Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Forum RFS: come stimare il rischio individuale di tumore al seno (modelli Gail/NSABP), fattori di rischio e indicazioni per una sorveglianza attiva e personalizzata.
Norma86
sole 66:
Sole cara
Comprendo dal profondo l'ansia della tua attesa, il senso di pesantezza che non ci abbandona neanche se siamo impegnate in altro, la distrazione di sottofondo per qualunque attività, perché sotto sotto c'è il rimuginio di questa data che si avvicina.
Ma penso anche che tutta la nostra vita ( e noi puntiamo ad una lunga vita) sarà scandita così strettamente da accertamenti e visite. E quindi dobbiamo piano piano imparare a governare la nostra mente, e la nostra emotività. Dobbiamo forzare la nostra concentrazione, e imparare con qualche accorgimento a ingannare la nostra mente. Perché non possiamo, e soprattutto non dobbiamo, vivere tutta la nostra vita in una perenne condizione di tensione. Ma che vita mai sarebbe, solo scandita dai tempi delle cure e delle tac, o delle risonanze? È nel mezzo di questi tempi che dobbiamo mettere la nostra vita. E farle guadagnare spazio. Ora pensi alla tac una settimana prima, e ci penserai una settimana dopo. Dobbiamo arrivare a governare il nostro pensiero, e pensare a ciò che dobbiamo fare solo quando lo dobbiamo fare.
Qualche volta ce la faremo, qualche volta un po' di meno, ma è il nostro dovere quello di provarci.
Sappiamo di vivere una quotidianità che talvolta ci fa sentire con urgenza il senso di precarietà che la nostra malattia porta con sé. E la tristezza che ne deriva. Ma sappiamo anche che la stessa intensità la proviamo all'arrivo di una buona notizia. Che magari non è neppure così tanto buona, magari è solo rassicurante quel tanto che basta per farci sentire felici.
Perché noi sappiamo che il tempo non va sprecato, va goduto. E non scalando montagne o compiendo imprese epiche ( o magari si, se è ciò che ci piace... ovviamente non ti farei compagnia in attività fisiche troppo intense che le mie metastasi non gradirebbero..) ma godendo della nostra vita esattamente come facevamo prima.
È un grande punto di arrivo. Una grande conquista. Raggiungere con la malattia un compromesso che non ci faccia escludere la vita. E andare avanti con i nostri impegni, magari tralasciando ciò che appesantirebbe troppo il nostro cammino, la nostra quotidianità familiare e lavorativa. Il nostro tran tran. Ci saranno giorni difficili? Certamente.
Ci saranno giorni buoni? Certamente
E ci saranno, ci sono già, giorni di felicità piena. Te ne accorgerai, te ne accorgi già, perché la sentirai fisicamente questa felicità. E la vorrai provare tutte le volte che sarà possibile.
Distraiti occupandoti del tuo giardino, delle foglie che sono rimaste solidamente attaccate ai rami, e che adesso con un piccolo soffio d'aria cadono a terra. Ma non inutilmente. Perché anche secche e apparentemente inutili hanno in realtà una seconda vita. Quelle foglie secche rigenereranno il tuo terreno.
È un po' successa la stessa cosa a noi.
La malattia ci ha tolto, ci ha fatto perdere qualcosa, che certamente non potremo ritrovare con la stessa forma di prima. Ma che ritroveremo in altra forma. Per noi e per farci vivere al meglio la nostra vita.
Grazie per i tuoi preziosissimi contributi che sono utili a tutti quelli che leggono.



Norma86
Daw75:
Buongiorno a tutto il forum.
E' da un po' che vi seguo, solo adesso mi sono deciso a scrivere, sono abbastanza disperato...
Mi chiamo Davide e scrivo da Milano. Mia mamma, 82 anni, è affetta da ormai 1 anno e mezzo da "mastite carcinomatosa bilaterale", penso si tratti del famigerato carcinoma infiammatorio. Per circa 1 anno ha seguito una terapia con letrozolo+palbociclib (immunoreattivita' con anticorpi anti- recettori estrogenici>95%), che ha dato risposta parziale a distanza di qualche mese. Purtroppo già all'esordio erano presenti piccole metastasi ossee. A luglio di quest'anno la terapia è stata interrotta in quanto la malattia è andata in progressione (il rossore cutaneo ha iniziato ad aumentare e diffondersi sempre più). E' stato fatto test per DPYD e successivamente iniziata terapia con capecitabina. Dopo 2 cicli rapido peggioramento: lesioni cutanee evidenti, trombosi alle gambe, inappetenza e stanchezza generale. Attualmente mia mamma è ricoverata in Humanitas, l'oncologa ritiene di non avere altre armi a disposizione e quindi ha gettato la spugna. Avevo chiesto informazioni in merito ad elacestrant ma mi è stato risposto che si tratta di un farmaco "tossico". C'è qualcuno che ha avuto esperienza con questo maledetto carcinoma infiammatorio? Mia mamma vuole ancora combattere, io pure con tutte le mie forze. Scusate lo sfogo. Buona giornata a tutte/i
Benvenuto e naturalmente ti risponderà il dottore.
Qui ci sono diversi casi di mastite carcinomatosa da considerare guariti perchè datati da oltre 12 anni di intervallo (la mamma di Sonica) sino al caso veramente clamoroso della cugina di Francesca Fiduciaria che risale a 20 anni fa , la cui storia che avevo salvata riporto qui di seguito
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Francesca fiduciaria:
Francesca fiduciaria
ho già raccontato la storia di mia cugina ANTONELLA e ho un po' insistito che facesse capolino nel nostro blog, ma per via del fatto che è molto occupata non è mai riuscita a scrivere qui, però ha scritto una cosa per voi, per noi, che è importante. io ricordo quell'episodio , cioè la sua malattia, una MASTITE CARCINOMATOSA, inoperabile, 7 cm, molti linfonodi presi., velocissima,..come uno spartiacque che ci fece decidere per il test genetico.
sono passati 14 anni da quel terribile novembre 2004 e ..a proposito di numerologia... mia cugina , che trascinerò a forza al prossimo convegno RFS, scoprì le due malattie il 2 novembre. a volte diciamo che sono i nostri, anzi le nostre care che ci proteggono.
ora vi lascio la sua storia..
Francesca
#21.106 Scritto: 17-04-2018 09:24
LA MIA LOTTA COTRO IL CANCRO.
Mi chiamo Antonella, sono insegnante di Lettere, vivo in un piccolo paese del nord della Toscana; ho ormai raggiunto l'età di 61 anni, traguardo che ad un certo punto della mia vita era sembrato precluso.
Esattamente 14 anni fa, nel novembre del 2004, ho cominciato ad avvertire dei forti dolori al seno sinistro, ho iniziato una serie di accertamenti che mi hanno messa di fronte ad una realtà molto amara: si trattava di un tumore infiammatorio, una forma rara, molto pericolosa. Non era possibile operarlo perché era localmente avanzato, misurava addirittura 7cm! L'unica possibilità era entrare al più presto in chemioterapia e sperare in una sua regressione, ipotesi che appariva piuttosto remota.
Ho affrontato i primi ricoveri al reparto di Oncologia dell'Ospedale di Carrara con una grande speranza, col desiderio forte di poter continuare a vivere e a rendermi utile; non mancavano i momenti di scoraggiamento, ma il mio pensiero corre ancora a quei medici come il Dottor Cantore, Mambrini, la Dott.ssa Pacetti e tutto il personale che non perdevano occasione per incoraggiarci e sostenerci. Organizzavano per noi festicciole, momenti di intrattenimento e di scambio di esperienze, anche per ricordarci che eravamo ancora vivi e che il mondo era fuori ad attendere il nostro ritorno.
La mia storia è giudicata ancora oggi come un caso molto fortunato: la chemioterapia ha raggiunto un risultato molto positivo, è stato possibile operarmi , ho aggiunto alcuni cicli di cura e 28 sedute di radioterapia, ma mi sono riconquistata la vita.
Dopo alcuni anni, ho dovuto riaffrontare la stessa malattia al seno destro, anche se in forma meno grave; tuttavia ho dovuto subire un'altra mastectomia e molti cicli di chemioterapia, ma anche questa volta mi sono ripresa e sono tornata ad una quotidianità serena ed attiva.
A chi oggi vive questa esperienza vorrei solo dire di non togliersi mai la speranza e di non considerare il cancro solo come un grande nemico; a volte scherzosamente lo chiamo "il mio amico carissimo" perché ritengo che anche nelle situazioni peggiori si possa incontrare qualcosa di buono.
Negli ospedali ho trovato la vera umanità, anch'io sono riuscita ad abbandonare i tratti più spigolosi del mio carattere e a discernere in modo più chiaro ciò che conta veramente da ciò che invece è semplicemente accessorio.
La sofferenza ci unisce e stabilisce una maggiore uguaglianza; il dolore ci allontana dalle lotte e dalle rivalità di una società che si è fatta sempre più aggressiva e competitiva. Molto spesso i medici e il personale infermieristico ci appaiono come degli angeli che ci sorreggono e ci consolano, neanche fossimo ridiventati bambini.
All'improvviso abbiamo scoperto tutta la nostra fragilità, abbiamo scoperto la debolezza di chi è semplicemente un essere umano. Quando torniamo a nuova vita , e sempre più persone ci tornano, non possiamo più essere quelli di prima, ma sicuramente persone più ricche e più umili, meglio disposti verso il prossimo.
Proprio in questi giorni un genitore mi ha contestato il fatto che, nell'esercizio della mia professione, propendo troppo per gli ultimi, ma come potrei agire diversamente io che tra gli ultimi mi sono ritrovata e ho potuto risalire la china grazie all'aiuto e al sorriso di tante persone che si sono chinate su di me?
Un caro abbraccio a tutti coloro che in questo momento stanno lottando; non dimenticate che in fondo al tunnel risplende ancora la luce.
Antonella Bettini
#389.838 Scritto: 23-01-2022 10:24[/quote]
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Antonella dopo esattamente 20 anni (novembre 2004) dalla insorgenza della malattia è viva e vegeta
- Modificato da Norma86
Giuli91
Buongiorno, io ci sono ❤️
pepeli
io ci sono
tantissimi fili coloratissimi x tutte coloro che sono in agenda oggi






















sono con voi!!


pepeli
Valet87
bentornata!!
come è andata la vacanza in mezzo all'oceano indiamo?
dai racconta, racconta...!!!
bentornata!!
come è andata la vacanza in mezzo all'oceano indiamo?
dai racconta, racconta...!!!
Isa55
sole 66:
Come stai forza della natura????Bene Sole66 grazie




Ex utente
Isa55:
Grazie Dorttor Catania per il tifo del mio midollo!Ciao Isa, mi unisco anch'io alla midollo dance 💃💃💃
Ex utente
Robe68:
Cara Isa,
Ci stai dando un grande esempio di forza e di resilienza. Ci stai insegnando ad affrontare ciò che ci capita come va fatto, affrontandolo.
Non hai rimuginato non ti sei lamentata ti sei affidata e ti stai curando..
Grazie 😘😘
È verissimo
Ex utente
LaPat74
Benvenuta LaPat anche da parte mia
Benvenuta LaPat anche da parte mia
Ex utente
Daw75
Benvenuto
tu e mamma siete molto forti, mai perdere la speranza. Qui tante ragazze si sono trovate davanti a situazioni molto complesse e ne sono venute fuori. Aspettiamo il parere del dottor Catania 😘
Benvenuto
tu e mamma siete molto forti, mai perdere la speranza. Qui tante ragazze si sono trovate davanti a situazioni molto complesse e ne sono venute fuori. Aspettiamo il parere del dottor Catania 😘
AleA
Buongiorno.
io ci sono.




Benvenuti ai nuovi arrivati!

Linda1980
Tati
Grazie♥️
Per ora l' ho avuta solo una volta...sto cercando di mangiare le cose consentite..A parte ieri 😂😂
Grazie♥️
Per ora l' ho avuta solo una volta...sto cercando di mangiare le cose consentite..A parte ieri 😂😂
Linda1980
Isa55:
Linda1980
Io l'adoro! Che voglia mi hai fatto venire!!😋
Fossimo vicine ne preparerei uno tutto per te e te lo porterei♥️♥️♥️
Linda1980
Valet87Bentornata
Tiziana 70
Buon pomeriggio a tutte
Oggi ho messo il picc al braccio
Volevo sapere se col passare dei giorni il fastidio passa,e se era normale che vi è un po di sangue dove hanno messo la canula.
Grazie 😘