Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Dada 62 Fiduciaria
Dada 62 Fiduciaria
Nina
hai fatto bene...il relax aiuta ed anche stare in mezzo alla gente( amici selezionati e gente che ti vuole bene)..
L'amica Laura disse a Francesca...Apri gli occhi...cè tanta vita ancora intorno a te ed io cerco di farla mia
Ajtha Acklo
Ajtha Acklo

Lora, riguardo l'espressione infelice di quella persona, ho fatto alcune riflessioni. Premesso che non intendo giustificarla, e immagino che non le fosse chiaro il tipo di patologia che ti ha colpito. Di fatto, io, finché ero sana, non volevo neppure sentire parlare di cancro, associavo quel termine ad un esito fatale, anche perché nella mia famiglia aveva fatto già molte vittime, e quando avevo saputo che una mia giovane parente aveva un tumore al seno già di dimensioni di rilievo, mi ero come sentita mancare la terra sotto i piedi, temendo il peggio. È successo tanti anni fa, e la stessa è tuttora in vita, e anzi mi aveva confortata al momento della mia diagnosi oncologica. Tumori ne esistono di vario tipo, possono colpire vari organi, e a volte sono individuati ad uno stadio molto avanzato. Per il seno le probabilità di guarigione sono assai più elevate anche in forza delle campagne di prevenzione che sensibilizzano a tale riguardo.Inoltre, a livello pubblico si viene a sapere di chi ha avuto un esito sfavorevole, mentre delle persone che hanno superato la malattia o l'hanno cronicizzata magari non si sa nulla in quanto a tale riguardo spesso viene mantenuto pubblicamente totale riserbo. Per questo è possibile che la parola cancro rimanga tuttora collegata, in chi non è mai venuto in contatto con tale malattia in maniera consapevole ed approfondita, il concetto della stessa con l'esito infausto. Con ciò non giustifico comunque la superficialità di determinate affermazioni, che fanno molto male soprattutto in presenza di persone che ne sono colpite e che già si trovano fragili e confuse nella nebbia delle loro paure.

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Dada 62 Fiduciaria
Dada 62 Fiduciaria

La frase citata è nel libro di Francesca Duranti "Ragazza fuori di seno" del quale consiglio vivamente la lettura....

Ajtha Acklo
Ajtha Acklo

Se posso consigliare un libro che a me è piaciuto davvero molto, e che trovo utilissimo, é "Il BENE DELLE DONNE" di Paolo Veronesi e Eliana Liotta.

Dada 62 Fiduciaria
Dada 62 Fiduciaria
Aytha
Ciao carissima...concordo in pieno con quanto dici perché si tende sempre a giustificare le persone con la lora ignoranza( ignorare nel senso di non conoscere)ma io non mi sarei sognata di fare tale affermazione nemmeno quando ero" sana"!!E non che io sia una santa, tutt'altro!Purtroppo esistono diversi gradi di sensibilità e di educazione...
Dada 62 Fiduciaria
Dada 62 Fiduciaria
Ajtha
Si...davvero interessante quel libro e speriamo davvero di vedere un giorno avverarsi il sogno di una medicina dedicata solo alle donne , così diverse dagli uomini....già assistiamo ad una oncologia personalizzata al massimo riguardo ai farmaci e molti passi avanti si stanno facendo per mettere al centro il paziente e non la malattia...Veronesi ha aperto la strada in quel senso e gli dobbiamo tanto....
Ajtha Acklo
Ajtha Acklo

Dada, io non l'ho giustificata. Volevo solo puntualizzare che le tante guarigioni sono per lo più un mondo sommerso e quindi a livello mentale può formarsi l'errato concetto dell'esito infausto, che, se in passato era quasi la norma in tanti casi, ora, con il progresso della scienza, non lo è più, e si inizia ad intravedere un futuro con soluzioni ancora più avanzate sia in termini di guarigione che di qualità della vita dopo il tumore.

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Ajtha Acklo:
Enza, per la radioterapia, se hai modo di farla in un ospedale che ha il macchinario della tomoterapia, quella che ho fatto io, è il top, te lo posso assicurare.

Grazie per le informazioni, ma come moderatore sono costretto a "moderare' (informare si' ovviamente ) l'esposizione eccessiva di tutte le terapie con macchinari top.
Perche' la realta' sanitaria e' molto differente e molte pazienti non hanno a disposizione neanche i macchinari piu' "scalcagnati", altro che top.
E non dimentichiamo che i tumori da trattare al seno con la radioterapia sono oltre 30.000.
Che ne facciamo dei 29.000 che non hanno accesso a queste terapie top ?
E ci tengo a sottolineare che l'esito soddisfacente che ha ottenuto Lei e' perseguibile, quando non si rompono, anche con i macchinari tradizionali.
Ne rivedo a centinaia in continuazione di queste pazienti con ottimi risultati.

Chiaramente l'augurio di tutti sarebbe quello di avere sempre e vale non solo per la radioterapia, una

Trattandosi di una chimera io ho il dovere di occuparmi soprattutto di quelle che si confronteranno con la terapia tradizionale.
Non la prenda affatto come un rimprovero, anzi la ringrazio ancora per l'informazione che non vai omessa
ma in primis dobbiamo pensare a quelle piu' sfortunate che potrebbero sentirsi SOTTOTRATTATE se enfatizziamo troppo ( non vuol dire tacere) I trattamenti standard di eccellenza non riservati a loro. ......ingenerando la percezione di essere state trattate con una "Bad therapy"

Scusi la precisazione ma e' un dovere prioritario su un principio base di empatia
che mi ha spinto ad aprire questo blog
- Modificato da salvocatania
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Dada 62:
molti passi avanti si stanno facendo per mettere al centro il paziente e non la malattia...Veronesi ha aperto la strada in quel senso e gli dobbiamo tanto....

Non basta scrivere libri per mettere al centro della malattia la persona.
Non basta avere a disposizione centri di eccellenza.
Occorrerebbe fare molto ALTRO, che ovviamente mi tengo per me.
Era d'accordo con me persino Umberto Veronesi, cui devo una prefazione a ben 8/10 libri che ho scritto su questo tema (evidentemente le condivideva le mie idee strampalate se no non ci avrebbe tenuto a scrivermi le prefazioni).

A partire dall'anno 1989 del secolo scorso
scritto con le narrazioni (lettere indirizzate a me) delle pazienti cui i medici avevano taciuto la natura della loro malattia.
E allora la maggioranza dei pazienti pur sottoposte a terapie aggressive e invalidanti moriva !!

https://www.medicitalia.it/libri/oncologia-medica/118-il-carcinoma-mammario-dalla-parte-della-paziente.html
- Modificato da salvocatania
Daniela Sicilia
Daniela Sicilia
Paci
Ciao ieri al mare ho conosciuto una signora operata nel 2011 19 linfonodi intaccati e viva e vegeta..quindi tranquilla
AriAnna9
AriAnna9
Nina
Mi hai fatto ridere e ti immagino con le tue palle nel bosco mentre cerchi di lasciarle lì,forse non finiranno disperse sotto un cespuglio ma sono sicurissima che ti liberarsi di loro
AriAnna9
AriAnna9
salvocatania
É proprio vero....quante persone ho guardato con il cuore nella mia vita e non con il cervello
AriAnna9
AriAnna9
Dada 62
Dove hai comprato il libro di Francesca?
Dada 62 Fiduciaria
Dada 62 Fiduciaria
Dott.Catania
Lei è un medico" illuminato" e già nel secolo scorso aveva capito tutto.....e se quel " molto altro" se lo tiene per sé avrà le sue ragioni! Noi che lottiamo Oggi però, dobbiamo tutto a medici che come Lei non si sono fermati solo alla malattia ma hanno saputo vedere oltre e creda...dal cuore...un profondo GRAZIE
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Stella:
Mi piacerebbe tanto denunciare la sparizione delle mie palle

Voi avete deciso di portarmi al manicomio ?

Guardiamo i fatti separati dalle opinioni


Poi si possono dare tante interpretazioni
Stella:
La mia palla inizialmente era di 6×7 cm diciamo. Avevo anche i linfonodi della catena mammaria interna intaccati, uno intercostale e uno retro pettorale. Oltre gli ascellari della dimensione di 1,5 cm.

Quindi
a) palla primitiva di



b) linfonodi della catena mammaria interna metastatici

c) linfonodi ascellari metastatici

Valutazione strumentale (molto attendibile)
Stella:
Monitorando la risposta alla terapia (alcune infusioni fatte al 75% e 11 taxolo dei 12 previsti, causa neutropenia) attraverso ecografia e risonanza magnetica la palla arriva a 1 cm x 1,5 cm. Nessuna evidenza nella catena mammaria e la lesione ascellare si dimezza a 8mm.

1) La palla passa da 7 cm a

2) Nessun cenno (ottimo) del linfonodi della catena mammaria interna

3) 8mm il linfonodo ascellare (prima 1,5 cm)


Stella:
Bene mi dicono, c'è stata una buona risposta. . L'oncologa mi disse che un minimo di risposta c'è stata ma che si augurava che rispondessi meglio.

quanto sono 'stitici" I suoi oncologi in fatto di incoraggiamenti
!!!




Avrebbero dovuta accoglierla con un cartellone e appuntarle sulla tetta un medaglione

Stella:
È stato classificato come T3 anche dopo neoadiuvante. Linfonodi: 2 sentinella in metastasi più altri 2 sentinella con micrometastasi.

E qui e' un mistero ! La mia ipotesi e' che gli esami strumentali abbiano captato la componente attiva (quella che da' metastasi) e quindi io guarderei solo quel risultato che e' ottimo, mentre il patologo ha considerato tutta la massa con la componente necrotica (non conterebbe nel comportamento aggressivo del tumore).

Ma perche' stiamo spaccando il capello in 4......

se non lo sapremo mai !

All'atto pratico la risposta su quel che conta veramente se l'e' data da sola

Stella:
Dalla pet che ho fatto prima della radio non c'è traccia di malattia e cerco di ripartire da qui.

Stella:
Una curiosità però ce l'ho. Non so se può rispondermi. Nella cartella clinica c'è scritto:- diagnosi pre operatoria in buona risposta clinica N0- diagnosi post operatoria in buona risposta clinica N1 Cosa significa?

Che gli esami non hanno visto piu' la metastasi linfonodale dopo terapia (ecco perche' si asportano i linfonodi per esaminarli) e quindi e' stata classificata come N0 (*)

Con l'esame istologico e' stata dimostrata la macro e micrometastasi e quindi N1

(*) ...le leggo nel pensiero : questo vale anche per I linfonodi della catena mammaria interna ?
ovviamente !
E per questa ragione+ altri fattori prognostici che graziosamente Le hanno riservato il
cadeau della chemioterapia

- Modificato da salvocatania

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