Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Marziypan
Marziypan
Amica69

Ciao Amica69, mi riferisco a coloro che fanno la chemio prima dell'intervento. Quindi mi chiedevo se l'istologico riportato - che ho menzionato sopra - non si riferisse a dimensione del tumore e caratteristiche post chemio. Spero si capisca cosa intendo
Speranza
Speranza
Dott.Catania
Oggi non riesco a connettermi da pc e quindi le ho inviato i dati sui due carcinomi x mail va bene lo stesso?
Mi faccia sapere
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Marziypan:
Dopo la diagnosi - e prima di trovare questo forum - ho bazzicato un sacco su forums simili ma in inglese.

Le rispondero' con calma, anche se ci vorrebbero un paio di volumi (in questo blog se guarda i dati a destra ne abbiamo scritti di cartacei -se stampassimo le nostre pagine -93 volumi da 225 pagine) per spiegarle quanto sia sbagliato , pur se comprensibilissimo, alla ricerca di certezze di una scienza imperfetta il suo approccio.

Trascorrera' cosi' la vita nell'incertezza perenne di non poter avere mai certezze.
E se qualcuno si presentasse con delle certezze la prenderebbe solo in giro e con calma le faro' decine di esempi strada facendo piu' avanti.

Qui abbiamo fatto molti molti molti approfondimenti sul come 'uscire dalle statistiche", che si occupano della media o mediana. In altre parole lei invece di certezze cerca una mediana che nella natura e' un falso , una astrazione, e che la scienza deve adottare per trovare un punto di riferimento nel caos dei singoli casi.


La media o mediana e' necessaria per predire le risposte alle terapie, per suggerire raccomandazioni preventive, ma si occupa di tutto e tutti salvo che di Lei, che e' una varianza.
Ecco perche' con la stessa terapia e stesso istologico una paziente vive mentre una altra muore. Quella che muore che se ne fa della mediana che aveva previsto la sua sopravvivenza ?
Perche' non fa una ricerca statistica sui pedoni investiti sulle strisce pedonali ?
Eppure i rischi che corre Lei di avere una metastasi con il suo istologico, dal mio punto di vista scientifico, sono probabilisticamente inferiori ai rischi che corre attraversando sulle strisce pedonali, tenuto conto che a quest'ultimo rischio va sommato il grande numero di attraversamenti pedonali che lei e' costretta a fare ogni giorno.

Ma noi non siamo la media, ma la varianza che si confronta con altre varianze (ad esempio automobilista drogato, distratto o ubriaco) , che consideriamo "sfiga".
Ho fatto l'esempio piu' comprensibile per definire la mediana dei pedoni che si sentono sicuri di attraversare sulle strisce pedonali ma che si confrontano con la sfigata varianza che non conosciamo.

Le previsioni statistiche strascientifiche sulla sopravvivenza del gruppo del nostro blog con "prognosi particolarmente sfavorevole" a 5 anni, ad essere generosi, erano inferiori al 70 % e invece qui presto pubblicheremo che sono VIVE e VEGETE il 100 % del campione

E' un miracolo ? Per Lei forse si. Per quelle che frequentano da piu' di un quinquennio il blog e' un risultato ATTESO !
Abbia pazienza, ci dedichi 10 minuti al giorno, e glielo dimostrero' con i fatti.

Trovera' forse strampalate alcune conclusioni, ma quando imparera' da noi a "vivere e convivere con il rischio" e a vivere pienamente nel frattempo, non si preoccupera' piu' di cio' che e' difficile comprendere, perche' sara' troppo impegnata INTANTO a vivere la sua, come la mia, brevissima vita, se la consideriamo nel contesto della storia dell'umanita'.

Abbia pazienza e giorno dopo giorno con I FATTI SEPARATI DALLE OPINIONI comprendera' meglio questo ragionamento che oggi puo' sembrarle senza senso!

P.S.
Nel frattempo sono io che chiedo a lei aiuto sulla sua esperienza fatta in altri siti "simili"
Perche' li definisce simili quando non mi risulta che ne esistano al mondo paragonabili al nostro ?

Il nostro e' un forum di medicina narrativa molto diverso dai blog di storytelling, di informazione istituzionale (scientifici, testate mediatiche).
Mi aiuta a comprendere cosa ha trovato nei forum in lingua inglese che ha consultato ?

E se ne ha, sono interessato per ovvie ragioni, con dati di tale portata come i nostri (ricopio)
51.236 commenti, 4 milioni 406.164 visite
3.416 pagine di contenuti equivalenti a
93 volumi cartacei da 225 pag/cad,
386 utenti presenti,
- Modificato da salvocatania
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Fiduciaria elisa:
Ciao a tutte Mannaggia è impossibile star dietro alle pagine scritte Volevo capire come compilare il questionario... posso scaricarlo e poi inviarlo alla sua mail dott Salvo?E poi dobbiamo scrivere anche noi i fiduciaria istologico intervento....?Per il resto... attendo la chiamata per l'operazione Durante il pre ricovero hanno escluso di poter usare il patch di tessuto germinativo da inserire sopra la protesi e ha deciso per il prelievo del muscolo gran dorsale per via della taglia ( e ho una quarta mica ottava) e perché ahimè sono una leggera fumatrice .... io ci speravo proprio di poter fare un intervento meno invasivo...Invece mi toccaCon la nostra bellissima Ilaria-Onde ci sentiamo spesso e anche lei tiene botta ... è meravigliosa Un bacione Elisa

Se torna indietro nelle pagine di oggi trovera' il questionario !
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Daniela Sicilia:
salvocataniaDott mi scusi ma nell articolo su parla di mastodinia non di mastectomia e quindi di patologie correlate alla mastectomia

Le ricopio quello che avevo scritto

Daniela Sicilia:
Dott e normale secondo lei avere ogni tanto ho delle fitte al seno operato,dove ho la tensione ??Non è che sto diventando metereopatica ?Minkia solo questa ci manca..

Normale specie in chi come lei, ha problemi alla colonna
(quando c'e' il seno si parla di mastalgia extramammaria, quando non c'e' piu' equivale ad una "nevralgia")

Legga

https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/72-i-dolori-al-seno-mastalgia-mastodinia.html

http://www.senosalvo.com/approfondimenti/cura_sintomo_dolore_mamario.htm

http://www.senosalvo.com/approfondimenti/dolore%20al%20seno...di%20competenza%20ortopedica.htm



Normale specie in chi come lei, ha problemi alla colonna
(quando c'e' il seno si parla di mastalgia extramammaria, quando non c'e' piu', equivale ad una "nevralgia")

quando non c'e' piu', equivale ad una "nevralgia")

quando non c'e' piu', equivale ad una "nevralgia")

quando non c'e' piu', equivale ad una "nevralgia")
Ex utente
Ex utente

Dottore...Non so perché ma secondo me andava messa anche la data di entrata nel forum di ciascuna...

Jenny
Jenny



Il seguente questionario è stato creato con lo scopo di studiare l'esperienza, le emozioni, le reazioni e i pensieri delle donne alle quali è stato diagnosticato un tumore al seno. Alla fine del testo, come vedrà, le si chiede di scrivere una breve storia di immaginazione sullo stesso tema.
Ai sensi dell'art.13, comma 1°, del Decreto Legislativo n. 196 del 30 giugno 2003, si dichiara che i dati vengono raccolti in forma rigorosamente anonima; in nessun caso le informazioni fornite verranno comunicate a terzi non interessati alla ricerca.
La ringraziamo della sua disponibilità.

Questionario blog "Ragazze Fuori di Seno"

Al momento della diagnosi quali sono state le sue reazioni emotive? Ne parli pure per esteso

Paure
Quando la seconda dottoressa consultata, perché credevo/speravo che la prima avesse sbagliato, ha detto che non erano belli i noduli, mi ha fatto l'ago aspirato e subito dopo mi ha mollato il numero di un chirurgo, allora ho capito che forse era vero, stava succedendo e ho avuto una istintiva espressione di spavento, Madonna, ma la dottoressa mi ha liquidata con noncuranza e leggerezza, gelandomi. E così sono rimasta, gelata.
Paura di avere metastasi chissà dove.

Speranze
Nessuna. A tratti si affacciava qualcuna riguardo al dopo, ma il dopo non esisteva, esisteva solo quell'adesso melmoso e insopportabile che non sapevo se avrei saputo gestire.

Altre emozioni
Incredulità a mille, non accettazione che davvero stesse succedendo proprio a me, sensazione di una montagna da scalare e cercare di capire da dove attaccarla.

Ha cercato informazioni cliniche?  Sì  No Nel caso abbia risposto affermativamente, dove le ha cercate?

Subito sul web, dopo la prima senologa, cercavo conferme che non fosse vero che quelle parole incomprensibili, quegli aggettivi applicati a ciò che sentivo nel mio seno, non fossero cattivi come in fondo temevo ma non accettavo.

Nel Web ; Da un medico ; Da una persona che ha vissuto la sua stessa esperienza ; Altro  (specificare la voce "altro"):

Medicitalia è sempre stato un sito di riferimento per me. Trovato lì il dott. Catania e mille casi da spulciare e paragonare al mio per trovare la via d'uscita al mio labirinto. Ma tornavo a sbattere lì, su quella parola, cancro, e tornavo daccapo a cercare l'uscita.

Perché ha fatto questa scelta?

Non c'erano altre persone abbastanza competenti da consultare. Certo non il medico curante.

Ci sono stati cambiamenti nella sua visione della realtà dopo aver conosciuto la diagnosi?
 Sì  No Se sì, quali?

La nostalgia per la salute perduta, la spensieratezza perduta, la me perduta, è dappertutto. E poi ho cominciato ad avere più calma, sono più posata, rallentata, vado piano. Niente merita fretta. Nel gruppo di colleghi sono quella che invita sempre al perdono e all'amore, al non partire in quarta, ad aspettare ed essere fiduciosi. Ho bisogno che sia così il mondo e a non alzare la voce.


Ha sentito il bisogno di parlarne con qualcuno?  Sì  No
Nel caso abbia risposto affermativamente, con chi ne ha parlato?

Solo con il mio compagno. Tutti gli altri, piano piano, sono venuti molto molto dopo. A loro l'ho detto per dovere non per bisogno di sfogarmi. In realtà ho mantenuto l'atteggiamento tranquillo del vivere la cosa in una bolla, per cui a tutti ho dato la sensazione di tranquillità, mai di disperazione, non ho mai pianto, nemmeno da sola, per il fatto di avere un tumore.

Avrei voluto parlare a lungo con un medico competente, sfogarmi nel senso di protestare, che mi spiegasse perché è successo a me, perché se ho fatto tutti i compiti, prevenzione, stile di vita sano e non familiarità.

Le è servito parlarne? Esprima il suo parere con un numero da 1 (per nulla) a 10 (moltissimo)

Molto, 9.
Perché le è stato utile?

Il mio compagno è razionale, come me, parlare con lui era come parlare con me stessa e stendere le cose arricciate, chiarirle prima che potessero strozzarmi.

Si è modificato il modo in cui si era percepita fino ad allora?  Sì  No

Nel caso abbia risposto affermativamente, come si è modificato?

Come in quel film di Brian De Palma "Gli intoccabili" ho sentito che sono stata toccata e quindi sono "touchable", non va più tutto bene, non sono più quella sana, col fisico invidiabile e sane e naturali abitudini. Sono entrata a far parte di una percentuale studiata in tutto il mondo, la malattia più famosa del mondo.

È cambiata la sua relazione con il partner?  Sì  No
Nel caso abbia risposto affermativamente, come è cambiata?

Il rapporto si è fatto fortissimo, ho potuto sempre contare su di lui, mi è stato sempre accanto in tutte le attese e i viaggi e le disperazioni per la difficoltà del percorso e delle decisioni da prendere. Siamo più uniti che mai ora, non ho più dubbi sul suo amore. Prima li avevo sempre avuti.

Sono cambiate le sue abitudini di vita?  Sì  No
Nel caso abbia risposto affermativamente, come sono cambiate?

Assolutamente. Manca la spensieratezza e la forza della vita che dava un impulso alle giornate. Esco pochissimo adesso, mi pesa molto. Mi stanco molto e il lavoro che già mi stancava ora mi mette ko perché sento che la testa è piena e non ce la faccio a gestire il sempre troppo lavoro e i mille pensieri sui prossimi passi per mettere la parola fine alla mia malattia (fine della radio, intervento plastico, controlli...)
E poi la sera ceno sempre mentre prima mangiucchiavo qualcosa, non cucinavo.

Si è confrontata con persone che hanno avuto la sua stessa malattia?  Sì  No
Se questo confronto c'è stato, è stato importante?  Sì  No
Spieghi per favore perché è stato importante.

È stato negativo e forse per questo importante. Ognuno ha la sua storia ed ero confusa dai consigli diversi e la mia perplessità sul dove operarmi aumentava sempre più anche se in cuor mio avevo deciso ma in maniera un po' irrazionale, istintiva, e avevo paura a fidarmi. Ma i racconti di tutte queste persone hanno alzato un polverone che si è posato poi, molto poi, piano piano.

È ricorsa all'aiuto di uno psicologo?  Sì  No
Perché vi ha / non vi ha fatto ricorso?

Non credo di averne bisogno, non voglio drammatizzare la situazione in cui mi trovo e ricorrere allo psicologo significherebbe questo. Ho appena subito un altro lutto e anche da quello non si può uscirne ma solo convivere e io credo di riuscirci per mia natura, non sono abituata ad arrendermi o a lamentarmi, almeno non per molto, ma a trovare soluzioni.

Se vi ha fatto ricorso, come valuta l'intervento dello psicologo?
________________________________________
________________________________________
A quali terapie pre e/o post intervento si è dovuta sottoporre? (chemioterapia ecc.).
Terapia ormonale e radioterapia.

Ne parli liberamente (ricadute fisiche, emozioni ecc.)

Non ho mai pianto sin dalla prima diagnosi o sospetto, niente. Ero gelata e lo sono rimasta per molto. Tutte le energie che avevo le usavo per capire cosa fare, scegliere la cosa migliore, ed era tutto difficile difficile, qualche chirurgo quale ospedale aspettare agire cosa mi aspettava... tutte le energie per arrivare al mio obiettivo di mettermi tutto subito alle spalle.
Ho pianto per la prima volta quando in tv hanno intervistato una donna che era uscita dal cancro e che incolpava l'averlo avuto ad una trascuratezza dimenticanza nella prevenzione. Lì sono scoppiata a piangere perché io mi ero controllata pochi mesi prima della diagnosi e non saltavo mai un controllo, ma perché mai non dicono che bisogna controllarsi e toccarsi da soli sempre che non bastano i controlli annuali soprattutto se una ha il seno denso? Ero disperata mi sentivo all'improvviso addosso tutto, è stato circa quindici venti giorni dopo l'intervento. Anche il secondo scoppio di pianto (sempre da sola) è stato dopo l'intervento forse ad un mese. Mi sentivo che avevo scalato la montagna avevo attraversato i rovi e che tutto era stato difficile tutto era stato pazzescamente difficile e piangevo per questo per quello che mi era accaduto.
Piango, e mi fa bene, sempre da sola, spesso mentre guido e ascolto delle canzoni che appartengono al prima della diagnosi, quel prima che non tornerà mai più, e che mi tirano fuori le emozioni. E in quel pianto c'è tutto, la mancanza di mia madre che mi ha lasciato da poco, poco prima della diagnosi, e io avrei tanto bisogno di lei, l'amore per mio padre che mi ha lasciato molto tempo fa, il mio io incompleto e insoddisfatto di sè.
Fisicamente sto uno schifo. O almeno così mi sembra. Ho la mente con un ottundimento costante pensando alle cose da fare, di lavoro e di cura, e alla stanchezza che mi sopraffà.

Ora passiamo al blog. Quali vantaggi e insegnamenti per sé ha tratto dall'esperienza del blog?

Ho sempre scritto nella mia vita, è il mio modo di elaborare il dolore e lo smarrimento. Il blog ha sostituito quella scrittura solitaria. Infatti al pc non scrivo più la mia storia come ho fatto il primo mese, primo mese nerissimo. Ma in più mi ha dato compagnia vera, persone in carne ed ossa, con alcune sento forte affinità, per tutte provo un affetto incredibile e vorrei abbracciarle tutte.

Perché ha deciso di entrare nel blog?

Non volevo entrare perché da fuori era ciò che io non volevo essere, malata di tumore, e non volevo fare parte di quel gruppo né lamentarmi e per giunta pubblicamente. E poi non amo i gruppi, sono sostanzialmente asociale con lampi di affettuosità e socievolezza. Sono entrata per provare, per curiosità, come sempre, e per portare allo scoperto la mia protesta contro il cielo, il destino, o non so che diavolo. E perché il web è un po' la mia seconda casa, trovo sia uno strumento formidabile se ben usato.

Quali aspetti le sono sembrati positivi del blog?

L'autenticità delle persone non era il gruppo mieloso o posticcio che temevo. Davvero penso ad alcune del gruppo durante le mie giornate come amiche vere. Ci sono persone molto interessanti mai banali. Oltre alle ragazze ovviamente non è mai banale e sempre interessante da leggere il dottor Catania e Bellizzi. Il pronto soccorso rappresentato dal blog è impagabile, sia da parte delle ragazze che dei dottori. Tutto ciò è fantastico, è una bella umanità.

Quali aspetti le sono sembrati negativi del blog o quali limiti ha percepito in questo tipo di comunicazione?

Il rumore di fondo. A volte si perdono pezzi importanti perché è impossibile ritrovarli. Il blog è per forza un luogo confuso, una piazza dove si incontrano tutti gli amici.

Consiglierebbe il blog a donne a cui è stata diagnosticata la malattia?  Sì  No Perché?

Sì se non ci si vuol fare ingoiare dalle ricerche sulla rete.
Ho un'amica che non sa nemmeno qual è il suo istologico e non si fa domande e non cerca su internet, beh a quel tipo di donne non serve il blog.

Ha pensato di incontrare fuori dal blog alcune delle donne con cui si è confrontata nel blog?
 Sì  No Perché?

Certo, ho detto su.
Ci sono alcune persone che ammiro tantissimo. Alcune mi ispirano tanta ammirazione simpatia e affetto che vorrei poterci parlare per telefono o incontrarle e abbracciarle singolarmente, fuori dalla confusione di un blog.

Se ha incontrare fuori dal blog qualche donna con cui si è confrontata nel blog, parli di questa sua esperienza.
________________________________________
________________________________________
________________________________________
L'anonimato e l'invisibilità del web l'hanno aiutata o li ha considerati dei limiti? Perché?

No, non un limite ma un'opportunità per parlare di me non me.

Le seguenti domande sono rivolte solo a chi ha già subito l'intervento chirurgico.
Qual è stato il suo rapporto con i medici?
Con l'oncologo

Oncologo post intervento, pessimo. Persona disorganizzata, sfuggente, indaffarata, mi sentivo nessuno davanti a lui, dopo ore ed ore di attesa.

Con il chirurgo

Il chirurgo è stata la persona che mi ha convinto, con il sorriso e i modi affettuosi, che stavo facendo la scelta giusta restando in quell'ospedale

Con un altro medico (specificare quale)
________________________________________
________________________________________
Qual e stato il rapporto con gli infermieri / con le infermiere?

Durante la degenza o altre visite è stato buono, ma ci sono stati dei problemi con un paio di infermiere, streghe cattive, durante la degenza.

Le sono stati di conforto i suoi famigliari durante e dopo il ricovero per l'intervento?
 Sì  No Perché?
Assolutamente. Mi hanno aiutato soprattutto al ritorno a casa, aiutandomi con la gestione del quotidiano.

Le sono stati di conforto i suoi amici durante e dopo il ricovero per l'intervento?
 Sì  No Perché?

In realtà non avevo voglia di essere soffocata per cui ho apprezzato gli amici che mi sono stati vicino stando lontani. Invece ho rotto i rapporti con un amico che mi ha infastidito con la sua ansia.

Le seguenti domande sono rivolte solo a chi ha già subito l'intervento di chirurgia ricostruttiva.
È stata soddisfatta dell'intervento di chirurgia estetica?  Sì  No Perché?

Sì il seno ricostruito ora, con espansore, ha un bell'aspetto

Come giudica il suo chirurgo estetico?
Sfuggente. Tutte le visite sono con collaboratori; un paio di loro sono però due dottoresse meravigliose.

Consiglierebbe questo tipo di intervento a chi ha avuto problemi simili ai suoi?
 Sì  No Perché?

Non so. La mastectomia ti toglie per sempre un pezzo di te che non tornerai più ad essere, è un lutto indelebile. Ma ovviamente è necessario è quindi ben accetto inesorabilmente. All'inizio mi sono pentita della scelta dell'espansore e del fatto che dovessi fare un secondo intervento per la protesi. Chi non ce la fa forse farebbe bene a non mettersi protesi interne ma esterne. Conosco una persona che vive felicemente con protesi esterna.

A questo punto, in conclusione, le chiediamo di scrivere un raccontino di immaginazione in cui uno dei personaggi è una donna che ha avuto una malattia simile alla sua. Si ricordi che è una storia di fantasia e che la trama quindi può sganciarsi in parte o del tutto dalla sua esperienza reale, così può aggiungere personaggi, cambiare l'ambientazione... Insomma, ha la più completa libertà.

Aveva sentito dolere il seno, il capezzolo, durante tante notti insonni ed era stato accolto come un sollievo preferendo ció, ritenuto innocuo, a che fosse il cuore a dolere. Invece stava crescendo silenzioso un nuovo dolore che avrebbe centuplicato il primo o trasformato il primo, meglio, in essenza intima e onnipresente, pervasiva e consolante. Aveva l'età in cui si è già appreso che nella vita arrivano dolori che sembrano insopportabili eppure un minuto dopo ecco che ti sorprende una felicità inaspettata. Aveva l'età che non ci si aspetta altro che questo, grandi dolori e felicità pazzescamente improvvise. E via così.
Quel pomeriggio intorno a sé nel dormiveglia c'era un rumore che tappezzava il cervello e che annunciava la presenza dell'invisibile, e infatti lo sentì, l'invisibile, l'ala consolatrice della sua mamma che scendeva ad abbracciare a consolare la sua anima in bilico davanti ad una possibile diagnosi di cancro. L'ala della presenza dell'amore mentre entrava e vagava in quella selva oscura come un Filo d'Arianna per tirarla fuori dalla rabbia e dal malumore, per portarla al perdono e alla placida accettazione della vita.
Quel pomeriggio capì che era sola ma non era sola e che poteva fare tutto. Uscì in macchina, la natura immobile, il mare inquieto, il cielo infinito, per urlare forte e tirare fuori tutto quel dolore taciuto e pianto in solitudine e si trovò a ballare con sconosciuti come se non ci fosse altro da fare e da pensare, e si ritrovò finalmente con le valigie pronte per quel trasloco sempre rimandato, in quella casa piena di luce e di passeggiate, in campagna non lontana dal mare.


Data scoperta malattia : mese anno

Luglio 2018

2) Esame istologico : TNM (dimensioni, linfonodi, metastasi) , Recettori, Ki 67, Her 2

pT1cN0sn/mol
Er /Pgr: 100%
Ki67: 15%
Her2: neg

3) Tipo di intervento (il primo)

Mastectomia con ricostruzione

4) Metastasi (se presenti) : NO

5) Terapie : chemioterapia, ormonoterapia,...altro......

Ormonoterapia, radioterapia

6) Secondo tumore: NO

Marziypan
Marziypan
salvocatania
salvocatania

Grazie dottore, apprezzo la sua gentilezza e il suo essere diretto. Mi sono ritrovata in un circolo da cui devo uscire e riprendere in mano la mia vita e le mie paure per tornare alla normalità.

Non ho il permesso di inviare links perché ho scritto meno di 10 posts, però le mando nomi per i forum di cui le ho parlato, anche se sono un po' diversi. Grazie

cancerresearchuk
mybcteam

Ce n'e' un altro che ora non trovo ma appena riesco le mando il link
Vittoria
Vittoria
salvocatania
Carissimo dottore !! Sino nuova del gruppo ... mi è stato appena diagnosticato e ora mi avvio verso operazione ... ogni tanto
Mi assale un senso di ansia e angoscia ...

Le sue parole sono per me di conforto
... devo imparare anch'io a pensarla come lei ... e invece guardo le altre ragazze mie amiche e mi sento
Sfigata perché è capitato a me ... e la mia vita sta per cambiare !!!


Proverò quando ho questi momenti a rileggere le sue parole anzi ora me le stampo e le attacco al
Frigo ... così diventa un memorandum quotidiano ...

Anche il
Mio senologo quando faccio queste domande statistiche mi dice ... signora ma siete propria sicura se scendendo da questo
Ospedale qualcuno non vi investa ???!!! ...


Grazie ancora per la sua infinita umanità !!!

Grazie mille
- Modificato da Vittoria
Speranza
Speranza
salvocatania
Dott. Catania
mi riallaccio a Pinella,ma se una persona fa la PET ha necessità di fare anche la scintigrafia?
Mi spiego meglio, non sto chiedendo se dopo tot numero di anni si deve ancora fare la scinti, ma se sono due esami complementari perché la PET non rileva la situazione ossea.
Dada 62 Fiduciaria
Dada 62 Fiduciaria
Dottor Catania

Le sottopongo il mio problema...verso marzo in piena chemio con Taxolo e Herceptin mi venivano taglietti sulle dita della mano destra che poi a fatica guarivano spontaneamente.Un giorno finita la terapia ,non mi ricordo quando, mi sono tagliata con il dorso del coltello nello sbucciare una zucca durissima e da allora questo taglio non guarisce mai...il braccio è quello dello svuotamento ascellare...il dito è il pollice.In negozio lo tengo coperto perchè cè molta polvere ma poi tolgo il cerotto...volevo sapere come aiutare questo taglio a guarire e se c'entra qualcosa il fatto che la mano sia quella del cavo ascellare ripulito...
Grazie se mi risponde
Ex utente
Ex utente
Speranza
carissima ho letto e riletto la tua storia, ma non ti puoi né devi colpevolizzare. Eri giovane, non era il momento giusto e il padre giusto, soprattutto. Perdonati e pensa che in cielo c'è un angioletto che ti veglia, particolarmente adesso. Un abbraccio grandissimo

Stella Buon viaggio
Titti inf
Titti inf
Didi
Come stai? vai ancora di tachipirina?
Ex utente
Ex utente
Marziypan
Allora avevo capito bene
Hai praticamente dato voce ad uno dei miei dubbi (ne abbiamo tutte, a prescindere dagli istologici, è normale ), di cui parlavo oggi con mia sorella
Sto appunto facendo la neoadiuvante (essendo il mio tumore abbastanza grande ed avendo un fascio di linfonodi patologici) e proprio stamattina sentivo dolore sia al capezzolo (che dagli esami strumentali sembra non essere preso) che sotto l'ascella; ho cominciato quindi a pensare che comunque questo bastardo è ancora dentro di me.... E se le cure funzionassero solo fino ad un certo punto? E se questa carogna continuasse a "camminare", nonostante la chemio? E da qui la paranoia al pensiero degli esami di controllo di gennaio...
A luglio non c'era niente di visibile in giro: e se esce fuori qualcosa? Ero tentata di chiedere al nostro Dottore, ma mi trattenevo, anche perché razionalmente mi dicevo che se verrà fuori qualcosa, non sarebbe certo frutto di questi ultimi cinque mesi...
Ciononostante ormai sono partita e quindi Dr.
Catania
due domande gliele devo fare:
1) con un tumore ed un istologico come il mio, anche lei avrebbe optato per una neoadiuvante?
2) se fossero state presenti micrometastasi ossee non visibili alla scintigrafia, la chemio potrebbe aver disinfettato anche quelle o è improbabile?

Abbia tanta pazienza, dottore...
Daniela Sicilia
Daniela Sicilia
salvocatania
Dott le faccio un altra domanda e per oggi non la disturbo più Siccome mi capita spesso di avere bruciore sotto l ascella dove ho avuto lo svuotamento ascellare in antiinfiammatorio può essere utile??
O dipende dal fatto della nevralgia dovuto ad altro?
Grazie

Rispondi