Sindrome frontale post neurochirurgica

Mia moglie, 32 anni, è stata sottoposta ad un intervento di neurochirurgia per un grosso angioma cavernoso a sinistra, successivamente all'intervento ha riportato un emilato ed una difficoltà nell'eoquio, complicato da un'alterata adeguatezza delle parole. Immediatamente, nelle ore notturne, a iniziato a confabulare, non avere apparentemente consapevolezza della gravità dell'emilato, quasi a disinteressarsi del problema, rispondeva con un accento strano, e aveva l'atteggiamento quasi capriccioso, insomma non èra lei. Risponde alle domande in modo istintivo, come fossero già preordinate, ma ad una richiesta di ragionamento più profondo e complesso, non da risposte esaustive a distanza di una settimana, questi problemi sono anche di giorno. Mi hanno detto che ha un frontale molto marcato.
non posso nascondere le mie paure difronte a questa condizione patologica, vorrei avere qualche delucidazione sul la possibile guarigione da questa infermità.
In considerazione che mia moglie viveva uno simil stato depressivo già prima dell'intervento definito, spero di dire bene: "di deframmentazione".
grazie
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile signore, credo che un'area come Neurologia sia più adatta per rispondere alla sua domanda. Se vuole posso girarla per lei ai colleghi medici.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
se la sua domanda si riferisce alle condizioni neuropsicologiche della moglie la notte stessa dopo l'intervento, direi che per ora non vi resta che aspettare: molteplici condizioni possono influire sugli aspetti verbali e comportamentali di un paziente nelle 24-48 ore dopo un intervento chirurgico, non ultimi quelli legati all'anestesia.

Inoltre non è possibile da qui stabilire l'entità dell'interessamento frontale: serve una valutazione neuropsicologica specifica, che comunque immagino verra impostata dopo un certo miglioramento delle condizioni della paziente.

Una cosa che farei è chiedere spiegazioni sia al neurochirurgo che ha operato sua moglie sia al neurologo che ha deciso per l'intervento e che penso segua sua moglie

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#3]
dopo
Utente
Utente
Al momento, 10 giorni dall'intervento, mostra ancora un frontale molto marcato, definizione questa, riferitami dallo psicologo del reparto.
Attualmente, ancora in regime di ricovero ordinario presso la NCH, è seguita da uno psicologo, da un logopedista e da un fisiatra, nessun neurologo.
Il mio dubbio e immensa paura è che questa "sindrome frontale", possa permanere e cronicizzarsi.
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Dr.ssa Gaia Venturini Psicologo, Psicoterapeuta 41
Gentile utente,
il cervello, dopo che ha subito una lesione, ha bisogno di tempi lunghi per "riprendersi".

Non è sicuramente possibile in questa fase fare delle previsioni certe sull'andamento di questa sindrome frontale: sicuramente l'ampiezza e la sede della lesione possono fornire qualche indicazione (ma di questo ne deve parlare col neurochirurgo).
Di certo poi la ripresa dipende anche dalle stimolazioni che sua moglie riceverà, dalla riabilitazione che verrà impostata. Alcuni comportamenti e difficoltà cognitive infatti si risolvono spontaneamente nel giro di qualche settimana, altre dopo accurato percorso riabilitativo.
Anche una valutazione neuropsicologica fatta in questo momento non può essere altro che una fotografia che vale solo per l'oggi. Domani la situazione potrebbe già essere diversa.
Probabilmente sua moglie verrà trasferità al momento opportuno presso un reparto di riabilitazione: sarà lì che si vedranno i cambiamenti più importanti.

Quello che può fare lei in questo momento è di chiedere consiglio alla psicologa che segue sua moglie su come rapportarsi con lei quando si manifestano gli atteggiamenti frontali.

Cordiali saluti

Dr.ssa Gaia Venturini
gaiaventurini@fastwebnet.it

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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
"Quello che può fare lei in questo momento è di chiedere consiglio alla psicologa che segue sua moglie su come rapportarsi con lei quando si manifestano gli atteggiamenti frontali."

Gentile Utente,
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