Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Forum RFS: come stimare il rischio individuale di tumore al seno (modelli Gail/NSABP), fattori di rischio e indicazioni per una sorveglianza attiva e personalizzata.
Ginevra13
Lora86
Benvenuta
Benvenuta
Ginevra13
Bava Fiduciaria:
Vi aggiorno le RMN mostrano stabilità e farò una decina di gg di cortisone per aiutare il fegato un po' affaticato. Molto contenta.
Grazie per tutti i fili colorati


- Modificato da Ginevra13
Mamyblue
Bacsil, devi aver trovato una psicologa un po' troppo ottimista....che non si muoia più purtroppo non è vero
..ma meglio una psicologa ottimista che una che ti parli della " oscura signora vestita di nero" come è capitato a Ladybug
Costanza74
Magica81:
Costanza , non ti hanno consigliato nessun rimedio per la neuropatia? A me hanno solo detto di cercare di muovermi anche poco ma di non stare a letto, comunque ti consiglio di chiedere in oncologia. Magica81 non mi hanno neppure detto che poteva accadere ! Sono preoccupata e tanto giù
Ma passa? Io non sento le gambe
Ginevra13
67Stefy:
Terminata la mia ultima terapia e condivido con voi il bellissimo mazzo di fiori con girasoli che mia sorella mi ha regalato all’uscita dalla sala terapia. Mi ha fatto una bellissima sorpresa venendomi a prendere e portandomi questi bellissimi fiori. On un portachiavi con una coccinella portafortuna. Mi ha commosso ed ho pianto sia per la splendida sorpresa che per il termine di questo lungo percorso iniziato piu’ di un anno faSono felicissima per te
Il mazzo di fiori è bellissimo
Mari_
Buonasera blog!! Io ci sono!
Bellissima l'icona 
Alexit
Lori sei la nostra roccia… e hai ragione. Se possiamo stare meglio perché rifiutare ? A tornare indietro si può sempre ❤️
☯Fede
Bava


☯Fede
Io ci sono
Ex utente
67Stefy:
Vi ringrazio tutti per festeggiare con me la fine delle cure. Grazie grazie grazie a tutte quelle che hanno scritto ed avuto un pensiero per me oggi. Mi siete state sempre vicine in tutto il percorso❤️
salvocataniaMedico Chirurgo
https://link.springer.com/article/10.1007/s10549-023-06947-7
Prevenzione e terapia del linfedema correlato al carcinoma della mammella: aggiornamenti
4 Settembre 2023
Il linfedema associato al cancro della mammella (BCRL) rappresenta un rischio persistente per le donne sopravvissute a questa malattia e, una volta insorto, si traduce in un fardello a vita. Un team di esperti ha svolto una revisione che sintetizza le attuali strategie di prevenzione e di trattamento del BCRL.
I fattori di rischio per lo sviluppo di BCRL sono stati oggetto di ampie ricerche e la loro identificazione ha influenzato le pratiche terapeutiche nel campo dell’oncologia mammaria. L’asportazione del linfonodo sentinella è diventata lo standard di cura per le donne affette da cancro al seno in fase iniziale quando non vi è coinvolgimento dei linfonodi. L’obiettivo principale è la sorveglianza tempestiva e la gestione appropriata della malattia al fine di ridurre l’incidenza e l’evoluzione del BCRL.
Ciò è ulteriormente supportato dalle informazioni erogate alle pazienti, un aspetto che molte sopravvissute alla neoplasia segnalano di aver ricevuto in modo insufficiente.
Le strategie chirurgiche per prevenire il BCRL includono la mappatura inversa dell’ascella, la microchirurgia preventiva per il drenaggio linfatico (LYMPHA) e la sua variante semplificata (SLYMPHA). Per coloro che presentano un BCRL, la terapia decongestiva completa (CDT) rimane il trattamento di riferimento. Per quanto riguarda quest’ultima terapia, si è suggerito di ottimizzare il drenaggio linfatico manuale (MLD) utilizzando la linfografia con fluorescenza verde indocianina.
Trattamenti come la compressione pneumatica intermittente, la compressione attiva non pneumatica e la terapia laser a basso livello mostrano risultati promettenti nella gestione del linfedema.
Le tecniche di microchirurgia ricostruttiva, come l’anastomosi linfovenosa e il trasferimento di linfonodi vascolari, stanno guadagnando attenzione così come le procedure basate sulla liposuzione per trattare la fibrosi grassa associata al linfedema cronico. Tuttavia, la continuità nell’autogestione a lungo termine rappresenta ancora una sfida ed è difficile, per vari motivi, una valutazione uniforme dei risultati. Attualmente, nessun approccio farmacologico ha dimostrato un’efficacia comprovata.
I progressi nella prevenzione e nel trattamento del BCRL richiedono un miglioramento della diagnosi precoce, una formazione adeguata dei pazienti, il coinvolgimento degli esperti e nuovi trattamenti mirati alla riabilitazione linfatica dopo la comparsa del linfedema.
Breast Cancer Res Treat. 2023 Jul doi: 10.1007/s10549-023-06947-7
☯Fede
Costanza74:
Io non sento le gambeRiesci a stare in piedi e a camminare?
salvocataniaMedico Chirurgo
Chirurgia della mammella con paziente in stato di veglia: revisione sistematica
4 Settembre 2023
La chirurgia con paziente sveglio si è affermata come una valida alternativa rispetto all’anestesia generale in numerosi ambiti chirurgici, svolgendo un ruolo cruciale soprattutto durante la fase acuta della pandemia di COVID-19. L’ampio utilizzo di questa tecnica offre infatti diversi vantaggi e, in questa prospettiva, un’equipe di ricercatori ha condotto una revisione sistematica per esplorare le potenzialità della chirurgia mammaria in pazienti coscienti.
È stata eseguita una ricerca su diversi database, Pubmed, Embase e Cochrane Library, individuando complessivamente 109 articoli. 49 di questi sono stati successivamente esclusi perché non conformi al tema dello studio. Alla fine, sono state selezionate 12 pubblicazioni pertinenti che spaziavano tra diversi tipi di studi. Sono stati identificati in particolare cinque articoli focalizzati sulla sostenibilità della chirurgia a paziente sveglio nel periodo acuto di diffusione della COVID-19. Inoltre, è stato individuato un articolo che esaminava l’impatto sul sistema immunitario e sei lavori con otto case report che affrontavano le tecniche anestesiologiche. È emerso un quadro di benefici in termini di sostenibilità e di riduzione dei tempi di degenza ospedaliera. Uno studio, in particolare, ha evidenziato una risposta linfocitaria inferiore nel gruppo di pazienti operati in stato di veglia rispetto a quelli sottoposti ad anestesia generale. Per quanto riguarda le tecniche anestesiologiche, la chirurgia mammaria da svegli, associata all’implementazione delle pratiche di “fast track”, ha comportato una riduzione della durata della degenza ospedaliera e dei costi senza influire sui risultati. In aggiunta, ha dimostrato di poter alleviare lo stress chirurgico rispetto all’anestesia generale. Tra le diverse tecniche, i blocchi nervosi emergono come quelli più vantaggiosi in termini di sicurezza ed efficacia rispetto all’anestesia epidurale.
In Vivo. 2023 Jul-Aug doi: 10.21873/invivo.13225
- Modificato da salvocatania
Costanza74
☯Fede:
Riesci a stare in piedi e a camminare?FedePoco molto poco 😭
E ho la schiena a livello lombare distrutta!
Sono impaurita 😨
Ditemi che passa
- Modificato da Costanza74
salvocataniaMedico Chirurgo
Mamyblue:
Bacsil, devi aver trovato una psicologa un po' troppo ottimista....che non si muoia più purtroppo non è vero..ma meglio una psicologa ottimista che una che ti parli della " oscura signora vestita di nero" come è capitato a Ladybug
poichè mi era sfuggita potete raccontarci la storia della psicologa della "oscura signora vestita di nero " in cui si è imbattuta Ladybug ?