Distimia

Gentili medici psichiatri, sono in cura con paroxetina 20 mg al mattino da marzo 2012 ma non vedo dei miglioramenti significativi. La diagnosi è DISTIMIA.
Ho spesso pensieri suicidi e soprattutto una forte mancanza di autostima.
Ho fatto diverse psicoterapie di diversi orientamenti, speso circa 10-12.000 Euro buttati al vento. Inizialmente gli psicoterapeuti dicevano che la mia patologia era curabilissima ma andando avanti appurando che non ottenevano una remissione dei sintomi duratura affermavano che sostanzialmente la colpa era mia che non volevo stare bene. Sinceramente mi sono sempre impegnato a fare i compiti per casa (psicoterapia cognitivo-comportamentale) e a cercare di migliorarmi. Purtroppo non ho più fiducia nella psicoterapia.
Mi sento fallito. Questo pensiero era spesso da me espresso nelle sedute di psicoterapia e gli psicoterapeuti mi dicevano che ero io che vedevo dei fallimenti che in realtà non c'erano. Io ritengo che queste loro risposte fossero insincere e che in un altro contesto avrebbero visto eccome i fallimenti. Preciso che nell'ultima psicoterapia cognitiva la dott.ssa mi ha anche detto che forse c'è un deficit d'intelligenza.
Ho 47 anni, disoccupato, scolarità bassa, sono sposato con un figlio al quale non so se riuscirò a garantire un minimo di futuro. Per fortuna mia moglie lavora ma non posso certo far portare a lei tutto il peso della famiglia.
Come vedete la colpa della mia situazione è solo mia, è mia la colpa di non aver continuato gli studi ed essere stato bocciato tre volte, è mia la colpa di avere abbandonato il lavoro (campo assicurativo) e di non fare nulla per cercarlo perché mi vergogno. Perché dunque non dirmi la verità: sì signor paziente lei è effettivamente un fallito e ne ha tutta la responsabilità.
Non so più cosa fare, sono alle stremo delle forze. Se avete qualche idea comunicatemela. Grazie infinite e buon lavoro.