Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

lau(sardegna)
lau(sardegna)

Dott Catania e io ottimista lo sarò fino a prova contraria

Rosella fiduciaria
Rosella fiduciaria

LauSardegna

no, no... l'ottimismo permette di rimanere TALI ANCHE "a prova contraria", magari con quache significativo sbandamento, ma poi tutto torna!


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Vera,

se leggi qualche commento indietro, alla pagina 482 ce ne sono parecchi, trovi tutte le info che cerchi sulla Curcuma...
Comunque, dal momento in cui per attivare al meglio la curcumina, oltre al pepe nero, occorre anche una sostanza "grassa" da ingerire nello stesso momento, sarebbe credo meglio compiere l'azione nel corso di un pasto...a meno che tu ne bicchiere di acqua (o di spremuta...) non ci aggiunga ad esempio dell'olio...

Però, al solo pensiero, mi viene da dire BEEEECCCHHHHH!!!!



Rosella

Francesca fiduciaria
Francesca fiduciaria

Anch'io abbraccio CRistina e ER in questo momento così delicato.

Quando si assiste una persona ci si rende conto che c'è un momento di non ritorno per me fu il giorno in cui andai a trovarla all'ospedale e non si reggeva più in piedi.
la mia speranza era che potesse almeno prolungare un po' di più la sua vita, egoisticamente parlando finchè io non fossi stata pronta. ma quando mai lo sarei stata? ho continuato a sperare che potesse almeno mettersi sulla sedia a rotelle, ma no. a un certo punto tutto questo diventava un'agonia per lei e per noi. a quel punto eravamo pronti a lasciarla andare.
certo ancora adesso mi dico che ho sbagliato tante cose, che la saggezza di Cristina eviteranno alla sorella.

La speranza deve morire dopo il paziente. mi ripeto queste parole dette dall'oncologo di mia mamma, il dott. Cantore che il dott. Salvo ha conosciuto. concordo pienamente perché vedete, mia mamma in punto di morte mi ha insegnato tante cose sulla VITA, lei per esempio continuava a SPERARE che questo male un giorno sarebbe stato guarito.
non più per lei , ma per noi, per chi rimaneva.
ecco il senso del nostro sostegno ad AIRC.

in fondo mia mamma è rimasta ottimista non irrealistica anche in punto di morte.

Francesca

E ora, vi racconto la mia giornata al Quirinale, visto che alcune me lo hanno chiesto.

Intanto dovete sapere che sono partita con due libri. intenzionata a donarli alla dott. Del Mastro che si occupa di tumore alla mammella e che tanto sta facendo per le giovani donne che si ammalano, e al Presidente, avrei voluto portarne anche un altro per la ministra e poi x il presidente delle camere e tutti i medici e ricercatori ..... insomma mi sembrava eccessivo arrivare con la sporta della spesa oltre che antieconomico...
Con grande emozione sono entrata in questa stupenda sala dorata , un signore mi ha accolto chiedendomi il nome e mi fa" Lei dovrà fare un po' di strada." io mi stavo già direzionando verso l'ultima fila e il signore mi dice" Troverà il suo nome in seconda fila."
Che???? ho percorso il lungo corridoio e mi sono seduta e ho provato una sensazione come di essere arrivata finalmente da qualche parte dopo aver fatto tantissima strada.
vicino a me c'erano dei volontari AIRC. e' stato tutto molto emozionante il discorso del Presidente, mi sono emozionata tantissimo quando ha detto che l'ammalato va ascoltato, quello della dottoressa Del Mastro sui progressi della RICERCA.

Insomma è stato molto bello, importante.

poi sono riuscita a consegnare i miei due diari ma, che fatica... ho tirato fuori solo due parole e ho scritto due dediche venute al momento. potevo pensarci prima però?
se è come dice il dott. Salvo, meglio così.

Un caro abbraccio, devo andare RAV, PDM; NIV e NEV ( chi lavora nella scuola sa che significa e sa anche che altra sigla mi gira per la testa.)

Francesca

Vera
Vera
ROSELLA
OK grazie Rosella per la tua risposta chiara e veloce. Un abbraccio. Ciao
Lori Fiduciaria
Lori Fiduciaria

Eccomi Rosella, mi presento come ottimista (dono di natura) e patita di SPERANZA !

Didi, grazie per aver condiviso con noi un momento particolare con tuo figlio, sono certa che avrai saputo rimediare con l'amore di mamma. Alle volte non ci rendiamo conto che chi ci sta vicino soffre quanto noi e più di noi nel vederci stravolte da una malattia così devastante, si fa fatica a ripredersi la propria vita ma dobbiamo farlo per noi stesse e per chi ci sta accanto. Lo sappiamo tutte e conosciamo anche la fatica della ripresa, ci hai dato il modo di considerare tutto questo e di porre rimedio. un abbraccio

Un abbraccio a CRistina, stai attraversando un momento che conosco e non ho parole, ti son o vicina col pensiero.

Alla nostra Francesca tutto il nostro affetto per averci portato con lei sempre più in alto. Brava Fra per quello che fai !

Dott. Catania ho letto dei Suoi progetti e sinceramente ne sono rimasta ammirata. Pensi che quando nella prima spiegazione molti post fa aveva inserito l'immagine di un libro con segnalibri mi ero detta " non sarà mica tornato al cartaceo " scherzo naturalmente e La ringrazio per averci messo a conoscenza e....sono curiosa.

A tutte e tutti la buonanotte
Lori

Fiduciaria Laura
Fiduciaria Laura

Buongiorno a tutte!
un caro abbraccio ad ognuna di voi (benvenuto alle nuove e benritrovate alle "senior") e al nostro Dottor Catania !
Vedo queste pagine come un qualcosa che ci accompagna, consola, supporta e insomma....fa quello che i buoni amici sanno fare!
Bello leggervi tutte.

Infine, Cara Cristina, un pensiero speciale per te e per tua sorella.
Perchè possiate custodire nei vostri cuori quella speranza che è luce interiore, che ti fa seguire la via della gioia anche dentro al dramma della vita.

Laura

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
297998:
A proposito di 'incoraggiare la narrazione delle esperienze personali (terapia della medicina narrativa) mentre stringo finalmente tra le mani e leggo il libro di Francesca ,vorrei segnalare anche questa iniziativa, sperando di non essere troppo OT ...http://la.repubblica.it/saluteseno/news/un-premio-letterario-per-gli-uomini-che-restano/5540/

Antonella,
non è affatto OT, anzi sarebbe bello che su queste pagine del forum ci fossero periodicamente segnalazioni di medicina narrativa da consigliare. Io leggo moltissimo (saggi) ed ho pochissimo tempo per leggere romanzi. Ne segnalo uno (letto "di un fiato) che non ha come tema specifico il tumore della mammella, ma una altra malattia non meno temibile, anzi : il morbo di Parkinson.
Un filosofo del linguaggio colpito dal Parkinson racconta la sua sua convivenza con con quello che chiama Mr.Parky. Ne esce un romanzo inaspettatamente leggero ma capace di affrontare questioni cruciali.
"siamo qui, noi due, a cazzeggiare sui massimi sistemi" Chi pronuncia la battuta è un serissimo studioso di semantica formale. Chi l'ascolta è la sua malattia, facilmente riferibile dal soprannome che il protagonista (l'autore) le ha affibbiato, Mr.Parky, più noto come Parkinson, che di filosofia ne mastica anche lui dato che da tempo perlustra le circonvoluzioni cerebrali del suo ospite. Il suo autore è Andrea Bonomi, uno dei massimi filosofi del linguaggio, che ha prestato al protagonista molti tratti autobiografici. Ne esce un romanzo mirabilmente lieve e e scanzonato nonostante l'argomento.
Perché lo segnalo. Rispetto a centinaia di libri autobiografici che in continuazione vengono sfornati da ammalati soprattutto di cancro, Bonomi non concede al suo narratore nemmeno un momento di autocommiserazione. Invece di indulgere su paure e menomazioni, il professore passa in rassegna le strategie di contrasto che ha deciso di mettere in atto, più incentrate -ciclismo, ginnastica, tenere la mente in esercizio- che la terapia farmacologica .
Ma soprattutto- e questo è veramente istruttivo anche per noi e innovativo in medicina narrativa- il protagonista inizia a vedere i suoi simili in una luce nuova, come compagni di sventura ma anche di avventura. A commuoverlo non sono la sofferenza e lo spavento, ma la
dignità che riescono a mettere in campo (*), a partire dallo sconosciuto che ha incontrato in sala d'aspetto prima dell'esame e che il giorno prima del referto gli sussurra un imbarazzato "speriamo bene": speriamo bene per noi, per tutti e due, non solo per me; e lo stesso avviene con altri malati, che ascolta con attenzione come se avessero tutti qualcosa di straordinario da dirgli. Alcuni sono già morti, il lieto fine è escluso in ogni caso (nel tumore della mammella non è mai escluso). Ma la vita, la vita comune, la vita che d'abitudine ignoriamo , è molto più ricca di potenzialità se la si guarda dal punto di vista della finitezza. Tutto è prezioso, nulla è troppo piccolo. Solo il dolore reale è garanzia che sia reale anche la gioia. Mr.Parky è simpatico ma il Parkinson non è una bella cosa, e pertanto l'autore respinge la tentazione di ritenersi fortunato; " non condivido- dice a Mr. Parky - questa idea che la malattia possa essere una opportunità per ridisegnare i propri rapporti con la vita circostante e, soprattutto, con gli altri. Preferirei arrivarci da solo, senza la tua sollecitazione "
Nessuna provvidenza, nessuna teodicea "se Dio c'è ci deve parecchie spiegazioni "
Eppure , ribatte mr Parky, i cambiamenti ci sono stati, non ultimo il libro che stai scrivendo. Quando mai avresti messo mano ad un romanzo ? Perché non facciamo un compromesso, non mi accetti, non mi rendi pubblico invece di tambureggiare fischiettando con quelle dita che sono io a farti tremare ? Non ti chiedo di essermi grato ma chi se non io ti ha dato la possibilità di discutere allegramente, gioiosamente perfino, sui massimi sistemi, l'irreversibilità del tempo, la mente e il corpo, il determinismo e la libertà ? Alla dignità degli altri (*) davvero ci saresti arrivato da solo ? Quante volte prima avevi potuto dire "noi" ?


(*) mentre leggevo non ho potuto fare a meno di pensare a Lori ( anche a Rosa) e alla sua dignità
http://www.senosalvo.com/ragazzefuoridiseno/terapia_speranza_determinazione.htm
- Modificato da salvocatania
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo

Bentornata Laura 1.......scrivevamo contemporaneamente.

Clara1
Clara1

Vi seguo da molto tempo anche se non costantemente. Non ho avuto un tumore al seno, ma vivo sotto la spada di Damocle di un rischio familiare molto elevato. Seguo quindi in modo particolare gli argomenti del dr. Catania riguardo alla Prevenzione Primaria, ma seguo anche e mi giova molto per ridurre l'ansia il modo con il quale avete affrontato la malattia, prima e dopo. E sono stata colpita soprattutto dalla vostra dignità, come sottolineato nell'ultimo post lo stesso dr. Catania.

Il vostro blog quindi per me è un prezioso strumento di consultazione. Per questa ragione intervengo, perché vorrei complimentarmi con l'ultima iniziativa di "marcare" le pagine con delle immagini che facilitano la ricerca di un tema specifico. Senza contare , come rilevava se ricordo bene Lori, che è anche piacevole " è come sfogliare il nostro giornale del blog ragazze fuori di seno".

CLARA (Lombardia)

Clara1
Clara1

Dimenticavo : sono molto utili almeno per me le informazioni che saltuariamente qui vengono discusse, riguardo alle "bufale del Web", per imparare a distinguere le informazioni vere da quelle false soprattutto in ambito oncologico. Ad esempio da quando qui è stata illustrata la sindrome di Munchhausen ho imparato a selezionare l'ascolto delle chiacchierone che non mancano mai quando ti trovi in una sala d'aspetto di un ambulatorio medico. La cuffietta ,o finta cuffietta, la trovo veramente efficace e geniale )))

Clara1
Clara1
Ho dimenticato di firmarmi...
Clara
- Modificato da Clara1
Maura76
Maura76

Se servisse anche il mio feedback (il dr. Catania parlava di esperimento) senz'altro ho trovato gradevole l'idea di un arredamento (del nulla) , ma è soprattutto utile l'idea del segnapagina attraverso le immagini per la ricerca di argomenti specifici
Maura (Lombardia)

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
375201:
Per questa ragione intervengo, perché vorrei complimentarmi con l'ultima iniziativa di "marcare" le pagine con delle immagini che facilitano la ricerca di un tema specifico. Senza contare , come rilevava se ricordo bene Lori, che è anche piacevole " è come sfogliare il nostro giornale del blog ragazze fuori di seno".CLARA (Lombardia)

406660:
Se servisse anche il mio feedback (il dr. Catania parlava di esperimento) senz'altro ho trovato gradevole l'idea di un arredamento (del nulla) , ma è soprattutto utile l'idea del segnapagina attraverso le immagini per la ricerca di argomenti specificiMaura (Lombardia)

Sì è un tentativo (e quindi sperimentale). Feedback è proprio il termine giusto e vi ringrazio per gli apprezzamenti, ma a me servono anche quelli negativi.
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Vera:
Volevo chiedere una curiosità, ma mi sento in imbarazzo a fare una domanda così leggera dopo tutto quello che ho letto. Ci provo : la curcuma può essere presa in un bicchiere di acqua o in una spremuta di arance anziché nei pasti o ridurrebbe gli effetti. Grazie

La curcuma è una spezie. Serve per condire ad esempio l'insalata o le verdure

http://www.senosalvo.com/curcuma.htm
- Modificato da salvocatania
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
370935:
gRAZIE Dr. Catania per gli esaustivi chiarimenti sulla Brigliadori e la suggestiva ipotesi diagnostica di Sindrome Di Munchhausen virtuale. Per la sua esperienza c'è possibilità di difendersi (come riconoscerli) da questi falsi malati di patologie inesistenti ? Tra l'altro avevo letto di quella fantomatica utente (Amy Sole)descritta se ricordo bene da Anna e da Nadine su un profilo Facebook.
A Lei è capitato di imbattersi sulla rete su qualcuno di questi imbonitori ?

[post 7.307]
Veronica rispondo con ritardo

1) No, riguardo alla Brigliadori la mia non è una ipotesi diagnostica, vietatissima senza un incontro reale (=visita),ma solo una suggestione , legittima (=diritto di opinione) dinnanzi a pazienti che dichiarano patologie di cui nulla dimostrano di sapere, dinnanzi a dinieghi di mostrare una documentazione clinico-strumentale e che si circondano di testimonials che a loro volta si rifiutano di documentare le loro inverosimili guarigioni

2) No, non è facile riconoscere questi malati di patologie inesistenti, anche perché si presentano con diversi profili . Nei miei blog sono certo di averne incrociato qualcuno, ma quando poi entravo nei dettagli con richieste dettagliate sui loro istologici ...evaporavano immediatamente.

3) Ma oltre alla sindrome di Munchhausen reale ancora più insidiosa è la sindrome di Munchausen per procura.
. Ben documentata perché ci sono fatti di cronaca con processi recenti di mamme che hanno ucciso i figli dopo averli sottoposti a sofferenze indicibili riportate con foto e selfie per anni sui propri profili nei social. Tutto per attrarre attenzione e like
su di sé. Non sono mamme capaci di uccidere volontariamente e immediatamente (con un'azione finalizzata o di impeto) il proprio bambino, ma si tratta di madri psicologicamente instabili che per attirare su se stesse le attenzioni, la stima, la pietà e il riguardo del mondo colpiscono i bambini subdolamente e tragicamente: queste donne sono tutte affette dalla Sindrome di Münchausen per procura.

Ma perché lo fa? Perché costringe la vittima (che in questo caso è un bambino o un indifeso, cioè un diversamente abile) in una condizione di dolore e sofferenza?
Lo scopo ultimo dell'aggressore affetto dalla sindrome di Münchausen è quello di far sospettare che il bambino (comunemente il figlio) sia affetto da una malattia più o meno grave che richieda cura, dedizione, frequenti consulti medici, ricoveri ospedalieri o addirittura interventi chirurgici.
Queste madri malate agiscono per appagare un personale bisogno di affermazione sociale, sono comunemente donne dalla cultura alta o elevata ma non professionalmente e personalmente soddisfatte.
[ nella mia esperienza pur con una casistica molto limitata si trattava sempre di donne laureate ed informatissime quasi più dei medici della patologia in oggetto]

Le statistiche consentono di tracciare l'identikit della mamma affetta dalla sindrome di Münchausen:
· si tratta di donne dal buon livello di istruzione e con una cultura medica (anche costruita in totale autonomia);
· comunemente queste mamme vengono considerate dal personale medico e paramedico come molto collaborative;
· prestano apparentemente tanta attenzione alla cura del bambino e si dimostrano capaci di dialogare con medici ed infermieri anche svolgendo delicati compiti pratici sul piccolo paziente;
· sono madri molto presenti;
· espongono pubblicamente la propria condizione di mamme "colpite da una tragedia" e amano essere considerate, sostenute, compatite;



(continua )
- Modificato da salvocatania

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