Statine ed ipertensione arteriosa

Egregi dottori,
Ho 36 anni (splenectomia traumatica)ed una familiarità per ipertensione, gotta, calcoli renali ed ipercolesterolemia. Controllo la pressione con mezza compressa di lobidiur al mattino ormai da 7 anni e da qualche giorno il cardiologo mi ha prescritto anche torvast 10 poiche', nonostante il mio calo ponderale (circa 15kg) il colesterolo presenta sempre valori intorno ai 225/250. A ciò si aggiungono valori di uricemia intorno ad 8,4 che il cardiologo vuole tenere sotto controllo con zymoc 300 se entro 20 gg di dieta specifica non si abbassa a livelli normali. Sono un tipo ansioso( che talvolta generano extrasistole) e faccio una vita stressata(circa 70000km annuì per lavoro) il tutto tenuto sotto controllo con mezzo entact e frontal 0,25. Termino dicendo che la mia attuale pressione è di 110/70 e tutti gli esami cardiaci, renali e di ostruzione arterie, non rilevano alcuna alterazione ma comunque parametri borderline per una eventuale futura ipertrofia ventricolare sinistra. Faccio 1 ora di passeggiata al giorno e non esagero con alimentazione. In famiglia non ci sono mai stati problemi cardiaci e le cause di decesso sono sempre avvenute per motivi diversi. Visto gli ipotetici effetti collaterali di questi medicinali è proprio necessario utilizzare tutti questi farmaci già a 36 anni? Gli svantaggi non sono maggiori dei benefici ( ad esempio per le statine il cardiologo mi fa controllare periodicamente il cpk)? Mi sento un po' umiliato camminare con 5 pillole in tasca come una persona anziana anche se so che mia nonna è arrivata all'età di 96 (e' ancora in piena salute) anni ed i miei genitori hanno più di 70 anni e prendono tutti i medicinali con precisione maniacale. Grazie mille per ogni eventuale risposta alle mie perplessità.
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Dr. Chiara Lestuzzi Cardiologo 1.5k 64 3
Mi pare che, nonostante la sua ipertensione, dislipidemia ecc., che la predispongono ad avere problemi coronarici più di altre persone, con la terapia attuale tiene sotto controllo questi fattori di rischio. Quindi, perché abbandonarla?
Le statine non hanno tanti effetti collaterali: in ALCUNE persone possono dare problemi muscolari, per cui si controlla il CPK, ma tantissime altre le prendono da anni senza problemi.

Capisco che le secchi prendere medicine, ma provi a pensare: se lei avesse la pelle molto chiara e avesse necessità di usare un cappello a tesa larga quando cammina al sole, si sentirebbe umiliato e preferirebbe rischiare di scottarsi per non sembrare un vecchio?

I suoi genitori, che condividono i suoi stessi fattori di rischio, sono arrivati a 70 anni in perfetta salute prendendo regolarmente le medicine. Forse se non l'avessero fatto avrebbero avuto dei problemi, e magari sarebbero costretti a prenderne ancora di più.

Dr. Chiara Lestuzzi
Cardiologia, Centro di Riferimento Oncologico (CRO), IRCCS, Aviano (PN)

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dopo
Utente
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La ringrazio per la sua risposta rapida e precisa. Rubo solo pochi attimi alla sua gentilezza per porle gli ultimi quesiti. Se tutti questi parametri rimangono nei range previsti, il rischio coronarico è lo stesso di chi non ha bisogno di tali supporti? condivide il controllo con eco ogni 2/3 anni e prelievi per colesterolo e cpk ogni anno? Ed infine ho ripreso a fare nuoto che ho fatto per anni, posso aggiungere il trekking?la ringrazio di nuovo e le auguro un gradevole fine settimana. Cordialmente
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Dr. Chiara Lestuzzi Cardiologo 1.5k 64 3
Sì, il rischio coronarico si basa sui valori ematochimici e di pressione, indipendentemente da come vengono ottenuti.
Il nuoto e il trekking vanno benissimo; ed è anche possibile che lei possa ridurre e forse anche eliminare la pastiglia per l' ipertensione grazie all' allenamento fisico!

Controllare il colesterolo ogni anno va bene; l'ecocardiogramma mi pare superfluo!
Ipertensione

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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