Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Forum RFS: come stimare il rischio individuale di tumore al seno (modelli Gail/NSABP), fattori di rischio e indicazioni per una sorveglianza attiva e personalizzata.
Cristina

Buongiorno

Buon inizio settimana e buon lunedi a tutti !!

Nina
Io aspetterei l'incontro con l'oncologo.
Però se proprio non riesci a resistere apriremo la busta insieme

Patty
Si, a volte la vita è proprio ingiusta.......
Comunque dirò una preghiera per tua cugina e i suoi bimbi e mando un abbraccio a te.

VALENTINA82
Nina anch'io non gurado mai gli esami prima che qualcuno di competente (ovvero la mia oncologa) mi abbia detto che è tutto apposto. Anche l'rx che ho fatto l'altro giorno, sono d'accordo conlei che me lo guarda e mi manda una mail, solo DOPO potrò trovare il coraggio di andare a ritirarlo, ma io sono la regina delle cagasotto

Amica69 quando avevo chiesto all'oncologa come mai non mi facesse fare i marcatori dutante la neoadiuvante mi aveva risposto che le cellule tumorali finiscono nel torrente circolatorio e questo può portare ad un aumento transitorio dei marcatori, rendendoli quindi ancora meno affidabili del solito.
Non so se sia plausibile come spiegazione, ma all'epoca mi era sembrata convincente.
So per certo invece che i fattori di crescita chea volte si fanno per far rialzare i globuli bianchi possono portare un ioncremento del Ca 15.3.
Quanto manca all'intervento? La noeadiuvante è bella pesante sul piano psicologico, capisco come ti senti

Rosa grazie per aver condiviso il tuo dolore con noi. Che lezione di vita ci hai dato ancora una volta. Ho letto e riletto provando a trovare le parole e lasciando che le tue mi entrassero dentro.Posso solo immaginare cosa si provi nel veder un figlio allontanarsi, le servirà tempo. Ti stringo forte.

Daniela spero tu riesca a leggere le parole di Rosa, ma leggerle davvero, senza fermarti alle parole tumore,ovaie e metastasi. Non lasciare che questa stupida malattia ti inaridisca rendendoti sorda al dolore e alla vita di chi ti sta accanto e prova a tenderti una mano. se glielo permetti hai già perso.
Mi dispiace dirlo, ma i medici che ti hanno fatto fare un test genetico in questo stato di evidente malessere e fragilità, fra l'altro al di fuori di qualsiasi linea guida non hanno agito in nessun modo nel tuo interesse.

Dada62 va beh tu sei un mito non c'è altro da dire

Io ho ripreso ad occuparmi della mia lista della spesa, che da un po' avevo messo in soffitta.

Vi stringo, tutte.
Cristina
Laura
Sono con te

Kitu
Bene per la visita cardiologica
Cristina
Juventina
Oggi andrà benissimo !
Ne sono sicura
Ex utente
Juventina
Fili x oggi facci sapere e ricorda il quadro dipinto "Sguardo al futuro"
salvocatania
Nina:
Grazie ragazze, Ely Firenze, Didi, Patty, Faby, Maddy, ho l'appuntamento in reparto subito dopo aver ritirato la tac, quindi cercherò di resistere. Penserò ai fili colorati, sapendo che voi ci siete e mi sentirò accolta. Grazie di esserci. Vi abbraccio

Non la apra la busta ! Tanto non cambia niente !
Ed e' un bell'esercizio di resilienza !

La prima marmotta che ho conosciuto dopo Ada Burrone, Rita, giovanissima molto carina, mi aveva colpito perche' non aveva aperto la busta dell'istologico .
Si teneva in mano la busta come se avesse una bolletta del gas.
E allora una diagnosi di tumore maligno equivaleva ad una sentenza di morte o a una cura aggressiva e invalidante (solo mastectomia senza ricostruzione con svuotamento sempre del cavo ascellare ).






Rita, nella foto la donna biondissima dietro al giovane Umberto Veronesi all'Istituto dei Tumori , che mi aveva colpito perche' ha avuto il coraggio di NON aprire la busta, e' una donna (ancora viva) cui devo tanto alla mia formazione di giovane chirurgo allo sbaraglio in oncologia. Formazione dura difficile e per certi versi angosciante per me.



Allora venivano ad attive come prima di Milano , la prima e unica associazione di donne operate, tutte le donne disperate d'Italia.
Io le incontravo in gruppi di 25 per volta , ogni quarto venerdi' del mese.
Partecipava anche Rita, fiduciaria dell'associazione, che registrava l'incontro e poi mi faceva pervenire in settimana una montagna di cartelle dattiloscritte su tutte le cose dette da me e che l'avevano spaventata.
Per me e' stato un periodo difficilissimo perche' (accade tutt'ora all'Universita') dal primo all'ultimo esame universitario ero stato educato ad essere premiato (voti sul libretto) per non dire mai "non lo so", convinto che il nostro prestigio personale fosse proporzionale alla quantita' di risposte che siamo in grado di dare.
Quanti medici ancora oggi trovano il coraggio e l'umilta' di dire "non lo so ?"
In quel contesto grazie a Rita e alle sue impietose analisi dalla parte della paziente,
ho imparato subito che la prima regola della comunicazione con I pazienti e' che
"nella vita reale nella quale ci si relaziona con il paziente non e' come all'ultimo esame di facolta'"
E che l'errore piu' grossolano che si possa compiere sia quello di bluffare millantando una maggiore conoscenza di quella reale.
Ho sofferto molto di quella scoperta, ma imparai per la prima volta a dire "non lo so" senza sentirmi in colpa e tanto meno ridimensionato nel mio ruolo di medico.
Solo alcuni anni dopo, quando ormai avevo deciso di occuparmi d'altro, ritenendomi non idoneo in e per quel ruolo, constatando pero' che nel frattempo il fiume impetuoso delle cartelle di Rita si era ridotto ad un rivolo, ho avuto per la prima volta la consapevolezza di avere imparato molto sulla vera natura e sul ruolo della professione medica.

P.S.
Discorso a parte, su cui ho fatto inutili battaglie nel secolo scorso, e non merita neanche spiegazioni, la ridicola abitudine di consegnare delle buste CHIUSE al paziente.
Corretto consegnarle chiuse a chi ritira la busta delegato dal paziente.
Ma quando si consegna una busta al paziente va aperta in sua presenza per disinnescare il fantasma del contenuto !
Una busta chiusa e' gia' una minaccia implicita...che nasconde un pericoloso mistero sulla vita !

Come dire, senza dare spiegazioni, che si nasconde un pericolo dietro quella porta


- Modificato da salvocatania
Cristina
Amica69:
Didi Fiduciaria
Anche io la penso come te riguardo a Daniela, abbiamo provato tutti ad aiutarla, ma lei è avvitata su se stessa, in un loop infinito.
Sta soffrendo sicuramente molto, vorrei poterla aiutare, ma credo che solo un bravo specialista lo potrebbe fare, ammesso che lei si renda conto che ha un problema che non è il cancro.
Anche io ho smesso di risponderle, perché mi rendo conto che ammesso che legga, lo fa senza ascoltare, completamente chiusa a qualsiasi aiuto, sebbene lo faccia probabilmente senza rendersene conto; penserà che nessuno la capisca o si renda conto di quello che passa
Mi auguro solo che questi sfoghi che scrive sul blog possano in qualche modo alleggerire il peso che ha dentro...
Se stai leggendo daniela, sappi che sebbene non sappiamo più cosa dirti per aiutarti, ti leggiamo sempre con interesse ed affetto, perché sei una di noi e ci auguriamo che presto tu capisca, come ti dice sempre il dottor Catania, che l'unico medico di cui hai bisogno è un bravo psicoterapeuta che possa aiutarti a vivere al di là delle tue paure ed apprezzare tutto ciò che di bello la vita ha ancora da offrirti

Anche io la penso esattamente come avete scritto voi.
Concordo su ogni parola
Cristina
Dada
Dadina sono felice che il pranzo (o la cena ?) in famiglia sia andato bene........
ma non avevo dubbi
Un grosso SMACK
Sissi

Tanti fili colorati a tutti,un abbraccio a Rosa .Buon pranzo.

Stella fiduciaria
Amica69 non prestare troppa attenzione a questo marcatore. Io capisco che ti vuoi appigliare a tutto pur di avere speranza, ci sono passata durante la neoadiuvante e so come ci si avvita nel loop. Dal punto di vista psicologico è impegnativa perchè siamo costrette a guardare in faccia la paura. Tutto sta procedendo, cerca di concentrarti sull'obiettivo finale!
Forza Amica!!! Ti abbraccio.
Daniela Sicilia
VALENTINA82
Il test L ho fatto xché e giusto sapere x la prevenzione tutto qua...
Daniela Sicilia
Vava
Lo so sono una minkia hai ragione .
Ex utente
VALENTINA82
Cristina
[b]stella
[/b]

Grazie alle vostre parole ed a quelle del nostro Dottore, sono molto molto molto più tranquilla

GRAZIE DI CUORE
pepeli
Daniela
Mi dispiace sentire la tua angoscia senza fine,il tuo arrovellarti alla ricerca di un sintomo sul quale far leva x preoccuparti continuamente di qualcosa .
Perché ne hai bisogno?
Perché non sei tranquilla senza l'angoscia?
Come vorrei farti capire che ti stai auto-provocando una malattia che ti rovina la vita più di un cancro.
Non permettere che quello che ti è successo ti accechi, non lasciare che ti porti via quello di cui puoi ancora gioire, perché un giorno tutti dovremo lasciare questo mondo e forse solo nell'ultimo istante capiremo il vero significato della vita...
Vava
Daniela Sicilia:
Lo so sono una minkia hai ragione .

Bene, mi hai risposto!
Grazie, davvero, non ci speravo
Ora PER FAVORE ALTRIMENTI MI ARRABBIO, rispondi a questa domanda:
- perché non parli più della protesi?

Aspetto la tua risposta

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