Corde vocali peggioramenti

Egregi Dottori, ed in particolare mi rivolgo se potrà rispondermi al Dott. Ferraloro, che già mi aveva risposto in passato.

Da qualche mese avvertivo un affaticamento e una scarsa mobilità delle corde vocali. Sentivo come un affaticamento nel parlare, ma soprattutto quando schiarivo la voce sentivo come se le corde vocali facessero fatica a muoversi, creandomi parecchio fastidio.

Ora, a distanza di qualche mese, è da circa 1 settimana che ho un abbassamento notevole di voce (non solo soggettivo ma ben udibile da chi mi ascolta).

Ovviamente da brava ipocondriaca (almeno lo ammetto, anche se dopo le sedute da uno psicologo sono molto migliorata) ho subito pensato alla SLA con esordio bulbare, che appunto so che può dare queste modificazioni della voce e problemi di mobilità delle corde vocali.
Anche perché è da vari mesi che soffro di questo problema e da circa 1 settimana che ho la voce molto alterata e molto più bassa e non accenna a tornare alla normalità.

Soffro anche di scialorrea a volte, ma questo credo possa dipendere più da un'ipersalivazione che da una difficoltà a deglutire, e da che ne ho memoria ne soffro da quando ero una ragazzina.

Premetto che negli anni passati ho fatto varie visite neurologiche, tutte negative.

Per il resto non avverto particolari indebolimenti muscolari, soltanto dolori e spesso irrigidimenti alla cervicale (lavoro sempre alla scrivania) e un po' di stanchezza generale, ma la cosa che ora mi preoccupa di più è questo fattore voce/corde vocali.

Potrebbero Dottore i miei sintomi essere segno della tanto temuta malattia? Mi consiglia di lasciar perdere e non pensarci o di indagare?

Grazie di cuore.
[#1]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.2k 2.3k 20
Gentile Utente,

come mai va a pensare la cosa meno probabile statisticamente per un disturbo di abbassamento della voce?
In tali situazioni il primo specialista da consultare è l'otorino a cui La invito a rivolgersi per avere una valutazione diretta del problema riferito, considerato anche che è da un po' che avverte il disturbo.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro