Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno
Forum RFS: come stimare il rischio individuale di tumore al seno (modelli Gail/NSABP), fattori di rischio e indicazioni per una sorveglianza attiva e personalizzata.
salvocataniaMedico Chirurgo
pepeli:
Lo possiamo bere noi il latte di capra?
È indicato?
Il latte e i suoi derivati sono al centro di un ampio dibattito scientifico sul loro possibile ruolo nel rischio oncologico. Molte informazioni circolano su questo tema, ma spesso si tratta di semplificazioni non supportate dalla ricerca. Studi approfonditi suggeriscono che il rapporto tra consumo di latte e tumori è complesso e dipende da vari fattori, tra cui il tipo di tumore, la quantità e la qualità dei latticini consumati, le caratteristiche individuali di chi li assume e, soprattutto, lo stile di vita generale della persona.
Quando si parla di tumori, è fondamentale evitare generalizzazioni, poiché si tratta di malattie multifattoriali che possono essere influenzate, in misura molto variabile a seconda della tipologia di cancro, da genetica, ambiente e stile di vita, inclusa l’alimentazione. Le ricerche sul rapporto tra consumo di latte e sviluppo tumorale sono numerose e comprendono studi epidemiologici, caso-controllo e sperimentali su modelli animali e cellulari, oltre alle meta-analisi e alle revisioni sistematiche che combinano i dati di più studi per ottenere conclusioni di maggior significatività. Anche le tipologie di tumore studiate sono diverse.
Nel caso del tumore del colon-retto, diversi studi indicano che il latte e i suoi derivati possano avere un effetto protettivo. Questo beneficio sarebbe legato alla presenza di calcio, che potrebbe ridurre l’infiammazione intestinale e contribuire a modulare la crescita cellulare, proteggendo così i tessuti da trasformazioni patologiche.
Per quanto riguarda il tumore al seno, le evidenze scientifiche sono contrastanti. Da un lato, il calcio e la vitamina D sembrano avere un effetto protettivo, soprattutto nelle donne sopra i 45 anni. Dall’altro, alcuni studi hanno rilevato che un consumo eccessivo di latticini, ricchi di grassi, potrebbe aumentare il rischio di recidive nelle donne che hanno già ricevuto una diagnosi di tumore mammario.
Altro importante focus di ricerca riguarda l’IGF-1, un fattore di crescita, presente nei latticini, che può favorire la proliferazione delle cellule tumorali, in particolare per quanto riguarda il tumore al seno. Tuttavia, i dati finora ottenuti non evidenziano un maggior rischio di tumore al seno associato al consumo di latticini, il che suggerisce che sia fondamentale valutare il consumo di latte e derivati nel contesto generale della dieta e della salute individuale. Da linee guida l’ideale è un consumo moderato di latticini con preferenza per latte e yogurt a minor contenuto di grassi.
- Modificato da salvocatania
Luciana
Io ci sono
Un abbraccio a tutti 🤗🤗
- Modificato da Luciana
Luciana
Juventina fiduciaria ottime notizie 



Cecilia 1360
quindi dottore 1 bicchiere di latte a colazione possiamo anche prenderlo
Juventina Fiduciaria
Luciana:
Juventina fiduciaria ottime notizie ❤️
Mar fiduciaria
Buonanotte a tutti
🫂🫂🫂❤️❤️❤️
🫂🫂🫂❤️❤️❤️
Annina Fiduciaria
Annina Fiduciaria
Oggi ormai 6 anni fa la mia mamma ci lasciava. Nonna Gilly mi ha insegnato cosa vuol dire l amore: me ne ha dato talmente tanto che mi potrebbe bastare anche se vivessi centomila vite. Ne ho una sola,ma quell'amore è il lascito più grande che potessi ricevere.
Mi manca tanto. 

Annina Fiduciaria
Buonanotte a tutti🐻❣️