Devo lasciare libera mia moglie?

Ho conosciuto mia moglie all'ultimo anno di università.
Lei si era appena trasferita in città con la famiglia e non conosceva nessuno.
Io ero ad un passo dalla laurea e lei al terzo anno...per entrambi è stato un colpo di fulmine. In sei mesi ci siamo sposati.
Avevo 25 anni, praticavo il ciclismo a livello agonistico ad un buon livello e avevo tanti sogni nel cassetto.
Una sera, rientravo a casa da un allenamento particolarmente duro, durante la giornata non avevo mangiato e mi sentivo sfinito. Ero quasi arrivato in cima alla scala che porta al secondo piano quando un capogiro mi ha fatto perdere l'equilibrio e sono caduto...quella sera ha cambiato per sempre la mia vita. Una lesione midollare ha paralizzato tutto ciò che c'è dalla cintura in giù...e mia moglie si è ritrovata un marito a metà...dopo neanche un anno di matrimonio!
Ora ho 34 anni e un fisico appesantito dagli anni passati in carrozzina senza fare sport. All'inizio avevo cercato di mantenere il mio fisico atletico con una massacrante attività in palestra, poi ho avuto un crollo fisico ed emotivo. Un periodo difficile, in cui ho rischiato di perdere tutto. Mia moglie mi è sempre stata accanto. Con lei sono riuscito a superare anche la dipendenza dagli alcolici, in cui ero caduto cercando quella sensazione di stordimento che mi allontanava dai pensieri della nuova vita che rifiutavo. Ora non bevo da più di quattro anni!
Vivermi accanto non credo che sia stato facile...
Da qualche mese credo che lei abbia conosciuto una persona...qualcuno che potrebbe offrirle una vita che con me non potrà più avere...rapporti sessuali, figli...
Io non credo di essermi meritato questa vita, ma per me non ci sono alternative, non ho scelta o possibilità di tornare indietro...per lei è diverso, lei può ancora scegliere una vita normale e credo che la desideri o forse l'abbia già trovata...
Ho provato molte volte a parlarle, ma lei non ha il coraggio di mostrare i suoi sentimenti, ha paura di ferirmi, di causarmi una ricaduta nei problemi di alcol, ma io temo che stia vivendo una vita in prigione...dovrei lasciarla libera? Dovrei lasciarla andare?
Io credo che mi ami sinceramente e profondamente, ma credo anche che abbia desideri e passioni che la portino lontano da me.
Io che cosa potrei fare senza di lei...? Sarei un uomo solo e sconfitto...ma almeno le avrei regalato la felicità!
Non so come gestire questa situazione, che ho paura logorerà entrambi.

Grazie per il supporto,
A.
[#1]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Sig. A.
Ho percepito molto intensamente il Suo turbamento.
Molto delicato e doloroso. Altruista e profondo.
Ora vorrei che ragionassimo insieme: lei ha il dubbio che Sua moglie si stia privando di una vita *diversa* per rimanere con Lei.
Ma questo e' il * Suo* dubbio. Cioe' la percezione della situazione che vi riguarda vista dalla Sua parte. Non e' detto che sia quella di Sua moglie. L'amore non e' un bene *fungibie*. Non si cambia a comando. Se si ama una persona si ama. Si ama anche se non ci rende felice volontariamente (un mare di casi). Ma se non puo' renderci proprio felici al 100% (figli etc) per una disgrazia non si smette di amare. Se si ha capacita' di amare. E questa e' una dote innata. Che Lei dovrebbe avere verificato esistere o no in Sua moglie!

Non affronti da solo questo dubbio! E' troppo doloroso da elaborare per Suo conto!
Si faccia aiutare. Non c'e debolezza nel chiedere aiuto quando se ne senta il bisogno! Ok?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#2]
dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Gentile dr.ssa Esposito,

la ringrazio molto per la sua risposta. Concordo con la sua definizione: "l'amore non è un bene fungibile, non si cambia a comando" ma credo anche che un rapporto cresca, maturi e si evolva in qualcosa di diverso. Non ho il minimo dubbio che mia moglie continui ad amarmi, ma sono sicuro che non ci sia più quell'attrazione fisica, quella passione e pulsione sessuale che una coppia della nostra età dovrebbe ancora avere. E' come se l'incidente ci avesse rubato gli anni migliori e ci avesse trasformati in una coppia matura, un po' appassita dal tempo, in cui l'amore passionale ha lasciato lo spazio ad un amore, forse ancora più profondo, ma fatto di stima, rispetto, intesa e nulla di fisico.
A volte mi sembra di essere diventato per mia moglie come un anziano genitore che lei adora e che accudisce amorevolmente, ma che la zavorra e la limita nella sua vita. Sono sempre più convinto che il mio punto di vista sia anche il suo.
Le faccio un esempio di ieri.
Eravamo in spiaggia sotto l'ombrellone. Io ero sdraiato sul lettino e leggevo il giornale e lei prendeva il sole. Mia moglie ripone sempre la mia sedia a rotelle in cabina perchè la sabbia non la rovini, per cui, a prima vista, nessuno poteva sospettare della mia inabilità. Ad un certo punto si avvicinano due ragazzi che cercavano due persone per raggiungere il numero per una partita a beach volley e ci invitano. Mia moglie istintivamente risponde con un siii entusiasta, poi ovviamente dice che potrà giocare solo lei, poi che io avrei potuto andare a vederli, poi la sedia era lontana...la sabbia, poi...insomma, ha rinunciato anche lei a giocare. Li guardava divertirsi da lontano...
Lei è sempre stata molto sportiva, come ero io del resto e ora facciamo insieme le parole crociate, come i nonnini simpaticissimi che abbiamo vicini di ombrellone.
Quando ieri scrivevo se devo liberarla intendevo dire che forse dovremmo diventare una coppia "aperta", che ammette il tradimento alla luce del sole, che acceta o addirittura incoraggia esperienze extraconiugali...per il bene e la sopravvivenza stessa della coppia.
Non è certo quello che avevo sognato per noi...
Quando ripenso al mio incidente e alla vita di coppia, la cosa che più spesso mi ritorna in mente è che mia moglie si era innamorata e aveva sposato un uomo diverso, nel fisico, nelle abitudini, nell'umore, nelle potenzialità...e ora è legata a qualcuno che forse non l'avrebbe fatta innamorare...perchè dovrebbe sopportarlo per tutta la vita solo per aver vissuto un anno di matrimonio con la persona che aveva scelto?
Quando ho avuto problemi di alcol questo pensiero mi ha aiutato più di tutti a smettere di bere, non potevo risparmiarle la vita con un invalido, ma con un alcolista si...si trattava di trovare la forza di smettere. Lavoravo al computer e bevevo, a fine mattina ero già ubriaco. Passavo il pomeriggio in un torpore che mi anestetizzava i sentimenti e la sera, quando mia moglie tornava, era spesso la fase del vomito.
Non mi ha mai giudicato, mi ha sempre aiutato a ripulirmi e a mettermi a letto, pronto per ricominciare il giorno dopo... L'alcol ci ha tenuto compagnia per 5 lunghi anni (con due ricadute). Oggi il mio timore è il peso (ho raggiunto i 95 kg) e per un uomo della mia stazza sono già molti e affaticano gli spostamenti dalla sedia a rotelle, spero che non stia diventando una nuova dipendenza.

Quando lei dice "si faccia aiutare" a chi pensa? Un supporto psicologico di coppia?

Grazie ancora.
A.
[#3]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signore,
La Sua sensibilita' e il Suo amore per Sua moglie sono tali che a mio avviso vanno canalizzati, affinche' restino una grande risorsa per la Vostra vita.
Una psicoterapia di coppia mi sembra la migliore!
Ne avete mai parlato?