Dolori alle coscie lato anteriore fin dal risveglio

Ho 63 anni, è dal 2006 che ho dolori ad ambedue le cosce lato anteriore già dal risveglio, questo si è succeduto ogni anno con l'arrivo della primavera fino all'autunno inoltrato. quest'anno invece , i dolori sono stati presenti anche d'inverno.
Preciso che, questi non sono presenti per tutta la giornata, ma a intervalli e senza una sequenza, nel 2006 gli episodi erano meno frequenti e col passare degli anni la cosa è aumentata gradatamente fino allo stato attuale, cioè molto frequente.
Nel 2007 ho eseguito un'elettroneuromiografia con esito negativo e oggi mi è stato chiesto di rifarla a distanza di 5 anni e più

Tengo a precisare che, come già detto, i dolori li ho alle cosce, ma l'esame mi è stato fatto alle gambe: vcm peroneale dx e sx, vcm tibiale dx , vcs peron_sup dx, onda f peroneale dx, onda f tibiale dx, onda f peroneale sx.
Su questa... ho dei dubbi! E' stata fatta correttamente? Nella mia ignoranza, chiedo: non è che andava fatta alle cosce invece che alle gambe?
Ed ancora! siccome mi è stata fatta senza aghi, non era da fare con questi?
Credo che ci debba essere una differenza tra farla con o senza aghi! o no?
ringrazio sin d'ora per una risposta cui vorrete dare

cordiali saluti
[#1]
Dr. Lucio Marinelli Neurologo 174 6
Salve, in effetti lo studio elettromiografico potrebbe essere esteso in modo da esplorare la muscolatura delle coscie (quadricipiti femorali) per escludere un interessamento radicolare lombare (tratto L2-L3-L3) ed eventualmente valutare elettroneurograficamente i nervi cutaneo laterale del femore per escludere una meralgia parestesica. Tenga conto che quest'ultima valutazione potrebbe non essere sempre praticabile in quanto il nervo cutaneo laterale del femore è difficile da esplorare ed in alcuni potrebbero non essere stimolabili risposte pur in assenza di alterazioni.

Cordiali saluti

Lucio Marinelli
www.elettromiografia.net

[#2]
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Utente
Utente
egregio dott. Marinelli

intanto la ringrazio per la sua celere risposta .
mi faccio risentire soltanto adesso perchè ero in attesa di questa tac lombosacrale, altrimenti non avrei avuto alcun elemento nuovo.
in data 02-04-12 ho eseguito appunto questa...qui cito:

L'esame tomodensitometrico della colonna vertrebale, spazi intersomatici L3-L4, L4-L5 ed L5-S1 eseguito con acquisizioni volumetriche, ha mostrato:

-diffusi segni di artrosi somatica ed interapofisaria delle vertrebe esaminate.

- A livello dello spazio interosomatico L4-L5 si rileva una diffusa protusionediscale posteriore, mediana e paramediana bilaterale, che comprime il sacco durale e determina stenosi dei relativi forami di coniugazione.

- Nettamente assottigliato lo spazio intersomatico L5-S1, da disidratazione discale, senza significativa patologia erniaria a tale livello.

- Si conferma l'emisacralizzazione sinistra di L5. Evidenza la piccola isola di tessuto osseo compatto nell'ala sacrale sinistra, all'altezza di S1.

Ora, la mia domanda è questa:

Questo risultato, è sufficiente a determinare che possa essere la causa dei miei
dolori alle coscie? o debbo comunque rifare l'elettromiografia?
se, si! potrà bastare quella senza aghi o è indispensabile che la si faccia con questi ed ancora, la devono estendere alla muscolatura delle coscie (quadricipiti femorali).
Quest'ultimo elemento è altrettanto indinspensabile al punto di doverlo pretendere?

La saluto e la ringrazio per una sua eventuale risposta, e le auguro buon lavoro
[#3]
Dr. Lucio Marinelli Neurologo 174 6
Salve, la TC lombo-sacrale di cui mi riporta il referto non sembra evidenziare alterazioni che possano giustificare un problema radicolare con ripercussioni sulla muscolatura delle coscie. Resto pertanto dell'opinione che possa essere utile uno studio elettromiografico ad ago a livello della muscolatura delle coscie, aggiungendo eventualmente la valutazione dei nervi cutaneo-laterali.
Consideri comunque che ogni richiesta andrebbe confermata mediante una visita neurologica, in quanto solo il neurologo che l'ha visitata può indicare con certezza il tipo di studio elettromiografico da eseguire.

Cordiali saluti
[#4]
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Utente
Utente
egregio dottore, le riporto l'esame elettromiografico con aghi a cui sono stato sottoposto

Esame elettromiografico del 30/04/2012

Descrizione:
Tibiale anteriore destro e sinistro: reclutamento di unità motorie alla contrazione muscolare volontaria massimale di tipo interferenziale, con potenziali di unità motoria di ampiezza e durata nella norma e con morfologia talvolta polibasica. Assenza di attività a riposo.

Pedidio destro e sinistro: reclutamento di unità motorie di tipo sub interferenziale alla contrazione muscolare volontaria massimale, con potenzialidi unità motorie di ampiezza e durata talvolta superiore alla norma e con morfologia polifasica lievemente eccedente la norma. Assenza di attività a riposo.
La velocità di conduzione motoria massima del nervo Peroneale destro nel tratto testa fibula – collo piede e nella norma(47,2 m/sec)con latenza distale (tratto collo piede – pedidio)nella norma (4.0 m/sec x 10cm) e risposta M alla stimolazione ditale di normale ampiezza (7.6 mV).
La velocità di conduzione sensitiva antidromica del nervo Peroneale superficiale destro nel tratto regionesopramalleolare laterale – dorso piede e nella norma (47.9 m/sec) con potenziale evocato sensitivo di normale ampiezza (11.0 ùV). ù sta per micron(credo9
La velocità di conduzione motoria massima del nervo Peroenale sinistro nel tratto testa fibula – collo piede è nella norma (47.3 m/sec) con latenza distale (tratto collo piede – pedidio) nella norma (4.0 m/sec x 10 cm) e risposta M alla stimolazione ditale di normale ampiezza (7.5 mV).
La velocità di conduzione sensitiva antidromica del nervo Peroneale superficiale sinistro nel tratto regione sopramalleolare laterale – dorso piede è nella norma (47.9 m/sec) con potenziale evocato sensitivo di normale ampiezza (11.2 ùV). ù sta per micron (credo)

Conclusioni:
Reperti elettroneuromiografici indicativi di lievi aspetti di sofferenza muscolare neurogena a carico dei muscoli Pedidio (L4-L5-S1) dstro e sinistro, da patia assonale verosimilmente radicolare.

in attesa di una sua, la saluto cordialmente
[#5]
Dr. Lucio Marinelli Neurologo 174 6
Salve, stante il risultato dell'elettromiografia che mi riporta, sono stati evidenziati dei segni di lesione neurogena cronica a carico dei muscoli pedidi (estensori brevi delle dita), compatibili con radicolopatia L4-L5-S1. Quello che a mio parere non convince è che i disturbi hanno avuto un andamento peggiorativo e quindi mi sarei aspettato la presenza di segni di danno neurogeno in atto, quindi con presenza di segni di denervazione, piuttosto che con potenziali polifasici, indicativi di danno ormai cronico e stabilizzato. Credo sia indispensabile valutare tutti questi dati strumentali con una recente visita neurologica.
Cordiali saluti
[#6]
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Utente
Utente

Egregio dottore, quanto segue è ciò che ho potuto interpretare dal referto da lei richiesto

Gabinetto di neurologia

esito visita specialistica eseguita il 15/03/2012

(referto circostanziato) Riferito dolori muscolari e ipostemia ?
agli arti inferiori d.n. d, d,
l'esame neurologico evidenzia sfumato lasègne a destra.
si consiglia eseguire TAC della colonna lombo-sacrale a livello L4-L5 ; L5-S1
Si consiglia velocità di conduzione motoria e sensitiva degli arti inferiori.

Cordiali saluti
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Dr. Lucio Marinelli Neurologo 174 6
Salve, la visita neurologica del 15/3 è precedente all'elettromiografia (30/4); adesso è necessario effettuarla alla luce della stessa!
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Utente
Utente
Salve dottore, la ringrazio per la sua solita celerità nel rispondere.
Andrò a prenotare una nuova visita e le comunicherò l'esito appena sarà pronto.


Cordiali saluti
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