Tumore di spitz atipico o melanocitosi dermica?

Salve,
nel mese di maggio mi sono sottoposto ad un intervento per la rimozione di una neoformazione su braccio sinistro spuntata dal nulla circa un anno prima.

Da un primo esame istologico e da revisione presso altro istituto ricevevo questi 2 referti:

1: "Reperto di melanocitosi dermica atipica (MELTUMP) dello spessore di 5.1 mm sec. Breslow. Indice mitotico 2 x mmq. Indenni i margini di exeresi."

2: "Proliferazione asimmetrica di melanociti atipici, con morfologia spitzoide, infiltrante il derma reticolare profondo (spessore sec. Breslow:6 mm). La neoplasia presenta maturazione incompleta e pigmentazione irregolare, anche in sede profonda. Sono presenti 3 mitosi per mmq ed infiltrato infiammatorio perilesionale di tipo not-brisk. Assenza di epidermotropismo, ulcerazione epidermica, invasione vascolare e perineurale. Margini di escissione indenni. Il quadro morfologico è compatibile con la diagnosi di tumore di spitz atipico tuttavia in considerazione delle dimensioni, dello spessore di infiltrazione e della presenza di mitosi al terzi inferiore non si esclude la diagnosi di melanoma spitzoide."

Dopo aver effettuato Tac total body con esclusione dell'encefalo (negativi), agli inizi di agosto avrei dovuto essere sottoposto a linfonodo sentinella e ampliamento solo che oggi mi hanno avvisato che non verrò chiamato prima di fine settembre.

Vorrei sapere prima di tutto se le 2 diagnosi sono molto simili, almeno da come ho capito, e un suo parere su questa situazione (non sono un tipo ansioso, sono abbastanza documentato e ho fiducia nel mio sistema immunitario a prescindere quindi può esprimersi liberamente); vorrei sapere se possono passare 5 mesi tra l'intervento di rimozione e linfonodo sentinella con ampliamento; infine se è stato giusto escludere l'encefalo dalla tac e se le dimensioni e l'evoluzione della neoformazione possono essere state influenzate dal fatto che inizialmente l'avevo scambiato per un pelo incarnito e cercato più volte di rimuoverlo anche con forza (lo so ho fatto una cavolata).

Grazie mille per la disponibilità.
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Dr. Mirco Bindi Oncologo, Radioterapista 283 13 8
Gentile Signore. Nella mia esperienza, l'oncologo o il dermatologo quando il reperto bioptico non è chiaro, si affida agli anatomi-patologi. Se due referti non chiariscono il quadro si inviano i vetrini in un terzo centro con una richiesta dettagliata. Detto questo sono andato a ricercare nei miei testi di anatomia patologica il melanoma di Spitz. L'Ascenzi-Mottura (ed. 1980, Torino pg.1708) lo definisce come melanoma giovanile e sottolinea "che, pur con il termine melanoma, qui si intende una affezione benigna, che nel corso degli anni suole trasformarsi in nevo intradermico quiescente o anche potrebbe regredire in una placca fibrosa". Giovanni Lanza (ed. 1978, Padova pg. 956) afferma che "il nevo di Spitz per il polimorfismo e la distribuzione delle cellule, le mitosi e le modalità di accrescimento può essere confuso con un melanoma maligno..... Il nevo di Spitz è una lesione benigna, ma il suo comportamento biologico è in realtà poco conosciuto, in quanto il suo comportamento e la asportazione chirurgica non hanno finora consentito di stabilire se la lesione diventi col tempo inattiva o regredisca".
Riguardo al Suo caso non ho capito se i 5 mesi si riferiscono alla rimozione allargata e al linfonodo sentinella oppure alla escissione dei linfonodi. Comunque sia i suoi medici hanno valutato la lesione di tipo non benigno o comunque a rischio di melanoma maligno in quanto sta eseguendo le procedure oncologiche di questa malattia. Nella attesa dei suoi chiarimenti non Le consiglio di contare in modo assolutista sul suo sistema immunitario, perché essere in buona salute non significa essere a posto metabolicamente. Mi mancano i suoi dati clinici e il suo stile di vita soprattutto quello alimentare. Le faccio presente che, in base al criterio seguito dai suoi medici, penso che sarebbe opportuno che Lei valutasse l'opzione di passare ad un regime alimentare vegetale ed integrale. Cordiali saluti

Prof. Mirco Bindi, www.mircobindi.com
specialista in Oncologia, Radioterapia, Patologia generale

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