Impingement picer bilaterale

Ho 37 anni, triatleta, da un mesetto ho avvertito un fastidio in zona inguinale ed ho deciso di farmi un'ecografia. Il radiologo, che tratta quasi solo sportivi professionisti, ha visto da subito un inizio di artrosi e mi ha mandato a fare rx al bacino. L'esito è stato:

"Addensamento sclerotico, su verosimile base degenerativa, dei tetti acetabolari con minima prominenza dei cigli cotiloidei, specie a sinistra e rime articolari di ampiezza, al momento, sostanzialmente conservata. Coesistono nel contesto dei tessuti molli periarticolari, in sede femorocetabolare, sul versante esterno, minute iper densità calcifiche del diametro proiettivo massimo di 11 mm a sx e 10 mm a dx, presumibilmente ad origine tendinea e/o capsulare"

Un radiologo, professore presso un'università e che si occupa esclusivamente di rmn all'anca (che per privacy non cito), in risposta ad un quesito della collega che ha effettuato la rmn, ha scritto:
"Il quadro radiologico è molto chiaro: il tuo amico ha un impingement PINCER bilaterale più marcato a sinistra dove è presente anche un "os acetabuli”.
Radiograficamente è presente una condizione di “coxa profonda” (la linea iliaca e il fondo dell’acetabolo sono sovrapposti!!!) con segno dell’8 da ipercopertura focale anteriore. Sicuramente c’è un danno labrale e, probabilmente, ci sono alterazioni sottocorticali del passaggio testa-collo femorale (tipo herniation pit) a sinistra.
In considerazione della condizione displasica predisponente all’impingement, il trattamento terapeutico potrebbe essere soltanto sintomatico (ammesso che non peggiori la situazione!) e probabilmente dovrebbe correggere anche una eventuale malversione del collo femorale (bisognerebbe fare una TC per assi torsionali dell’arto!!!).
A questo punto è evidente che la RM sarebbe soltanto di conferma diagnostica o per valutare eventuali danni articolari (edema, condropatia, sinovite); l’arto-RM non credo fornisca ulteriori informazioni rispetto ad una RM fatta come si deve (sequenze e piani corretti)!!!"

Quindi, in conclusione, avrei bisogno di alcuni consigli prima di andare a visita ortopedica:

1) Esiste una terapia conservativa (intendo posturale, che inizio oggi), acido ialuronico, onde d'urto, che mi consenta più in la di fare tipo 20-30 min di corsetta leggera a settimana? O comunque ed in ogni caso, aggravo il quadro clinico?

2) Nuoto e bici vanno sempre bene? Oppure la bici può comunque dare problemi?

3) Se mi proponessero intervento artroscopico, come prevedo, è possibile effettuarlo ad ambedue le anche contemporaneamente e con quali tempi per riprendere una normale deambulazione?

Vi ringrazio in anticipo per la cortesia ed attendo un Vs parere.
[#1]
Ortopedico attivo dal 2015 al 2017
Ortopedico
Gentile utente,
da quello che scrive la diagnosi sembra molto precisa e accurata, a mio avviso comunque la risonanza magnetica è un'esame importante proprio per rispondere al suo primo quesito. Cioè nel caso in cui l'articolazione non fosse profondamente usurata il trattamento artroscopico può essere una chance per salvare il suo patrimonio cartilagineo residuo. Le infiltrazioni con acido ialuronico le consiglierei a prescindere, cioè sia che le propongano l'intervento sia in senso contrario.
La bicicletta non è lo sport ideale per l'anca, in particolare in salita. Il nuoto va bene ma eviterei gli stili in cui l'anca va molto in torsione-abduzione (rana, farfalla..).
E' possibile effettuare l'artroscopia a entrambe le anche nella stessa seduta, ma può dipendere da varie cose, non ultime le abitudinie preferenze del centro a cui si rivolge.
Come sempre sottolineo che quanto scritto andrebbe confermato da visita specialistica e visione diretta degli esami radiografici.
Spero di essere stato di aiuto.
Cordiali saluti.