Un anno soffro anche io

oramai ne ho lette tante e sembra che tutti hanno lo stesso mio problema...
cmq ho 31 anni e da circa un anno soffro anche io di prostatite. ho un calo della libido e dell'erezione che và a fasi alterne.avverto dolori presso la zona prostatica, rossore del pene. oramai è qualche mese che ho rinunciato ad andare dall'andrologo perchè gli facevo presenti tutti i sintomi ma mi dava una cura di antibiotici per qualche giorno e poi mi faceva ripetere le analisi. tutto ciò mi comportava un miglioramento per un pò di giorni ma poi tutto ritornava come prima... la cosa che più mi lascia perplesso è il perchè non si fà nessun approfondimento! ora vorrei che qualcuno mi seguisse ma non sò proprio a chi rivolgermi... ho perso un pò la fiducia... a 31 anni non posso stare in queste condizioni e nessuno riesce a fare niente!
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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173 12
caro utente,
comprendo il suo sfogo, penso cha la soluzione per risolvere il suo problema sia non solo curare la prostatite nella sua fase acuta ma di individuare la causa di tale problema.
cordiali saluti
Dott. Giuseppe Quarto
www.prevenzioneprostata.com

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
caro lettore,

la sua lettera rappresenta la classica reazione del maschio affetto da prostatite e che non riesce a trovare una soluzione definitiva , semplice e veloce del suo problema.
Purtroppo tale soluzione non esiste per la prostatite.
Si affidi ad uno specialista urologo od andrologo (di competenza urologica non medica) e segua i suoi consigli senza aspettare "miracoli" ma solo una guarigione.
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#3]
dopo
Attivo dal 2006 al 2018
Ex utente
ma se una guarigione non esiste e non m idevo aspettare miracoli...allora di cosa si tratta la guarigione?
[#4]
dopo
Attivo dal 2006 al 2018
Ex utente
vorre ifare una proposta se è fattibile.se si può creare un'area dove gli utenti possono parlare tra loro e confrontarsi...
[#5]
dopo
Attivo dal 2006 al 2018
Ex utente
è da qualche mese che ho abbandonato le curo eprchè stanco di questa storia...però vorrei riprenderle... fortunatamente sembra che l'erezione sia tornata a buon punto ed inoltre sono quasi svenuti del tutto i dolori che avvertivo al glande..ancora però avverto qualche bruciore che viene e scompare alla prostata... quindi ancora non ho risolto del tutto... ma è mai possibile che a distanza di quasi due anni ancora il problema non si risolve? è possibile che questo bruciore alla prostata non tende a scomparire?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Caro lettore ,
come già detto dai colleghi che mi hanno preceduto, una infiammazione alle vie uro-seminali, come è una prostatite, richiede una continua ed attenta monitorizzazione da parte di un esperto andrologo. Solo in questo modo si esce dal tunnel di questa complessa patologia. Comunque un altro consiglio che le posso dare è che, in queste "problematiche" uro-andrologiche possono essere utili alcune indicazioni anche di tipo dietetico-comportamentale. Vita sessuale regolare , non lunghi periodi di astinenza, limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca , formaggi stagionati, ecc, ecc . Lo stesso vale per le bevande come il caffè, il tè,le bibite gasate od alcooliche. Altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consiglati almeno 1-2 litri di liquidi smettendo però di bere almeno due ore prima di andare a letto. Combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica. Spegnere la sigaretta perchè la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica. Tenere d'occhio la bilancia, spesso perdere peso migliora il quadro clinico. Infatti il grasso accumulato sul giro vita può aumentare la "pressione" sulle vie uro-seminali e peggiorare i sintomi. Infine ultimo consiglio ma non meno importante quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista che la sta seguendo.
Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
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Giovanni Beretta M.D.
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