Dolore allo stinco

Buongiorno,
Sono un 43 enne ed ho iniziato a correre a maggio 2013 con risultati sempre migliori, dato che a fine estate ero arrivato a correre una ventina di km a settimana con tempi discreti.
Il 6 di ottobre partecipando a una corsa non competitiva di 15 km, al 5 km mi sono dovuto fermare a causa di un forte dolore allo stinco, un dolore abbastanza strano, come se qualcuno mi premesse forte su un punto ben determinato della parte bassa dello stinco tale da farmi zoppicare per tutti e 5 km a piedi fatti per tornare indietro.
Sono subito andato da un fisioterapista che mi ha diagnosticato una periostite e praticato una settimana di laser terapia senza nessun minimo risultato.
Dopo qualche settimana esasperato dal fastidio vado da l medico di base che mi prescrive una radiografia e che un ortopedico valuta come esente da qualsiasi patologia prescrivendo solo riposo.
Al compimento del terzo mese il dolore è un pò attenuato ma non completamente sparito, decido allora di tornare dal medico di base che mi fa fare una ecografia.
Non viene rilevato nessun problema muscolare ma solamente un leggerissimo ispessimento osseo sulla parte dolorante.
Qui a questo punto non riesco più a capire, come può una radiografia non rilevare un ispessimento osseo e una ecografia si?
Anche se fosse stata una frattura da stress 3 mesi e mezzo di stop non dovrebbero essere bastati?
Escludendo la periostite e una eventuale frattura da stress, quali altre patologie a livello osseo possono esistere?
Quale medico potrebbe approfondire questi tipi di problematiche che sembrano veramente essere delle patologie sconosciute?
Grazie

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Dr. Gianni Nucci Ortopedico 4.4k 122
Gentile utente,
potrebbe trattarsi davvero o di una sindrome da stress tibiale mediale (la volgare periostite) o di una frattura da stress, magari solo con rottura delle trabecole ossee intraspongiose (e quindi virtualmente visibile solo alla risonanza magnetica). Ne parli nuovamente con l'ortopedico, magari le prescriverà un esame più approfondito o la tranquillizzerà. E tre mesi, se non eseguite terapie specifiche, possono non bastare.
Cordiali saluti.

Gianni Nucci, Chirurgo Ortopedico
Responsabile U.F. Ortopedia Santa Rita Hospital - Montecatini T.
Riceve a Lucca, Montecatini, Pistoia, Follonica

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dopo
Utente
Utente
Buonasera dottore,
Grazie per la risposta.
Mi scuso di aver tralasciato un passaggio, appena prima dell'ecografia, mi ha visitato un fisioterapista specializzato in patologie sportive, escludendo assolutamente la periostite.
Da quello che mi spiegava, questa tipo di patologia causa molto dolore anche a riposo (mentre io da fermo non lo sento nemmeno) e può ridursi notevolmente durante l'attività per poi diventare ancora più dolorosa quando ci si ferma.
Sicuramente approfondirò dall'ortopedico ma nell' eventualità fosse veramente una patologia ossea, quali terapie, anche per velocizzare la guarigione, potrebbero essere intraprese?

Grazie in anticipo.


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Dr. Gianni Nucci Ortopedico 4.4k 122
Visitato? Da quando un fisioterapista può visitare? E quello che le ha detto non corrisponde a verità. E ripeto, il termine periostite è vetusto ed improprio.
Si faccia vedere da un serio specialista.
Cordiali saluti.