Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo

Riporto l'ultimo caso di cronaca statunitense che mi ha sconvolto perché esiste un documentario agghiacciante girato da telecamere in ambito ospedaliero.

· La sindrome di Münchausen esiste, è un'orribile malattia contro natura che si ripercuote sulla salute dei figli e può avere conseguenze drammatiche. Gli esperti ne intravedono un esempio lampante nell'atteggiamento e nella storia di Lacey Spears,
· una donna statunitense che ha deliberatamente ucciso suo figlio con dosi sempre più massicce di cloruro di sodio (sale) iniettato in un sondino naso gastrico.
· Lacey curava anche un blog dove dettagliava tutte le fasi della malattia del figlio, il piccolo Garnett-Paul, che continuava a non stare bene, "inspiegabilmente".
Per la verità Lacey aveva ben 5 profili falsi sui sociali dove raccontava di essere una donna picchiata ogni giorno dal marito, in altri una balia che allattava altri bambini non suoi gratuitamente, in altri che veniva sottoposta a violenze sessuali dal padre.

Ma il profilo di maggior successo, si fa per dire, dove riceveva più attenzioni era quello dove raccontava dei continui ricoveri del figlio per una malattia che i medici non riuscivano ad inquadrare.
· La donna di 27 anni è stata riconosciuta colpevole di omicidio di secondo grado recentemente a New York, condannata a 25 anni di carcere, ad incastrarla, oltre alle evidenze mediche inspiegabili che avevano riscontrato un tasso di sodio incompatibile con cause naturali, alcuni filmati agghiaccianti della madre che portava nel bagno dell'ospedale il figlio e "sistemava" il sondino.
Il suo blog aveva un grande seguito influenzato dal fatto di mostrare con centinaia di foto il bellissimo bambino in tutte le fasi della sua misteriosa (=inesistente) malattia.
· Lacey viveva purtroppo in un suo mondo dove si era anche inventata di aver avuto un fidanzato poliziotto morto in un tragico incidente d'auto e aveva raccontato, anche a Garnett, come aveva teatralmente scritto sul suo blog, che era lui il padre del bimbo.
· E' emerso invece che non è così e il padre naturale di Garnett era stato completamente escluso dalla loro vita, Lacey gli aveva detto di essersi sbagliata sulla sua paternità dopo una breve storia durata qualche mese ed un definitivo allontanamento della donna per non essere più rintracciata.
· Ulteriori segnali che potevano essere senz'altro meno trascurati...

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Quindi in presenza di madri che espongono nel reale o soprattutto nel virtuale le disgrazie di un familiare (frequentemente un bambino) ed il dolore di madre. Indizio illuminante quando in primo piano si espone il dolore, il sacrificio e la dedizione della madre, sullo sfondo della malattia del figlio la cui sofferenza (reale) viene quasi sottostimata.



I bambini sfortunati e malati veramente di rado vengono esibiti sulla rete. Talvolta accade dopo la loro morte e solo allo scopo di lanciare campagne motivate da errori dei medici o sensi di colpa del genitore. Ci sono varie forma di questa sindrome, alcune larvate, altre evidenti ma meglio insospettirsi sinchè si è in tempo piuttosto che quando è troppo tardi.
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Approfondimento
La caratteristica fondamentale della sindrome di Münchausen per procura (Münchausen Syndrome by Proxy - MSP) è il coinvolgimento di un genitore, solitamente la madre, che provoca i sintomi di una malattia nel figlio.
Il primo ad introdurre la dicitura di MSP fu il pediatra inglese Roy Meadow, in una pubblicazione del 1977. Il DSM-IV definisce la MSP come "Disturbo Fittizio con Segni e Sintomi Fisici Predominanti (300.19)" e nel DSM-IV-TR è cosi descritto: "La caratteristica essenziale è la produzione deliberata o simulazione di segni e sintomi fisici o psichici in un'altra persona che è affidata alle cure del soggetto. Tipicamente la vittima è un bambino piccolo, e il responsabile è la madre del bambino. La motivazione di tale comportamento viene ritenuta essere il bisogno psicologico di assumere, per interposta persona, il ruolo di malato". Meadow la definisce: "Situazione in cui i genitori, o inventando sintomi e segni che i propri figli non hanno, o procurando loro sintomi e disturbi (per esempio somministrando sostanze dannose), li espongono ad una serie di accertamenti, esami, interventi che finiscono per danneggiarli o addirittura ucciderli".
Nel Regno Unito l'incidenza dei casi in bambini sotto l'anno di vita è circa di 2,8 su 100 000 all'anno e si calcola un tasso di mortalità tra il 9 e il 22% dei casi (Rosemberg, 1987; Sheppard, 2001). Per quanto ci siano molte relazioni di casi di MSP non esistono dei dati di prevalenza basati sulla popolazione.
La durata media per stabilire una diagnosi di MSP generalmente supera i sei mesi, spesso un fratello o una sorella è morto di cause non diagnosticate prima che sia scoperta la MSP.

Caratteristiche
La caratteristica principale della MSP è il coinvolgimento di un genitore, solitamente la madre, che di fatto provoca i sintomi del figlio.
Solitamente i sintomi non sono caratteristici di malattie conosciute e questo confonde i pediatri e gli altri clinici e li induce ad ulteriori accertamenti. In genere passa parecchio tempo prima che i medici inizino a prendere in considerazione l'idea che il malessere del piccolo paziente sia procurato dalla madre.
I metodi usati per creare sintomi nei figli sono eterogenei e spesso crudeli. Ad alcuni bambini sono state iniettate segretamente feci, urine o saliva, oppure flora fecale e microbi vaginali. Altri sono stati avvelenati con veleno per topi, purganti, arsenico, olio minerale, lassativi, insulina, sale o pepe da tavola, zucchero, tranquillanti e sedativi e in un caso persino con massicce quantità di acqua. Tra gli attacchi fisici si sono verificati tra gli altri: punture di spillo sul viso e sul corpo, lesioni facciali da strumento o con unghie, e soffocamento premendo una mano o un cuscino sul volto. Altri attacchi fisici ugualmente pericolosi sono stati volontaria sottonutrizione e ambiente domestico sporco e trascurato, induzione di attacchi epilettici o perdita di coscienza. Una tecnica indiretta usata da queste madri è di falsificare le analisi di laboratorio, introducendo elementi estranei nei campioni, alterando i veri risultati delle analisi, o sostituendoli con altri di pazienti realmente malati.

La dottoressa Donna Rosemberg dell'Health Sciences Center dell'Università del Colorado indica quattro principali caratteristiche della MSP:
la malattia del bambino viene simulata e/o provocata da un genitore o da chi ne fa le veci;
il bambino viene ripetutamente sottoposto a esami e trattamenti medici;
il responsabile dei maltrattamenti nega di sapere la causa della malattia del bambino;
la sintomatologia acuta si riduce quando il bambino viene allontanato dal responsabile.

Sottotipi

Judith Libow e Herbert Schreirer del Children's Hospital Medical Centre di Oakland hanno classificato la MSP secondo le tipologie dei genitori:

cercatori di aiuto - Sono casi solo apparentemente simili a quelli della MSP. Normalmente si ha un unico episodio di malattia immaginaria piuttosto che una lunga serie di esperienze mediche. Posta di fronte all'evidenza, la madre reagisce con sollievo, è disposta a collaborare e non tradisce alcun segno di ostilità o rifiuto. L'inganno le consente di cercare le cure mediche per sé, legittimando attraverso il figlio 'malato' il bisogno di aiuto psicologico;

responsabili attivi - Sono i casi da manuale della MSP, in cui un genitore direttamente e attivamente provoca i sintomi nel bambino tramite soffocamento, iniezioni o avvelenamento. Quello che stupisce è che queste madri sono straordinariamente cooperative e grate verso i medici, tanto da sembrare le madri ideali;

medico-dipendenti - In questi casi di MSP l'inganno si limita ad un falso resoconto dei precedenti clinici del bambino. Non c'è alcun intervento diretto sulla sintomatologia. Naturalmente, a causa di questi falsi sintomi, il bambino subisce molti esami inutili e dolorosi. Le madri sono convinte che i figli siano realmente malati e si risentono se medici e personale ospedaliero non confermano le loro convinzioni. I bambini di questo gruppo sono in genere più grandi. Le madri sono tendenzialmente più ostili, paranoiche ed esigenti verso i medici da cui sono 'dipendenti'.

Un altro sottotipo di MSP è stato individuato nella sindrome di Münchausen "seriale", vale a dire che si ripete con più figli della stessa famiglia. In una rassegna di 117 casi riportati in letteratura la percentuale di episodi che si ripetono all'interno della stessa famiglia è del 9% (Rosemberg, 1987). Spesso nei casi di MSP seriale i figli "si ammalano" uno per volta, di solito intorno alla stessa età del fratello precedente, ma sono riportati casi in cui tutti i figli venivano ricoverati nello stesso momento.

Caratteristiche della madre affetta da MSP
Solitamente la madre MSP è una donna abbastanza colta, in grado di esprimersi con proprietà. Talvolta ha una preparazione medica di qualche tipo. Può aver frequentato un corso di laurea in infermieristica o in medicina, senza necessariamente laurearsi o conseguire in titolo. Spesso segue con attenzione le serie televisive di ambientazione ospedaliera o medica, compra riviste che trattino dell'argomento e legge dizionari medici. Quando il figlio viene ricoverato si dimostra un'ottima interlocutrice per il personale sanitario, ascolta con attenzione e si dimostra collaborativa. È per questo che una diagnosi di MSP viene solitamente accolta con sorpresa dagli operatori, che la consideravano una madre affettuosa e amorevole.

Gli aspetti patologici di una madre MSP sono da considerarsi le reazioni paranoidi, la convinzione maniacale che il figlio sia malato e la personalità sociopatica. Appare infatti evidente che queste donne adottano uno stile affascinante e subdolo per sfruttare gli altri violando le norme sociali e morali, senza senso di colpa o rimorso alcuno. Sono frequentemente affette da un disturbo di personalità più o meno marcato (istrionico, borderline, passivo-aggressivo, paranoide, narcisistico).
Infine è ricorrente il fatto che le madri abusanti siano state a loro volta vittime di maltrattamento, anche se in forma diversa, durante l'infanzia da parte dei genitori (Eminson, Postlethwaite, 1992; McGuire, Feldman, 1989; Rosemberg, 1987). Meadow ha reperito il ricorrere di abuso psicologico e incuria nel 70% almeno, e di violenza fisica e sessuale in circa un quarto delle madri che hanno soffocato uno o più figli.

Ruolo del padre in MSP
Il ruolo del padre è misterioso e incerto. Il più delle volte è assente dalla vita familiare o resta lontano da casa per la maggioranza del tempo. Questo, naturalmente aiuta la madre nel fabbricare i sintomi senza che nessuno se ne accorga. Il fatto curioso, tuttavia, è che quando la donna viene scoperta e messa di fronte agli abusi perpetrati non di rado il marito la sostiene e può persino rendersi complice dei suoi inganni, facilitando tacitamente il suo comportamento.

Legami con la sindrome di Münchausen
Molte madri affette da MSP hanno a loro volta precedenti di sindrome di Münchausen. Randal Alexander et al. hanno studiato cinque famiglie affette da 'MSP seriale', famiglie, cioè, in cui più di un figlio aveva subito maltrattamenti. Da questo studio è emerso che l'80% delle madri aveva inventato, almeno una volta, la propria sintomatologia. In ogni caso tutti gli esperti sembrano essere d'accordo sull'esistenza di un rapporto tra la MSP e la sindrome di Münchausen negli adulti.

Terapia
I pazienti con sindrome di Münchausen per procura sono trattati raramente con successo, comunque le terapie implicano raramente l'utilizzo di psicofarmaci e impiegano anni di counseling.
L'approccio migliore per evitare o contenere i rischi anche a lungo termine è reputato quello di un programma terapeutico integrato, con intervento non solo di psicologi e psichiatri, ma anche di pediatri e professionisti delle agenzie di protezione dei bambini.

Implicazioni legali
La sindrome di Münchausen per procura può essere a tutti gli effetti considerata un abuso sui minori. Questo tipo di abuso, tuttavia, non è ben noto, né tra il pubblico, né tra i medici che hanno in cura questi pazienti. In letteratura questi bambini vengono definiti "maltrattati chimicamente" o "batteriologicamente seviziati".
Le persone affette da sindrome di Münchausen per procura si trovano, sia dal punto di vista legale che dal punto di vista medico, in una condizione particolare e bizzarra. Infatti, perché la sindrome sia riconosciuta è necessario che sia verificato un comportamento di tipo criminale, e il comportamento criminale è interpretabile solo sulla base della sindrome. Come è ovvio non è mai stato osservato un paziente affetto da sindrome di Münchausen per procura che non abbia maltrattato un figlio.

Bibliografia

L.R. Franzini e J.M. Grossberg. Comportamenti bizzarri. Astrolabio, 1996
C. Gerald; E. Davison; M.J. Neale. Psicologia clinica. 2a ed. Bologna, Zanichelli, 2000
I. Merzagora Betsos. Demoni del focolare. Mogli e madri che uccidono. Centro Scientifico Editore, 2003
R. Asher. Münshausen's syndrome, Lancet, 1951, 1: 339-341
R. Meadow. Management of Münchausen syndrome by proxy, Arch Dis Childhood, 1985, 60: 392
Lissy De Ridder e Hans Hoekstra. Manifestation of Münchausen Syndrome by Proxy in Pediatric Gastroenterology, J Pediatr Gastroenterol Nutr, 31: 2008-221
I. Marzagora Betsos. Madri che uccidono. Atti del VII Congresso Nazionale SOPSI (Roma, febbraio 2002)

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Vera
Vera

Dottor Catania grazie per la sua risposta riguardo la curcuma.

A proposito di un mio precedente messaggio....non aspetterò certo un anno per definire la sua una PRESENZA VERA, perchè intendevo già questo , è che il mio nome mi ha confuso ! Non avrei mai immaginato un medico così disponibile a tutti i nostri problemi.....che sono tanti!!! Grazie

Vera
Vera

Le posso rubare un altro minuto?
Ho letto molto sulla immunoterapia oncologica, ma per quanto riguarda il tumore al seno è una terapia ancora solo in fase sperimentale ? Che tempi saranno necessari per poter applicare questa terapia anche ai malati di tumore al seno ? Grazie

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salvocatania
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Credo di essermi portato a pari con le richieste di chiarimenti a me indirizzate.
a costo di esagerare (ho occupato una intera pagina) . . E di temi oncologici che creano ansia e confusione ce ne sono davvero tanti
Ma forse è melius abundare...quam deficere

salvocatania
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lau(sardegna):
Vi posso raccontare che successe anche a me con mio padre ..... l abbiamo portato all humanitas di Milano e li purtroppo ci hanno comunicato che ormai non c era più niente da fare che aveva da una settimana a un mese di vita ...... Non volevamo accettarlo e ci siamo messi a cercare cure alternative .....ci imbattiamo nel veleno di scorpione e facciamo di tutto per averlo convinti che avremo rallentato il suo destino ...... mio padre è morto un mese dopo come ci avevano detto all humanitas . Dobbiamo essere forti anche nei momenti più duri e affidarci alle cure e non alle false illusioni

Rileggendo le pagine precedenti mi ero appuntata questa osservazione di Laura (Sardegna) e non ho replicato subito per non sovrapporre troppi argomenti OT. Ma appena avrò un attimo di tempo mi preme fare anche io qualche osservazione su questo post.

Intanto Laura potrebbe scrivere se l'avete o no somministrato al papà ?
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salvocatania
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salvocatania:
#7.342 Scritto: 28-10-2016 20:30 -

Vera:
Non avrei mai immaginato un medico così disponibile a tutti i nostri problemi.....

Se sono problemi VERI....perché NO ???

E' solo una battuta continuando a giocare con il suo nome , ma invece mi fornisce l'assist per spiegare cosa sia l'EGO-altruismo.
https://www.medicitalia.it/salute/senologia/6-consulti-online-in-senologia.html

"Forse proprio in questo contesto si colloca come "complementare" il consulto online con tutti i problemi cui lo studio cerca di dare delle risposte. Si colloca in quel "vuoto istituzionale" che tutti nella pratica clinica conosciamo, medici e pazienti.
Anche la stessa passione del medico, che lo spinge talvolta a superare i limiti imposti dallo strumento telematico e l'istinto autopromozionale possono costituire dei potenziali rischi per gli utenti, che su Medicitalia sono stati ridimensionati tramite un sistema di automoderazione, rappresentato da un forum di discussione dei casi di violazione delle linee guida (come rispondere ad un consulto) e nei casi di violazione delle norme di comportamento (netiquette del medico).
Occorre precisare che i consulenti di Medicitalia accedono al sito tramite una iscrizione gratuita e altrettanto gratuitamente rispondono alle richieste di consulto.
Ci si chiede quali possano essere le motivazioni a spingere un medico, anche affermato, a mettere a disposizione una significativa parte del proprio tempo a favore di anonimi pazienti-utenti senza un significativo ritorno di visibilità, che viene attenuato da rigorose norme interne al sito e da un efficiente sistema di automoderazione?
La missione? E' una vecchia storia che non spiega del tutto il fenomeno, ma si può ben dire che per alcuni fare cultura medica, anche nella vita reale, fa parte della missione del medico, e internet è un campo dove è possibile veicolarla in maniera più veloce ed efficace di quella tradizionale.
Poiché il "voler autopromuoversi" è stroncato dal sistema di automoderazione (persino la firma deve essere contenuta da una griglia di 3 righe), non resta che la spiegazione più semplice : dare risposte valide e gratuite online forse è un modo innocuo per appagare la nostra umana vanità, consapevoli nello stesso tempo che lo strumento abbia diversi effetti collaterali positivi molto utili dal punto di vista sociale. In fondo anche quando si scrive un articolo o si accetta di partecipare come relatori ad un convegno o si comunicano i propri studi al mondo scientifico nella vita reale, tra le motivazioni possibili c'è anche quello di appagare questo sentimento."


>>Non avrei mai immaginato un medico così disponibile a tutti i nostri problemi.....che sono tanti!!! "
 

... è un modo innocuo per appagare la nostra umana vanità, consapevoli nello stesso tempo che lo strumento abbia diversi effetti collaterali positivi molto utili dal punto di vista sociale.
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Antonia fiduciaria
Antonia fiduciaria

Cara CRistina ti abbraccio forte !

Cara Didi il tuo ragazzo è il tuo PRESENTE!

Lori

Francesca

Rosella grazie ho fatto scorta dei tuoi sorrisi che la prossima settimana, per ragioni extra salute, ne dovrò consumare parecchi!

Grazie Dr.Catania ecco il censimento dei passeggeri con evidenziato chi è salito dopo il 13 Agosto 2016 e la geo-localizzazione che sono riuscita a fare:

Lombardia (29) Laura 1 e Andrea, Laura 2, Sonia, Rosa, Mara, Marzia, Elisa con Max, Yaya, Lucia, Alex e Silvia, Giulia 1, Fiorella, Anna, Stella, Simona 1, Sara, Ada, Enrica, Simona 2, Giulia 2, CRistina. Maura, Clara,Chiara,Veronica,Laurautente248910


Emilia (7) Francesca con Alessio, Annarita, Patrizia , Anna, Didi(Daniela), Stefania


Piemonte (4) Paola, Elisabetta, Ani (Anita 2) Maria

Veneto (5) Catia, Chiara, Lori, Antonia, Lucia

Valle D'Aosta (2) Rosella, Samantha

Trentino (1) Maura

Lazio (7) @Utente 334413, Lisa, Roberta, Silvia, Anna, Michela, Angela

Toscana (4) Nadine, Roberto, Fausta, Sasa


Liguria (1) Anna Rosa

Campania (2) Anna, Giovanna

Abruzzo (1) Laura 3

Calabria (3) Mery, Antonietta e suo marito Domenico.

Sicilia (5) Antonella, Donatella e suo marito Enzo , Anita, Verdiana.

Sardegna (5) Francesco e Elena, Emma, Lau(Sardegna), Federicautente411162


Basilicata (2) Carlo, Vera


Utente 283571, (?) 241112 (?) Altro utente non più iscritto?

Monia, intervenuta il 28 Giugno 2014
Erica, intervenuta il 21 Luglio 2014
Moira Paoletti, intervenuta il 6 Agosto 2014
Federica FedeRebe utente 201521 intervenuta il 22 Aprile 2015
Giuseppe intervenuto il 13 Gennaio 2016
Valentina intervenuta il 04 Febbraio 2016
Checco ( Francesco?) intervenuto il 21 Gennaio 2016
Lunettautente363817intervenuta il 29 Settembre 2016


Psicologi (5)
Laura Pedrinelli (Liguria), Gianluca Calì (Palermo), Fernando Bellizzi (Roma), Paola Scalco (Piemonte) Carla Maria Brunialti (Trentino Alto Adige)

Medici (8)
Alessandro Scuotto (Como), Vito Barbieri (Catanzaro), Chiara Lestuzzi (Pordenone), Cinzia De Falco (Roma), Dr. Sergio Di Martino (Napoli), Andrea Annoni, Salvo Catania (Milano), Franca Scapellato (Parma).

Curiosità: come segna-argomento usa la stessa immagine? Riguardo all'ultimo faccio fatica ad assimilare che possa esistere un simile orrore!

A tutte e a tutti Notte serena

Antonia

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Antonia
proprio quello che mi serviva
grazie a nome del blog...che senza di lei...sarebbe una pianticella asfittica
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Vera:
Ho letto molto sulla immunoterapia oncologica, ma per quanto riguarda il tumore al seno è una terapia ancora solo in fase sperimentale ?

Vera
al momento attuale per i tumori della mammella la consideri solo in fase sperimentale. Per altri tumori questa fase sperimentale è senz'altro più avanzata.
Per la cura del tumore alla mammella siamo agli albori di una rivoluzione: terapie che "rieducano" il sistema immunitario a riconoscere il cancro e distruggerlo. In pratica attivando e accelerando le difese naturali dell'organismo, che vengono depresse dalle stesse cellule cancerose. È l'oncoimmunoterapia, che dopo essersi dimostrata molto efficace contro i melanomi e ultimamente anche il cancro al polmone, ora viene studiata anche per quello al seno.
L'oncoimmunoterapia sembra particolarmente promettente proprio verso quei tumori al seno più aggressivi: gli HER2+ e i Tripli negativi.
E quindi queste notizie hanno scarso rilievo per Lei, come per Rosella


Perchè non solo: sono proprio i tumori più mutati o capaci di mutare – quindi i più difficili – quelli che meglio vengono riconosciuti dal sistema immunitario, se adeguatamente aiutato dalle nuove terapie. Queste nuove terapie, per ora sperimentali, agiscono non tanto stimolando il sistema immunitario (per evitare il rischio di reazioni autoimmuni) ma depotenziando il freno che il sistema immunitario stesso si impone: in pratica quel recettore PD1 che viene utilizzato dai tumori per evadere la sorveglianza immunitaria. La cosa straordinaria è che la terapia immune è duratura nel tempo, il sistema immunitario diventa capace di controllare il tumore molto a lungo. Finalmente si può cominciare a parlare di guarigione.
Rosella fiduciaria
Rosella fiduciaria

Dottor Catania, buonasera!

il Suo ultimo post apre a prospettive straordinarie!!!
E, benché i nuovi studi e la ricerca in atto abbiano per me (...salvo complicazioni...) scarso rilievo , sono assolutamente in fibrillazione per quanto ho appena letto e non solo pensando al cancro al seno!

Grazie per averci resi partecipi e grazie a Vera, per aver posto la domanda.
_________________________________________

Antonia...

una seconda serie di "sorrisi" è già pronta... ti raggiungerà giusto in tempo per la settimana entrante!

Eeeee....concordo con il Dottor Catania sulla piantina asfittica...
_________________________________________

Buona notte a Tutte-Tutti...
fate sogni bellissimi!

Rosella

Rosella fiduciaria
Rosella fiduciaria

Dottor Catania...

Concordo con Lei sulla sostanza di quanto ha espresso nel Suo penultimo intervento (che copio e incollo a seguire), maaaa mi viene estremamente difficile ricollegare il concetto a Lei.

E benché io sappia che si tratti di assoluta verità, continuo a pensare che in Lei ci sia dell'altro, oltre alla mera "vanità"...

Do ut des
si, certo... ma a volte non si da SOLO per ottenere qualcosa in cambio, neppure se quel qualcosa appaga enormemente il nostro ego...

C'è dell'altro, assolutamente sì...
In Lei c'è MOLTO altro che va anche oltre la positività degli effetti collaterali dal punto di vista sociale!

>>... è un modo innocuo per appagare la nostra umana vanità, consapevoli nello stesso tempo che lo strumento abbia diversi effetti collaterali positivi molto utili dal punto di vista sociale. <<


Rosella

Vera
Vera

Grazie dottor Catania per la risposta sull'oncoimmunoterapia, speravo che il mio caso rientrasse tra quelli interessati...e invece no, mi auguro allora che ci sia anche per noi, un domani, un qualcosa di più mirato che ci faccia sperare e vivere più serenamente .
Grazie e buona domenica.

- Modificato da Vera
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo

Rosella
provi a riflettere su queste evidenze.

1)Tutti siamo un pò narcisi, e meno male, ma pochi quelli pronti ad ammetterlo

2) Per fortuna appagare la nostra umana vanità è creativa in senso sociale, ci aiuta a dare il massimo ed il meglio di noi stessi . Tutta la società ne beneficia.

3) Fare del bene agli altri non ha nulla a che vedere con la generosità : è e deve essere un impulso razionale scientifico. Un dovere in altre parole. L'atteggiamento caritatevole è senz'altro un atto nobile, ma isolato. Occorre invece costruire un sistema solido, fondato sul dovere e non sul sentimentalismo.

4) Io lo chiamo EGO-altruismo = massimo spolvero per il proprio ego.....grande vantaggio per gli altri. Se tutti fossero ego-altruisti....magari !!!!

5) Non è una teoria strampalata da fuoridiseno del sottoscritto. C'è l'esempio molto illuminante di Philippe Kouriliski che ha ribaltato la morale comune per combattere il darwinismo sociale del liberismo e la sua "falsa filantropia" cliccare per ingrandire

EGO ALTRUISMO

- Modificato da salvocatania
Rosella fiduciaria
Rosella fiduciaria

Ricordo benissimo quando già in passato Lei, Dottor Catania, accennò all' EGO-ALTRUISMO e ricordo altrettanto bene che questa definizione mi permise di approfondire anche il mio stesso sentire e al contempo di acquisire nuove consapevolezze, che raggiunsi leggendo ed approfondendo in tal senso.

Concordo con ogni Sua parola, ed è per questo che avevo espresso il mio pensiero riguardo alla Sua "opera", non circoscrivendola a ciò che potrebbe apparire.

Perfetta anche l'esortazione a costruire un sistema solido fondato sul dovere e non sul sentimentalismo.
Mi invita a nozze!!!

Ce ne fossero... già!!!

Ora approfondirò ancor più, dal momento in cui Lei ha indicato l'Autore che ha plasmato questa teoria con annessa una figura di tutto rispetto : lo specialista in EGO-ALTRUISMO che, con buona pace di tutti, porta a casa capra e cavoli!

Grazie!
Rosella

- Modificato da Rosella fiduciaria

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