Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Buongiorno blog e Dottore, io ci sono 🌻☀️
Fili colorati per chi è in agenda e per chi ne ha bisogno 










Buongiorno blog 🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈
Io ci sono 💕
Ciao Robe, grazie per essere passata
mi spiace che durante la tua esperienza sul blog non ti sia sentita vista e abbia avvertito questo senso di perdita dello scopo. Però, come ti dicevo qualche settimana fa, se hai deciso di prendere una pausa per preservare la tua serenità, hai senz'altro fatto la scelta giusta. Quando e se vorrai, noi siamo qui
Come al solito i tuoi interventi mi lasciano più ricca, grazie delle tue parole così lucide e anche crude nella loro sincera profondità.
Sono felice di averti incontrata, anche solo virtualmente.
Posso solo capire come ti senti e comprendo la fatica quotidiana che provi a trovare l’equilibrio e la “serenità “ che ti serve.
Ti auguro ogni bene e ancora grazie ❤️
Che piacere leggerti TESORO
Ho imparato in questi ultimi due anni davvero difficili da digerire, difficili da sopportare, difficili da condividere con chi non vive la tua stessa condizione, a concentrarmi sulle persone vere che meritano la mia attenzione. Cerco, e purtroppo non sempre ci riesco, di vivere ogni giorno con un pensiero positivo, uno di quelli che ti proiettano al domani, piccole cose come innaffiare il giardino o lavare la roba della mia piccola Ginevra, insomma qualcosa che mi dia la forza di alzarmi al mattino. Perché è questa la nostra sfida ROBE......avere voglia di alzarci alla mattina....di continuare a coltivare la speranza di una cura anche per noi, si metastiche, ma VIVE.
Come ho detto in alcuni post precedenti ho messo in pausa il cervello come difesa dagli effetti pesanti della radio che speriamo abbia fatto il suo dovere....
Capisco comunque che all'interno di questo blog ognuna di noi abbia la propria sofferenza, e se posso essere di auto son qui....come ROBE,LUCIANA, SAVI, LARA, e altre Boss del gruppo.....buona giornata ragazze,un abbraccio.
Cara ogni volta che leggo un tuo post rimango sempre senza parole , e anche oggi mi hai dato conferma . ♥️♥️♥️.
Mi dispiace solo che non ti sei sentita vista . Non so a cosa ti riferisci in particolare .
Ma tu a proposito della resilienza e dell empatia sei un esempio ♥️♥️♥️.
Buongiorno RFS, dott Catania e Stefania, Invisibili
Buon week end
Quoto!!!





Come ho detto in alcuni post precedenti ho messo in pausa il cervello come difesa dagli effetti pesanti della radio che speriamo abbia fatto il suo dovere....
Capisco comunque che all'interno di questo blog ognuna di noi abbia la propria sofferenza, e se posso essere di auto son qui....come ROBE,LUCIANA, SAVI, LARA, e altre Boss del gruppo.....buona giornata ragazze,un abbraccio.





Un abbraccio 🫂
Buongiorno blog e dottor Catania
Per chi mi chiede quali sono le mosse principali per diventare sempre più resilienti.
Breve sintesi
Di seguito vengono elencati 10 aspetti che possono aiutarci a diventare più resilienti.
1) Mantenere, per quanto possibile, una visione ottimistica di sé e del mondo.
Anche se spesso, di fronte alle difficoltà può essere arduo, mantenere un atteggiamento costruttivo e positivo di fronte ad un problema, può aiutare a concentrare tutte le nostre energie nella direzione giusta, ossia il raggiungimento della sua soluzione.
2) Interpretare le difficoltà come una sfida, come un’opportunità per mettersi in gioco.
3) Concentrarsi sul presente.
Pensare in modo fisso alle ingiustizie subite o concentrarsi su ciò che potrebbe andar male nel futuro non ha nessuna utilità nel risolvere un problema. Anzi, spesso ci porta ad entrare in una spirale di negativismo che limiterà di fatto le nostre capacità di fronteggiamento.
Investire risorse sul presente e sulle possibili strategie da mettere in atto nel qui ed ora per affrontare le difficoltà è molto più produttivo. Mantiene la mente attiva e riduce i pericolosi meccanismi del rimuginio e della ruminazione.
4) Riconoscere ed accettare i propri limiti.
Le persone resilienti non nascondono le proprie vulnerabilità. Riconoscere le proprie debolezze può essere molto utile poiché permette di identificare quali aree della nostra persona possiamo migliorare.
5) Identificare i propri punti di forza.
Ogni persona ha dei punti di forza. Saperli riconoscere e darsene il merito è fondamentale per individuare le risorse da mettere in campo per fronteggiare le difficoltà.
I nostri punti di forza possono inoltre essere un fedele supporto per quelle aree in cui ci sentiamo più vulnerabili.
6) Accettare il fallimento come possibile esito della sfida.
La resilienza non coincide con l’infallibilità.
Il fallimento è possibile e senza di esso non ci sarebbe crescita.
La differenza risiede nell’interpretazione del fallimento. L’individuo resiliente lo interpreta come uno spunto per capire quali aree di sé può migliorare e come poter affrontare una situazione simile in futuro.
7) Far riferimento alle risorse sociali.
Saper chiedere aiuto ma anche conforto alla nostra famiglia ed ai nostri cari è un elemento molto importante. Gli altri sono un preziosissimo aiuto per affrontare una sfida e sentirsi meno soli in mezzo alla tempesta.
8) Individuare gli elementi su cui abbiamo controllo.
E’ di fondamentale importanza capire su quali aspetti della situazione abbiamo il controllo e su quali invece non possiamo influire in alcun modo.
Questo ci servirà per elaborare un piano di soluzione del problema più efficiente per gli elementi che possiamo controllare.
Viceversa ci porterà ad accettare ciò che sfugge alla nostra influenza.
9) Elaborare e mettere in atto un piano strategico.
E’ importantissimo individuare specifiche strategie volte alla soluzione del problema
10) Imparare ad accettare che non su tutto possiamo avere il controllo.
Come ultimo punto, facciamo cenno alle situazioni che ci fanno soffrire a su cui non abbiamo controllo.
Tra queste rientrano i lutti e le perdite in genere, nonché particolari eventi traumatici.
Come si integra in questi contesti il concetto di resilienza?
In primo luogo lo stesso fatto di accettare di non avere potere su questi eventi, è già di per sé un grande passo in avanti. In queste situazioni, spesso molto dolorose, una volta compreso che combattere non serve a niente, se non a prolungare la nostra sofferenza, possiamo far ricorso al supporto dei nostri cari: la condivisione del dolore indubbiamente aiuta il percorso dell’accettazione.
Inoltre, anche se può sembrare molto difficile, è d’aiuto trovare dei piccoli spunti di crescita personale negli eventi accaduti. Secondo lo stesso principio di resilienza, possiamo affrontare un dolore facendoci trascinare da esso fino a spezzarci, oppure, in alternativa, possiamo trovare la forza per ricavare dal nostro stesso dolore della linfa che ci porti a crescere e, una volta passata la tempesta, rialzarci più forti di prima.
(American Psichologic Association)
#507.838 Scritto: 16-10-2022 23:19 - Modificato da salvocatania
Grazie! Personalmente, è questo di cui ho bisogno!
Sono felice di averti incontrata, anche solo virtualmente.
Posso solo capire come ti senti e comprendo la fatica quotidiana che provi a trovare l’equilibrio e la “serenità “ che ti serve.
Ti auguro ogni bene e ancora grazie
Io non sono brava con le parole per cui uso le tue. Condivido


Buongiorno a tutti🌻
Robe68 ben ritrovata, mi spiace tanto tu ti sia sentita sola e poco supportata! A me fa stare male sapere che manchi quel senso di reciprocità nell'aiuto perché la tua esperienza,quella di Sole, Seli e di tante altre rfs mi sprona a non abbandonarmi a pensieri catastrofici. Le vostre parole sono sempre uno spunto di riflessione, ma mi accorgo che forse anch'io sono manchevole nei vostri confronti perché il più delle volte mi sento impotente, avverto forte la vostra sofferenza e mi sento piccolissima con il mio ci sono, con il mio semplice abbraccio...Difronte a post sensazionalistici di chi si dichiara terminale, metastatica e vive a mille, di chi scala le montagne dopo la chemio o di chi pur senza problemi se li crea inutilmente, solitamente preferisco tacere perché mi monta la rabbia, so che non riuscirei ad avere un tono pacato nel confronto.Essere aggressiva è qualcosa che mi fa stare male anche con persone con cui interagisco virtualmente, soprattutto se poi penso che magari nella realtà ci può essere chi è così proattivo e diverso da me.
Grazie infinite nel ricordo di Isa, sono sicura che vi protegge tutte 




