Stati ansiosi

Sono una ragazza di 23 anni,
di recente sto realizzando, e stanno affiorando relazioni del passato (principalmente di amicizia) che si sono concluse male tempo addietro, con le quali pensavo di aver chiuso definitivamente. Ho avuto una serie di delusioni nell'ambito delle relazioni, e tutto questo si sta manifestando con delle crisi di ansia. Ho fatto dei controlli e tutto risulta essere nella norma, dal punto di vista fisico, ma avverto giramenti di testa, sbalzi di pressione, costante pesantezza, come se avessi 15 kg addosso, di pensieri negativi di cui non riesco totalmente a liberarmi. Mi chiedevo, se è possibile che le relazioni che non siamo riusciti a realizzare, ed elaborare, si possano ripresentare sotto forma di stati ansiosi. Di recente mi sono trasferita in una grande città per studiare all'università, ma non riesco ad aprire una breccia, non riesco a lasciare spazio a nuove esperienze, a nuove persone, perchè ho uno stato d'animo di costante diffidenza, di angoscia. non riesco a fidarmi,non mi sento sicura con nessuno. L'ultima recente e grande delusione, è stata la fine del rapporto con quello che reputavo il mio migliore amico. Improvvisamente ha smesso di cercarmi, non ha mostrato più interesse, nonostante le mie continue sollecitazioni, e nonostante gli avessi chiesto più volte un chiarimento, la situazione è rimasta invariata, fino alla rottura definitiva. E io mi ritrovo a chiedermi il perchè, dato che tutto è finito senza un apparente motivo. Questo mi ha portato a pensare che forse il problema sono io, se molte delle mie storia sono finite esattamente allo stesso modo, ovvero senza che io capissi bene il perchè. Fatto sta che razionalmente lo capisco che dovrei staccarmene per lasciare spazio a qualcuno più meritevole della mia amicizia,e del mio affetto, ma emotivamente, ogni tanto il mio corpo mi lancia segnali di ansia, come per farmi capire che ancora non ne sono uscita, che ancora ci soffro. Per mio carattere non ne ho parlato a voce con nessuno. Questa è la prima volta che espongo questo mio problema, che ora ritengo debilitante, su un forum, per parlarne con qualcuno. Mi auguro che tutto questo possa finire, perchè io voglio realmente provare a dare spazio a qualcun altro, e uscire dai miei stati ansiosi.
Come posso fare?
Grazie per la risposta e per la cortese attenzione
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza

Che tipo di delusioni hai vissuto ?
È stata tradita la tua fiducia da queste persone che ritenevo amiche?
Gli stati ansiosi possono insorgere per diverse ragioni ma in prima battuta è meglio trattarli. Poi ci si preoccupa anche di tutto ciò che può stare attorno.

Saluti

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa
la ringrazio innanzitutto per la tempestiva risposta.

Una delle primissime delusioni che ricordo, e che mi ha profondamente segnato, ma che ho cercato di rimuovere, di negarla, è stata con la mia migliore amica all'età di 9/10 anni. Un giorno, di punto in bianco è venuta da me dicendomi che altre bambine le avevano detto che io parlavo male in sua assenza. Nonostante ciò non fosse vero, ho cercato di capire il suo punto di vista, attribuendomi anche colpe che non avevo. Successivamente si scoprì che le bambini che le avevano fatto questa confessione, erano invidiose del nostro bel rapporto di amicizia. Io tornai a cercarla ma le non ne volle sapere, e diventò amica con le bambine "invidiose". Successivamente, in un mio periodo difficile, al primo anno di liceo, dove non mi sentivo integrata, e avevo alcune difficoltà, sia nello studio, che con l'ambiente scolastico, la mia migliore amica dell'epoca, mi" lasciò" con un messaggio, dicendomi che non c'erano più i presupposti che la nostra amicizia potesse andare avanti. Insomma fui abbandonata nel momento in cui mi aspettavo mi fosse vicino. Successivamente, negli ultimi anni del liceo, ho avuto altri amici, e anche qui, una di loro, con la quale avevo instaurato un rapporto fraterno, gradualmente si avvicina ad un'altra ragazza, sparendo dalla mia vita. E di recente, come accennavo, un'altra delusione con il mio migliore amico. e' la prima volta che realizzo e racconto queste esperienze, perché ho sempre cercato di nasconderle dentro di me,sperando che così non venissero più fuori. Sono riemerse sotto forma di stati ansiosi. Io non sono un tipo di persona che riesce a piangere e a sfogarsi, non do neanche a vedere che ci sono stata male. Adesso però sento l'esigenza di mollare tutto questa tristezza che mi avvolge, e buttarmi in qualcosa di meglio, imparare dai miei sbagli, e dedicarmi il mio tempo a qualcuno che forse lo merita di più. Perchè forse l'errore è stato di non essermi accorta in tempo, che stavo regalando il mio tempo a qualcuno che non mi ha mai ricambiato del tutto.
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66

Gentile utente,

"...prima volta che espongo questo mio problema, che ora ritengo debilitante, su un forum,
per parlarne con qualcuno...."
Tenga conto che questo non è un forum bensì un portale medico/psicologico,
e ne sta parlando con con "qualcuno", ma con specialisti.

Venendo al problema presentato,
l'esigenza di apprendere dai propri errori è corretta e produttiva.
Ma è difficile farlo da sola, perchè il punto di vista è interno a Lei.
Ad esempio, la frase ripetuta più volte
"dedicarmi il mio tempo a qualcuno che forse lo merita di più",
tenga conto che l'amicizia - come del resto l'amore - non è una "raccolta punti di merito", bensì una relazione con i propri alti e bassi, tradimenti, abbandoni...
Importante è "guardare", sentire, elaborare quanto si vive, altrimenti si "copre" il tutto e "si va avanti".
Ma successivamente quanto è stato lasciato in sospeso dentro, può ripresentarsi sotto altre forme, facendo scattare un "allarme" attraverso il corpo o gli stati d'animo.

Perchè non farsi aiutare con alcune sedute dallo Psicologo dell'Università?



Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#4]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta
sto cercando infatti di elaborare il tutto, proprio per non coprirlo ed andare avanti come ho fatto in passato. Credevo fosse un buon metodo nascondere ed andare avanti, ma poi inevitabilmente tutto si ripresenta. Mi servirebbe un altro punto di vista oltre al mio con cui potermi confrontare, anche per cercare di cambiare il mio atteggiamento verso situazioni che nella vita si presentano a tutti prima o poi, come quella dell'abbandono. Grazie per il consiglio di rivolgermi allo psicologo dell'università, non mi sono informata a riguardo, se ce ne sia uno. Lo spero però, perchè essendo una studentessa non ho molti soldi per pagarmi le sedute da un analista

cordialmente
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 66


In alternativa, il Consultorio.

Saluti cari.