Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Grazie di cuore a tutte per il pensiero che avete avuto, grazie anche a lei Dottore🤗
Io non sono di certo la persona adatta a darti consigli visto che di passi avanti verso la resilienza ne ho fatti molto pochi e devo fare ancora molti .
E non ti scrivo quello che già ti hanno scritto molte rfs in quanto concordo con loro e mi ripeterei e basta.
Però mi permetto un consiglio.
Secondo me dovresti "imparare" a respirare.
Mi spiego .
Provare ad auto rilassarti, concentrandoti sul respiro e sul rilassamento portando gradualmente l'attenzione alle varie parti del corpo.
Imparare in un certo senso ad ascoltarti dentro,la parte più profonda di te dove c' è il nucleo del tuo essere più autentico,il tuo posto sicuro.
Detto così sembra una roba New Age da sciamano fumato 😅 ma in realtà pian piano impareresti a conoscerti meglio nel profondo e quella tua essenza, chiamiamola così, pian piano emergerà portandoti pace.
È il lavoro di una vita , senza soluzione di continuità ma ti porterà consapevolezza di te stessa.
Puoi trovare qualche video da ascoltare di musica che ti può essere d'aiuto anche in rete ma tutto parte solo e soltanto da te.
❤️❤️❤️
Buon giorno blog 🌈🌈🌈🌈🌈
Mi dispiace 😔. Vedrai che tutto andrà bene.
Oggi un po’ pensierosa mamma da ieri ha dolori “ articolari “ tutta la parte superiore spalle braccia seno …
La mente pensa cose brutte poi mi dico ragionando e più probabile che sia la sua malattia autoimmune siiogren che porta questi dolori … non posso e non devo pensare a nient altro 🥲.
Daniela io in un certo senso ti capisco da quando ho 20 anni ho paura del cancro ogni cosa che riguarda me e le persone a me vicine ogni sintomo penso a quello sempre sempre . Penso sempre le cose peggiori . Nonostante ci possono essere altre malattie a me fa terrore solo quello . Perché di terrore si parla . Ora vivo questa malattia con mamma purtroppo e come vedi anche io ogni cosa penso a quello . Però ti posso dire che io mi sono imposta a piccoli passi di cercare di essere più leggera . E in questo il blog mi sta aiutando tantissimo . Spero che riesci a trovare il modo giusto di convivenza con queste paure ma ti comprendo 🩷🩷🌈
Io ci sono




Anche a me non solo basta , ma non comprendo perchè Robe68 continui a dubitarne sull'efficacia e utilità del suo Io ci sono
Anche a me non solo basta , ma non comprendo perchè Robe68 continui a dubitarne sull'efficacia e utilità del suo Io ci sono
Buongiorno blog e dottor Catania.
Giorni intensi ma Io ci sono!
Buona domenica a tutti!
W la vita!








Mamma mia Tania tu che sei abituata al caldo sole dell'Andalusia!!

Io ci sono☀️🌻
Ma, e qui mi ricordo le recenti parole di Ily, se non sono in grado di esprimere pensieri buoni e incoraggianti che parole può usare una metastatica che non creino disagio e difficoltà in chi legge?
Cara Robe ho scritto e poi cancellato le parole che volevo dirti perché mi sono ricordata di aver salvato due tuoi messaggi di tempo fa ,scritti dopo che avevi parlato con il doc,e se mi permetti trascrivo alcune parti che valgono mille volte una mia risposta.
Noi vogliamo Robe con i suoi pensieri e il suo sentire buono e NON, altrimenti non avrebbe senso questo posto.
E a chi leggerà e proverà difficoltà darai la possibilità di allenare l' empatia e guardare in faccia le proprie paure,attraversarle ,elaborarle.
Insieme sempre per mano👭🌈❤️☀️
Questo è l'inizio. Ed è anche la fine.
Tutto comincia dalla volontà di allenare la nostra resilienza, certamente, ma l'allenamento produce effetti se seguito con costanza, con convinzione e con partecipazione.
Allora è più facile respingere ciò che scrivo di spiacevole, o di doloroso. Perché è come chiudere gli occhi e quando si riaprono io non ci sono più.
Ma io esisto, non sono solo un nickname. Esiste Ily Giulygiuly Lori... e fino a che non farete i conti con la nostra esistenza non li farete con voi stesse e con la vostra malattia.
Se non si attraversa un dolore quel dolore rimane in un angolo pronto ad esplodere.
Guardare in faccia me e la mia paura serve a voi. Non significa che la mia malattia sarà la vostra malattia . Questo mai. Il vostro deve essere un pensiero di guarigione. Lo è stato anche il mio fino alla diagnosi di metastasi e in un angolino della mia testa lo rimane anche ora....
Ma il tanto declamato allenamento alla resilienza passa anche, o forse soprattutto, attraverso un dolore che non eravamo pronti ad affrontare.
Si prende coscienza che una cosa è accaduta, che si deve guardare avanti, che si deve pian piano elaborare ciò che è accaduto. E per farlo, secondo me, dobbiamo usare tutti gli strumenti che la vita ci mette a disposizione.
Evitare di riconoscere una cosa, qualunque sia questa cosa, è sempre un errore.
Ci sono anche io con te sempre per mano👭🌈☀️