Come si calcola il rischio reale per il tumore al seno

salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo
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Francesca fiduciaria
Francesca fiduciaria

Ciao a tutti, giornate impegnative....
vi lascio una cosa che ho scritto....

FRANCESCA, lo scantinato e ....
il SOLE!!!

Ma come è possibile che io sia ancora finita nello scantinato?
A dirla tutta dallo scantinato non ci ero mai uscita veramente.... il pensiero correva lì ogni volta che lo lasciavo libero di vagare, quando non lo costringevo a pensare alle cose materiali di ogni giorno.
Quando il vuoto si faceva nella mia testa o quando, neanche troppo distrattamente, passavo di lì.
Non si può uscire di lì senza che qualcosa non rimanga profondamente inciso dentro.
Per uscirci il pensiero faceva strani giri, il suo era un volo a mezz'aria, da ala spezzata.
Sulle spalle uno zainetto troppo pesante. Per forza bisognava fare un buco nello zainetto per fare uscire le angosce, le ansie, le tensioni e allora il pensiero si aggrappava al nastro rosso e volava, finalmente, libero.
Volava sui fiori e le cose belle che abbiamo sotto gli occhi di cui ci si dimentica un po', volava verso sogni e desideri inespressi, volava e volava per poi ripiombare nello scantinato o nei diversi scantinati della mia vita.

Il primo era il sottoscala di casa mia. Umido, buio e freddo.
Lì scappavo quando c'era qualche discussione, quando venivo sgridata o semplicemente per cercare un po' di pace e un luogo dove meditare.
Scendevo le scale e il rifugio segreto era lì.
Come tutti i miei segreti non era molto segreto... la voce di mia mamma sulle scale, nel momento giusto, arrivava alle mie orecchie: " Francesca!!! Dai vieni fuori!"
"Mamma come hai fatto a trovarmi?" " Le mamme sanno sempre tutto." Rispondevi.
Mentre salivo nel buio mi dicevi " Hai gli occhi da gatto!"
Mi convinsi che erano stati i miei occhi verdi a tradirmi, felice di quel tradimento lasciavo il rifugio segreto.

Ancora oggi il mio rifugio segreto è uno scantinato, lo chiamo "lo scantinato della mia anima", ci vado quando di notte mi sveglio e il pensiero dello scantinato vero mi assale, lo raggiungo in un nanosecondo quando sono nello scantinato vero, per davvero, in un letto con una flebo attaccata e fuori splende il SOLE, sotto una di quelle macchine dal nome in sigla che ti guardano dentro come un occhio indiscreto, anche per convincere ogni tanto le mie gambe a muoversi e partire ho bisogno di questo viaggio astrale.

Nello scantinato della mia anima ci arrivo scendendo la scala, non è più in legno, è una scala in pietra.
Gli occhi sono sempre quelli di un gatto, ma non sempre sono io, a volte sono diversa... ho un vestito bianco sgualcito e a brandelli, deve essere quel che è rimasto di quel vestito tutto bianco che indossavo tanto tempo fa,nella mia vita passata quasi senza nuvoloni neri.
Mi accompagna un gatto tutto nero, il mio gatto Cagliostro, e io scendo, scendo e scendo sempre più giù, nelle viscere di me stessa. Mi siedo, mi accorgo di essere seduta sul terreno e non sul pavimentato del mio vecchio scantinato.
Sono dunque fuori? Ma non c'è il SOLE! Forse è notte.
Accanto a me c'è un gatto dagli occhi verdi, non è più il mio, è la gatta di mia mamma. Mi piacerebbe accarezzarla ma non sono pratica ad accarezzare i gatti, preferisco quelli un po' selvatici, come lo è Cagliostro.
Io e la gatta siamo ferme, silenziose vicine ma non troppo, girate di spalle, al centro c'è una lucina, un inizio di fuoco? Sarà forse il SOLE?
Mi scalda.
Mi scalda come in quelle giornate di Febbraio, dopo il lungo inverno e ti chiedi "E il sole adesso dov'è?" sembra di essere destinati a non rivederlo mai più e invece ecco un suo primo timido, speranzoso raggio.
Ma c'è il SOLE negli scantinati?

No, non c'è sole negli scantinati ma LUCE, la trovi riflessa negli occhi di speranza degli altri, è lo sfavillio luccicante dei tesori.
Perché in ogni scantinato che si rispetti, anche in quelli più bui, più tetri, c'è SEMPRE da trovare un TESORO!

21 Aprile 2017

Oggi, sono uscita dallo scantinato.
Non come una stella che brilla di luce propria, non lo sono mai stata, mi sono sempre paragonata ad un gatto che cade sempre in piedi.
Un piccolo scarafaggio, uscito per la seconda volta dallo scantinato.
E' fuori!
Gli mancherà quello sfavillio che illuminava il buio, ma ne ha rubato un po', lo tiene con sé.
Ha un po' di paura, in fondo si sentiva protetto nel buio, non è abituato a tutta questa luce, gli sembra veramente troppa e troppo bello.
E' lì sulla porta, si guarda intorno e vede che gli altri sono immersi nella luce senza esserne impauriti, né insospettiti, nemmeno troppo grati.
Stringe gli occhi...
Una luce abbagliante....
Finalmente il SOLE! Il SOLE! IL SOLE!

Che possiamo uscire tutte dallo scantinato oppure portarvi un gran SOLE!

Francesca

Pattiy
Pattiy
Francesca fiduciaria
Francesca, davvero commovente e profondo il tuo racconto, un dipanarsi di parole e sentimenti strettamente intrecciati, che si prendono per mano con una sorprendente delicatezza e in modo molto discreto, senza fare rumore, le une funzionali agli altri e viceversa. Un compendio di vissuto che hai tirato fuori con estrema naturalezza. L' ho letto più volte, prendendomi uno stacco dalla quotidianità. Sì, sono così, se posso non mi piace andare di fretta, dover fare sempre tutto, entro determinati tempi poi. Così ho letto più volte il tuo racconto, anche perché a dirla tutta sento sempre il bisogno di leggere più volte una pagina, per capirla meglio, ogni volta che la leggo noto qualche sfaccettatura, qualche sfumatura che mi era sfuggita. Anche con i libri faccio così. Li rileggo sempre due o tre volte. Francamente mi chiedo pure se è un mio problema, a volte mi sento limitata perché mi pare sempre che tutti capiscono le cose più in fretta di me. Alla prima lettura. Comunque. . . .che io abbia fatto una, due o tre letture. . .grazie per le emozioni che mi hai regalato questa mattina col tuo racconto. E che esca sempre tanto SOLE per te e per tutte!
Patty
salvocatania
salvocataniaMedico Chirurgo

Francesca ....mi ha strappato un sorriso !
Comprensibilmente prima era la Francesca che faceva la chemioterapia, spaventata più della prima volta.
Oggi ci informa che ha ripreso...la narrazione ! Efficace quanto la chemioterapia !
Ho scritto più volte che non si può tornare quelle di prima come se nulla fosse successo.
Ma oggi ci ha dato la prova che sia tornata a utilizzare il metallo prezioso per rabberciare (Kintsugare) il vaso rotto

Bellissima la metafora dello scantinato ! Vuol dire che dopo averci regalato (lo scrivo per le nuove entrate)
https://www.medicitalia.it/blog/senologia/6614-la-storia-di-una-ragazza-fuori-di-seno.html

Le toccherà scrivere per noi
" IL SOLE............... NELLO SCANTINATO"

P.S.
grazie per il contributo su
https://www.medicitalia.it/blog/oncologia-medica/7084-la-scienza-il-giornalismo-e-la-politica-annunciano-la-perdita-della-verita.html

- Modificato da salvocatania
Monica
Monica

dott.Catania sono appena tornata dopo due ore all'oncologico che per le persone ansiose
come me di certo non aiuta....ma cosa dovrei fare lasciare mia mamma sola?io ho un carattere diverso ho sempre preferito fare i controlli da sola.lei no..cmq le scrivo non per questo ma per quello che ci ha detto la dottoressa per quanto riguarda gli esiti degli istologici non farebbe fare chemioterapia (mia mamma sta facendo dal 2010 il femara)ha parlato di una puntura ma è tutto sospeso poichè fondamentale fare la tac con mezzo di contrasto esame che farà il 15 per poi andare a colloquio il 22
sono in apprensione e quando il mio stato d'animo è in queste condizioni le mie ossessioni riaffiorano questa volta non mi toccherò non mi schiaccerò e nonostante abbia frequentemente il solito male infiammazione seno ascella e braccio......mi sono stampata le sue parole e le rileggo e mi dico che non sono in menopausa
monica

Verdiana
Verdiana

buona sera a tutti.. vedo con piacere il ritorno del dottor Catania. . volevo un po' aggiornarvi della situazione di mia mamma.. oggi ha avuto il colloquio con l'oncologa e le ha detto che dovrà fare 5 settimane di radio, anche se è andato tutto bene.. ha avuto due interventi: uno al seno e uno al linfonodo sentinella. inoltre dovrà fare degli esami: raggi torace, tac e marcatori tumorali... comunque, la mia preoccupazione c'è tutt'ora.. non riesco a stare serena e non vedo luce in fondo al tunnel
Verdiana

Giusyta
Giusyta

Buona sera a tutti.. ben tornato al dott Catania..
Scusate se sono poco presente
ma vi leggo sempre..
Volevo un po' aggiornarvi sulla mia situazione
venerdì farò la 4 seduta di chemio.. altre due
e poi dovrei fare l intervento..
Oggi ho avuto i risultati del test genetico
ed è negativo.. solo al pensiero di dover fare la
chemio,e poi star male,ho la nausea..
Ma cerco di essere positiva il tempo passa in fretta e prima o poi finirà tutto..

Lori Fiduciaria
Lori Fiduciaria

Francesca, che bello ! Mi ha dato un'emozione immensa il tuo racconto e mi hai fatto uscire dal mio scantinato dove mi sono rintanata momentaneamente, ogni tanto sbirciavo se mi era consentito uscire alla Luce ma poi preferivo rimanere immobile .........perfetta metafora del nostro destino comune.
E così ancora una volta con un tuo scritto mi hai dato la spinta necessaria, grazie TVB !

Ho letto le ultime pagine e sono contenta di come vanno le cose nel nostro blog, intendo come calore umano e affettuosa disponibilità di ascolto. Ritrovo il dott. Catania e le Sue bellissime vignette, una nuova Amica che si unisce a noi : Ciao Pat Benvenuta! e tante cose da leggere.

Io ci sono sempre e vi abbraccio tutte

Lori

Pattiy
Pattiy
Giusyta
Ciao Giusy, avanti tutta, ne hai fatte già tre, metticela tutta, è una strada che vedi ancora in salita e certamente è così, questi sono i mesi più duri, e lo sforzo fisico ed emotivo è tantissimo. Non ti abbattere. Finirà tutto questo e starai bene. Capisco che ci si sente anche fuori dal mondo, quasi degli alieni, e si ha come la sensazione di abitare un corpo che si stenta a riconoscere come proprio. Anche questo passerà. E poi si torna di nuovo a fidarsi del proprio corpo imparando a riaffidarsi a lui. Ti abbraccio. A presto!
Patty
f.bellizzi
f.bellizziPsicologo
Francesca fiduciaria
Luigia
Luigia

Ciao Carissime/i
vi leggo sempre e volevo anch'io ringraziare Francesca per il suo toccante racconto che mi ha permesso di recuperare ricordi sopiti... ( anch'io mi rifugiavo da bambina nello scantinato/cantina... portando con me il mio cagnolino, a cui raccontavo i miei dolori e lui mi aiutava, enormemente e inconsapevolmente, leccandomi le lacrime... Ora non ho più un cane o un gatto che mi possano fare compagnia, con la sola presenza, nei momenti sconforto, ma sono certa che al bisogno di prenderò uno...).

Talvolta è necessario trovarsi nel buio per poter nuovamente e ardentemente sperare nella "luce"...

Io sto bene, le nuove cure non mi hanno dato particolari effetti collaterali e sono davvero serena e contenta.
Un abbraccione a tutte
Luigia

Vero
Vero
Francesca fiduciaria:
Ma come è possibile che io sia ancora finita nello scantinato?
A dirla tutta dallo scantinato non ci ero mai uscita veramente.... il

Bellissima, anche se dolorosa, metafora.

Francesca siamo tutte con te e primo o poi ci incontreremo

Veronica
Clara1
Clara1

Anche io ho trovato molto commovente la metafora di Francesca.

Clara

Ferica
Ferica
salvocatania:
Le toccherà scrivere per noi
" IL SOLE............... NELLO SCANTINATO"

Sarebbe bellissimo che Francesca raccogliesse il suo invito sfruttando la sua versatilità letteraria.

Un abbraccio a tutti

Federica (Lombardia)
Ex utente
Ex utente

Ah Francesca... ecco cos'era quella luce... mentre ti leggevo ti ho vista... e ho visto che i tuoi occhi brillavano ... e illuminavano insieme ai miei un po anche il mio di scantinato...
Un abbraccio a tutte!
Elisa

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