peggio è passato
Ily 82 fiduciaria
Ninni:
Stanotte, non riuscendo a dormire per un po' di ansia da inizio fase 2, mi sono messa a ripensare alla mia quarantena e mi sono resa conto che non vi ho più raccontato della mia esperienza da tregenda in ospedale! Adesso forse per ricominciare davvero ho bisogno di tirare tutto fuori!
La mia quarantena in realtà è iniziata il 24 dicembre quando a seguito di una pesante emorragia dal naso i valori di emoglobina e piastrine sono definitivamente tracollati dopo un mesetto di su e giù. Il 20 gennaio non vedendo alcun miglioramento con tutte le cure che mi avevano dato mi ricoverano e iniziano a farmi indagini di ogni tipo, ognuna delle quali con esiti sempre peggiori, arriva esito biopsia midollare che dice che le metastasi sono arrivate al midollo, mi cambiano terapia e arriva sbirulina che all'inizio mi butta ancora più giù (emoglobina arriva a 4 e piastrine a 5000) e iniziano ad abboffarmi di cortisone. Prendendo 150 mg di cortisone al giorno non si accorgono che la glicemia arriva a 450 così iniziano crisi simil epilettiche (che mi fanno vincere una RM al cervello), incapacità di muovermi e stato di torpore perenne. Non mangio più e non mi muovo. I medici non indagano oltre, per loro è la malattia non certo la glicemia a farmi stare così, devo farmene una ragione e pregare che sbirulina migliori la situazione....

Il 4 febbraio, giorno del compleanno di mia figlia, riesco ad aprire gli occhi e sento dentro di me che voglio vivere, che non posso lasciarmi andare a questo sonno malato, voglio festeggiare il compleanno con lei e voglio rivedere il mare e se fossi rimasta un altro giorno in ospedale non mi sarei più svegliata così firmo per andare via con i medici che si infuriano perché non devo ma io me ne vado. Non cammino, mi devono sostenere in due, ho la bocca piena di afte per non parlare delle piaghe dentro il sedere perché non mangio, non mi idrato e non vado in bagno ma sono a casa. Sul foglio delle dimissioni c'è scritto fra le altre cose, diabete. La mia medica di base non capisce perché dato che non ho mai avuto problemi e mi fa misurare la glicemia, 504! Inizio insulina e continuo a casa le trasfusioni, vado in ospedale solo per sbirulina ma sto ancora molto male! È fine febbraio, il corona virus inizia a diventare una presenza sempre più minacciosa e allora mia madre decide di far venire mio fratello da Inghilterra e vari parenti da Roma, ufficialmente per farmi compagnia ma io capisco benissimo che si tratta di "saluti" . Poi piano piano qualcosa inizia a migliorare, Sbirulina è fantastica e pulisce il midollo dando la possibilità alla mia emoglobina e alle piastrine di iniziare una lenta risalita, da 4,3 del giorno delle dimissioni in cui parlai al telefono con il dottore ad oggi 10,5 la glicemia invece piano piano scende e una cosa tira l'altra...

Non ho mai creduto che fosse arrivata la mia ora, ho sempre pensato che la cura giusta ci fosse anche per me e ho lottato con le unghie e con i denti anche quando sentivo i miei piangere al telefono con gli amici e dire che per me non c'era più nulla da fare. Non mi sono mai fermata a pensare a tutto questo perché ero concentrata ad andare avanti, oggi però è necessario per me farci i conti e parlarne anche con le mie figlie che ora che mi vedono meglio, non avendo mai parlato di come stavo, iniziano a somatizzare. Scusate per il messaggio super lungo ma avevo davvero bisogno di svuotare il bagaglio a mano che non mi ero resa conto fino a stanotte di quanto fosse pesante!!!

Ninni grazie per questo messaggio, non immaginavo tutto questo e ti ammiro tantissimo sei una donna forte.... Ti abbraccio forte e ogni volta che racconti i tuoi progressi gioisco ma ora lo farò ancora di più!!!
Cle73
Eli Mia benvenuta
Nel blog troverai Rfs alle prese con metastasi linfonodali che fanno diverse terapie, ma dovrai aspettare Angel che fa immunoterapia che mi sembra è ciò che ti hanno proposto. Per quanto riguarda terapie ad oltranza credo che qui abbiamo l'esperienza di Marea che nel frattempo si è pure sposata
Marea
Ninni:
Non ho mai creduto che fosse arrivata la mia ora, ho sempre pensato che la cura giusta ci fosse anche per me e ho lottato con le unghie e con i denti anche quando sentivo i miei piangere al telefono con gli amici e dire che per me non c'era più nulla da fare.

Ninni...immaginavo stessi passando qualcosa del genere, ma non che fosse stata così tosta. Vieni qua che ti stringo e ti dico grazie per aver condiviso tutto questo con noi, prenditi ora un po' di meritata leggerezza!
pepeli
Marigi
Evvivaaaaaaaa!!!
Festeggia ora mi raccomando!!

Creamy
Ho letto che la tua moc segna dei miglioramenti, che bello,felice x te!!!
Ma allora non è vero che con osteopenia non si può migliorare!!
Dott Catania a me hanno detto così. Era una bufala , che ne pensa?

Ninni
Fa commuovere il tuo racconto.
Sei una donna fortissima. Ti ammiro davvero!
Qui c'è anche un tuo grande potere della mente secondo me. Ti conosci profondamente .
Grazie x aver voluto scriverci .
Sei fonte di ispirazione.
Chapeau!
Ex utente
Ninni:
utente 
Stanotte, non riuscendo a dormire per un po' di ansia da inizio fase 2, mi sono messa a ripensare alla mia quarantena e mi sono resa conto che non vi ho più raccontato della mia esperienza da tregenda in ospedale! Adesso forse per ricominciare davvero ho bisogno di tirare tutto fuori!
La mia quarantena in realtà è iniziata il 24 dicembre quando a seguito di una pesante emorragia dal naso i valori di emoglobina e piastrine sono definitivamente tracollati dopo un mesetto di su e giù. Il 20 gennaio non vedendo alcun miglioramento con tutte le cure che mi avevano dato mi ricoverano e iniziano a farmi indagini di ogni tipo, ognuna delle quali con esiti sempre peggiori, arriva esito biopsia midollare che dice che le metastasi sono arrivate al midollo, mi cambiano terapia e arriva sbirulina che all'inizio mi butta ancora più giù (emoglobina arriva a 4 e piastrine a 5000) e iniziano ad abboffarmi di cortisone. Prendendo 150 mg di cortisone al giorno non si accorgono che la glicemia arriva a 450 così iniziano crisi simil epilettiche (che mi fanno vincere una RM al cervello), incapacità di muovermi e stato di torpore perenne. Non mangio più e non mi muovo. I medici non indagano oltre, per loro è la malattia non certo la glicemia a farmi stare così, devo farmene una ragione e pregare che sbirulina migliori la situazione....

Il 4 febbraio, giorno del compleanno di mia figlia, riesco ad aprire gli occhi e sento dentro di me che voglio vivere, che non posso lasciarmi andare a questo sonno malato, voglio festeggiare il compleanno con lei e voglio rivedere il mare e se fossi rimasta un altro giorno in ospedale non mi sarei più svegliata così firmo per andare via con i medici che si infuriano perché non devo ma io me ne vado. Non cammino, mi devono sostenere in due, ho la bocca piena di afte per non parlare delle piaghe dentro il sedere perché non mangio, non mi idrato e non vado in bagno ma sono a casa. Sul foglio delle dimissioni c'è scritto fra le altre cose, diabete. La mia medica di base non capisce perché dato che non ho mai avuto problemi e mi fa misurare la glicemia, 504! Inizio insulina e continuo a casa le trasfusioni, vado in ospedale solo per sbirulina ma sto ancora molto male! È fine febbraio, il corona virus inizia a diventare una presenza sempre più minacciosa e allora mia madre decide di far venire mio fratello da Inghilterra e vari parenti da Roma, ufficialmente per farmi compagnia ma io capisco benissimo che si tratta di "saluti" . Poi piano piano qualcosa inizia a migliorare, Sbirulina è fantastica e pulisce il midollo dando la possibilità alla mia emoglobina e alle piastrine di iniziare una lenta risalita, da 4,3 del giorno delle dimissioni in cui parlai al telefono con il dottore ad oggi 10,5 la glicemia invece piano piano scende e una cosa tira l'altra...

Non ho mai creduto che fosse arrivata la mia ora, ho sempre pensato che la cura giusta ci fosse anche per me e ho lottato con le unghie e con i denti anche quando sentivo i miei piangere al telefono con gli amici e dire che per me non c'era più nulla da fare. Non mi sono mai fermata a pensare a tutto questo perché ero concentrata ad andare avanti, oggi però è necessario per me farci i conti e parlarne anche con le mie figlie che ora che mi vedono meglio, non avendo mai parlato di come stavo, iniziano a somatizzare. Scusate per il messaggio super lungo ma avevo davvero bisogno di svuotare il bagaglio a mano che non mi ero resa conto fino a stanotte di quanto fosse pesante!!!

Mille emozioni, un groppo in gola e le lacrime che scendono leggendoti, cara Ninni, ma su tutto domina la gioia di sapere che in barba a tutte le previsioni nefaste, ai medici non certo scrupolosi, ma soprattutto alle celluline anarchiche che la sbirulina ha steso, tu sei e resterai qui con noi
Sei un esempio meraviglioso
Grazie per aver condiviso
Vedrai che le tue bimbe, figlie di cotanta madre e vedendoti così in miglioramento, presto staranno meglio
Ex utente
creamy grazie tesorino
isa bollicine per te!
Marea
Cle73:
Per quanto riguarda terapie ad oltranza credo che qui abbiamo l'esperienza di Marea che nel frattempo si è pure sposata

Eccomi! EliMila Io faccio altri farmaci (trastuzumab e pertuzumab), ma anche a me hanno detto "a vita". Ora son 2 anni, effetti collaterali non ne ho, solo la scocciatura dell'ospedale ogni 21 giorni. Se ti hanno detto così, sicuramente si tratta di farmaci che non danno effetti importanti. Poi, "a vita" ho capito che significa "finché nuovi studi non ci diranno che si può smettere tranquillamente", anch'io la presi male quando me lo comunicarono, a me dissero "finché la terapia funziona" e io aggiunsi un dito medio alzato.
Cle73
Amica69:
Bene, vedo che io mi attengo alle regole della fase 1 e me ne sto nella tana,

La neoadiuvante ha fatto un ottimo lavoro, se è rimasto qualcosa nei linfonodi la terapia ormonale provvederà a tenere a bada le tue celluline ubriache e intontite che eventualmente barcollano in giro!! Ammesso che ci siano! Ma poi con quel Ki67 dove devono andare? Se un esame in più ci da maggiore sicurezza parlane direttamente con l'oncologo, ma fidati soprattutto di quello che ti dice il Doc
Cle73

Benvenuta a Gaggy Raffa

Cle73
Marea:
" e io aggiunsi un dito medio alzato.

Sempre così !
Lori Fiduciaria
Io ci sono
Lori
Tania70
Ninni:
Stanotte, non riuscendo a dormire per un po' di ansia da inizio fase 2, mi sono messa a ripensare alla mia quarantena e mi sono resa conto che non vi ho più raccontato della mia esperienza da tregenda in ospedale! Adesso forse per ricominciare davvero ho bisogno di tirare tutto fuori!
La mia quarantena in realtà è iniziata il 24 dicembre quando a seguito di una pesante emorragia dal naso i valori di emoglobina e piastrine sono definitivamente tracollati dopo un mesetto di su e giù. Il 20 gennaio non vedendo alcun miglioramento con tutte le cure che mi avevano dato mi ricoverano e iniziano a farmi indagini di ogni tipo, ognuna delle quali con esiti sempre peggiori, arriva esito biopsia midollare che dice che le metastasi sono arrivate al midollo, mi cambiano terapia e arriva sbirulina che all'inizio mi butta ancora più giù (emoglobina arriva a 4 e piastrine a 5000) e iniziano ad abboffarmi di cortisone. Prendendo 150 mg di cortisone al giorno non si accorgono che la glicemia arriva a 450 così iniziano crisi simil epilettiche (che mi fanno vincere una RM al cervello), incapacità di muovermi e stato di torpore perenne. Non mangio più e non mi muovo. I medici non indagano oltre, per loro è la malattia non certo la glicemia a farmi stare così, devo farmene una ragione e pregare che sbirulina migliori la situazione....

Il 4 febbraio, giorno del compleanno di mia figlia, riesco ad aprire gli occhi e sento dentro di me che voglio vivere, che non posso lasciarmi andare a questo sonno malato, voglio festeggiare il compleanno con lei e voglio rivedere il mare e se fossi rimasta un altro giorno in ospedale non mi sarei più svegliata così firmo per andare via con i medici che si infuriano perché non devo ma io me ne vado. Non cammino, mi devono sostenere in due, ho la bocca piena di afte per non parlare delle piaghe dentro il sedere perché non mangio, non mi idrato e non vado in bagno ma sono a casa. Sul foglio delle dimissioni c'è scritto fra le altre cose, diabete. La mia medica di base non capisce perché dato che non ho mai avuto problemi e mi fa misurare la glicemia, 504! Inizio insulina e continuo a casa le trasfusioni, vado in ospedale solo per sbirulina ma sto ancora molto male! È fine febbraio, il corona virus inizia a diventare una presenza sempre più minacciosa e allora mia madre decide di far venire mio fratello da Inghilterra e vari parenti da Roma, ufficialmente per farmi compagnia ma io capisco benissimo che si tratta di "saluti" . Poi piano piano qualcosa inizia a migliorare, Sbirulina è fantastica e pulisce il midollo dando la possibilità alla mia emoglobina e alle piastrine di iniziare una lenta risalita, da 4,3 del giorno delle dimissioni in cui parlai al telefono con il dottore ad oggi 10,5 la glicemia invece piano piano scende e una cosa tira l'altra...

Non ho mai creduto che fosse arrivata la mia ora, ho sempre pensato che la cura giusta ci fosse anche per me e ho lottato con le unghie e con i denti anche quando sentivo i miei piangere al telefono con gli amici e dire che per me non c'era più nulla da fare. Non mi sono mai fermata a pensare a tutto questo perché ero concentrata ad andare avanti, oggi però è necessario per me farci i conti e parlarne anche con le mie figlie che ora che mi vedono meglio, non avendo mai parlato di come stavo, iniziano a somatizzare. Scusate per il messaggio super lungo ma avevo davvero bisogno di svuotare il bagaglio a mano che non mi ero resa conto fino a stanotte di quanto fosse pesante!!!

Il tuo messaggio mi ha fatto piangere. Sono rimasta senza parole...
Ma voglio dirti grazie cara Ninni, aver condiviso con noi ciò che hai vissuto in questi mesi mi è più che mai di aiuto per affrontare le avversità della vita. Grazie per il grande esempio che mi dai.
Ti mando un abbraccio immenso.
Ninni
Marea:
a me dissero "finché la terapia funziona" e io aggiunsi un dito medio alzato.

A me la volta scorsa il medico ha detto "fino a che funziona o fino a tossicità" e io ho detto a mio marito di fare immediatamente scongiuri!!!

Didi gli abbracci fanno sempre benissimo

Sissi andra tutto bene stavolta, e se anche non fosse si va avanti, i miei referti credimi indicavano non progressione ma uno tsunami proprio!!! Per non parlare dei marcatori (che a me marcano!) che erano a cifre stellari e ora sono diventati un quarto!
- Modificato da Ninni
EliMila
Sissi
Ciao, piacere Mi spiace, che terapia stai seguendo tu?

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