Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Rosella fiduciaria
Rosella fiduciaria

Antonia....cara Antonia...

i pensieri che compongono le nostre solitudini e che danno corpo alle nostre forze, sono gli stessi che hanno contribuito a renderci quelle che siamo...
Non so immaginare come si possa riuscire a non "sentire" il dolore nell'anima alla vista di un letto che trasporta "noi"... o di uno sguardo che riconosciamo come nostro...
Come si può rimanere indifferenti al rumore famigliare di "strumenti" o di passi o di voci o all'odore che ci ricorda solo "quel" momento...

Io penso che sia giusto ricordarsene ed anche doveroso ripetersi che se ci ricordiamo tutto ciò significa che.... SIAMO ANCORA QUA...EH, GIA'...

E la vita scorre... a tutta vita!
A volte claudicante, altre volte prorompente e altezzosa, guardando dritta davanti a se'... ma è sempre lei, è sempre VITA e come tale va coccolata, viziata, abbracciata...
Anche se a volte il sentore appare diverso, lei c'è... è nostra, è la NOSTRA VITA.

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Francesca, carissima,
mantieni i tuoi ricordi perché io credo che nessuno di essi sia un "brutto" ricordo, quantomeno non sia da relegare nel dimenticatoio... tutto serve a comporre il presente!
Le gocce che scendono...il controllo... il non essere stata "attenta"....
Siamo esseri umani, nessuna "vergogna"!
Probabilmente OGGI terresti d'occhio goccia dopo goccia... oggi che hai una storia differente alle spalle...oggi che sai e comprendi molto più di ieri...oggi che le consapevolezze sono diverse e fanno di te, di noi, per qualche verso "altre Persone" anche se di fondo rimaniamo quelle che siamo sempre state, fortunatamente!

Le nostre debolezze, o le nostre leggerezze, vanno perdonate, non si può eccellere nel controllo di tutto quanto accade attorno a noi e soprattutto non lo si può fare nei momenti in cui si vivono situazioni che sconquassano l'anima...

Pazze si, ma non facciamoci del male inutilmente!

Francesca... volevo anche dirti che io sono "tornata" sul Blog, ma che in realtà non sono mai andata via....credimi!
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A Tutte, a Tutti...

felice notte e il mio sorriso!


Rosella

- Modificato da Rosella fiduciaria
Rosella fiduciaria
Rosella fiduciaria

Lori...

Ragazzabelladentroebellafuori!

Ri-eccomi... ma tu lo sai bene, io da qui non me ne sono mai andata!

ICome recita il proverbio? Il cuore batte dove ...dove batte?
Dove il dente duole?
NOOOOOOO.... non nel mio caso!

Il cuore batte dove ci sono parole che lo emozionano, dove si sente vivo, dove c'è condivisione....
Ed eccomi qua, con Voi a contarne i battiti e a condividerne i fremiti!

Buonanotte... e grazie per le tue belle parole!

Un sorriso per te! ... fai sogni bellissimi!
Rosella

mary66
mary66

che dire.... siete emozionanti!!!! ♡♡♡
Maria


CANCRO
Lo chiaman come un segno dello zodiaco,
ma non è gentile.
Parlar di lui, nessuno vuole farlo,
magari serve per esorcizzarlo.
Evoca spettri, fantasmi di paure, di dolore
di passione,
ma forse è lui che ha paura della prevenzione.
Salta addosso e si impossessa del corpo
e della dignità.
Non ha pietà, di nessuno neanche della tua disperazione
che si trasforma sempre in muta rassegnazione.
La chiaman terapia del dolore,
per alleviare le sofferenze di chi non ha speranza,
ma non quelle di chi resta accanto,
fingendo normalità dietro ad una spenta, disperata,
inutile ribellione.
Speranza, flebile resta, candela accesa,
ad un vento che impietoso soffia
Fiore reciso,
appassito, consumato, logorato in attesa di un niente,
nel ricordo di un vigore,
mio padre, mia madre, quando nel loro splendore,
mi donarono la vita.
Resta il vuoto del silenzio
e di una sconfitta,
sorretta solo da una pallida attesa,
che un domani possa diventar vittoria,
per chi ci sarà, sotto la croce di quel calvario
Lo chiaman come un segno dello zodiaco,
ma non è gentile...

mary66
mary66

che dire..... siete emozionanti !!!♡♡♡
Maria


Cancro

Lo chiaman come un segno dello zodiaco,
ma non è gentile.
Parlar di lui, nessuno vuole farlo,
magari serve per esorcizzarlo.
Evoca spettri, fantasmi di paure, di dolore
di passione,
ma forse è lui che ha paura della prevenzione.
Salta addosso e si impossessa del corpo
e della dignità.
Non ha pietà, di nessuno neanche della tua disperazione
che si trasforma sempre in muta rassegnazione.
La chiaman terapia del dolore,
per alleviare le sofferenze di chi non ha speranza,
ma non quelle di chi resta accanto,
fingendo normalità dietro ad una spenta, disperata,
inutile ribellione.
Speranza, flebile resta, candela accesa,
ad un vento che impietoso soffia
Fiore reciso,
appassito, consumato, logorato in attesa di un niente,
nel ricordo di un vigore,
mio padre, mia madre, quando nel loro splendore,
mi donarono la vita.
Resta il vuoto del silenzio
e di una sconfitta,
sorretta solo da una pallida attesa,
che un domani possa diventar vittoria,
per chi ci sarà, sotto la croce di quel calvario
Lo chiaman come un segno dello zodiaco,
ma non è gentile...

Fiduciaria Laura
Fiduciaria Laura

Il cancro ce l'hanno solo gli altri / Se raccontano che ce l'ho io / vorrà dire che sono un altro

Adriana ha detto una grande verità. Mi sono sentita "un'altra" per tanto tempo. Ed ora che mi sembra di essere rientrata nei miei panni ho un pò l'istinto di cancellarlo dai miei ricordi quel cancro...
Ma io sono l'insieme di tutto . Ho attraversato quella tempesta e sono dall'altra parte perchè sono stata fortunata e perchè ci ho messo "del mio". E devo continuare a farlo, non a dimenticarlo. Lo devo fare per me, per la mia famiglia e per tutte le RFS che pur mettendoci tanto, tantissimo , non hanno avuto dalla loro parte la fortuna sfacciata che invece, comunque, è qui nelle mie tasche.

Dottor Catania, grazie perchè ogni volta tocca le corde giuste....
Grazie Rosella perchè ci sei e ci sei sempre stata.

E grazie a tutti/e voi. La mia fortuna è anche l'aver avuto la vostra mano salda durante e dopo la tempesta.

Un abbraccio speciale a Lori e....

DOMENICA RUN&LIFE !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Non mi sembra vero e per scaramanzia lo dico sottovoce....ma ...
mentre a correre ci penserà mio marito...io con pupe al seguito mi vorrei godere la compagnia di Francesca!!!

Dottor Catania vero che ci sarà??

un abbraccio e che sia un bel giorno per tutti
Laura

Ex utente
Ex utente

Questa mattina ho aperto e mi sono emozionata leggendo, è stato bello ho avuto la stessa sensazione di quando sono entrata una sensazione di essere di nuovo in famiglia. Cara Rosella bello risentire le tue parole sempre precise, corrette, leali. Antonia,Mary, Francesca (tanti auguri anche se in ritardo ma di cuore) Lori un abbraccio, Laura e se mi permette dr. Catania un abbraccio anche a Lei.

Buona giornata a tutte/i
Didi

mary66
mary66

io domenica ho un battesimo... avrei tanto voluto esserci!!!! ma danno pioggia tutto il giorno dite che rimanderanno?

Francesca fiduciaria
Francesca fiduciaria

Laura, evviva la run si avvicina, han messo brutto, ma noi ce la metteremo tutta per portare il nostro sole.

Mary, bellissima la tua poesia.

anch'io molto tempo fa ne avevo scritta una. vorrei condividerla con voi..

Accarezzo la mia pancia,
accarezzo la vita..
oggi il mio cuore non batte più al ritmo della tua felicità,
tristezza,, dolore
e incapacità di ridere, parlare, sognare..
la vita nella pancia,
la morte nel cuore, nella testa, nell'anima.
domani nascerai, non era il tempo, non era il momento,
domani questo dolore
si trasformerà,
e tu
e noi accarezzeremo di nuovo la vita...."

bacio e bei sogni a tutti.

Rosa ci sei? riusciamo a salutarci domenica alla run?

Francesca

Rosella fiduciaria
Rosella fiduciaria

Laura, carissima...
la TUA fortuna...
non è solo la TUA fortuna....
è anche la MIA fortuna, la NOSTRA....
Hai detto bene!
Esserci incontrate/i qui, aver imparato a riconoscerci fin dalle prime parole che leggiamo (a cosa serve l'avatar? :winking, pensarci nelle assenze e accoglierci nei ritorni...
Accorgerci che i nostri pensieri si intersecano e si dirigono verso uno stesso obiettivo....senza mai dimenticare ciò che è stato e mantenendo la nostra filosofia "salvavita": quel "festina lente" che riusiamo a sfoderare con noncuranza ad ogni difficoltà ...

Quanta roba!!!!

Come non definire FORTUNA, la fortuna di essere qui?

Qui c'è chi comprende, chi sostiene, chi sorride, chi va e chi ritorna...
C'è chi tocca le corde giuste e c'è chi le fa suonare.... DOTTOR CALI'!!!!!!
Ci mancano le Sue melodie...

Ragazzefuoridiseno: presenti!
Lo dico alla maniera degli Alpini, che qui in Valle d'Aosta ricoprono tutt'oggi un ruolo importante!

Didi, Mary... ben ritrovate su questo spazio!
La Famiglie con la EFFE maiuscola si ricompongono sempre, perché sono costruite su uno zoccolo duro ....

Domenica io non ci sarò al RUN&LIFE, ma ho anticipato a modo mio la manifestazione e negli ultimi tempi ho camminato sovente sull'erba a piedi nudi...
Facendolo ho pensato a Tutte Voi e mi è piaciuto tanto...

MA COSA ACCADE... OLTRE A SENTIRVI NEL CUORE, ORA VI SENTO ANCHE NEI PIEDI?



Un abbraccio a Tutte- a Tutti!
Fate sogni bellissimi!

Rosella

- Modificato da Rosella fiduciaria
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Laura
ci sarò per ovvie ragioni.
Anche se stavolta mi sentirò incatenato perchè non potrò correre.
Nulla di misterioso, ma la mia compagna con la quale vado a correre ha avuto recentemente delle extrasistoli ed abbiamo smesso di correre. Nulla di patologico, ma solo di significato funzionale che abbiamo chiarito.
Pertanto cammineremo come altri con la nostra cagnolina Mina, che solitamente facciamo correre per curarla di un linfoma gastrico in equilibrio, si spera, stabile. Siamo riusciti monitorandola costantemente a non fare ancora la chemioterapia.
E' quindi una paziente "oncologica" curata con alimentazione...e attività fisica e tanto amore.
http://www.senosalvo.com/ragazzefuoridiseno/terapia_speranza_determinazione.htm
E' una trovatella (6 anni fa abbandonata in piena estate ) pur risultando poi casualmente un cane di razza (ecchisene...), precisamente un Coton de Tulear, che ci ha confermato, se ce ne fosse bisogno (vero Lori ??), quanto abbiano da insegnarci gli animali in fatto di empatia e affetto. Il riferimento al "cane di razza", perchè è ancora inspiegabile per noi che possano esistere dei mostri che si vanno a comprare un cucciolo da 3.000 euro per poi abbandonarlo alla prima estate.

Rosella

a proposito di >>C'è chi tocca le corde giuste e c'è chi le fa suonare... >>

Le allego un link che le risveglierà.......la fase dell'attesa......

https://www.medicitalia.it/consulti/senologia/484355-nodulo-seno-con-linfonodi-interessati.html
- Modificato da salvocatania
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo

Mi scrive Nadine che ha problemi di connessione, ma riesce a leggerci e a inviare mail. Si "rammarica di non poter intervenire...ora che le RFS si sono risvegliate "

Mi allega un altro bell'esempio di Medicina Narrativa . Per la verità glielo avevo chiesto io mesi fa :"perchè non mi racconta l'esperienza della gravidanza scrivendo un altro pezzo dal titolo "la gravidanza dopo la malattia " ???

E' stata di parola e non solo......... perchè mi ha dato una bella lezione di vita.
Non ha svolto il compitino mantenendo il mio titolo (ora mi rendo conto che fosse focalizzato sulla malattia....come se la gravidanza fosse una malattia??????) , ma l'ha modificato centrandolo non sulla malattia ma sulla VITA

Eccolo : Una vita normale

Purtroppo non riesco ad incollarlo qui e allora, sino a che ci riesco, provo a fare il copia incolla su

https://www.medicitalia.it/blog/senologia/5533-la-medicina-narrativa-e-la-blogterapia.html

commento n.64
dove pensavo di replicarlo come esempio di Medicina Narrativa

- Modificato da salvocatania
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Una vita normale.

Mi sono chiesta più volte se avessi potuto vivere ancora la mia vita di sempre anche con una diagnosi di cancro. Sono stata caparbia, cocciuta, mi sono impuntata per rimanere ancorata a quel sempre che sapeva di certezze e di abitudini consolidate, di orizzonti...lunghi.
Ma poi improvvisamente, nella mia sana normalità è subentrata la malattia. Un cancro. Qualcosa che rende bene l'idea di questa parola, qualcosa che ti aggancia...ta'...in una morza stretta e dolorosa e non ti lascia neanche se ti dimeni, se batti i piedi, se urli. Ed io avevo tante cose per cui avrei voluto urlare, piangere fino a prosciugarmi se avesse funzionato, lo avrei fatto. Anzi un po' l'ho fatto quando mi sono accorta che non era solo un seno ad ammalarsi, era qualcosa di più di una parte del mio corpo...era una mente avvelenata dalle paure, era una famiglia, i miei giorni, i sogni ed i progetti, era la mia direzione.
Avevo costruito tutto in funzione di quel sempre perché durasse. Uno fa questo nella vita, ci prova per dare un duraturo senso all'esistenza, per fare cose che fanno un po' tutti con un misto di razionalità e fatalismo, qualche volta di catarsi. Si sa che tutto può cambiare da un istante all'altro, che tutto può accadere, lo vedi tutti i giorni che è così, lo leggi sui giornali, lo senti in tv, lo ascolti dalle storie degli altri. Ma tu sei un'altra cosa, la tua è un'altra storia e questo ti basta per assicurarti una diversità alienante, una differenza di cui non ti accorgi quanto possa portarti lontano dalla normalità. Perché oggi riesco a dire che la malattia lo è, intendo Normale, come qualsiasi altra cosa che ti capita, nel mezzo del cammin... per tanti fottuti motivi, vuoi il caso.
Però una domanda me la sono fatta: come fa un cancro ad arrivare proprio quando sei incinta? Non ci sono delle regole che la natura dovrebbe seguire? Se hai una vita dentro, come fa ad essere naturale avere addosso qualcos'altro che la potrebbe distruggere? Ma se il coraggio non è altro che la virtù di accettare l'esistenza per quella che è ed andare avanti con questa consapevolezza, allora forse sono stata anch'io, pare, una persona coraggiosa, l'ho imparato con la malattia, rinunciando al mio bambino per amore di un figlio che avevo già, per concentrarmi su un percorso che poteva essere solo mio, cosciente del fatto che poco sarebbe dipeso da me, per la possibilità di non farcela così come per la guarigione. Senza colpe e senza merito ho accettato il mio cancro per affrontarlo con il suo nome Triple Negative per imparare a conoscerlo, talvolta temendolo, altre riuscendo a non considerarlo. C'era un cancro, ma c'era fortemente tutto il resto che anche quando non te ne accorgi, presto o tardi il resto riparte, si rimette in moto .
Non mi aspettavo di ammalarmi, né di rimanere incinta un'altra volta due mesi dopo la fine delle terapie, caspiterina che sorpresa, proprio quando mi era stato detto che la fertilità poteva essere compromessa e che comunque c'era bisogno di tempo, i tempi comprensibili di una ripresa, delle terapie e dei medici, non della medicina, perché alla fine in questo campo due più due non è sempre uguale a quattro e ci sono pareri che non si possono sintetizzare o quantificare. Tempi comunque che mi hanno mandato in paranoia creando angosce, perplessità, nuove insicurezze. Tempi che non lasciavano molto tempo per decidere, solo spazio a frasi come "Lei sa che potrebbe non veder crescere suo figlio, non sappiamo come si comporterà la malattia, lei è in una fase delicata, quella in cui sussiste un'alta probabilità di recidiva" . Teorie, rischi, statistiche, bla bla bla che hanno rimandano a me la responsabilità e una decisione da prendere chiaramente tanto personale. Mi sentivo disorientata, confusa, non sapevo se fare di questa sorta di miracolo un dramma, ma soprattutto, avevo qualche reale motivo per farlo diventare tale proprio ora che il destino mi offriva una nuova opportunità dopo il vissuto che mi lasciavo alle spalle, dopo tanto dolore? Nonostante ciò non ne avevo. Quello che invece avevo era in ogni caso un futuro breve o lungo che fosse, con tanti punti interrogativi, come lo era del resto per altre persone. Ma soprattutto nella peggiore delle ipotesi e paradossalmente nella migliore, lo avrebbe avuto lui: il bambino. Ancora troppo malata nell'anima per percepire una gravidanza come una rinascita, c'ero già cascata una volta e non volevo permettere al mio corpo di fregarmi ancora, di farmi stare bene fantasticando sul futuro proprio ora che avevo imparato a vivere alla giornata.... ero ancora in preda a troppi se. Si sa, la vita troppo volte non ti mostra gratitudine e in un attimo tutto si disfa. Avevo bisogno di sentirmi dire che potevo fidarmi, ma ovviamente non ricevetti rassicurazioni in merito da parte dell'équipe che mi seguiva, non potendo offrirmi certezze qualcuno mi disse di pensarci bene soprattutto in funzione di quel futuro a cui faticavo a pensare, altri mi dissero di seguire il mio cuore. Scrissi alcune email a dei medici che avevo conosciuto, due dei quali in rete, tra cui il Dottor Salvo di cui riporto qui il nostro scambio:


[i]Caro Dott. Salvo,
le scrivo in privato perchè al momento sono ancora disorientata per riferire sul blog la notizia che sto per dirle.
Ho appreso da pochi giorni di essere incinta e proprio domani inizierò tutti gli accertamenti del caso, ma anche la mia oncologa è rimasta senza parole.
Ho finito chemio 6 mesi fa e la radio da meno tempo, ho fatto gli ultimi controlli a settembre ed era tutto negativo e avrei dovuto ripeterli questo mese.
Non so se ricorda vagamente la mia storia:
triplo negativo, tumore di 5 cm con 2 linfonodi in metastasi di cui in realtà non si è avuta stadiazione certa avendo fatto un intervento d'urgenza causa emorragia al seno, poi chemio, poi secondo intervento con dissezione, poi di nuovo chemio. Il tumore è stato diagnosticato durante la mia seconda gravidanza a cui è seguita un'interruzione per severità della prognosi e la necessità di iniziare le terapie. Ho già un figlio di 8 anni.

Ho mille domande che farò ovviamente ai medici che mi seguono, ma ci tenevo ad avere un suo parere in merito.
Premetto che nello stordimento e la sorpresa che questa notizia ha provocato, io vorrei tanto portare avanti la gravidanza, considerando l'esperienza traumatica vissuta un anno fa, ma sono ben consapevole che questo non era proprio il momento perché troppo poco tempo è passato. Mi chiedo quali siano i rischi per il bambino con una chemio finita a fine luglio scorso e la radio 2 mesi fa e con la paura (quella maledetta) di una ripresa della malattia scatenata da un nuovo sconvolgimento chimico.
So che non ci sono evidenze scientifiche a riguardo che attribuiscano alla gravidanza responsabilità sulla malattia, trattandosi di triplo negativo, ma lei per caso ha avuto modo di apprendere di situazioni simili alla mia in una fase così precoce?
Attendo con ansia un suo riscontro in merito.
Cordialmente,
Nadine

Dottor Catania risponde:
Ho assistito a molte situazioni come quelle che mi descrive.

Ammetto di aver provato disagio, soprattutto nel secolo scorso a causa dei tanti pregiudizi, anche miei come medico oncologo, non suffragati però da basi scientifiche che inducevano e inducono ancora a predicare prudenza...
Prudenza su quale base scientifica ???

Poi decine di pazienti, che per fortuna hanno fatto di testa loro, hanno puntualmente smentito i miei pregiudizi ed hanno modificato il mio modo di essere che non mette più al primo posto i rischi eventuali, ma il desiderio del paziente, soprattutto perché molti di questi rischi sono stati ridimensionati dall'evidenza .

In altre parole sono più teorici che reali.
Se non avessero rischiato non avremmo mai saputo che gran parte dei rischi paventati sono più teorici che reali soprattutto quelli che Lei descrive a carico del nascituro.

Non Le ho dato alcuna risposta alle sue domande, ma spero di essere riuscito lo stesso ad esprimere il mio pensiero.

I rischi ? Nascere già è un rischio , attraversare sulle strisce pedonali è un rischio.
Quando andavo a fare le mie gare nel deserto tutti mi dicevano "sei un pazzo".
Ero pazzo ma felice. Lo sono un po' meno, molto meno (c'è anche altro nella vita) da quando ho smesso....di essere pazzo.

Avevo un amico, il più caro amico, che mi coinvolse negli sport più estremi (deltaplano, parapendio, traversate in solitaria).
Devo a lui 12 delle mie 24 fratture che hanno segnato il mio scheletro
Lui, Gianni, è morto l'11 aprile negli anni 90' a bordo di un traghetto di linea, il Mobby Prince, a due miglia dal porto di Livorno e in una serata bellissima con il mare piatto e visibilità perfetta. Andava a prendersi la sua barca in Sardegna per fare una traversata oceanica per la quale noi .....lo perseguitavamo paventandone i rischi.
Lo uccise non il fuoco, ma la beffa :morire su un traghetto di linea , quando ancora l'esperienza della Concordia non era neanche immaginabile.

Se non ha il coraggio di riportare la novità sul blog utilizzi pure questa mia risposta. L'autorizzo a riportarla integralmente.
Corro volentieri il rischio di non essere giudicato benevolmente da altri medici che leggono.

Ecchissenef.....non avevo appena scritto che mi sentivo più felice....da pazzo ?

Pazzo o Fuori di Seno ?

Tanti saluti ed auguri.
[/i]

Se avessi fatto una scelta diversa fondata esclusivamente sui rischi e sulle paure, sarei rimasta a vacillare dentro una vita più falsa che vera, senza la mia storia, senza ritrovarmi mai più. Nella drammaticità di una beffa c'è tuttavia, almeno per alcuni, la possibilità di poter vedere quel bicchiere mezzo pieno, perché esistono altre verità da tenere in considerazione, alcune delle quali fondate su elementi scientifici, altre non sufficientemente conosciute che nutrono le storie di eccezioni e soprattutto di speranza.
Dopo aver superato questa difficile fase ho cercato di godermi i restanti mesi di gravidanza, lontano il più possibile dal pensiero del cancro e più vicino a quello del mio bambino, con l'aura addosso di quelle mamme, anime belle volate via troppo presto. Christian è nato il 7 agosto 2015 regalandomi il suo sguardo dentro ad un abbraccio privilegiato con la bellezza di un destino che esplode insieme a tutto e nonostante tutto.
Ho fatto ciò che mi avrebbe fatto felice ed ho avuto intanto quello che ci si aspetta da una vita normale: il tempo che passa, ed è quanto mi basta.

- Modificato da salvocatania
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
]Caro Dott. Salvo,
le scrivo in privato perchè al momento sono ancora disorientata per riferire sul blog la notizia che sto per dirle.
Ho appreso da pochi giorni di essere incinta e proprio domani inizierò tutti gli accertamenti del caso, ma anche la mia oncologa è rimasta senza parole.
Ho finito chemio 6 mesi fa e la radio da meno tempo, ho fatto gli ultimi controlli a settembre ed era tutto negativo e avrei dovuto ripeterli questo mese.
Non so se ricorda vagamente la mia storia:
triplo negativo, tumore di 5 cm con 2 linfonodi in metastasi di cui in realtà non si è avuta stadiazione certa avendo fatto un intervento d'urgenza causa emorragia al seno, poi chemio, poi secondo intervento con dissezione, poi di nuovo chemio. Il tumore è stato diagnosticato durante la mia seconda gravidanza a cui è seguita un'interruzione per severità della prognosi e la necessità di iniziare le terapie. Ho già un figlio di 8 anni.

Ho mille domande che farò ovviamente ai medici che mi seguono, ma ci tenevo ad avere un suo parere in merito.
Premetto che nello stordimento e la sorpresa che questa notizia ha provocato, io vorrei tanto portare avanti la gravidanza, considerando l'esperienza traumatica vissuta un anno fa, ma sono ben consapevole che questo non era proprio il momento perché troppo poco tempo è passato. Mi chiedo quali siano i rischi per il bambino con una chemio finita a fine luglio scorso e la radio 2 mesi fa e con la paura (quella maledetta) di una ripresa della malattia scatenata da un nuovo sconvolgimento chimico.
So che non ci sono evidenze scientifiche a riguardo che attribuiscano alla gravidanza responsabilità sulla malattia, trattandosi di triplo negativo, ma lei per caso ha avuto modo di apprendere di situazioni simili alla mia in una fase così precoce?
Attendo con ansia un suo riscontro in merito.
Cordialmente,
Nadine
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo

Ora è partita una raffica di copia-incolla. Spero si capisca lo stesso.

<small>Psicologo</small>
PsicologoPsicologo

Carissimi/e... PRESENTE!

Un pò dolorante (un piccolo incidente domestico mi ha messo momentaneamente fuori uso una spalla...), anzi, per dirla in siciliano, "struppiatu", ma PRESENTE.

Anche perchè se non fossi presente mi perderei la nostra (mi permetto...) Rosella! Che bello rileggerla... E che bello rileggere, negli spazi bianchi, tra le righe, la testimonianza di quanto alcune "assenze" sono in realtà molto PRESENTI...

"Presente"... questa parola significa tante cose...

Significa ORA, OGGI. Il nostro presente. Siamo quel che siamo perchè siamo stati quel che siamo stati. Perchè abbiamo vissuto quel che abbiamo vissuto.

Chissà come sarebbero oggi Francesca, Mary, Laura, Nadine, Lori, Rosella, e tutte le altre RFS se non avessero attraversato le esperienze che hanno attraversato...

Chi può dirlo? Io posso dire soltanto che non avete scelto voi cosa vivere. Ma scegliete, OGGI, come viverlo. E mi pare tanta roba...

Francesca, a proposito, mi pregio di porgerLe i miei più sentiti auguri di non compleanno, a metà strada tra Dylan Dog, il Cappellaio Matto e la Lepre Marzolina...

Avevo progettato di partecipare anch'io alla Run, ma poi motivazioni organizzative (per ora avvicinare a Milano è piuttosto EXPO-impegnativo) e personali (arrancare con la spalla dolorante non è il massimo!) si sono messe in mezzo...

Ma conto di coinvolgere un'altra matta sicula, che insiste nel territorio catanese, nell'organizzare qualche evento in Sicilia... Chissà...

Un caro saluto a Nadine 2.0 ed a tutti/e

Potenza della poesia...

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