Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

Rosella fiduciaria
Rosella fiduciaria

Nadine,

caspita... che avventura!!!
Mi spiace molto per quanto ti è accaduto...

... che fortunatamente non ti impedisce di... fare la monella...
 
>>Vedi Rosella, che un blog che si concentra sui dati tecnici fa sempre comodo. <<

Assolutamente concorde, quando ce vò, ce vò...

Rosella

Rosella fiduciaria
Rosella fiduciaria

Didi...
se non ricordo male, mi sembra di aver già letto ripetute volte una tua richiesta di "approfondimento" rivolta al Dottor Catania... Evidentemente è un argomento che ti sta molto a cuore e che io non riesco a focalizzare in questo momento.
Forse il Dottore stesso non ricorda, fra le decine di argomenti che ultimamente sono state oggetto di spiegazioni e delucidazioni...
Sono certa che, in tal caso, ti chiederà lui stesso ulteriori dati in merito alla domanda che gli avevi posto...

Un abbraccio
Rosella

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
332930:
Dr CataniaSpero che avrà il tempo necessario per una rispostaGrazieDidi

Didi (si firmi per favore)

Se non Le rispondo è perché ritengo normale ed adattivo il suo vissuto e conseguente comportamento. Come normale è adattivo quello di Rosella. Come normale è adattivo il bisogno amplificato di coccole in momenti del tutto particolari della vita.
Quando io lo ritenessi disadattivo Le assicuro che interverrei immediatamente perché questo è il mio ruolo.
Fiduciaria vuol dire riappropriarsi della PROPRIA vita (=fiducia nella vita) e non condizionare quelle degli altri. Va da sé che il modello che traspare sul blog possa aiutare anche gli altri.

Rimetta il "fiduciaria" accanto a Didi

E se non ho compreso bene riscriva esattamente la sua domanda. soprattutto per me con Alzheimer latente ed impossibilità di rispondere a tutti. Mi sto attrezzando a cambiar mestiere però !
- Modificato da salvocatania
Ex utente
Ex utente

Dr Catania

I post sono 8242 e 8243 suoi del 5 Gennaio
La mia risposta post 8249 del 5 gennaio
Suo post 8251 del 5 gennaio in cui
mi dice
"Le risponderò senz'altro appena avrò tempo"
Grazie Didi

Elsa
Elsa

Rossella, ci sono momenti nello scorrere della vita in cui ci si ferma, nascono dubbi, incertezze viene meno la forza di sostenere il carico e la tranquillità si trasforma in inquietudine. Una sosta è utile, forse il distacco ci rende più maturi e il dolore lascia un terreno fertile. E' umano e non capita solo a qualcuno, prima o poi ci tocca. Ti auguro una rinnovata energia. Elsa

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Elsa:
Da tempo desidero porle un domanda: in quale misura incide nello sviluppo della patologia un carico emotivamente e profondamente stressante prolungato nel tempo.


Non potevo tralasciare questo tema perché oggetto di tantissime discussioni nel secolo scorso ed anche nel nostro
Stress o solo momenti difficili ?

EVENTI STRESSANTI E TUMORE

Partiamo da una premessa. C'è un sistema infallibile per sbugiardare un ciarlatano che vi propone una terapia, medico e più spesso neanche medico. Conosce sempre la causa del cancro (vedi Hamer o lo stesso Simoncini che propone il bicarbonato per la cura della Candida).

http://www.senosalvo.com/invenzioni_folli_e_false_medicine_anticancro.htm

La Scienza invece è più limitata ed ammette senza problemi che non se ne conosce la causa come accade invece per le malattie infettive (Salmonella =tifo. Virus influenza=Influenza ecc ecc)

La Scienza parla sempre di fattori di rischio, mai di cause, perché al massimo si possono ipotizzare concause, perché si tratta di una malattia provocata da mutazioni del DNA (in genere si dice almeno tre per cellula perché questa si trasformi da benigna in maligna). Si parla di concause perché spesso è l'ambiente, attraverso stili di vita adottati, oltre che i luoghi dove si vive, a produrre la comparsa di mutazioni. L'interazione gene-ambiente è quindi indispensabile perché la malattia si manifesti e ciò anche nelle forme ereditarie e familiari, dove l'insorgenza del cancro può essere favorita o frenata dall'adozione di determinate
misure preventive , per esempio per quanto riguarda l'alimentazione e l'attività fisica.

Altro che funghi, bioenergie vibrazionali, fuffologia un tanto al kg.,

Suggestiva senz'altro l'ipotesi psicosomatica del cancro .Non parlo di quella strampalata di Hamer sui problemi psichici irrisolti.

Mi riferisco a studi serissimi che per almeno 4 ,5 anni avevano convinto anche me tanto da discuterne in continuazione con le mie pazienti. Questi studi del secolo scorso avevano l'obiettivo di studiare se uno o più eventi, come ad esempio la morte di un figlio (il massimo dolore) o del partner, una separazione o un divorzio, ma anche un nuovo matrimonio o nuova convivenza e persino un trasloco (veniva considerato stressante ogni brusco cambiamento delle condizioni di vita) potessero aumentare il rischio di ammalare di tumore.

Non vi annoio con la miriade di studi che un volume non basterebbe a riassumere. Ma purtroppo il primo vero studio (Forsen 1991) di dimensioni contenute (solo 87 casi) mostrò un rischio 5 volte superiore con le perdite affettive avvenute nei 6 anni precedenti la diagnosi , ci convinse pienamente.
Un altro studio (Chen 1995) confermò questi risultati, ma anche questo di dimensioni esigue (119 donne).
Questi studi sembravano così convincenti che ne tenevamo conto nell'approccio con le pazienti in fatto di raccomandazioni perché ipotizzavano che non sia tanto l'evento stressante in sé a determinare un maggior rischio, quanto l'incapacità di fronteggiare l'evento (Coping).



Tema questo affascinante rispetto ad altre ipotesi bislacche senza alcun fondamento.

Quando ci eravamo affezionati a questa ipotesi nel 1994 e 1996 venne pubblicato uno studio Norvegese (Kivkstak ) poderoso e prospettico inattaccabile che negò qualsiasi correlazione, che aveva indagato in particolare sulla perdita del figlio o del partner.

DEPRESSIONE
Imputata in continuazione di essere responsabile di un rischio significativo di tumore da decine di pubblicazioni anche recenti, in realtà i più grandi studi (Hahn 1988, 9.000 pazienti) (Bleiker 1996, quasi 10.000 pazienti) l'hanno assolta con formula piena.

C'è per la verità una riflessione psicologica sul ruolo dei fattori psicologici che potrebbero influenzare l'incidenza e la prognosi dei tumori, ma purtroppo non esistono studi epidemiologici che abbiano valutato questo fattore. Quale fattore ? Lo cito comunque perché accanto alle strategie di Coping anche di questo ne abbiamo parlato più volte quando ci chiediamo "come si fa a star meglio dopo tale trauma ?"

Un tipo di personalità , detta di tipo C (*) , potrebbe essere indicata a più alto rischio.
Si tratta di personalità caratterizzata da eccessiva cooperazione, accondiscendenza, anassertività, incapacità di esprimere emozioni (ecco perché il blog dovrebbe facilitarle...invece di scappare), soprattutto quelle di segno negativo (che Didi e Rosella vorrebbero criptare), come la rabbia ed eccessiva compiacenza verso l'altro.

Ora comprendete perché accolsi con giubilo il genuino AFFANCULO di Francesca ?



(*) La personalità di tipo C

Negli anni '80 è stato identificato un particolare tipo di personalità, definita appunto tipo C, il quale si pone all'estremo di un ipotetico continuum occupato all'estremo opposto da quella che alla fine degli anni '50 venne denominata personalità di tipo A: il tipo A, predisposto alle malattie cardio-circolatorie, è caratterizzato da tratti marcati e costanti di aggressività manifesta, competitività, ambizione, scarsa competenza nel riconoscimento e nella gestione delle emozioni, e scarsa attitudine all'introspezione.
Il tipo C, che avrebbe maggiori probabilità di andare incontro al cancro, [ NON CONFERMATO DA STUDI EPIDEMIOLOGICI] è conformista, aderente alle norme in modo acritico, ricercante l'approvazione sociale, ha un locus of control esterno, è sempre in cerca di approvazione, è sottomesso, poco reattivo e tende a reprimere costantemente l'espressione delle sue emozioni (in particolare rabbia e aggressività): proprio questa repressione si tradurrebbe in una iperattivazione ripetuta del sistema neurovegetativo che a lungo andare porterebbe alla compromissione dell'efficienza della risposta immunitaria. Probabilmente l'instaurarsi di una personalità di tipo C dipende, in parte, dalle figure genitoriali: si tratta in molti casi di genitori freddi, indifferenti, conformisti e fortemente inibitori nei confronti della spontanea espressione emozionale dei figli.

Tuttavia non si vuole affermare l'esistenza di un paziente oncologico "tipo", ma piuttosto di un'associazione indiretta tra certi modi di essere e una predisposizione al cancro, o anche tra certe caratteristiche di personalità e certi comportamenti ritenuti a rischio (alcolismo, tabagismo). E' proprio qui che si inseriscono alcune aree di intervento della psico-oncologia: per questi soggetti riuscire ad elaborare uno stile di coping alternativo che permetta loro di fronteggiare efficacemente un problema, o riuscire ad esprimere le proprie emozioni imparando a riconoscerle e a contare sul sostegno sociale, potrebbe divenire un efficace strumento "anti-cancro".
- Modificato da salvocatania
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
332930:
I post sono 8242 e 8243 suoi del 5 Gennaio La mia risposta post 8249 del 5 gennaio

Minkia.... vuol dire che in un mese e mezzo abbiamo scritto 1500 commenti ?

Andrò a vedere...

Anzi mi aiuta di più se con il copia incolla, come Le ho già scritto, lo ripropone qui di nuovo.
- Modificato da salvocatania
Rosella fiduciaria
Rosella fiduciaria

Grazie, Elsa, delle tue parole (che penso fossero rivolte a me e non a Rossella ...)


Il mio percorso è stato, come giustamente e molto saggiamente scrivi, difficile e meno difficile, a seconda dei momenti e a seconda delle circostanza, esattamente come per chiunque di noi... (forse per qualcuna DI PIU'...)

Di sicuro ci sono attimi in cui tutto sembra crollare ed è allora che ci si aggrappa a ciò in cui si crede.

Io, nello specifico, credo in questo spazio dove Persone meravigliose hanno permesso alla mia Vita di svolgersi al meglio, sebbene ferita e messa a dura prova.

Non fa parte di me chiedere aiuto o attenzione, chi mi conosce nella vita reale lo sa bene e se ne stupisce ancor più dal quel dì in cui ho saputo di avere un ospite nella mia mammella destra... Sono "un osso duro" e la mia Mamma mi racconta che fin da piccina mi sono sempre rifiutata di ricevere ogni tipo di aiuto nelle difficoltà che incontravo, dal legare le stringhe di una scarpa, allo svolgere un problema di matematica e così via...

E' per questo che quando arriva inatteso un attimo di défaillance e sento la necessità di condividerlo, significa che sono veramente "in crisi" e quindi, dove meglio che in questa pagina, posso trovare (ri-trovare) le parole che a suo tempo mi hanno curato le ferite della disperazione?

Il mio descrivere qualche malessere o qualche cedimento e "lamentare" il successivo silenzio, non vuole essere un "capriccio gratuito" segnato dalla delusione di non essere considerata...
Il Dottor Catania credo abbia travisato il mio reale sentire quando sottolinea che durante la mia assenza dal Blog sono stata ripetutamente "chiamata" da alcune di Voi e si chiede quindi cosa posso desiderare, più di questo...
Certo mi fa un gran piacere sapere di essere nei vostri pensieri ... a chi non lo farebbe... ma non è certo questo a cui mi riferivo.

Ora, perdonami, Elsa,
mi rivolgo al Dottore in prima persona...

Dottor Catania,
credo che Lei abbia una immagine leggermente distorta della Rosella reale...
Le vorrei spiegare qualcosa di me e mi creda se le assicuro che si tratta di verità non mascherata.

Io non cerco il centro del "palcoscenico" e neppure gli applausi, come ebbe occasione di sottolinere in una particolare occasione.
Sarebbe ipocrita dire che non mi interessa entrare nel cuore delle Persone con cui interagisco... e fin lì penso che sia umanamente ammissibile concedermi questa "debolezza"... ma non vado oltre, nella mia ricerca di "attenzione"...
Credo, anzi sono certa, di essere Persona con una profondità differente...

Da molto tempo non parlo di me, in quanto Cittadina Rosella e neppure in quanto Paziente Rosella, e le pochissime volte in cui l'ho fatto ( negli ultimi mesi...), mi è sembrato che non interessasse un gran che, pertanto ho evitato di reiterare.

Aggiungo che nessuna delle Ragazze ultime entrate sul Bus conosce qualcosa di diverso, di me o di molte altre altre Vecchie Ragazze Fuoridiseno, da ciò che compete la parola "cancro".

Credo che le notizie che esulano dal Blog, quelle che riguardano la Vita reale e che fanno di Tutte Noi le Persone che siamo, le conoscano solo le Ragazze della prima ora, quelle con cui si parlava ANCHE di Vita reale, di sogni, di affetti, di cani, di ricette, di tacchi a spillo, di tinte per capelli e di tanto altro, oltre a ciò che ci ha condotte qui...

Non mi servono i tappeti rossi, Dottore... so camminare molto bene sul selciato, anche a piedi nudi, benchè farlo dando la mano a qualcuno sarebbe decisamente più piacevole...

Quei "dolori alternanti" a cui Lei accenna li conosciamo TUTTE, tanti... fin dai primordi delle nostre "avventure".
Lori, Elisa, Francesca, Laura, Antonia, Antonella, io stessa... e poi Cristina... Didi, Mary, Nadine, Valentina....e ancora e ancora... e ancora.....
Tantissimi dolori li abbiamo letti proprio in questo spazio e quando ciò è accaduto TUTTE siamo accorse, incontro, per scontrarci noi stesse con gli stessi dolori, per cercare di alleviarli e per sostenere chi in quel momento li provava più forti.
Io stessa ho ricevuto tutto il sollievo di cui necessitavo, lo dico e lo ripeto, all'infinito.
Se sono rimasta qui, INSIEME, è perché il percorso tracciato era talmente appetibile da riuscire a cambiare la mia Vita, a ridarmi forza e speranza...
Quante volte ho ringraziato, mio dio, quante volte ho benedetto il giorno in cui Lei mi ha dirottata QUI!
Ed è proprio per la MIA STORIA, per ciò che ho vissuto sulla mia pelle, inconfutabilmente, che ORA mi esprimo in questa maniera... è perchè SO che QUI si può ricevere ciò di cui si necessita, che LO CHIEDO!

>>Le sensazioni negative andrebbero narrate<<
Ha ragione, Dottore, tant'è che io le ho narrate, nel tempo, quando ho sentito la necessità di farlo... mi creda!
E se lo desidera scartabello migliaia di post per cercare quelli a cui mi riferisco.

Sa, Dottore, chi mi è venuto in mente leggendo le Sue parole?
Mi ha fatto pensare a mio Padre che ripeteva sempre, riferendosi a mia sorella e facendomi l'occhietto di nascosto da lei, che io non avevo bisogno di attenzioni perché ci "arrivavo" da sola in quanto, secondo lui, possedevo una intelligenza attiva e quindi "capivo"...
Ma intanto allungava le 50.000 lire a lei mentre a me regalava l'occhiolino...

La butto lì...
Credo sia costruttivo per tutti che ad un nostro prossimo incontro (se ci sarà...) si possa affrontare anche un argomento che riconduca alle dinamiche presenti sul Blog, penso faccia bene un po' a Tutte, Vecchie e Nuove Ragazze, e a Tutti guardarsi negli occhi e cercare di rendere chiari i pensieri che balenano nella mente e che, in assenza di un contraddittorio reale, risultano poco efficaci nella loro sostanza.
Dopotutto tre anni fa abbiamo trascorso ore ed ore a parlare di empatia virtuale, potremmo anche parlare di argomenti similari una seconda volta... o no?

Ciò detto...
il mio followup è terminato e io sono sana come un pesce...
SALVO COMPLICAZIONI!
Per un po' non romperò più le scatole e non spaccherò il capello in quattro...

Un abbraccio e un sorriso a tutte le Ragazze
...e uno anche a Lei, che in fondo in fondo se lo merita!

Rosella

- Modificato da Rosella fiduciaria
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
Rosella fiduciaria:
Credo sia costruttivo per tutti che ad un nostro prossimo incontro (se ci sarà...) si possa affrontare anche un argomento che riconduca alle dinamiche presenti sul Blog, penso faccia bene un po' a Tutte, Vecchie e Nuove Ragazze, e a Tutti guardarsi negli occhi e cercare di rendere chiari i pensieri che balenano nella mente e che, in assenza di un contraddittorio reale, risultano poco efficaci nella loro sostanza.Dopotutto tre anni fa abbiamo trascorso ore ed ore a parlare di empatia virtuale, potremmo anche parlare di argomenti similari una seconda volta... o no?

Ottima idea.


Io non ho mai pregiudizi di alcun genere verso alcuno.
Interpreto da quel che leggo e quindi sono interpretazioni quanto mai suscettibili di fraintendimenti.

Non ho mai scritto che Lei cerchi il palcoscenico. Sono stato io a metterla sul palcoscenico dell'ironia , ma solo per esorcizzare con chi possiede tutti gli strumenti per ....mandarmi a quel paese e dimostrare che non appartienga alla "personalità C"...e ancora ne ha tanto di tempo per farlo ..
Si prepari per l'incontro reale (Novembre 2017 ?)

E intanto c'è il sondaggio che aspetta...
- Modificato da salvocatania
Rosella fiduciaria
Rosella fiduciaria

Dottore...
applausi=palcoscenico
quantomeno per assonanza di significati... me la passi!

L'ironia non mi manca, come Lei ben sa... in questo possiamo dire di essere molto simili, Lei ed io!

Per il resto, nulla da dimostrare più di quanto abbia già fatto... mi piace parlare chiaro nel tentativo di far comprendere.
Di solito mi riesce bene

Da qui a novembre ... attenti a quei due!

Comunque secondo me Lei e il mio Papà vi siete messi d'accordo!

Buonanotte, Dottore, faccia sogni sorridenti, io li farò!

Rosella

Dimenticavo... Narciso non è mai stato uno dei Personaggi Mitologici da me preferiti... sarebbe carino se Lei lo avesse già compreso da se', al di là delle libere interpretazioni e dei miei eventuali tentativi "futuri" per farglielo comprendere che, Le dico fin d'ora, non ci saranno per non falsare la mia personalità che tutto è fuorchè "C", come lei sa certamente, battute e fattore Cancro a parte...
Questa sono e questa rimango...un libro aperto!
Se qualcuno non riesce a cogliere la mia reale essenza o se non riesco io stessa a propormi per quella che sono, pazienza...
Ai posteri l'ardua sentenza ...

- Modificato da Rosella fiduciaria
Nadine
Nadine

Grazie Dottore per il suo tempestivo riscontro. I linfonodi tolti sono 19, non so quanti altri siano rimasti...comunque stamani il braccio è ancora dolente con formicolio, ma passerà spero senza conseguenze.

Mi permetto di aggiungere qualcosa alla discussione che avete avviato con Rosella.
Uno spazio come questo è utile, lo è stato e lo sarà fortunatamente a lungo, perchè la blogterapia funziona....ma non per tutti, intendo non per tutti coloro che partecipano almeno finchè lo spazio venga inteso unicamente come un "vomitatoio" per riprendere un termine un po' sguaiato della nostra amica Anna, sparita nel nulla, come altre.
In passato ho pensato anch'io che il blog avesse necessità di evolversi in qualche modo pur mantenendo alcune caratteristiche e cioè l'incontro con due fasi di accoglienza e tamponamento, passate le quali, è utile una scrollatina che strappi definitivamente quelle toppe temporanee per poi costruire qualcosa di nuovo.
Se questo non succede siamo inguaiate come in una palude.
Un gruppo dovrebbe aiutare a darsi una scrollata, sostenere quel momento in cui stai toccando con mano la realtà e lasciarti andare senza troppe domande.
Non c'entra essere malate o sopravvissute. C'entra l'aver maturato una consapevolezza che è alla base del vero attaccamento alla vita. Non più la disperazione, ma l'accettazione.
Lori ne è un esempio importante, lei che con la malattia ci convive da anni.
La mia dottore non è una calma apparente, ma è la calma del quieto vivere. Ragionata, a volte temuta, ma necessaria. Non è nè ostentata, nè mascherata.
Le assicuro che di calmo nella mia indole c'è ben poco, ahimè.
NOn sono rimasta su questo blog solo per condividere la mia esperienza che sono convinta possa essere utile a qualcuno e questo mi fa felice, ma anche perchè mi sono affezionata a voi e mi dispiacerebbe allontanarmi sapendo che non vi troverei altrove.
Non ho alcun problema a parlare di cancro, nè a chiamare per nome le cose che spesso per alcune sono innominabili.
Ma rimango dell'idea che ho esternato in varie occasioni: un percorso come questo non puo' essere legato unicamente dalla malattia, perchè se fosse così è giusto che abbia un inizio e una fine, come lo è stato per il gruppo di psicoterapia che ho frequentato per un anno e mezzo.
Non vuol dire voltarsi dall'altra parte.
Vuol dire aver raggiunto l'obiettivo.

ps. Didi forse non ti abbiamo aiutato a scrollarti di dosso tutta la pesantezza che hai accumulato, dimmi, di cosa potresti avere bisogno?

- Modificato da Nadine
MARINA
MARINA

Nadine non so se la parola accettazione e' giusta, almeno non per me al momento, la chiamerei rassegnazione senza perdere di vista la speranza. Io mi ritrovo in ognuna di voi quando mettete a nudo la vostra vulnerabilita' molto di piu' rispetto a quando tutto sembra perfetto e normale. Normale........ parola quasi insignificante e banale per molti, meravigliosa per noi.
Grazie Rosella per averci fatto conoscere a fondo la tua personalita', in realta' e' vero arriviamo qui a gamba tesa e in preda al panico mettendo in secondo piano i rapporti umani, le nostre paure sono la priorita'.
Ci vuole un po' di tempo per capire a fondo la vera finalita' del blog, all'inizio questa sete di informazioni ci mette nella direzione sbagliata.
Sarebbe bello, per conoscerci meglio scrivere un po' di noi, anche come siamo di carattere o fisicamente, cosi' tanto per non avere davanti solo un computer ma una persona anche se nella nostra fantasia.
Una buona giornata a tutti
Marina

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
@Nadine fiduciaria@:
NOn sono rimasta su questo blog solo per condividere la mia esperienza che sono convinta possa essere utile a qualcuno e questo mi fa felice, ma anche perchè mi sono affezionata a voi e mi dispiacerebbe allontanarmi sapendo che non vi troverei altrove.Non ho alcun problema a parlare di cancro, nè a chiamare per nome le cose che spesso per alcune sono innominabili

@Nadine fiduciaria@:
Ma rimango dell'idea che ho esternato in varie occasioni: un percorso come questo non puo' essere legato unicamente dalla malattia, perchè se fosse così è giusto che abbia un inizio e una fine, come lo è stato per il gruppo di psicoterapia che ho frequentato per un anno e mezzo.Non vuol dire voltarsi dall'altra parte.Vuol dire aver raggiunto l'obiettivo.

I FATTI SEPARATI DALLE OPINIONI e su alcuni punti mi scuso se sarò ripetitivo.
Cioè sarò come sempre cinico e spietato sulla diagnosi , ottimista sulla prognosi


1) Concordo persino sulle virgole su quanto ha riportato. Spero nelle prossime 24 h, ma è un mese che lo prometto e il tempo è tiranno, di pubblicare il bilancio del sesto anniversario del blog, che spiegherà nei dettagli quello che qui cercherò di riassumere.

2) Mi siete testimoni che la versione vecchia del blog era stata voluta proprio da me.
"NOI NON CI OCCUPIAMO DEL CANCRO, ma della seconda e più grave malattia , la PAURA DEL CANCRO. Sino a giugno questo obiettivo era stato egregiamente raggiunto. Persino il clima era perfetto e ideale. Ma si era creata una selezione durissima che voi non leggevate dall'interno, mentre io dalla vita reale potevo farlo incontrando ogni giorno molte utenti iscritte che non sarebbero mai intervenute.
Queste le loro obiezioni : >> " Io vorrei scrivere sulle mie paure, ma forse dottore non si rende conto che le paure principali riguardano il mio istologico, gli effetti collaterali delle terapie, il braccio grosso del linfedema, le recidive, le metastasi. Il clima del blog è bellissimo, ma accoglie solo "liste della spesa" e per il resto esclude , perché non c'è mai risposta (accoglienza) per tutto il resto. Come se si volesse far comprendere "l'hai avuto il cancro ? ..zzi tuoi ! Qui vogliamo parlare d'altro ! >>
Come non dar ragione loro ? E comunque come non tener conto anche di questo ?

2) Ho riportato lo stato d'animo di decine e decine di opinioni di utenti iscritte che leggono e interessatissime al blog (quasi 2 milioni di visualizzazioni)
Il blog in silenzio è seguitissimo in Lombardia dove posso avere riscontri diretti

3) Tant'è che più volte da luglio avevo manifestato l'intenzione di chiudere il blog che ormai aveva esaurito secondo me il suo compito. Ironicamente scrivevo che ormai il blog fosse diventato " una chat per una dozzina di persone" a fronte di un numero impressionante di utenti passive. Ho scherzato anche sul significato dell'Albergo delle donne Tristi
, nel senso di un contenitore UTILISSIMO , impermeabile, ai sentimenti esterni.

4) Per queste ragioni pensavo di chiuderlo il blog, per esaurimento , confortato dal fatto che la "dozzina" di utenti storiche avendo creato un rapporto solido di amicizia e simpatia tra loro avrebbero avuto comunque una continuità relazionale tramite una interattività via mail (privata).

5) Mi dispiaceva comunque rompere il giocattolo e da luglio sono stato costretto a rivedere il disegno iniziale . Pensavo al brodino del convalescente grave (eravamo a 6.500 commenti in quel momento ) . E nonostante ci fosse una libertà assoluta di promuovere tutti i temi possibili, c'erano assenze lunghe ed eloquenti anche di alcune figure storiche (nonostante i miei ripetuti richiami "bastano 3 minuti e mezzo per scrivere sono viva "basta poco" per dar segni di vita " "l'assenza di messaggi è già un inquietante messaggio" ecc ecc) . Ho dovuto leggere anche "minacce di eclissarmi " o " visto il clima...." eppure in quel momento non si privilegiavano i temi tecnici (e qui le figure storiche non c'entrano. A loro ho solo cercato di far comprendere quanto fosse delicato l'uso del linguaggio).

6) Pensavo ad un brodino palliativo e solo per lenire al sottoscritto la fine anticipata del blog. Mi sono sbagliato perché aprendo il blog anche "ai problemi tecnici", si è aperta la porta ad uno tsunami di bisogni sino a quel momento discriminati. In 7 mesi siamo passati da 6.500 commenti a 9.700. I numeri non si discutono , caso mai si interpretano. E qui c'è poco da interpretare perché l'evidenza non ammette interpretazioni.
Abbiamo dovuto ammettere che non si possono affrontare le paure partendo dal "non è successo nulla ! Perché "E'...successo il cancro ", con i suoi aspetti mitologici, ma anche tecnici, con le sue terapie devastanti, con il ricorso anche alle terapie alternative, delle quali non avremmo mai parlato in sede di chat per pochi intimi.
Chi avrebbe mai pensato che salvo poche eccezioni quasi tutte hanno usufruito (comprensibilissimo e stiamo studiando perché) di medicine alternative ?
Non avremmo mai scoperto le crisi esistenziali, si fa per dire, di Rosella e Didi, che sono state differite, per colpa mia, che avevo escluso i temi tecnici dal percorso del blog.

7) E' cambiata la mia vita perché mi sono preso un carico infernale. Ma io sono gratificato dal fatto che continuo a coltivare la vanità delle mie passioni e curiosità : EGO-altruismo.
Ho persino ricevuto, evidentemente molti ci leggono, proposte di interviste dalle maggiori testate italiane. Ho fatto spallucce perché per il momento mi preme comprendere appieno assetto, funzione e finalità del blog

8) Non è vero che questo assetto del blog limiti i vecchi temi (es. lista della spesa). I temi li scegliete voi. Io scelgo i miei per una ragione pratica : ho voluto creare un data-base dei temi più richiesti nei consulti perché non posso ad ogni nuova entrata rispondere quello che ho già scritto decine e decine di volte. E vale anche per il blog.

Ora ad esempio invito a leggere la pag 440 (tripli negativi), pag 442 (paura della morte), pag 460 (effetti chemioterapia) , pag 576 (mutazioni genetiche ), pag 590 (paura malattie-cybercondria), pag 624 (attività fisica), PAG 630 (Medicina alternativa-pseudoscienza)

9) Non è affatto vero che questa nuova linea releghi in un angolo la "lista della spesa", tant'è che io ad esempio ho inserito persino la foto della mia cagnolina, ed invano sto cercando di inserire quella di Milù di Lori dopo avere richiesto via mail di inviarmela. Vuol dire che continuo ad incoraggiare...l'ALTRO come prima. Ma non basta incoraggiare...poi sta a voi raccogliere l'assist.

10) Non giudicherei in modo assoluto l'attuale impostazione del blog, perché il cambiamento è troppo recente, e appena si assesterà l'assetto del data-base, sono certo che i "temi tecnici" si diraderanno di molto . Di diverso ci sarà solo una famiglia più allargata e più aperta a tutte le intemperie, come è giusto che sia.

Quindi c'è piena libertà come prima e come sempre di narrare all'infinito...persino di graffiare in buona fede se occorre ..... di scrivere cioè ciò che si vuole se rispettosi dei dolori e persino compulsioni altrui.
Non è ovviamente un aduso ai soliti obiettivi delle chat più diffuse.
- Modificato da salvocatania
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
MARINA:
Sarebbe bello, per conoscerci meglio scrivere un po' di noi

Marina il blog incoraggia la NARRAZIONE . Cosa narrare lo scegliete voi !

https://www.medicitalia.it/blog/senologia/5533-la-medicina-narrativa-e-la-blogterapia.html

Le figure storiche hanno scritto tanto...ad es.
http://www.senosalvo.com/ragazzefuoridiseno/la_forza_delle_parole_dalla_parte_dei_fuoridiseno.htm

Di voi nuove entrate sappiamo poco.......
Marina...ha tutto lo spazio per liberare l'umano
- Modificato da salvocatania
Utente 403XXX
Utente 403XXX

Rosella quando parlo della mia diagnosi uso spesso la metafora del soffocamento. Mi sentivo soffocare. Senza più aria. Quello che i miei pazienti ansiosi descrivono spesso come fame d'aria. Solo in quest'anno ho capito davvero a cosa si riferiscono. E poi piano piano sono tornata a respirare. Grazie a persone che in quel momento così drammatico sono state per me ossigeno puro. E ci sei tu fra quelle persone. E Francesca. E Nadine. E la bella Lori. E Laura. E Didi. E Elisa. In questo blog ho trovato quello che fuori non esisteva. Niente pacche sulle spalle o parole di circostanza. Niente cuoricini like o faccine tristi. Qui ho potuto raccontare la mia malattia e tutti i fantasmi che ha fatto emergere. Riuscendo però piano piano a staccarmi da quei dati che mi hanno ossessionata per molto tempo.
E vorrei dire una cosa e sono sicura che il Dott. Catania ne coglierà il senso che non è assolutamente quello di sminuire la sua presenza qui.
Il mio ingresso nel blog ha coinciso con il suo lungo silenzio stampa e questo mi ha obbligata ad occuparmi fin da subito di altro. Quell'altro che tu Rosella mi hai aiutato più di chiunque altro a non perdere mai di vista.
Probabilmente se fossi entrata in questi ultimi mesi sarei rimasta molto più a lungo avvitata su quei parametri che hanno reso inizialmente la mia diagnosi una condanna a morte, e chissà quanta vita avrei perso nel frattempo.
Vita che non ci rida' indietro nessuno.
Spero di non offendere nessuno dicendo che è quel primo blog che mi manca.
Vi voglio bene
Valentina

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