Cicatrice depressa

Salve.Circa 4 mesi fa il mio dermatologo mi ha tolto una piccola cisti sebacea(4-5 mm di diametro circa) sulla parte interna dello zigomo(8-9 mm sotto il bordo estremo della palpebra inferiore-insomma pochissimo sotto la linea dell'occhiaia- e 13-14 mm dal lato del naso) con la diatermocoagulazione(e questo non so perché:io credevo mi facesse una piccola incisione).Adesso,oltre all'arrossamento mi è rimasta una cicatrice depressa(non molto profonda ma comunque evidente in controluce e di color rosso-bruno) perfettamente circolare di circa 4-5 mm di diametro. Dopo un consulto da un chirurgo plastico mi ha detto letteralmente di scegliere IO tra una riduzione della cicatrice con tecnica chirurgica(taglio a losanga e cucitura lineare) oppure un'abrasione intorno alla cicatrice. Il chirurgo mi ha detto che lui opterebbe per l'abrasione e che se in caso l'abrasione dovesse andar male si potrebbe passare alla chirurgia.
Adesso ho i miei dubbi:è da 4 mesi che ho tolto la cisti è la mia cicatrice è ancora rossa, figuriamoci se vado a fare anche un'abrasione...temo che con questa tecnica la pelle mi potrebbe rimaner sempre pigmentata(ho una pelle chiarissima e ipersensibilissima).E,da quanto mi capita di leggere, mi pare anche che queste tecniche abrasive non è che portino poi tanti risultati nel rendere meno evidenti alcune depressioni cicatriziali
Comunque vi chiedo:
1) per quanti millimetri intorno ad una cicatrice depressa di 4-5 mm bisogna levigare la pelle sana:insomma quale sarà più o meno il diametro dell'abrasione?

2)C'è possibilità che con l'abrasione di una pelle sensibilissima il rossore permanga per sempre?

3)Con la tecnica del taglio a losanga,una cicatrice circolare depressa di 4-5 mm, diventerebbe una cicatrice lineare di quanti mm di lunghezza?

4)c'è possibilità che se, adottata la tecnica del taglio a losanga, la pelle risulti poi "tirata?Oppure l'elasticità della pelle permettere di tendere senza problemi la pelle circostante per effettuare una sutura lineare?

5)il prezzo di 200 euro per la visita(già spesi e non detraibili dall'intervento) più 700 euro per l'operazione di riduzione(sia per l'abrasione sia per il taglio losanga) vi sembra un prezzo congruo per una piccola cicatrice(visita fatta a Bologna)?Oppure è meglio vagliare un consulto per un prezzo più idoneo presso un altro vostro collega chirurgo plastico?Questo tipo di taglio a losanga lo sa fare anche un chirurgogenerale(quindi NON plastico-ricostruttivo) oppure voi avete delle tecniche particoloari di taglio e sutura?

Grazie anticipatamente!!
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Prof. Luca Siliprandi Chirurgo plastico 13 3 2
Egregio Signore,
è bene distinguere, ai fini di una possibile correzione, i due elementi che caratterizzano l'esito della cicatrice depressa di cui è portatore: il rossore (eritema) e lo slivellamento rispetto al piano della cute indenne circostante.
-Per quanto riguarda l'eritema, fino ad un anno di distanza dall'evento lesivo - diatermocoagulazione nel Suo caso - è lecito attendersi una lenta e progressiva, spontanea regressione dell'eritema, in misura variabile. Non è dunque detto che scompaia completamente, ma è verosimile che diminuisca in qualche misura. Le stesse considerazioni valgono relativamente ad un possibile intervento abrasivo. Solo nel caso in cui al rossore contribuisse la presenza di dilatazioni capillari, può essere indicato un trattamento con laser vascolare selettivo - esempio Neodimio Yag 532 nm KTP.
- per quanto si riferisce al possibile trattamento correttivo, in teoria può essere ritenuta valida sia l'abrasione dei margini, da eseguire possibilmente con laser CO2 interessando una cornice di 2-3 mm, sia la revisione chirurgica. Dev'essere considerato che solo quest'ultima può eliminare realmente l'avvallamento esistente, pur al costo dell'esito in una cicatrice lineare della lunghezza di 10-12 mm. L'escissione di una losanga di cute, se eseguita correttamente - orientando opportunamente l'asse maggiore della losanga per evitare abbassamenti palpebrali e procedendo ad un'ampio scollamento dei margini cutanei per consentire un adeguato "reclutamento elastico" - non dovrebbe comportare distorsioni cicatriziali della superficie cutanea, ma solo l'esito in una cicatrice lineare, auspicabilmente filiforme. Per l'eventuale intervento chirurgico è consigliabile rivolgersi ad uno specialista in chirurgia plastica, che per cultura e formazione professionale adotta tecniche poco traumatiche e suture intradermiche.
Per quanto riguarda il preventivo di spesa, ritengo che il costo di € 700,00 corrisponda ai limiti superiori della norma per la chirurgia e che invece risulti eccessivo per l'abrasione (valuto un costo medio di € 300).

Prof. Luca Siliprandi
Direttore Sanitario Clinica Cittàgiardino Padova

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Dr. Claudio Bernardi Chirurgo generale, Chirurgo plastico 2.3k 63 93
Gentile utente,
premesso sempre il limite del nostro consulto virtuale, a mio avviso una cicatrice depressa difficilmente migliora con tecniche abrasive, mentre può essere migliorata mediante escissione e risutura. Bisogna , ovviamente, fare una valutazione clinica.
Distinti saluti
Dott. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
http://www.claudiobernardi.it

Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it - www.lachirurgiaplastica.net

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimi prof. Siliprandi e dott.Bernardi.Grazie per la tempestiva e precisa risposta.
Ci tenevo a precisare che la mia cicatrice si trova al di fuori della palpebra inferiore ma,tuttavia, è molto vicina,praticamente 4-5 mm sotto il solco dell'occhiaia. Quindi mi auguro che, se dovessi optare per la soluzione chirurgica(per la quale sarei più propenso), ci possa esser pelle "a sufficienza" per non tirare o deformare il "sacco" palpebrale.La mia cicatrice non è perfettamente tonda, è tendente all'orizzontalità:nel senso che è oblunga orizzontalmente ;quindi non so se l'asse di sutura si possa modificare(obliquamente o tendente alla verticalità) per evitare di tirare la pelle dalla parte superiore ovvero dove c'è il solco del sacco palpebrale.

In più gradirei un'altra delucidazione(se possibile):la sutura intradermica in cosa consiste precisamente?Infatti il chirurgo plastico mi ha detto che doveva mettere dei punti INTERNI ma credevo di aver capito male.Insomma:questi punti interni in realtà vengono rimossi poi dall'esterno(magari è un solo filo la cui estremità poi si tirerà dall'esterno) oppure sono dei punti riassorbibili?Che vantaggi ha questa tecnica di sutura intradermica:cuciture più strette e senza praticare molti fori d'entranta e uscita per i punti?

Mah...spero che non serva cercare addirittura un chirurgo plastico "specializzato" in revisioni cicatriziali per avere una sutura fatta in modo anatomico e preciso...difficile fidarsi dopo brutte esperienze...(il chirurgo che ho consultato sembra esser "specializzato" in nasi...speriamo se la cavi anche con le revisioni delle cicatrici...).

Grazie ancora.Complimenti per la competenza e la qualità delle delucidazioni(che spesso,il medico stesso che ti dovrà curare,paradossalmente, non si preoccupa di darti...o addirittura ti fa un bel buco in faccia con la diatermocoagulazione senza preavvertirti dell'esito cicatriziale).
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Prof. Luca Siliprandi Chirurgo plastico 13 3 2
Egregio Signore,
per sutura intradermica si intende la cucitura della pelle eseguita confinando i fili nel suo spessore. Può essere eseguita con un filo non riassorbibile, i cui capi escono dalla cute e che deve essere rimossa mediante semplice "sfilamento" a distanza di 6-8 giorni dall'intervento. In alternativa le suture intradermiche, se riassorbibili, non richiedono la rimozione.
Non dubito che il Suo chirurgo conosca perfettamente tali particolari. Gli si affidi con serenità!
Un cordiale saluto
Prof. Luca Siliprandi
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dopo
Utente
Utente
Grazie Prof. Siliprandi. E' stato molto professionale e preciso nelle sue risposte. In più ho gradito la sua cortesia( che non guasta mai...).

E naturalmente ancora grazie anche al dott. Bernardi(terrò conto del suo punto di vista sulle tecniche abrasive).

Cordialità,
D.D.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Scusate se riprendo la discussione. Il mio dermatologo mi ha consigliato di non fare la revisione chirurgica(da cicatrice depressa a lineare) ma di chiedere al chirurgo di fare la dermoabrasione con il laser; perché,come lui mi diceva, oltre a limare i bordi il laser fa anche rialzare un pò la pelle depressa della cicatrice.
E' vero? Insomma l'abrasione non tratta solo i bordi ma anche l'interno stesso della depressione per far rialzare e rigenerare la pelle?
La mia depressione non è molto profonda(forse mezzo millimetro o poco più) ma non so se un livellamento sia possibile.
Adesso,sapendo che ci può esser un rialzamento della depressione, ho ancora più dubbi sullo scegliere la cucitura lineare o l'abrasione.

Un altro dubbio:
l'intervento(cucitura o abrasione) si può fare anche nel periodo estivo, evitando l'esposizione solare diretta?

Grazie ancora!!
[#7]
Prof. Luca Siliprandi Chirurgo plastico 13 3 2
Egregio Signore,
pur considerando la "virtualità" della presente consultazione, ritengo di poter insistere sull'opportunità di una revisione chirurgica. L'abrasione laser può, nel migliore dei casi, "spianare" in qualche misura i margini dell'avvallamento, ma non "sollevarne" il fondo. Pur essendo un chirurgo plastico utilizzo diversi apparecchi laser, fra cui il CO2 "abrasivo". Ritengo quindi la mia opinione del tutto "spassionata", intellettualmente equidistante fra le due metodiche.
Per quanto si riferisce l'esposizione al sole, è da evitare sino a quando a seguito di un intervento chirurgico o di un'abrasione con laser la cute presenti eritema (rossore). Mediamente per un mese dopo l'intervento e comunque utilizzando filtri solari ad alto schermo (50+) durante le prime esposizioni.
A disposizione per ogni eventuale ulteriore ragguaglio porgo i migliori saluti
[#8]
dopo
Utente
Utente
Innanzi tutto La ringrazio dr Siliprandi per le risposte sempre cortesi,puntuali e precise.
Logicamente è un consulto virtuale ma noi pazienti ne ricaviamo sempre un'ampia gamma di pareri: e mi pare che nel campo delle cicatrici depresse, a prescindere dalla virtualità di questo caso,ognuno,anche dopo la visita diretta, dice la sua. Abrasione,revisione,filler,lipofiller,ecc..
Mi chiedo come mai i medici che si ha l'opportunità di consultare nella propria città non abbiano mai la pazienza e la cortesia di esser chiari e lucidi come,in questo forum,lo è Lei e alcuni suoi colleghi di questa e di altre branche mediche.

Ne approfitto per chiederle qualche ulteriore chiarimento:
1- se si optasse per l'abrasione e poi quest'ultima non dovesse avere buon esito,si potrà fare in seguito la revisione chirurgica in cicatrice lineare con gli stessi risultati che si sarebbero avuti prima dell'abrasione?oppure dopo aver tentato l'abrasione la cicatrice lineare verrebbe poi più lunga e più deformata o deformante per il viso? Insomma l'abrasione può allargare l'area depressa(si devono pur limare i bordi,no?) per cui una successiva revisione comporterà una maggiore area della losanga di pelle da sagomare e ricucire linearmente?GlieLo chiedo perché il chirurgo a cui mi ero rivolto la prima volta mi aveva detto: "per me si prova l'abrasione.Se non dovessimo aver risultati possiamo sempre fare in seguito la revisione chirurgica".Ma non mi ha specificato se dopo l'abrasione un eventuale reinterveno chirugico avrebbe comportato una più lunga o più deformante cicatrice lineare.

2-Il filler con grasso autologo porta buoni risultati?Il proprio grasso può rimanere in sede o tende anch'esso a riassorbirsi?Insomma:il lipofiller è una buona metodica ?

3- Per "esposizione solare" cosa intende dire? Se io mi opero(con abrasione o revisione chirurgica) in piena estate, evitando di uscire nelle ore di punta, non andando in spiaggia e mettendo ovviamente uno schermo totale ,si corrono lo stesso dei rischi? Il calore estivo può influire sulla cicatrizzazione oltre alla luce stessa?

4-Mah...il mio dermatologo mi ha detto di trovarmi un chirurgo plastico o un altro dermatologo che faccia l'abrasione con il laser(quale tipo di laser però non me l'ha saputo dire) perché,insieme alla "limatura" dei bordi, la pelle depressa( trattata con il laser stesso ) può rigenerarsi e "sollevarsi". Ma da quanto Lei mi dice questa non è proprio la verità.

Sempre grato di cuore per la Sua cortesia e professionalità, Le porgo i miei distinti saluti.
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dopo
Utente
Utente
Riprendo la discussione per una chiarificazione. Un chirurgo plastico (al contrario del chirurgo precedente…) mi ha consigliato il lipofilling per riempire una piccola cicatrice depressa del volto (5mm di diametro, circa; profondità non eccessiva; esito di un’escissione di una cisti sebacea con diatermocoagulazione)

Due domande:

La prima domanda riguarda la zona di prelievo del tessuto adiposo:visto che la quantità di grasso che serve per riempire la cicatrice è minima, nella zona di prelievo del grasso (che non so quale sia: glutei, cosce, addome?) bisogna incidere la pelle e poi ricucirla, oppure il tutto avviene senza suture? Insomma avviene con una siringa che preleva il grasso senza apertura e sutura della pelle?

La seconda domanda riguarda la metodica del lipofilling: è davvero efficace per una cicatrice depressa? Due chirurghi plastici, per la stessa cicatrice, mi hanno consigliato due metodiche diversissime: il primo mi ha consigliato una dermoabrasione e, in caso di fallimento, una revisione chirurgica; il secondo mi ha consigliato il lipofilling e mi ha sconsigliato sia la dermoabrasione che la revisione chirurgica… Sono un po' confuso sulla terapia da intraprendere...

Grazie!!