Uso di plavix e cardioaspirina

Dottore io ho avuto 3 anni fa' una ischemia coronarica con angioplastica . Da allora per avere coronarie a "corona di rosario" il mio cardiologo ospedaliero mi fa' continuare a prendere la cardioaspirina ed il plavix anche se questo dice dopo 1/2 anni viene sospeso. la mia domanda e' questa: e' normale che anche piccoli colpi con questi 2 farmaci facciano venire lividi ? Le ultime analisi ematiche le ho fatte il 10 luglio quindi fresche ed erano normali. Scusi la domanda che puo' essere banale ma aver visto morire mia madre di emorragia interna senza che i medici potessero far niente...le assicuro che non si dimentica...Grazie e saluti
Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 279
Guardi, è normale avere qualche ecchimosi durante terapia con doppio antiaggregante piastrinico...sull'indicazione a proseguire così a lungo con entrambi i farmaci non mi esprimo perchè a distanza e senza conoscerla non posso dirle per quale motivo il suo cardiologo curante ha deciso in questo modo. L'unica cosa che mi sento di consigliarle è di parlarne con lui.
Saluti cordiali

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

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lui mi ha spiegato che " visto che le analisi sono buone lui ha deciso di farmi continuare. perche, influiscono sull'emocromo. La prego sia sincerissimo. Grazie ancora
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 279
...lo sono stato.... i risultati delle analisi (se parla di quelle del sangue) non modificano nulla riguardo la scelta di proseguire o meno con la doppia antiaggregazione.
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grazie.
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comunque pensa che posso stare tranquillo? Gli ho spiegato all'inizio la mia paura che e' difficile da mandare giu'. Grazie
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 279
Caro signore, comprendo le sue paure, ma le ripeto che non posso essere io a decidere sulla sua terapia....a riguardo le consiglio di rileggere le norme che regolamentano il nostro sito. Il consiglio che ritengo più valido per lei è di parlarne apertamente con il suo cardiologo.
Saluti cordiali
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