Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Forum RFS: come stimare il rischio individuale di tumore al seno (modelli Gail/NSABP), fattori di rischio e indicazioni per una sorveglianza attiva e personalizzata.
Vava

Io abito abbastanza vicino all'IEO ma al momento non l'ho considerato come opzione. Un po' perché dove sono è comunque un buon centro, un po' perché mi sto oggettivamente trovando bene per disponibilità, umanità e professionalità e un po' perché alla fine i protocolli di cura sono standardizzati e credo (magari mi illudo) che anche i medici in un piccolo centro o sono attrezzati x il protocollo o consigliano ai pazienti la struttura più adatta dove andare.

Arianna 76

Anch'io in un primo momento volevo portare mia mamma allo Ieo poi abbiamo optato per la Maugeri per la chemio e l'Humanitas per l'intervento dove sono sicura ci sono altrettanti bravi chirurghi e oncologi come sono sicura ce ne saranno in ospedali più piccoli

Pat_
Onde
Scussaaaaa.....Allora ritiro gli auguri...e li faccio domani. ..sorry
Mar fiduciaria

Bello spunto di riflessioni sui centri di eccellenza, sui piccoli ospedali di provincia, sui medici e sulla loro professionalità (ed empatia!!) e... ancora una volta sul mettersi nei panni di chi non può permettersi trasferimenti a cuor leggero!
E' vero che operare in una struttura con attrezzature ultimo grido, con medici che eseguono di routine interventi complessi costituisce comunque una garanzia, ma possono funzionare altrettanto bene anche gli ospedali piccoli se si avvalgono di medici all'altezza del compito e a volte possono fornire anche un'assistenza più personalizzata.
Come dice Vava i protocolli di cura sono abbastanza standardizzati e spesso sono gli stessi medici a "dirottare" il paziente in altro centro di cura se quello in cui lavorano non è in grado di intervenire.
La mia amica con CR all'esofago è curata ottimamente in un ospedale vicino Salerno, per esempio.
Sono convinta che sono i medici con la loro preparazione, professionalità, scrupolo a fare la differenza...certo una buona struttura aiuta, ma non basta.
Ho riletto e non penso di aver espresso chiaramente e completamente quello che penso; comunque credo che tanti "viaggi della speranza" al nord (sono Barese di nascita, anche se vivo a Milano da oltre 40 anni) o all'estero a volte non siano necessari.
buona serata a tutti
Maria

Mar fiduciaria
Carissima Onde, buon lavoro per l'inserimento dei tuoi nanetti a scuola (si fa per dire!)
Non sai, forse, quanto giovi a tutte questo tuo alludere alla "normalità" della tua vita!
Un abbraccio e un bacione e... per il compleanno a domani
Maria
salvocatania


di Michel a
Eli Firenze Fiduciaria

Michel a
Complimenti per il peloso

Ajtha Acklo

Arianna76, che io sappia sono degli ottimi centri quelli ai quali vi siete rivolti. Comunque dal 2016 mi risulta ci sia un elenco di Breast Unit certificate per il tumore al seno.

- Modificato da Ajtha Acklo
Stella fiduciaria

Io ho fatto tutte le terapie in un piccolo ospedale del sud, sono stati proprio all'IEO che mi hanno detto che queste sono standardizzate ovunque e non c'è differenza DOVE si fanno. L'intervento l'ho fatto all'IEO, inizialmente non volevo andarci ma dove abito ho trovato un senologo che mi ha spaventato a morte e sono letteralmente scappata. Non vi ho mai raccontato cosa mi disse perchè mi fa schifo anche ripensarci.
Comunque...bastasse andare in un ospedale in particolare per guarire! Se ci fosse, anche a Oslo per dire...ci andrei a piedi. Credo che tutto sia un pò già scritto, sia che ci facciamo seguire al nord o al sud Italia. Noi possiamo fare del nostro meglio con l'atteggiamento questo si, ed è importante anche affidarsi e fidarsi dei medici che ci prendono in cura ovunque lavorino. Dobbiamo cercare il meglio per noi, ma non è detto che questo meglio sia molto lontano.
Un pò ingarbugliato (devo mangiare ho bisogno di ciboooo )ma spero di aver espresso il concetto. Buona cena a tutti

Dada 62 Fiduciaria
Michel a
Fantastico ...che bel musone...come si chiama?

Dott.Catania
Forse mi sbaglio ,ma se il mio intervento fosse stato fatto in un altro ospedale oggi sarei molto
più tranquilla....si sarebbero ridotti i tempi...la chemio l'avrei fatta prima....avrei maggiori garanzie? Boh.. Forse...Dipende anche dal tipo di k devi affrontare, ci sono quelli più seri, purtroppo...
Il mio k iperespresso aveva il Ki90% ed è stato fatto in 2 step...ed avevo 2 linfonodi metastatici....
Ma senza spostarmi troppo ,a Parma, all'ospedale Maggiore ho scoperto una Breast Unit favolosa...sicuramente mi avrebbero curata meglio.Ho sbagliato a seguire il mio ex chirurgo che lavora in una clinica... Non dico l'Ieo...lasciamo pure perdere i centri d'eccellenza...ma non tutte purtroppo riceviamo le stesse attenzioni.Non tutti gli ospedali sono uguali....non ci credo.
Altro discorso sono le cure ...quelle sono standard e non possono deviare dai protocolli
- Modificato da Dada 62 Fiduciaria
Mar fiduciaria
Dada
Non farti venire questi dubbi e cattivi pensieri che in un altro ospedale il tuo intervento avrebbe avuto altro corso!
Ho seguito , e lo faccio tutt'ora, le vicende di una compagna di studi di mio figlio: operata al seno qui a Milano, anche lei in due tempi (svuotamento ascellare effettuato dopo l'istologico, non esaminato il linfonodo sentinella in intraoperatorio) ha cominciato la chemio a tre mesi esatti dall'intervento!
Non tutti gli ospedali sono uguali e vero, però neanche si possono avere pregiudizi!
Un abbraccio
Maria
Heriano

L'anno scorso, al momento della scoperta del tumore di mia moglie, ci siamo rivolti prima a san Giovanni rotondo (ove mia moglie é in cura attualmente) e poi abbiamo preso appuntamento con un medico molto rinomato dello IEO. Devo dire che siamo rimasti soddisfatti più dal senologo di san giovanni che da quello dello Ieo.

☯Fede

Io per tutti e tre gli interventi, i primi due per lesioni benigne, sono stata operata all'Ieo semplicemente perché abito vicinissimo al centro e perché facevo da quando avevo 32 anni i controlli da loro. Mi ha operato sempre il chirurgo che mi ha fatto la visita pur essendo con SSN. Se avessi abitato in un altra città o semplicemente da un altra parte di Milano mi sarei affidata alla Breast Unit più vicina, soprattutto per una questione di gestione familiare.Quello che conta per l'operazione in fondo é la bravura del chirurgo, indipendentemente dalla struttura e poi veramente le cure sono standardizzate, possono esserci delle piccole differenze ma lo scopo della cura rimane il medesimo, come dire cambiando l'ordine dei fattori il risultato non cambia. Penso spesso alle persone che per curarsi si spostano da una cittá all'altra con i disagi, accompagnatori al seguito e le spese che devono affrontare e trovo molto triste che questo accada ancora. Fiducia e risorse anche agli ospedali meno noti sarebbe auspicabile

Marea

Onde
Domani è anche il compleanno del mio fidanzato, incredibile!

Dada 62 Fiduciaria
mar
Grazie cara Maria ...ma qui non si tratta di pre- giudizi...ma post- giudizi! Vissuto sulla mia pelle...
Capisco quello che mi vuoi dire e che questi rimuginamenti sono aria fritta ma i dubbi mi vengono...tu ci sei passata e sai quanto la bestia faccia paura e quanto sollievo quando te la levano di dosso...ecco...volevo solo dire questo...e ci vuole un ottimo chirurgo che lavori in un ottima struttura ed anche un bel pò di culo...e non sempre questo accade

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